sabato 31 agosto 2013

La mia intervista al Gran Maestro Lin Xiang Fuk

Grazie alla preziosa collaborazione del mio Allievo Pasquale Mazzotta, oggi possiamo finalmente leggere la traduzione della mia intervista al Gran Maestro Lin Xiang Fuk, che uscì su questo blog, in inglese, nel luglio del 2010. Ancora grazie a Pasquale, buona lettura!

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Oggi conosciamo SiFu Lin Xiang Fuk del Black Flag Wing Chun (o 'hek ki boen eng chun').

Può dirci qualcosa della sua vita? Quando ha iniziato con le Arti Marziali?

Il mio viaggio nell'HKB Eng Chun è iniziato quando ero ancora bambino. Ogni volta che finivo nei guai, mio padre mi puniva facendomi eseguire esercizi di kungfu, come Nji Ci Bhok Yang Bhe (la posizione dell'HKB dell'ideogramma due, che trattiene lo Yang), Im Tiong Kun (Pugno Centrale Yin), Goan Jiu (Mano che fa un cerchio), Cam Jiu (Mano che taglia), footwork in Yang Cin Po ed altri movimenti che allora non riconoscevo come Eng Chun. All'inizio i miei genitori non approvavano che io apprendessi formalmente le arti marziali, poiché desideravano che io mi concentrassi sui miei studi. 
Dal momento che mi avevano proibito di andare ad una scuola di arti marziali, io risparmiavo i soldi che mi davano per comprare cose da mangiare e merendine ed invece compravo libri di arti marziali. Osservando il mio forte interesse e la perseveranza verso le arti marziali, i miei genitori si convinsero a lasciarmi studiare il kungfu. 
 Nel 1985, quando avevo 10 anni, mio padre mi portò ad un ristorante dove mi presentò al mio primo Suhu (Sifu in HKB Eng Chun), il GM (Grandmaster) The Kang Hay, che era il proprietario del ristorante. Da lì in poi, appena finivo con la scuola, correvo diritto al 2° piano del ristorante, che era il suo Bukoan (luogo di allenamento). Più tardi, scoprii che anche mio padre aveva appreso l'HKB Eng Chun Kun sotto il GM The Kang Hay e che era il nipote di Sutjo Kwee King Yang. 
Subito dopo, scoprii che tutti quegli esercizi e strani movimenti che mio padre mi dava per punizione erano la base del sistema HKB. Man mano che il tempo passava, rimanevo sempre più sorpreso da quest'arte, non solo dal punto di vista del combattimento, ma anche per come riusciva a farmi diventare la persona migliore che potevo essere. 

Con chi ha conosciuto il sistema Wing Chun? 

Ho iniziato HKB Eng Chun (Wing Chun) sotto GM The Kang Hay nel 1985. 

Chi sono stati i suoi Maestri in passato? 

Ho avuto il privilegio di essere avviato e istruito da altri studenti di Sutjo Kwee King Yang. Alcuni di loro erano miei sucek (i più giovani fratelli di kung fu di GM The Kang Hay) e Supek (o Sibak, i più vecchi fratelli di kungfu di GM The Kang Hay). Nonostante GM Tio e GM Xing Yen avessero ricevuto entrambi l'insegnamento del mio principale Suhu (Sifu), GM The Kang Hay, non ho mai guardato a loro come Suheng (fratelli di kungfu). Invece, GM Tio e GM Xing Yen sono entrambi miei Suhu. In totale, ho avuto l'opportunità di imparare da sette Suhu (Sifu) di HKB, ma ho ricevuto la maggior parte di ciò che ho appreso da GM The Kang Hay e GM Tio. 
Fui molto fortunato ad avere l'opportunità di allenarmi con sette grandmasters di HKB Eng Chun. Di base, tutti loro insegnavano esattamente i medesimi movimenti, posizioni e punti di riferimento, fondati sulla formula HKB. Tuttavia c'erano differenze nell'espressione. Proprio come quando un maestro pittore insegna ai suoi studenti a dipingere paesaggi, sebbene tutti gli studenti abbiano la medesima teoria, comprensione e addirittura ‘stile pittorico’, il risultato di ognuno è comunque diverso. Questo è perché si tratta di arte, non di scienza. Ciò vale anche per il kungfu. L'aver potuto studiare sotto sette grandmasters l'HKB Eng Chun mi ha dato il vantaggio di poter vedere oltre ciò che è la “personale interpretazione” e di capire meglio l'essenza del  sistema HKB. 
Ho avuto anche la fortuna di poter apprendere le loro ‘speciali’ abilità individuali, qualcosa di specifico ad ognuno dei Suhu. Abilità speciali potevano essere una qualche tecnica/approccio/concetto favoriti o addirittura un'abilità al di fuori dal syllabus, sviluppata intenzionalmente o involontariamente man mano che approfondivano il sistema. Sono anche grato che mi sia stata data la possibilità di essere introdotto allo studio di lineages e stili differenti di Wing Chun. Anche se HKB Wing Chun è sempre stata la mia identità principale, differenti lineages mi hanno permesso di espandere i miei orizzonti e apprezzare altri stili. 

E ora? 

Una volta che hai un Suhu, resta tuo Suhu per tutta la vita. Anche se ho completato il sistema, do sempre loro rispetto ai miei Suhu. 

Lei è Sifu/Suhu. Chi l'ha proclamata Suhu? 

Dopo che completai il mio training, sia GM The Kang Hay che GM Tio mi istruirono per iniziare ad insegnare nel 1997. Entrambi mi indicarono come uno dei loro successori e mi dettero piena responsabilità per la diffusione e la preservazione di questo sistema, nonché di accrescere la fama dell'Eng Chun e di Sutjo Kwee King Yang. Nel 2000, ho finalmente iniziato ad insegnare nella mia casa. Poi sono andato negli USA nel 2005. 
GM The Kang Hay e GM Tio allora mi istruirono sulla diffusione e preservazione dell'HKB a livello internazionale. Fui nominato come Suhu (Sifu) in carica per l'espansione del sistema HKB oltremare al di fuori dell'Indonesia. In tutta la mia esperienza di insegnamento, i miei studenti, discepoli, le loro famiglie ed il grande pubblico si rivolgono a me come Suhu. Nella cultura cinese tradizionale, gli studenti e i discepoli si rivolgono a colui che insegna loro chiamandolo Suhu. Gli studenti chiamano l'insegnante del proprio istruttore con l'appellativo di “Sukong” che è simile all'idea di ‘nonno-istruttore’. Quando ho portato i miei studenti in Indonesia a visitare la nostra Famiglia HKB nel Marzo del 2010, essi si rivolgevano a tutti i miei Suhu (Sifu) chiamandoli Sukong. La cultura del Kungfu è basata sulla struttura relazionale familiare. Per questo non è solo una relazione di tipo insegnante-studente. Un Suhu non è solo chi aiuta gli studenti ed i discepoli a migliorare le capacità nelle arti marziali, ma è come una figura paterna che è responsabile per le loro vite, il ché include la parte fisica, mentale, spirituale, emotiva così come il successo futuro nella vita. 

Come si diventa Suhu nella sua associazione? 

Una persona diviene Suhu quando si danno entrambe le seguenti condizioni: 1. Finisci il curriculum per il Primo Livello Istruttore di HKB Engchun e ottieni il certificato dalla Sede Centrale dell'HKB. Ci sono cinque livelli di istruttori. 2. Inizi ad insegnare ed hai studenti base. 

Puoi spiegare le origini della tua famiglia di Wing Chun? 

Per favore fate riferimento alla seguente pagina nel sito ufficiale dell'HKB Eng Chun Pai: http://engchunkun.com/history.html  

Quante ore si allena? 

Quando ero ragazzo, non appena uscito da scuola e terminato il mio pranzo, portavo tutti i miei compiti al Bukoan di Suhu. Il mio Suhu voleva sempre che finissi i compiti prima di iniziare l'allenamento. Cominciavo l'allenamento e partecipavo alle lezioni da pomeriggio fino a sera. Il sabato a volte non finivo prima delle 11 di sera e, quando i miei genitori erano d'accordo, spesso finivo per rimanere a dormire a casa del mio Suhu. 
Normalmente, mi alleno fisicamente nell'HKB circa 2-3 ore al giorno. Di sabato mi alleno per 5-6 ore con i miei studenti e anche da solo per il mio training personale. Mentalmente, HKB Eng Chun è uno stile di vita per me. Il kungfu è presente in ogni momento della mia vita quotidiana. Ogni momento, ogni secondo. Esso è presente nel mio modo di pensare, nel mio modo di parlare e in qualunque cosa mi trovo a fare. E' parte integrante della mia vita. 

Ha mai combattuto in una competizione sportiva? Quando, dove e con quali risultati? 

Crescendo come un Cinese nato in Indonesia, non c'era mai una competizione professionale open di kungfu. Per lo più il Kungfu Cinese veniva insegnato in maniera tradizionale. Generalmente uno studente apprendeva a casa del Suhu. Ciò è dovuto alla politica imperante in Indonesia negli anni '60. Qualunque cosa avesse a che fare con la cultura cinese veniva messa al bando. Questo include il parlare la lingua, lo scrivere in Cinese, il kungfu e molte altri pratiche culturali cinesi. Le competizioni pubbliche di kungfu non erano permesse assolutamente. A quei tempi, solo Karate, Tae Kwon Do e Silat Indonesiano erano le arti marziali che vantavano scuole professionali aperte al pubblico. Quelle arti non erano interdette. Quando le associazioni di Karate tenevano queste competizioni, non accettavano persone provenienti dall'esterno. Questo è anche ciò che avvenne con il Tae Kwon Do e con il Silat Indonesiano. 
C'erano naturalmente combattimenti clandestini e segreti tra stili solo all'interno della comunità delle arti marziali cinesi. A volte questa tradizione causava sfide tra differenti comunità cinesi. Da giovane, quando ancora stavo imparando dai Grandmasters dell'HKB, ho avuto molte esperienze di ‘incrociare le braccia’ con altri artisti marziali cinesi di differenti stili. Ho fatto questo nel modo più rispettoso, che non è quello di una sfida ufficiale. Questo finiva proprio per sorprendere/impressionare sempre molti maestri e praticanti di altre arti marziali cinesi, in quel periodo. Non ho mai voluto mancare di rispetto ad altri stili; volevo solo valutare la mia abilità in HKB contro altri stili senza rovesciare la loro ciotola di riso (significa, senza danneggiare le loro scuole o i loro affari, ndr). 
Quando all'inizio ho cominciato ad insegnare, prima di imparare come trattare le richieste di sfida, ho ricevuto un paio di sfide. Trovavo la cosa molto irrispettosa, specialmente se gli sfidanti non erano della mia generazione. Finivo veramente per accettare alcune di queste sfide e davo loro ‘qualcosa’ da ricordare a vita. Ma volgendomi indietro, mi pento di questo. Un Suhu (Sifu) nel Kungfu dovrebbe sapere come controllare se stesso senza lasciarsi andare a causa di altri o delle sue emozioni. E dovrebbe avere l'abilità di controllare gli avversari senza ferirli. Ho imparato molto da quei primi anni di insegnamento. 

Quante ore a settimana uno studente dovrebbe allenarsi per crescere seriamente? 

Questo sul serio dipende da condizioni come età, fitness, e obbiettivi dello studente. Come principiante, mi aspetterei da parte loro un allenamento di almeno mezz'ora al giorno, lezioni a parte. Quando divengono studenti a tempo pieno, possono allenarsi 1-2 ore al giorno. Personalmente metto la massima enfasi sulla consistenza piuttosto che su quanto a lungo o per quante ore dovrebbero allenarsi. Anche se solo per mezz'ora, se ci si allena tutti i giorni, è meglio che allenarsi 4-6 ore per uno o due giorni e poi pausa per una settimana. Io personalmente mi alleno per 2-3 ore ogni giorno e circa 5-6 ore ogni domenica. Non mi aspetto questo tipo di allenamento da ciascuno dei miei studenti, ma mi aspetto che i miei discepoli ed gli studenti di livello Istruttore abbiano il mio medesimo impegno. 

Qual è il suo pensiero su altri SiFu e sui i loro metodi di insegnamento, sulle altre associazioni e famiglie di Wing Chun?

Il Kung Fu cinese non è una scienza: è un'arte. Perciò ogni SiFu ha una sua propria espressione ed interpretazione, basata sulla propria esperienza. Dal mio punto di vista, un buon SiFu deve sapere cosa è meglio insegnare ad una persona, in base alla condizione della persona stessa, al suo carattere, in base alla sua struttura mentale ed alla sua abilità. E' per questa ragione che insegnare ed imparare Kung Fu richiede un'interazione fisica con un'altra persona ed una comprensione del livello dello studente, dei suoi punti di forza e delle sue debolezze. E' per questa stessa ragione che abbiamo un detto cinese per il quale la bocca parla e il corpo riceve/comprende. Personalmente non sono d'accordo con l'idea di arti marziali per produzioni di massa. Come per altre associazioni/famiglie di Wing Chun, siamo come un grande albero. HKB Eng Chun, così come altri lineages, è un ramo del grande albero del Wing Chun. Sebbene il Wing Chun abbia cominciato a divenire più popolare e ben noto, c'è ancora molto lavoro da fare per mettere da parte la politica e le lotte di potere. Il Wing Chun, collocandosi come sistema tradizionale nell'ampio ventaglio delle marziali cinesi, non gode di gran successo (in termini di numero di studenti e popolarità) se comparato alla miriade di Scuole di Arti Marziali Giapponesi o Coreane nella maggior parte delle città del mondo. Spero sul serio che il Wing Chun continui a crescere e cambiare la vita delle persone, apportandovi maggiori benefici. Vorrei vedere scuole di Wing Chun in altrettante città quante sono quelle in cui ci sono scuole Giapponesi o Coreane, per dare alle persone una possibilità di confronto, per capire cosa è meglio per loro. Io credo che sia nostra responsabilità collettiva lavorare insieme per promuovere, diffondere, e preservare il sistema per la prossima generazione, senza provare a farsi guerre per dimostrare quale lineage è il migliore, il più antico, il più originale, etc. 
Ci sono molti lineages sconosciuti che vogliono solamente presentare il proprio sistema al mondo e promuovere le arti marziali cinesi. HKB Eng Chun è uno di questi. Dovrebbe essere ed è scelta dello studente decidere quale lineage è meglio per lui o lei, in relazione ai traguardi previsti per la propria vita. Io e tutti i miei Suhu ed i miei studenti non abbiamo interesse a partecipare a guerre politiche all'interno della comunità delle arti marziali tradizionali cinesi. Noi insegniamo, noi impariamo, noi promuoviamo le arti marziali tradizionali della Cina. Siamo tutti insieme una grande famiglia del Kungfu, sparsa per i quattro mari e per i sei continenti. 

Può dirci quali sono le differenze tra il suo Eng Chun ed altre interpretazioni? 

Ci sono grosse differenze nell'approccio multi-strato. Non possiamo dire che è meglio o più originale di altri, etc. Se parliamo dal punto di vista tecnico e concettuale, ci sono molte differenze come la posizione: Nji Ji Bhok Yang Bhe, che è tradotto come Comprimere la forza “Yang” (come Im-Yang) con la Posizione del Carattere 2 (il ginocchio è la parte alta, il piede quella bassa) piuttosto che posizione per bloccare la capra. Footwork, pugni e tutto il resto sono anch'essi diversi. HKB si focalizza sull'occupare il tempo e diventare lo spazio come perfetta espressione del 'Qui ed Ora' (il Chan Cinese/Buddismo Dhyana). Al di là della “Forma Tecnica” e delle differenze di Concetto, ci sono anche molti altri fattori chiave caratteristici dell'HKB Eng Chun. 
Per esempio: 
A. Principi Chan del non attaccamento (Detachment) nel Sam Chin Sam Tue. Principi che sono: Micro Cosmo (Siauw Im Siauw Yang): liberare se stessi dall'attaccamento al proprio io, separando Mente, Corpo e Qi. Conoscere se stessi. Macro Cosmo (Thay Kek Im Yang): liberare se stessi dall'attaccamento all'illusione del Mutamento di Im Yang (Cielo=Tempo, Terra=Spazio). Vuoto (Bu Kek): liberare se stessi dall'attaccamento ad ogni forma/apparenza/teoria. Questi principi costituiscono il vero DNA del Buddhismo Chan del “Qui” e “Ora”, dove tempo e spazio cessano di esistere. 
B. Formula; agire seguendo il reference point che fissa l'esatta posizione di ogni parte del corpo, come il gomito, il ginocchio, la gamba, la mano, la posizione, etc. Lo scopo della formula è quello di dare al praticante l'abilità di occupare il tempo dell'avversario e diventare spazio, come vera condizione del Qui ed Ora (Detached). Altro beneficio della formula è che questa aiuta a preservare il sistema nel corso della trasmissione. Indipendentemente da chi ha insegnato a chi, il reference point sarà sempre lo stesso. Così il sistema può essere trasmesso attraverso una formula piuttosto che attraverso l'interpretazione personale che potrebbe poi condurre a diverse forme e punti di riferimento per alcuni movimenti. Sebbene ogni Sifu abbia un proprio modo di esprimersi col corpo, gli esatti reference points delle mani, dei gomiti, ginocchia e altre parti del corpo sono sempre i medesimi. 
Per esempio, consideriamo la tecnica “Tan Jiu”. Sebbene ogni Suhu (Sifu) di HKB abbia una differente espressione basata sul proprio livello di abilità individuale, l'altezza esatta di gomiti, polsi, punta delle dita, spalla, la profondità, sono sempre uguali poiché si basano sulla formula dell'HKB. Questo riduce i rischi di cambiamenti che potrebbero annacquare il sistema, se basato sulle interpretazioni persoali. 
C. Metodo della Generazione di Potenza; altri lineages si focalizzano sul come generare maggiore potenza usando il peso del corpo, la struttura, la posizione, i passi, etc. In HKB, noi non studiamo come generare potenza; invece ci concentriamo sul Metodo per Trasferire Potenza. In HKB Eng Chun, la Potenza è un effetto secondario del detachment del Microcosmo (Corpo, Mente e Respiro). Invece di collegare ed usare l'intero corpo in una azione, noi separiamo il corpo in singole unità che non contino l'una sull'altra. Il risultato sarà veramente sorprendente indipendentemente dalla taglia, età, distanza/spazio, posizione, struttura, condizione fisica, etc. Questo include anche il metodo della respirazione ed anche qui il respiro deve essere separato ed autonomo rispetto al movimento del corpo; questo è ciò che noi chiamiamo respirazione naturale, la quale è lenta e profonda indipendentemente da quanta energia tentiamo di trasferire all'estremità. Trasferire un esplosivo impulse power all'estremità del punto di contatto nel momento del bridging, indipendentemente dalla posizione del corpo, con/senza struttura, con ogni movimento, ad ogni distanza (spazio), o addirittura quale che sia il momento della respirazione (sia durante l'inspirazione che durante l'espirazione) è qualcosa di veramente cruciale in HKB. Questo metodo di Impulse power è chiamato Hoat Keng. L'Hoat Keng dell'HKB (Impulse Power) è veramente unico e questo ha richiamato molto l'attenzione e l'interesse di molti ben noti maestri provenienti da differenti lineages e stili. 
Questi tre punti costituiscono appena una spiegazione basilare di alcune delle unicità del sistema HKB; naturalmente sarà impossibile qui spiegare più in profondità o semplicemente enunciare altri importanti punti, poiché essi richiedono esperienza. 

Quali sono i concetti del combattimento su cui si focalizza nella sua Scuola? 

Il Wing Chun può essere visto in un primo momento come un metodo di combattimento scientifico, ma una volta che si diviene praticanti avanzati, non è più una scienza. E' piuttosto un'arte per esprimere se stessi nel modo più efficiente in termini di tempo, spazio ed energia. Come arte, il Wing Chun dovrebbe permettere di fluire e adattarsi ad ogni situazione. Non è un set prefissato, poiché se lo fosse questo andrebbe contro i principi di detachment del sistema HKB Eng Chun. Il massimo dell'espressione dell'HKB Eng Chun si basa sull'idea di Massima Efficienza in termini di Tempo, Spazio ed Energia. 
A volte devi persino evitare di ingaggiare un combattimento alla cortissima distanza per poter utilizzare in modo efficiente il tuo tempo e il tuo sforzo. Di solito si considera la cortissima distanza la più economica: questo non va bene se alla fine devi buttar giù un muro per poter entrare in un'altra stanza. La Massima Efficienza non è uno stile, ma è un'espressione basata su di un certo tipo di abilità e su una certa forma mentis. La Massima Efficienza non è una collezione di tecniche che ricordi i movimenti del Wing Chun. L'espressione della Massima Efficienza è un concetto mutuabile perfettamente dal kungfu anche per la nostra vita quotidiana. Quanto siamo stati efficienti con le nostre risorse di tempo, spazio ed energia ieri? Quanto lo saremo oggi e persino domani? 

Ha una forma per il 'Luk Dim Poon Kwan'? Ci può dire qualcosa al riguardo? 

Noi non abbiamo una Forma per il 'Luk Dim Poon Kwan' . Abbiamo invece una forma del palo chiamata Pat Mui Khun Huat (Il Bastone delle otto Direzioni). La lunghezza del nostro palo è uguale all'altezza del praticante misurata fino a un punto tra le sopracciglia ed 1 pugno sopra la sommità della loro testa. Afferriamo il bastone nel centro, con una mano a palmo orientato verso il basso e l'altra mano col palmo orientato verso l'alto. Usiamo ambo le estremità del bastone. Un punto essenziale è che l'energia deve essere trasferita alla punta del bastone. Questo è il motivo per cui occorre essere a buon punto nella tecnica a mani nude prima di iniziare ad apprendere il maneggio delle armi. Se non si riesce a trasferire energia alla punta delle proprie dita quando le mani non impugnano nessuna arma, non v'è modo di farlo col bastone. 

Ha una forma di 'Bart Cham Dao'? Anche qui ci può dire qualcosa? 

Questa forma è nota come “Sang To” in HKB Eng Chun. Il significato è Doppie Spade a farfalla. Per la corrente principale dei praticanti di Wing Chun, il nome normalmente in uso è quello di “Bat Cham Dao”. La forma delle spade è però diversa da quella della maggior parte degli altri lineages di Wing Chun. La punta della Spada a farfalla del HKB è concava. “Sang To” non è niente altro che un'estensione della mano e del braccio. Ogni principio valevole per le mani si applica ugualmente anche qui. 

Ha mai pensato di venire in Italia? 

Sono sempre stato curioso di assaggiare il cibo italiano nel suo paese d'origine. Mi piace vedere bei posti e incontrare belle persone, specialmente se pazze per il Kungfu. Al momento non ho pensato all'eventualità di un viaggio in Italia. Sto ancora preparandomi per alcuni progetti ad Amsterdam ed in Brasile per condurre seminari e workshops. Vediamo se in futuro potrò avere questa opportunità di venire in Italia. 

Grazie! 

Prego. Grazie per l'Intervista.

venerdì 30 agosto 2013

La prima intervista con SiFu Lin Xiang Fuk

Quella che segue è la prima intervista pubblica con SiFu Lin Xiang Fuk, realizzata da Sergio Pascal Iadarola, nel Luglio 2010, all'HQ dell'HKB, in Virginia, a Fredricksburg. Pubblicai il video dell'intervista con SiFu Lin, ma nessuno ha mai trascritto il testo della stessa, fino a poco tempo fa (qui). Finalmente, dopo tre anni, uno dei membri della nostra Famiglia, Sara Pilepich, mi ha aiutato a trascrivere ed a tradurre questa video-intervista, con l'aiuto iniziale del mio Allievo, Pasquale Mazzotta. Ringrazio entrambe con tutto il cuore per il favore reso alla comunità internazionale dell'Hek Ki Boen Eng Chun Pai.

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SiFu Lin, da quanto tempo studi Kung Fu? 

Ufficialmente dal 1985.

Puoi dirci qualcosa del tuo SiFu e del tuo SiGung? 

Il nome del mio SuKong, SiGung in cantonese, è Kwee King Yang. Non ho imparato direttamente da lui. Quando ho iniziato a praticare Kung Fu era ancora vivo, ma non ho avuto l'opportunità di allenarmi con lui. Tuttavia, egli ha trasmesso il sistema a molte persone – ufficialmente sono circa undici persone, undici grandi maestri che insegnano il sistema Hek Ki Boen pubblicamente. Il mio SiFu, il mio primo e principale SiFu, è stato il GM The Kang Hai, che viveva nella mia stessa città. Fui presentato a lui da mio padre, si conoscevano da tempo. GM The Kang Hai è stato anche il SiFu di mio padre: il mio SuKong, che è SuJo Kwee King Yang, era già molto vecchio, anche quando mio padre ha iniziato a praticare il Kung Fu. Questo è il modo in cui mi sono avvicinato al sistema. Più tardi, ho anche studiato con un paio di altri Grandi Maestri, specialmente con uno dei suoi allievi più anziani (indicando la foto di GM Kwee King Yang, ndr).
Dopo gli 11 anni, ho studiato anche con altri. Uno di loro è morto. Due di loro sono stati anche studenti del mio primo SiFu The Kang Hai ed il caso è davvero simile a quello di mio padre, perché venivano nel suo Bukoan a studiare, perché GM Kwee King Yang era molto anziano per poter insegnare fisicamente loro ed è per questo che GM The Kang Hai ha sempre condotto la maggior parte degli allenamenti. Si tratta di GM Tio Tek Kwee e Xing Yen. Entrambe hanno studiato fisicamente con GM The Kang Hai, perché SuJo era troppo anziano. Oltre a loro tre, ho imparato anche da altre quattro persone.

Come è avvenuto il tuo addestramento e dove hai appreso il sistema? 

Il trovarsi in Indonesia, immerso nella società cinese, ha fatto sì che l'insegnamento fosse condotto in un modo molto tradizionale. Lo spazio che utilizzavamo era il salotto del SiFu – nessuno dei SiFu aveva una propria scuola ufficiale. Ma anche senza una propria scuola, i SiFu hanno formato centinaia di persone nel corso degli anni. Quindi, anche se parliamo della generazione formata da SuJo Kwee King Yang, parliamo di una palestra che non era altro che il soggiorno di casa sua, non più grande di 3 metri per 4. Si tratta, quindi, di un allenamento molto tradizionale – senza uniforme, senza docce –, alla fine si tratta semplicemente di combattimento. Per quanto mi riguarda, quando ho imparato dal GM The Kang Hai e da altri sei SiFu, mi allenavo in un modo molto simile: gli allenamenti si tenevano nei loro soggiorni. GM The Kang Hai aveva, in casa sua, un deposito al piano superiore, e lo utilizzava come magazzino. Nello spazio che restava libero, ci allenavamo. Ogni volta che potevo, finita la scuola, tornavo di fretta a casa, pranzavo e uscivo il più velocemente possibile. La mia vecchia casa era molto vicino al Bukoan del GM The Kang Hai. La maggior parte delle volte lo raggiungevo in bicicletta. Si iniziava nel pomeriggio, a volte alle due, altre alle tre, altre prima, a seconda dell’orario in cui riuscivo ad arrivare. Il GM ci allenava tutto il giorno; la formazione non è come al giorno d’oggi, è abbastanza diversa per quanto riguarda le posizioni di base, il gioco di gambe, etc… Ci si allenava per ore instancabilmente. Non finivo mai prima delle otto o nove di sera, e poi, quando arrivavano gli anziani, non volevo tornare a casa perché volevo assistere ad allenamenti e conversazioni di alto livello; alcune notti sono rimasto lì fino alle undici, se non mezzanotte, e poi di fretta a casa.

SiFu Lin, ci può dire come questo sistema è arrivato da Fukien in Indonesia? 

Riassumendo, di fatto il sistema fonda le proprie origini nel Tempio Shaolin, subito dopo l’annessione della Manciuria alla Cina. Quindi, secondo la tradizione orale, tramandata dalla nostra famiglia, il sistema è stato pensato o definitivamente formato partendo dall’Eng Chun Tim (la Sala dell'Eterna Primavera). Quando il Tempio Shaolin fu distrutto, nacquero le società segrete. Alcuni dei lignaggi si diffusero, credo, grazie allo sforzo di una coppia di antenati, fino a che il sistema non è arrivato fino a noi nella forma che chiamiamo in inglese Black Flag o Black Bandana. Ecco come il sistema è stato tramandato, grazie anche ai segreti che vennero mantenuti nelle società segrete. Uno dei capo-istruttori della società segreta della Black Flag fuggì in Indonesia. Scelse l'Indonesia, perché un suo cugino l’aveva già raggiunta, precisamente si era stabilito a Malang City, e alcune voci lo descrivevano come un delinquente […]. Quando arrivò a Malang City, scoprì che non c’era nulla di vero. In ogni caso, non riusciva a trovare il cugino. Durante una discussione venne attaccato da un gran numero di persone armate di ascia: le sconfisse senza far loro del male, così presto la notizia si diffuse fino a Salang City. Il mio GM, SuJo Kwee King Yang, sentì parlare di quello che era successo e volle avvicinare quest’uomo, che, peraltro, non aveva un posto dove stare; lo ospitò, se ne prese cura, e poi, dopo due anni, per restituirgli la cortesia, l'ultimo capo istruttore a noi noto della Black Flag decise di trasmettere il sistema al mio SuHu. È così che il mio GM entrò in possesso del sistema, che da lui è stato tramandato a molte persone; undici di loro hanno deciso di insegnare e io ho imparato da sette di loro. La storia completa del sistema non è stata rivelata fino agli anni ’70, non solo a causa dei vincoli di segretezza legati alle società segrete, ma anche per via della situazione politica indonesiana, stretta tra la legge cinese e il governo inglese. Dopo gli anni ’70, rimosso il vincolo di segretezza, le nuove generazioni sono potute entrare in possesso di queste informazioni, ed è stata una fortuna, soprattutto per me che ho avuto così l'opportunità di conoscere completamente il sistema.

 Quali sono le forme del sistema Eng Chun (Wing Chun) Hek Ki Boen?

Il fondamento e la forma principale del sistema è la Sam Chian Po, che significa tre passi di battaglia e la stessa Sam Chian Po sebbene sia la base, costituisce il cuore del sistema, perché è qui che gli studenti iniziano e finiscono il loro percorso. Tutto è incentrato sul distacco e, una volta appreso questo, possono iniziare con Siauw Liam Dou,che potrebbe essere tradotta come piccolo o primo allenamento. Abbiamo anche una forma chiamata Sat Si Mui, attaccare o uccidere in quattro direzioni, la Im Yang Jiu conosciuta anche come Hua Kun, la forma del fiore o il pugno del fiore. Abbiamo anche una seconda ed una terza Sam Chian, che lavorano su aree differenti. Abbiamo una Tim Kiao, affondare il ponte. Abbiamo anche una forma chiamata Piauw Ki e l'ultima a mani nude è quella al Bok Jin, il manichino di legno. Oltre a queste, abbiamo parecchi Tui Phak Kiao Jiu, cioè un lavoro in coppia per allenare il contatto degli arti. Si lavora su Sam Sing, Go Sing, Chit Sing, cioè tre, cinque, sette, otto, nove stelle, a seconda dei contatti di braccia. Abbiamo una forma in coppia, il lavoro sulle capacità 'collose' delle braccia, che si mettono parallele, incrociate, che chiamiamo Niam Jiu. Noi abbiamo delle forme armate, come la Sang To, che significa doppi coltelli a farfalla, e la forma con il bastone, ma l'altezza non è più di un pugno sopra la tua stessa testa. La forma del bastone è chiamata Pat Mui Kun Huat, cioè metodo di utilizzo del bastone in otto direzioni. 

Che cosa rende il sistema Hek Ki Boen unico rispetto ad altri sistemi di Wing Chun secondo te?

Penso che ogni stile, ogni sistema, compresi tutti i Wing Chun, siano tutti unici. Vorrei sottolineare però alcune delle unicità dell’Hek Ki Boen Eng Chun, come il concetto di distacco o di separazione, che è il principale fondamento del Buddhismo Chan. Abbiamo anche ciò che chiamiamo le tre fasi di studio e consapevolezza, cioè il concetto che chiamiamo Sam Chin Sam Tue. Di fatto si tratta delle tappe: Siauw Im Siauw Yang, la separazione dal piccolo universo; Dai Kek Im Yang, la separazione dal grande universo, che è il paradigma di Cielo Terra Uomo o Tempo Spazio Energia, che è completo a questo livello. Il nucleo centrale e fondamentale dell’Hek Ki Boen è il raggiungimento del Bu Kek, che può essere tradotto come vuoto. Alcuni dei termini che ho appena usato sono tutti in fukinese, infatti noi chiamiamo il nostro sistema Hek Ki Boen Eng Chun. Eng Chun Kun è il fukinese per Wing Chun Kyun, che credo sia l'origine del termine o del sistema. Ma, naturalmente, il Wing Chun è diventato inglese, quindi è per questo che mi riferisco al sistema anche come Black Flag Wing Chun così la gente può capire che cos’è l’HKB Eng Chun.

SiFu Lin qual è l’obiettivo che intende raggiungere con il sistema Hek Ki Boen?

Credo che il sistema Hek Ki Boen Eng Chun abbia il proprio universo e credo che questo potrebbe portare molto beneficio a numerose persone nel mondo. A parte questo, è uno dei pochi antichi sistemi cinesi che ancora sopravvivono. Quindi, la mia missione principale è quella di preservare e trasmettere alla prossima generazione il sistema: è ciò a cui sto lavorando in questo momento.

giovedì 29 agosto 2013

Yuánfèn: l'affinità predestinata o "karmica"

Il mio Maestro, Lin Xiang Fuk, è stato l'unico che mi abbia fatto davvero comprendere il concetto di (緣分) Yuánfèn (lo metto in pinyin, così è chiaro a tutti). Si tratta dell'idea buddista dell'affinità predeterminata o predestinata, il principio secondo il quale una persona è destinata a relazionarsi, ad incontrare ed a condividere la propria vita con determinate persone, sia nel campo affettivo, sia nel campo amoroso.

 Nell'uso comune i termini potrebbero essere utilizzati per intendere una qualche forza vincolante, che lega due persone insieme in ogni relazione: potrebbe essere intesa come una forza universale che disciplina il verificarsi di eventi, a causa dei quali alcune persone si incontrano in luoghi scelti da un destino superiore.

 Yuánfèn può essere associato al concetto teologico di determinismo, perché esistono delle cause dietro agli eventi attuali da rintracciarsi in azioni fatte nelle vite precedenti: la relazione con il Karma buddhista è d'uopo, anche se con questo termine ci si riferisce alle conseguenze delle azioni di un individuo su lui stesso, mentre Yuánfèn è sempre utilizzato per riferirsi a due persone in relazione tra loro.

 Per capirci, dopo aver incontrato una persona che difficilmente si sarebbe potuta trovare diversamente, si potrebbe dire che è stato lo Yuánfèn a farla trovare oppure si potrebbe far riferimento a questo concetto quando si incontra qualcuno di diverse località, fenomeno ben più profondo di una mera coincidenza. "Ci vogliono centinaia di rinascite per portare due persone a viaggiare nella stessa barca", recita un detto cinese, e proprio per questa ragione è così preziosa l'affinità predestinata, la quale, lo ricordo, non ha alcuna relazione con gli interventi divini.

 Sebbene sia spesso utilizzato nel contesto delle relazioni tra amanti, il concetto in sé è molto più ampio e può riferirsi a qualsiasi rapporto tra le persone, partendo dal meccanismo con cui i membri della famiglia si sono ritrovati nella stessa, arrivando al rapporto che può intercorrere tra Maestro e Allievo nelle Arti Marziali. Proprio da questa sensazione piacevole che ho provato più e più volte mi è venuta voglia di condividere queste righe.

 Ci sono più di sei miliardi di persone che vivono su questo pianeta, è davvero raro incontrare persone che ti senti vicine, talmente in sintonia da passare oltre al rapporto che si può avere con i familiari. Eppure, spesso, mi sta succedendo da un paio d'anni a questa parte, riesco a stringere rapporti strettissimi con persone che in questa vita ho conosciuto solo da qualche mese. Loro sanno di chi parlo, li ringrazio sempre per l'amicizia che mi stanno donando, ma che, alla fine, è frutto dello Yuánfèn... Niente avviene per caso.

martedì 6 agosto 2013

The first interview with SiFu Lin Xiang Fuk


This is the first interview with SiFu Lin Xiang Fuk, made by Sergio Pascal Iadarola, in July 2010, at the Virginia HQ, Fredricksburg. I published the video of the interview with SiFu Lin, but no one has ever transcribed the text of the interview. Finally, after three years, one of our member, Sara Pilepich, helped me to transcribe this video interview, with the initial help of my Student, Pasquale Mazzotta. I thank you both with all my heart for the help rendered to the international community of Hek Ki Boen Eng Chun Pai.

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 SiFu Lin, how much have you been going studying Kung Fu? 
Since 1985, officially. 

 Can you tell us a little bit about your SiFu and SiGung? 
My SuKong, SiGung in cantonese, of course, his name is Kwee King Yang. I didn't learn directly from him. When I have first learnt, he was still alive, but I didn’t have the opportunity to physically training with him. However he has passed the system to many people – officially they are about 11 people, 11 GrandMasters that teach the Hek Ki Boen system out there to the public. My SiFu, my first and main SiFu, is under GM The Kang Hai, which lived in the same city with me. I was introduced to him by my dad because they had a long relationship in the past. GM The Kang Hai also happened to be my dad’s SiFu too, as my SuKong, which is SuJo Kwee King Yang, was already very old, even when my dad’s started to learn. So this is how I came in the system. Later on, I also learnt form a couple of other Grandmasters, basically the one of the oldest disceples from him (indicating the picture of GM Kwee King Yang, ndr). 
After 11, I learnt from several. One of them, he passed away. One of them, two of them actually are also students of my first main SiFu which is The Kang Hai, and the case is very similar to my dad although they, you know, came to his Bukoan to learn, but he was already very old in terms of phisically teaching, so for the most part GM The Kang Hai is the one there that conducted all the teaching. 
So, you know, their name is like GM Tio Tek Kwee and Xing Yen, both of them have physically learnt from GM The Kang Hai because SuJo was already old. And aside from those 3 people I also learnt from the other 4 people in the same time. 

 What was you own training like, and where did you learn the system? 
Of course the environment in Indonesia, among the Chinese society, that's the teaching was very much done in a very traditional manner. So even the space that we used is very much in the living-room of the SiFu – none of the SiFu really have, you know, like a professional school per se. But even without main school, they have, or really they already created hundreds of people learning through the years. So even if we talk from SuJo Kwee King Yang generation, his house is nothing than the living-room that he used to teach all the people is no bigger then 3 by 4 meters, wherever there’s a square fit. 
So it's very traditional - no uniform, no sashes – and that’s fighting finally. Now personally when I learnt from GM The Kang Hai and the other 6 SiFu, it was very much done in a similar manner, they are all teaching very much in their living-room, you know, and GM The Kang Hai happened to have a rest-room upstairs, and he used to use it for warehouse to storage things. Among some of the place that he put the stuff that he didn't use for storage, he defight them and within that small space we used to train. 
 Every time, I finished my school, I hurry up and go home, I did my lunch and went there as fast as I can. The old house where I used to live, it also happens to be very close with GM The Kang Hai Bukoan. So for the most part, I always ride my bycicle. We started sometimes in the afternoon, sometimes 2 o' clock, 3 o' clock, as earlier as I can get there, and GM trained all the day, and the training approach is not like on the modern day, so, you know, it's quite different for basic stances, footwork, stuff like that and speed that for hours start from morning So usually for most part, I don't really finish until 8 or 9 o'clock in the evening, and then, when the seniors even started to come, I do very always didn't want to go home because I wanted to hear all the high level stuff. So by the time I finished everything there are many couples of nights that I stayed there and listen until 11 or 12 o'clock. Midnight. In the end hurry back home. 

 SiFu Lin, can you tell us how this system came from Fukien to Indonesia? 
To make the explaining a short version of it, basically the system came from the Shaolin Temple. Again it was right after the Manchurian take off of China. So, according to the oral history, get passed down to our Family line, the system was thought or it was definitely built from the Eng Chun Tim. Again when Shaolin temple set down, the early Secret Societies were born. So, you know, some of the lineages spread out, I believe, because of the effort of a couple of forefathers of the system that made it in Hong Kong, but all speak about one lineage. Ours has come from what we call in English either Black Flag or Black Bandana, one or the other. That's how the system passed down because of the secrecies they keep in the Secret Societies. One of the chief-instructors of the Black Flag Secret Society, back then, fled to Indonesia because there was an incident. He chose Indonesia because, back then, rumour was his cousin was already sailed down in Indonesia, exactly in Malang City, and that’s it was, exactly he was heavy of course there is no phone or anything to verify that thing. Everything has been done by people who came with ship and all physically returning itself from China to Indonesia back then for a couple of weeks, three, four weeks. So when he arrived to Malang City, he found out that the rumour was not true, he couldn't find his cousin and during one incident he was attacked by a large number of people armed with an axe, and he was able to take them down without hurting them, so soon after that the news spread around to even Salang City in a couple of weeks. 
My GM which is SuJu Kwee King Yang, heard about what happened, so he went there to approach him, because he had no place to stay and he was homeless for a couple of days after he arrived, so he took him home, take care of him, basically treat him like his parent, put him upstairs where he lived and then after twoyears to repeat his kindness, Cia Fun Tjiao, the last known chief instructor of the Black Flag decided to pass down the system to him under cover. That’s how he get to my GM, and from him it was passed down to many people and eleven of them decided to teach and I learned from six of them. 
Originally because of the secrecy he was under the cover, plus the political situation that what’s happening in Indonesia with the entire Chinese law or banned by the English government, he didn’t reveal the complete or the full history of the System of the origin but this, all of this actually changed after the 1970s, that’s when he decided to remove the oath, and, you know, the newer generation after that, they start to get this information, but unfortunately some of the old generation were still under cover, but it’s a fortune especially for myself that I had the opportunity to learn the System completely. 

 What are the forms in the Eng Chun (Wing Chun) Hek Ki Boen systems? 
The foundation and the core form it starts with the Sam Chian Po, it means three battle steps, and the Sam Chian Po although it’s basis, but it’s also the core of the system, this is where the student starts their journey and finishes their journey. And all points are about detachment and then they can also start learning the Siauw Liam Dou, the translation would be low training, first training, we also have a form called Sat Si Mui meaning attacking or killing in 4 directions, the we have Im Yang Jiu also known as Hua Kun which means Flower Fist and the we also have the second Sam Chian form as well as the third Sam Chian form and they work on different area and then we have next form called Tim Kiao meaning sinking the bridge and then we have the Piauw Ki and the last hempty hand form would be Bok Jin, the wooden man. As such of this, we also have a lot of Tui Phak Kiao Jiu, meaning is two men bridging hands approaching. They work on Sam Sing, Go Sing, Chit Sing, three stars, five stars, seven stars, eight stars, nine stars bridging hands. And then we have two men set, we have cross sticky hands, parallel sticky hands, this is that we call Niam Jiu. We also have weapon form, such as Sang To, meaning double butterfly sword, and then we also have a pole form, but the high is not higher than a fist over your head. The pole form is called Pat Mui Kun Huat, means eight directional staff method. 

 What in your opinion makes the Hek Ki Boen System unique from other Wing Chun systems?
I think every style, every system, including every Wing Chun, they are all unique, so I can point out some of the uniqueness of the Hek Ki Boen Eng Chun, some as the concept of detachment or separation, which is the main fundamental of the Chan Buddhism . So we have what we call the three stages of learning so that is the concept that we call Sam Chin Sam Tue. So basically they are the stages of Siauw Im Siauw Yang, the separation of the small universe and then the Dai Kek Im Yang, of the big universe, that’s the paradigm of Heaven Earth Man or Time Space Energy is all complete. The final core of the Hek Ki Boen is reaching the Bu Kek which is translated as emptiness. Some of the terminology that I’ve just said, they are all in Fukinese, as just like we call our system Hek Ki Boen Eng Chun. Eng Chun Kun is the fukinese word of the Wing Chun Kyun which I believe is the origin of term or the system origin. But of course Wing Chun has become English, so that’s why I also refer to as Black Flag Wing Chun so people can understand what is HKB Eng Chun. 

 SiFu Lin what is your goal with the Hek Ki Boen System in the future? 
I believe Hek Ki Boen Eng Chun has his own universe and I believe this would bring a lot of benefits to many people in the world. Aside from that is one of the few ancient chinese system that still survive. So my main mission is to really preserve and spread it to the next generation and what I’m working on right now is to create more tricks for it.

giovedì 1 agosto 2013

La didattica, punto di forza dell'HKB

 La didattica è uno dei punti di forza dell'HKB Wing Chun Roma. L'insegnamento è una materia tanto complessa, che richiede un approccio multidisciplinare, che tenga sempre conto dei fattori in gioco: cosa e chi insegna, chi riceve l'insegnamento ed il metodo didattico. 

 Spesso l'oggetto dell'insegnamento determina anche il modo con cui andrà tramandato: un conto è insegnare una tecnica (con il norme, le regole e le conoscenze specifiche), un altro è trasmettere l’Arte Marziale, che è fatta di principi e conoscenze generali, che vanno oltre lo stile specifico e che investono il praticante sia come uomo sia come artista che vive l’arte. 

 Alcuni pensano che un metodo equivalga all'altro, ma questo non mi trova per niente d'accordo. Il metodo fa la differenza tra Insegnamento di tecniche e Trasmissione del sapere marziale. Trasmettere l’Arte Marziale, indipendente dalle latitudini spazio-temporali, in Oriente come in Occidente, nel passato come nel presente, non è semplice. 

 Trasmettere un'Arte è difficile, perché apparentemente non c'è modo di strutturare un percorso didattico, in quanto tocca livelli profondi della persona, il suo modo di percepire, di essere e di porsi nei confronti delle situazioni. Un gesto tecnico può esser mostrato ed insegnato anche senza una maestria nell'Arte, ovviamente se ben spiegato a voce, può essere capito e replicato con una facilità anche da persone con scarsa esperienza e maturazione, mentre l'Arte, al contrario, può esser espressa solo dalla maestria del praticante e, spesso, anche se mostrata e spiegata alla stessa maniera della tecnica, non viene replicata, perché richiede sensibilità e conoscenza per essere compresa, tempo e maturazione per essere realizzata. 

 Chi insegna deve essere un esempio, deve sempre essere in grado di mostrare praticamente come si realizza un movimento, testimoniando di aver appreso l’Arte che si vuole trasmettere. Quando si incontra un Maestro di un'Arte lo si riconosce subito, perché si vede che dedica la sua vita allo studio, alla ricerca ed alla trasmissione dell'Arte, riempiendo le sue lezioni di significati, con il cuore saldo, la mente calma e lo spirito imperturbabile. 

 Il contatto diretto e continuo tra Maestro e Allievo facilita l'apprendimento, perché riproduce il modo con cui, nel passato, si viveva la trasmissione dell'Arte Marziale. L'Allievo viveva moltissime ore della sua giornata a contatto con il Maestro, ricevendone l'insegnamento in maniera diretta, ma assolutamente non organica, senza una didattica precisa, proprio come ricorda spesso Suhu Lin Xiang Fuk durante i nostri incontri. Il Maestro non aveva fretta e l'Allievo sapeva aspettare, perché vivevano nella pratica, quindi non era importante che un movimento, un principio o una forma fossero apprese subito, perché la connessione spazio-temporale era dilatata. L'Arte maturava lentamente e coinvolgeva lo Studente in un processo simbiotico, trasformando la sua percezione.

 Oggi, tranne casi isolati e fortunati, tutto questo risulta impossibile da realizzare, viste le condizioni della vita moderna che hanno cambiato tutti i rapporti umani. Il dramma della maggior parte degli insegnanti di oggi, infatti, sta nel fatto che tutto si riduce alla mera trasmissione di un arido nozionismo tecnico, teorico e pratico, frutto di una formazione mordi-e-fuggi, che non ha permesso all'Allievo di diventare Maestro, ma ripetitore di tecniche.

 Il nostro sistema colma questa grossa lacuna, perché la strutturazione didattica è stata pensata appositamente per soddisfare la sete di apprendimento a tutti i livelli. Mettendo al centro del proprio operato lo Studente, attraverso i tre programmi (Orientation Program, Elite Leadership Class e Black Sash) fornisce gli strumenti per apprendere l'Hek Ki Boen Eng Chun Kun in modo più interno, in modo da permettere a tutti di interiorizzare l'Arte. 

 Il metodo HKB, flessibile e modulare, progettato e costruito nella piena coscienza del cambiamento delle condizioni di vita e dei rapporti tra Maestro e Allievo, è in grado di fornire allo Studente una pratica evolutiva e formativa, che lo porta dallo studio del bagaglio tecnico all'apprendimento dell'Arte Marziale in sé, dando modo ai più volenterosi di acquisire tutte le conoscenze più interne. 

 La straordinaria alchimia che si è creata all'interno di questa Famiglia funziona, però, non solo per il metodo didattico di insegnamento durante le classi degli Studenti. Il vero punto di forza, il fulcro di questo splendido lavoro di trasmissione, sta nella formazione degli Istruttori, prima, e dei Maestri, poi. 

 All'interno dei corsi istruttori, infatti, non si porta avanti solo il programma tecnico-marziale, ma si forniscono tutte le basi ed i successivi approfondimenti del metodo di insegnamento, insegnando al candidato istruttore ad insegnare, a correggere, a valutare. Questa parte di lavoro, quasi sempre omessa in altri corsi, è importantissima, perché per poter trasmettere non è necessario solo conoscere ciò che si andrà ad insegnare, ma è fondamentale capire, studiare ed interiorizzare come farlo. 

 Niente è lasciato al caso in questa Scuola. Lo studio di principi, leggi del movimento corporeo e schemi cognitivi sono fondamentali per l'apprendimento, ma se non si è in grado di spiegarli, è impossibile portare avanti una Tradizione. La didattica del sistema Hek Ki Boen Eng Chun Kun, sviluppata in anni di ricerche, che tuttora vanno avanti, è basata su metodologia di insegnamento, processo di apprendimento e capacità operativa per la gestione della Scuola. 

 Il vero problema di tanti candidati istruttori è relativo a come si deve insegnare. La difficoltà che percepiscono sta nel capire come portare lo Studente a lavorare prima le tecniche, poi i principi e, infine, l'Arte. Il programma istruttore (Instructor Candidate Program) nasce e si sviluppa proprio per insegnare ai nostri futuri rappresentanti a trasmettere tutto ciò che compone l'Arte della nostra Famiglia, in modo progressivo, esattamente come è progressivo il corso di apprendimento per gli istruttori.