Come promesso ai miei Allievi, inizio una serie di post a loro dedicati, per tenerli aggiornati qualora dovessero essere assenti agli allenamenti. Il blog, quindi, diventa a tutti gli effetti uno strumento didattico per loro e per tutti gli amici che volessero sapere cosa facciamo nel corso delle ore che passiamo insieme in palestra. Per permettere ai lettori che non fossero interessati all'argomento di evitare di perdere tempo a leggere i resoconti, ho pensato di mettere prima del titolo la dicitura "[Allenamenti / / ]", con la data del giorno di cui parlerò. Spero di fare una cosa gradita.
Oggi voglio fornire una panoramica generale degli argomenti trattati finora, senza entrare troppo nello specifico, cosa che non farò nemmeno nei giorni successivi. Mi pare giusto fornire questo servizio ai miei ragazzi, perché ritengo che il loro lavoro vada premiato anche con un supporto teorico, che possa aiutarli a ricordare ciò che è stato studiato fino a questo momento.
Genericamente posso dire che siamo a buon punto con lo studio dei programmi di base che riguardano il Primo Livello di Wing Chun dell'IDPA, così come codificato dal mio SiFu, Massimo Fiorentini, con il mio modesto contributo e con quello degli altri Fratelli di Napoli. Sicuramente abbiamo spaziato anche di più, rispetto ai programmi d'esame, perché il livello di conoscenze degli attuali frequentanti del corso spazia da persone alla prima esperienza nelle Arti Marziali ad ex praticanti di Vale Tudo, da gradi tecnici di altre federazioni di Wing Chun a ex praticanti di Muay Thai.
Questo vasto assortimento di esperienze ci permette di confrontarci con la tecnica specifica studiata, vista da più punti di vista, avendo la possibilità di criticare il nostro stesso stile in modo costruttivo e dando anche contributi teorici e didattici per il futuro sviluppo della disciplina. Per esempio è stata affrontata in maniera abbastanza dettagliata la difesa dal gancio, sia nella sua variante 'sporca', sia in quella tecnica da pugile, portando avanti un lavoro di critica rispetto a quanto insegnato negli anni scorsi da molti Maestri cinesi.
Abbiamo, quindi, selezionato una serie di risposte specifiche, che ci hanno permesso di capire quanto sia difficile effettuare una difesa 'pulita' e tecnica. Abbiamo notato come le risposte che il Wing Chun fornisce siano poi molto simili a quelle date da molte altre discipline. L'esperienza maturata ci ha confermato che le difese siano spesso costruite su un solo pugno, tirato peraltro male dal compagno di corso, mentre la nostra idea dovrebbe sempre essere quella del secondo o terzo movimento (Jab, Diretto, Montante; Jab, Gancio, Montante; etc.), per avere una visione complessiva dell'azione in atto. Mai fermarsi al primo colpo!
Per quanto riguarda le forme a mani nude, lo studio della Siu Nim Tau è ormai ultimato, anche se alcuni ragazzi devono ancora soffermarsi sui particolari che la Piccola Idea fornisce al praticante. Mancano ancora un po' di applicazioni, ma abbiamo ancora tempo per colmare le lacune. Sicuramente chi ha fatto meno assenze ha un bagaglio tecnico migliore, sia dal punto di vista della qualità sia della quantità.
Il lavoro sui movimenti di gambe è complicato, ma finora ha dato parecchie soddisfazioni a chi proveniva da un mondo statico, fatto di Yee Gee Kim Yeung Ma e passo a pinocchietto... Ad ogni modo, siamo riusciti a vedere una buona parte dei calci del sistema, sia di quelli detti Mo Ying Gerk (無影腳), sia quelli a contatto (Chi Gerk), sia quelli privi di contatto (Jut Gerk, Dai Gin Gerk, etc.). Il lavoro sul metodo dei passi sta procedendo bene, anche se non sono pochi quelli che trovano difficoltà nell'interiorizzare degli schemi, che poi vanno applicati in contesti semi-reali. Per il resto, lascio ai prossimi post le descrizioni tecniche e generiche.
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