martedì 30 marzo 2010

[Video] Differenze d'esecuzione della Biu Tze

Sergio Iadarola continua a pubblicare video che vanno assolutamente guardati con una certa attenzione. Stavolta spiega un paio di differenti interpretazioni della Biu Tze di due lineage. Buona visione!


giovedì 25 marzo 2010

Intervista con David Lyn (EWTO)

Ringrazio l'amico Paolo per la traduzione (meglio tardi che mai)... L'originale è stato pubblicato qui.

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Oggi incontriamo David Lyn, uno dei maestri della European Wing Tsun Organization (EWTO). David raccontaci un episodio importante della tua vita, uno che potremmo prendere come esempio per noi stessi.

David, quando hai iniziato a praticare le Arti Marziali?
Come molti altri ho cominciato guardando Bruce Lee. Mio fratello più piccolo era interessato e aveva cominnciato a frequentare una corso di Karate sotto la guida di Will Verner che era a sua volta studente di Tikky Donavan. Andai anche io con lui ad alcune lezioni ma mi resi conto che, a causa del mio handicap, non faceva per me. Nel corso degli anni provai con il Judo, l'Akido e il Jiu Jitsu, tutte ottime arti marziali “sportive” ma per l'autodifesa da strada giunsi alla conclusione che non erano funzionali alle mi esigenze. 
Per puro caso incontrai Master Derek Jones il quale aveva creato “Body Mind and Spirit” basato sul Wing Chun. Lui fu in grado di adattare l'arte per le mie esigenze, una particolarità che trovai estremamente utile. Purtroppo morì in un incidente d'auto e sapevo che nessuno dei suoi studenti aveva la consapevolezza necessaria per trasmettermi i suoi insegnamenti . A quanto sembra il mio destino era determinato perché un giorno, mentre stavo leggendo la rivista Combat in un negozio, un ragazzo di nome Roberto Plati si avvicinò e mi chiese se ero interessato alle Arti Marziali. Naturalmente risposì di sì e così mi invito ad andare a uno dei suoi corsi. La prima lezione mi colpì in modo profondo nonostante mi avesse mostrato solo le prime tre sezioni della Siu Lim Tao (che in cinese vuol dire piccola idea) pensai subito che questa era la migliore arte marziale che avessi provato. Da quel giorno la mia passione per il WingTsun non ha mai smesso di crescere.

Con chi hai scoperto il Wing Chun?  
Come ho appena raccontato Roberto Plati fu il primo istruttore e quindi è lui che ringrazio per avermi introdotto al WingTsun.

Puoi dirci quali sono le differenze tra il tuo Wing Tsun e altre interpretazioni dell'arte (ad esempio il Wing Chun, ecc.)?  
Personalmente Credo che i principi siano gli stessi ma poiché il WingTsun consente all'allievo di riflettere, ciò che funziona per un allievo non funziona necessariamente per un altro. Personalemente l'essere leggeri e ridirigire la forza si addice meglio alla mia mancanza di mobilità. Quindi, chidendosi come una donna regirebbe di fronte alla forza, in quanto uomini possiamo dare una sola risposta logica: cedendo. Osservando GM Kernspect oggi ci si rende conto che il suo modo di muoversi è diventato “senza forma” e i suoi movimenti indistinti hanno una consistenza fluida come se fossero acqua anche se devo dire che quando colpisce ha la forza di una roccia.

Puoi raccontarci la tua storia?
La vita è un percorso tortuoso ma che offre anche molte opportunità. Il mio handicap rimane un mistero perfino per i medici e tutto inizio quando avevo 5 o 6 anni. Ero un bambino avventuroso, senza paure e avevo dei fratelli più grandi che vedevo come idoli e quindi cercavo di imitarli. 
L'essere così coraggioso e vivace mi ha portato a fare un paio di errori per cosi dire “tattici” e una volta sono caduto sbattendo la testa. Ques'incidente mi fece perdere la vista per alcuni mesi ma mi ripresi pienamente con un unica consegunza: zoppicavo leggermente e qusto problema deteriorava con il tempo anche se ero ancora in grado di correre ecc. 
Alla fine degli anni '60 – lo so non dimostro affatto l'età che ho ah, ah – fui sottoposto a un primo intervento chirurgico per correggere questo problema motorio ma le cose non andarono come previsto e il problema si aggravò ulteriormente: oggi quando cammino trascino una gamba e sono costretto a utilizzare un bastone per mantenermi stabile. Tutti questi problemi non mi hanno impedito di vivere la mia vita in modo completo e posso essere fiero di aver fatto cose che persone prive di problemi fisici possono solo sognare di fare. 
Per fare un esempio, alla manifestazione Paralimpian Power Lifter , ho stabilito il record non ufficiale per i piegamenti alle parallele e spero di riuscirci di nuovo quest'anno poiché all'epoca YouTube non esisteva ancora. Il mio impegno nel WingTsun mi ha consentito di diventare istruttore e ne sono profondamente grato e allo stesso tempo fiero. 
Spero di poter essere un'ispirazione per coloro che erroneamente pensano di non poter practicare WingTsun affinché si rendano conto delle loro potenzialità a superino quegli ostacoli che loro stessi hanno creato nelle loro menti.

Che messaggio vorresti dare a tutti i praticanti?
Mipiacebbe molto che tutte le famiglie di Wing Tsun smettessero di ostacolarsi e iniziassero a imparare l'una dall'altra in modo che questa bellissima arte continui a crescere e a evolversi.  Utilizzo il mio handicap per il mio fine che consiste nel promuovere il WingTsun. Uno dei miei allievi, Ricky Welling (potete trovarlo su YouTube), ha molta fiducia in me; infatti, nonostante abbia problemi con la vista (perdita della vista degenerativa) e sia un body builder professionista, segue le mie lezioni con assiduità ed è sempre entusiasta di imparare cose nuove: lui per me è un'ispirazione, tanto quanto io lo soo per lui. Naturalemente concentriamo il suo allenamento nello sviluppo della sensibilità e delle reazioni a traverso il Chi Sao e con ottimi risultati.

Come vedi l'EWTO di oggi?  
Per me è la culla tangibile dell'arte che pratico e per cui ho una grande passione. E' la casa del GM Kernpsect ed è esattamente dove noi andiamo per scoprire il sapere.

Chi è il tuo Maestro in questo momento? 
I miei insegnanti diretti sono Si-Hing Kuldip Rai e Sifu Damion James ma riceviamo insegnamenti anche da Master Andrew Cameron e naturalmente dal GM Keith Kernspect.

Chi sono stati i tuoi Maestri in passato? 
Non ho avuto alcun maestro direto o ma ho avuto la fortuna di “incrociare le braccia” con diversi praticanti di rilievo provenienti dalla Germania e dal Regno Unito.

Sei stato nominato Sifu? Se sì, da chi come e si riceve la nomina di Sifu nell'EWTO?  
Non ho ricevuto la nomina di Sifu. Insegno da soli 7 mesi nella mia scuola – la Monster Gym che si trova a Cheshunt nella contea di Herts – quindi sono un Si-Hing.

Quante ore ti alleni? 
Il tempo che riesco a dedicare all'allenamento varia a seconda degli impegni di lavoro, in media sono circa 5 o 6 ore la settimana. La maggior parte del tempo in cui mi alleno è a casa, facendo le forme, o in palestra dove faccio condizionamento e allenamento cardiovascolare.

Le arti marziali sono la tua professione o svolgi anche altri lavori? 
No lavoro anche come consulente in campo informatico.

Hai mai combattuto in un incontro sportivo? Se sì ci puoi dire quando, dove e con quali risultati?  
No, non ho mai combattuto in nessuna competizione sportiva. Purtroppo mi è capitato di dover combattere in alcuni locali. Sono di piccola statura e frequento diversi amici che fanno body building: i bulli generalmente se la prendono con me poiché sono quasi sempre seduto e non si accorgono del mio handicap. Mi ha sopreso come il mio corpo reagisce in situazioni del genere, comprovando quando valido ed effice sia il Wing Tsun. Nonostante durante questi scontri abbia naturalmente ricevuto dei colpi, quando sono stato costretto a battermi perché non avevo altra scelta non ho mai perso.

Quante ore a settimana dovrebbe allenarsi uno studente per migliorare notevolmente?  
Tutti gli studenti dovrebbero diventare disciplinati al punto di allenarsi ogni singolo giorno: c'è molto da imparare e la perfezione si raggiunge solo con la pratica.

Quanto tempo e quanti soldi devono investire i tuoi studenti per raggiungere il livelllo di una cintura nera, o in altre parole, diventare un grado Tecnico nell'EWTO?  
Dipende dallo studente, alcuni imparano più velocemente e di conseguenza avanzano nei gradi in meno tempo. Io consiglierei di non andare troppo veloci. Imparare, capire e migliorarsi permette di acquisire delle basi solide per poter passare al grado successivo.

Quali sono i concetti del combattimento sui quali vi concentrate nella tua Scuola?
Difesa personale concreta come anche l'arte del WingTsun. Teniamo sessioni regolari che chiamiamo “fight clubs” che consentono all'allievo allenarsi in condizioni di “stress”.

Grazie!

lunedì 22 marzo 2010

Il Qi, 气, nelle Arti Marziali

I  cantanti, così come gli artisti marziali di diverse discipline, spesso praticano la respirazione toracica, che consiste nell'espansione e nella contrazione del torace. Ciò sviluppa la forza dei polmoni, che aumentano a poco a poco la portata e la capacità. 

L'emettere suoni (anche cantando) o l'espirare attraverso la bocca, durante la pratica delle arti marziali, aiuta la percezione ed il rinforzo del Qi dei polmoni. Tuttavia, questo tipo di respirazione non fa parte della tradizione taoista, che si trova solitamente solo nelle cosiddette "arti marziali interne". La concezione taoista del corpo ci dice che il Qi (气) è l'energia intrinseca dell'uomo, che si muove naturalmente verso l'alto. 

Io penso che la respirazione toracica incoraggi questa tendenza a salire verso l'alto. Quando il Qi nel corpo è salito, si riesce a fare salti e slanci che sono comuni nelle 'arti esterne'. Tuttavia, se il Qi è nella parte alta del corpo, una persona può sentirsi turbata come una tigre in gabbia. Nelle 'arti interne' il Qi nel torace è paragonato al fuoco ed alla tigre. Il Qi all'altezza dello stomaco viene assimilato all'acqua ed al drago. 

Le pratiche tradizionali taoiste comportano la discesa verso il basso del Qi all'interno del corpo. Nel momento in cui riusciamo a miscelare l'energia del torace e l'energia del ventre riusciamo a fondere il fuoco e l'acqua. Come tutti sanno, quando fuoco ed acqua si mescolano, creano vapore. Questo vapore (guardacaso tradotto con Qi) genera maggiore energia per l'organismo. Questo tipo di metafora è comune nelle pratiche interne taoiste, dove il corpo viene paragonato a un crogiolo (una stufa per preparare medicine), dove il fuoco e l'acqua creano vapore (Qi).

A proposito del Qi, è bene comprendere che il suo carattere è 气 che si pronuncia con l'accento sulla 'i': /qì/. La sua forma piena è 氣, che si pronuncia allo stesso modo: in questo caso è unito a 米 [mǐ], il riso, perché rappresenta il vapore che sale in cucina, quando si cucina lo stesso riso... In Cantonese è scritto e letto /Hei/. Torniamo al discorso.

Il ruolo della bocca nelle arti interne è molto importante sia nella teoria confuciana che in quella taoista. Il pensiero confuciano insegna che la bocca è la fonte di molti problemi. Esiste un modo di dire tradizionale (祸从口出, 病从口入) che significa che "i problemi escono dalla bocca, le malattie vi entrano". Questo proverbio ci ricorda di fare attenzione a dire cose sbagliate, bere o mangiare in modo non salutare, perché queste azione causano malesseri per il nostro corpo.

Tuttavia, la bocca è anche necessaria per preservare la vita. Idealmente, dovrebbe essere utilizzata per nutrire il Qi: quando si mangia e si beve, dovremmo farlo in modo da apportare energia al corpo, astenendoci dalle abbuffate, per esempio. Il Taoismo insegna anche a non parlare troppo, perché questo può esaurire l'energia del corpo e la vitalità. È per questo che tutte le religioni parlano di persone che prendono i voti del silenzio (pensiamo alla clausura di tradizione cristiana, per esempio).

Per capire bene l'utilizzo della bocca, provate ad allenarvi a bocca aperta o a bocca chiusa. Noterete particolari differenze, che vanno dall'eccessivo ingresso all'eccessiva uscita di aria, ma tutto vi farà capire che praticare con la bocca aperta è pericoloso e controproducente.

Bisogna evitare di far uscire dalla bocca troppa energia. Durante la pratica delle Arti Marziali non si dovrebbe espellere aria attraverso la bocca, perché l'energia, così come una parte del respiro, deve essere sempre conservata nel corpo. Se troppo Qi fuoriesce dalla bocca, si indeboliscono i pugni, ci si stanca più rapidamente. Inoltre, se si urla mentre la pratica (per esempio chiamando i nomi delle tecniche), è facile diventare consapevole del 'rumore' che si sta facendo, ma quando questo accade, la mente è lontana da dove dovrebbe essere...

Si dice che nelle 'arti marziali interne' si usi il Qi quando si pratica: ricordiamoci che il Qi non significa solo respiro. Piuttosto, si riferisce all'energia dell'universo: è l'aria che respiriamo, il cibo che mangiamo. È ciò che esiste all'interno dei nostri genitori prima della nascita, è ciò che scorre durante i nostri rapporti con le persone più care. Qi si riferisce a qualcosa di intangibile ma percepibile, tuttavia, se è facile pensare al Qi come sostanza energetica, è altrettanto giusto pensare che sia un processo.

Nella medicina cinese, il Qi non è comunemente definito da ciò che è, ma da ciò che fa. Questo è simile al concetto di energia nella fisica moderna, dove la materia si descrive come una qualità di interconnessione fisica ed energetica. Qi è quello che riscalda, solleva e armonizza, così come il processo attraverso il quale le cose si riscaldano, innalzano e armonizzano. Questa energia materiale opera in molti modi, creando movimento e dando nutrizione al corpo. Il Qi nutre il corpo quando mettiamo in pratica le tecniche di respirazione e di meditazione, mangiando e bevendo cibi sani e nutrienti, mantenendo le relazioni interpersonali sane e lavorando per creare un ambiente sereno intorno a noi.

Quando un artista marziale usa la parola 'Qi' si riferisce anche a un processo. Questo inizia mantenendo il respiro nella zona bassa del corpo ed emettendo forza attraverso tutto il corpo stesso. Quando si pratica, si respira profondamente nell'addome e si riempie il Dān Tián.

Quando si emette energia (发 力 fā lì), si fa fuoriuscire il Qi attraverso il naso (che permette un'emissione più lenta dell'aria rispetto alla bocca, evitando quindi il rilascio di una dose eccessiva). Mentre la bocca assolve soprattutto il compito di assumere sostanze nutritive, il naso è progettato per essere il principale vaicolo della respirazione. Quando espiro il Dān Tián è comunque pieno, così la mente (忆 ) può concentrarsi sull'utilizzo del Qi e sulla forza che viene dal corpo e dalla vita in particolare. 

In questo modo, i movimenti di tutto il corpo vengono utilizzati: dalle gambe al Dān Tián, dal girovita per emettere la forza alla mente, che rimane concentrata sulla destinazione della forza. La mente, il respiro e il corpo sono tutti in armonia. Quando il corpo e la mente sono sincronizzati, il Qi è in armonia con i tuoi movimenti del corpo, naturalmente. A questo dobbiamo tendere.

venerdì 19 marzo 2010

La respirazione embrionale - 胎 吸

Per parlare dell'ultimo dei quattro tipi di respirazione taoista (che conosco io, ovviamente), uso il solito metodo di partire dagli ideogrammi. Oggi ci confrontiamo con 胎 吸 Tāi Xī.

胎 [tāi] significa feto, embrione, ma, per estensione, viene usato per riferirsi alla nascita o, alcune volte, al bambino appena nato. In qualche caso è anche l'imbottitura fatta d'ovatta. L'ho trovato anche per indicare il pneumatico. Deriva da 月 [yuè], che dovrebbe essere tradotto con "il mese", ma è in realtà un modo comune di scrivere 肉 [ròu], la carne, con l'utilizzo fonetico di 台 tái a completamento dell'ideogramma. Il significato che si trova ogni tanto di pneumatico deriva, invece, dall'utilizzo della parola inglese 'tire', che è molto simile foneticamente a 'tāi'. In cantonese viene letto e scritto /Toi/.

吸 [xī], come già detto, significa inalare (in Cantonese si trova come /Kap/ o /Ngap/). In alcuni casi è assorbire.

Ora, la respirazione embrionale viene talvolta chiamata "arresto del respiro" (闭 气), dove 闭 [bì] è 'arrestare' o 'chiudere', perché proviene da 门(門 mén), la porta, e 才 [cái], che in questo caso non significa "il talento", ma la serratura della porta. In Cantonese si legge e scrive /Bai/. 气 [qì], lo sapete, è l'aria, il vapore o l'energia vitale.

Mi preme distinguere "l'arresto del respiro" da "trattenere il respiro". Ci sono diverse pratiche taoiste che coinvolgono lo stato in cui si trattiene il respiro per aumentare la capacità polmonare, ma la respirazione embrionale è un po' diversa.

La respirazione embrionale ci dovrebbe far intendere e percepire il respiro come uno sforzo, un movimento completamente interno. La respirazione diventa sin dalla più tenera età così naturale che non ci rendiamo conto della sua importanza e che siamo noi a guidare il respiro.

Quando si pratica questo tipo di respirazione, il nostro spirito e la respirazione diventano allineati: ciò significa che il soggetto diventa meno consapevole di se stesso, ma diviene presente nel momento, esclusivamente dedicato alla conoscenza del respiro.

Questo è un tipo di respirazione molto utile per la meditazione. Concentrare la mente troppo bruscamente sulla respirazione può impedire la naturale respirazione embrionale, che è necessaria. In questo modo, invece di praticare diligentemente questa tecnica, si rischia di avere un effetto opposto. A quel punto mi sembra più utile lasciare che tutto accada più naturalmente, per poter dedicare la propria mente alla meditazione.

Per capire l'esatto svolgersi dell'azione si può utilizzare una mano per tenere una piuma sotto il naso, mentre si pratica questo tipo di respirazione. Essa non si muoverà, per quanto la respirazione è calma e sottile. La respirazione embrionale è chiamata anche "respirazione interna", Nèi Hū Xī (内呼吸), proprio per questo: la persona che la pratica pare tornata allo stato embrionale o, per assurdo, allo stato pre-morte.

giovedì 18 marzo 2010

La respirazione 丹田 呼吸 (Dān Tián Hū Xī)

Prima di affrontare l'argomento di oggi, voglio spendere una riga per ringraziare tutti gli amici, i lettori e tutti quelli che sono capitati anche solo una volta per caso in questo blog, perché avete portato il contatore delle visite alla sbalorditiva cifra di 17 mila visitatori. Grazie a tutti voi! Adesso bando alle ciance e andiamo parlare di respirazione...

Già conosciamo i due ideogrammi 呼吸 [Hū Xī], quindi non ci ritorno sopra. Andiamo subito agli altri due, che qualificano il tipo di respirazione che mi accingo a descrivere oggi, 丹田, avvicinandomi alla conclusione del discorso intorno ai quattro modi preannunciati.

丹 [dān] è il cinabro. Qualche volta viene usato per indicare il colore rosso. Ma cos'è il cinabro? Si tratta del solfuro di mercurio, il minerale pigmentato di rosso. 丶 [zhǔ] è uno dei radicali e, al centro, rappresenta un pezzo di cinabro. La cornice intorno ad esso, simile a Jǐng 井 'bene', rappresenta la miniera da cui è preso il cinabro. Altre teorie ci dicono che 丹 raffigura il cinabro nel crogiolo degli alchimisti taoisti oppure come materiale usato in un cassetto o una tavolozza per essere utilizzato come pigmento rosso. 丹 è tradizionalmente riportato nei dizionari sotto 丶 il 'punto', il suo radicale. La parte bassa di Qing 青, 'verde', era originariamente 丹, se vi interessa la storia degli ideogrammi... In Cantonese si legge e si scrive /Daan/.

田 [tián], invece, è il campo, idealmente proprio un campo aperto, una pianura molto vasta. Alcune volte è usato per indicare i terreni agricoli. In Cantonese è /Tin/.

Ora abbiamo gli elementi per capire cosa sia questa Respirazione del Daan Tin o del Dān Tián (丹田 呼吸). Le parole cinesi Dān Tián significano letteralmente "campo del cinabro". Abbiamo detto che il cinabro è il solfuro di mercurio (朱砂 Zhu Sha) un metallo tossico che i taoisti hanno sempre utilizzato per produrre medicine. Dān Tián di solito è tradotto come "campo dell'elisir", in quanto si riferisce al centro di valore energetico, un luogo in cui qualcosa di prezioso e medicinale può essere coltivato.

Ci sono tre principali Dān Tián nel corpo. Il Dān Tián di cui stiamo parlando per la respirazione è il più basso di tutti, un importante centro di energia situato un pochino sotto l'ombelico, più internamente rispetto alla sua ubicazione fisica. La respirazione Dān Tián si ha quando la parte inferiore della schiena (zona lombare) incorpora la respirazione profonda, facendo diventare sostanzialmente dritta la colonna vertebrale.

Per questo tipo di respirazione, la mente si concentra sul Dān Tián e il petto rimane rilassato, mentre l'addome e la parte bassa della schiena si ampliano con l'inspirazione, rimanendo contratte per l'espirazione. Vi è un punto molto importante di agopuntura sulla spina dorsale inferiore chiamato la "Porta della Vita" (命门), che può essere stimolato dalla respirazione Dān Tián e che fa bene al corretto uso dei reni. La medicina taoista ci dice che quando i reni vengono stimolati, la vitalità scorre in tutto il corpo e il livello di energia migliora. Abbiamo due modi per farlo: con la respirazione o con l'agopuntura, oppure con entrambe. A noi la scelta.

mercoledì 17 marzo 2010

[Video] Chum Kiu - Varie interpretazioni

Dopo diversi giorni di assenza da internet (non si sta poi così male senza), ritorno per invitarvi a guardare con cura questo breve filmato di Sergio Iadarola, perché dimostra alcune interpretazioni di un passaggio della forma Chum Kiu. Non è un caso, infatti, che nell'IWKA imparammo anche un'altra versione, oltre a quella derivante dal GGM Yip Man, che conteneva le idee di base del Qin Na. Il Wing Chun è un universo molto vasto e anche grazie alle ricerche di Sergio (che è un talent scout), così come di tanti altri Maestri, oggi abbiamo le idee più chiare rispetto al passato. Il problema, però, è che mischiando tutto come sta facendo lui può portare ad avere le idee sempre più confuse, come dimostrano i suoi studenti. Buona visione.


martedì 9 marzo 2010

Intervista con Popovic Zeljko

Un sentito ringraziamento alla sorella Nunzia dell'IDPA per la traduzione!

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Oggi incontriamo Popovic Zeljko, membro della famiglia Siu Lam Weng Chun e fondatore della South East Europe Weng Chun Association, sotto la guida della International Weng Chun Kung Fu Association. 
 
Quando hai iniziato a praticare Arti Marziali? 
Ho iniziato molto tempo fa, adesso sono 31 anni che pratico…un lavoro lungo e faticoso… 
Quando hai iniziato a praticare Siu Lam Weng Chun? 
Ho iniziato nel 2007 a praticare lo Shaolin Weng Chun con GM Andreas Hoffmann (http://www.wengchun.net/). 
Puoi spiegarci la differenza tra Wing Chun e Wing Chun, se puoi? 
Le differenze sono nelle forme e nei concetti e il nome non è lo stesso. Sono due stili diversi. Il Wing Chun comprende: Siu Nim Tau, Chum Kiu, Biu Jee, mentre il Weng Chun: Sap Yat Kuen, Fa Kuen, Saam By Fut, Chong Kuen…ecc. Sono completamente diversi, come diversa è la storia e i Maestri sono diversi in tutto… 
Hai fondato una tua organizzazione. Quali sono i rapporti con le altre associazioni? 
Noi lavoriamo con associazioni di Kung Fu e con altre, la collaborazione è aperta a tutti, l’amicizia passa attraverso le arti marziali. 
Possiamo sapere quali sono le differenze tra gli stili della famiglie di Weng Chun? 
Le differenze nel Weng Chun sono minime, a parte la fluidità del corpo o meno, stesse forme, tre o quattro forme. I Tang, la famiglia Chu non praticano…Shaung Dao…solo…la famiglia Lo ha praticato ciò e Wai Yan – Andreas Hoffmann. Credo che la forma Dao sia importante nel Weng Chun Shaolin. Oggi tutte le famiglie di Weng Chun non hanno nessun problema come nel passato. Fai quello che il tuo Maestro ti mostra nel modo migliore. 
Quali sono i princìpi del Luk Dim Boon Kwan? 
Nel Bastone Lungo da 6 punti e mezzo ci sono molti metodi, sarò breve. I concetti del combattimento sono sette: Tsin, Si, Tsau, Tun, Bik, Got e Cheun. La famiglia Tang comprende: Tai, Lan, Dim, Kit, Got, Wun, Lao, ecc. Questa parte necessita di una storia più lunga… 
Chi è il tuo Maestro adesso, se ne hai uno? 
Il mio maestro è GM Hoffmann e mi alleno con il Maestro Cesario Di Domenico. 
Chi sono stati i tuoi maestri nel passato? 
Nel passato il Maestro Slavko Truntic, Milan Prosenica e molti come William Cheung, Lo Man Kam, Leung Tin, Emin Botzepe. Mi sono allenato nel Tai Chi, Yi Quan, Eskrima, Burna Boxino, ecc… Con 31 anni di pratica la storia è lunga. 
Quante ore dedichi all’allenamento? 
Mi alleno sette giorni a settimana, da un minimo di un’ora e mezza ad un massimo di sei ore. Mi alleno tutti i giorni con i miei studenti, assistenti e istruttori. In più dedico del tempo ad allenare personalmente il Bastone Lungo, il Manichino di Legno, ecc. e le forme Chen, Yang e Bagua. Mi devo allenare tutto il tempo. 
Sei un artista marziale professionista oppure fai altri lavori? 
Sono un artista marziale professionista per 360 giorni l’anno. 
Sei un Maestro di Weng Chun. Da chi hai ricevuto questa nomina? Che significato ha il titolo? E come si diventa maestro? 
Non sono ancora un SiFu di Weng Chun. Sono SiFu nello stile Yong Chun di Wing Chun. Il termine “ShiFu” per me significa padre – maestro che lavora duramente. Non l’ho comprato da nessuno, lavoro soltanto e il mio SiFu Slavko Truntic me l’ha dato dopo cinque anni di lavoro con lui. 
Quando sei stato nominato SiFu? 
Nel 1990 a Zagreb, ex Yugoslavia (oggi Croazia). C’erano 15 allievi presenti, nello stesso giorno Barac Zoran ha avuto il titolo di Shi Fu; questi lavora a Zagreb nel Wing Chun. 
Quante ore a settimana dovrebbe allenarsi un allievo per progredire seriamente? 
Gli studenti devono allenarsi per 5/10 anni ogni giorno…questo è il modo migliore. Non bisogna acquistare certificati, solo allenarsi e un giorno tutti possono diventare Shi Fu e non bisogna chiedere quando si diventerà tali. Conosco molti istruttori oggi che pagano per ottenere questo titolo, ma è sbagliato perché solo con l’allenamento si diventa Shi Fu. 
In cosa consistono i concetti "Kiu Sau"? 
Assenza di contatto – prendere il ponte con le braccia, colpire e attaccare. Tutto questo è il combattimento: Sat Kok, Dae Tong, Kam Na, Chi Gek...ecc. 
Esiste nel Weng Chun l’esercizio Poon Sau per il Chi Sau? 
Entriamo in contatto e attacchiamo. Nel Chi Sao esiste il movimento roteante: toccare e attaccare… Nel Weng Chun è tutto diverso. 
Pensi di venire in Italia prima o poi? 
L’ultima volta che ho visitato l’Italia è stato nel 1990 a Livorno. Spero venire ancora, ho molti amici in Italia.

lunedì 8 marzo 2010

[Allenamenti 08/03/2010]

Serata abbastanza movimentata quella appena trascorsa in palestra, fatta di sudore, passione e voglia di stare assieme. L'allenamento si è svolto più o meno come quello degli ultimi giorni.

Dopo il solito riscaldamento (corda, salti, etc.), con particolare attenzione alle articolazioni, abbiamo lavorato con i focus, per allenare la velocità negli spostamenti, più che quella dei colpi in sé.

Dopo un attimo di relax con le forme (Siu Nim Tau e Chum Kiu), abbiamo allenato a vuoto tutte le tecniche che poi abbiamo allenato in coppia. Parte dell'allenamento è stato riservato agli attacchi di base del primo livello IDPA, per poi spostarci verso l'ultimo esercizio che sta prendendo gran parte dei nostri incontri (attacco, Gwai Ma, etc.).

Qualche momento di lavoro libero, partendo dal contatto (Chi Sau), per poi riprodurre l'esercizio svolto fino a quel momento. Allungamenti, saluti e chiacchiere generiche sulla teoria...braccia doloranti, collo provato, gambe e glutei rinforzati, mente vuota... Insomma, una delle sere che ti ricordi quando pensi al Tempio di Olimpia...

La respirazione inversa - 逆呼吸

Oggi vorrei spiegare brevemente cosa sia e a cosa serva la respirazione inversa, una della quattro cui ho fatto riferimento qui, nonché una di quelle fondamentali nella nostra pratica quotidiana della Siu Nim Tau, come ci ricorda SiJo Leung Ting nei suoi testi e nei suoi tutorial. Si chiama 逆呼吸, Nì Hū (mandarino) o Yik/Ngaak.Fu Kap/Ngap (cantonese) e fa riferimento alla respirazione inversa.

逆 [] è l'ideogramma utilizzato per rendere l'idea del contrario, dell'essere contrario rispetto a qualcosa. Come verbo è utilizzato per indicare l'andare contro, il disobbedire. Come aggettivo è proprio contro, contrario o inverso. Originariamente 屰 era semplicemente 大 (), una persona a testa in giù, che simboleggiava la nozione stessa di 'contrario'. Dopo 辶(辵 chuò), l'ideogramma del verbo 'andare', è stato aggiunto per rendere il senso di andare contro. In Cantonese lo troviamo trascritto come Ngaak o come Yik.

呼 [], lo ricordo per i più disattenti (l'avevo descritto qui) significa espirare, infatti è composto da 口 (kǒu) 'la bocca' e da 乎 [hū], che esprime il senso di emettere. In Cantonese è /Fu/. Nella congiunzione 呼吸 [hū xī) è propriamente il respiro, come nel caso che affrontiamo oggi. Infatti 吸 [xī] significa inalare (in Cantonese si trova come /Kap/ o /Ngap/). In alcuni casi è assorbire. 


Invertire la respirazione sigjnifica proprio sovvertire la respirazione naturale. Per provare la respirazione inversa, inspirate profondamente, con l'addome contratto e riempiendo la parte superiore dei polmoni. Quando espirate, spingete l'addome fuori e rilasciate il respiro all'interno del corpo. 

A causa della diminuzione della pressione nei polmoni (aumento del volume) il diaframma si sposta verso il basso, quindi, di conseguenza, gli organi nell'addome contratto saranno stimolati. Ognuno di noi ha utilizzato questo tipo di respirazione, in maniera consapevole o meno: si tratta del nostro modo di respirare, quando qualcosa di pesante ci spinge, noi istintivamente utilizziamo la respirazione inversa. Il respiro si sposta in verticale, su e giù all'interno del corpo, come una pompa.

È interessante notare che durante la respirazione inversa il respiro si muove anche in senso orizzontale, perché l'aria si sposta avanti e indietro dentro il ventre durante l'espirazione. Una tecnica comune taoista è di immaginare una perla che si sposti avanti e indietro, forse questo può aiutarvi a visualizzare il concetto.


Questo modo di respirare è una tecnica utile cui far ricorso prima della pratica della meditazione. Mi pare importante sottolineare che questo non dovrà mai diventare il nostro modo naturale di respirare. La pratica eccessiva della  respirazione inversa può portare a problemi medici, che vogliamo ovviamente evitare.

Io non consiglierei a nessuno con una pressione sanguigna molto alta e non curata di praticare la respirazione inversa. Io non sono un medico, ma mi è stato insegnato che esercitare troppa pressione sul basso addome può causare problemi di varia natura, così come l'eccessiva pressione sullo stomaco potrebbe contribuire ad ingenerare problemi di reflusso acido. 

Moderare la quantità di forza utilizzata, sollevando il tratto pelvico può essere utilizzato per prevenire un affaticamento dei muscoli respiratori: è importante che le tecniche avanzate di respirazione siano apprese e praticate sotto la supervisione di un insegnante esperto, ovviamente.

Per quel che ci riguarda più da vicino, la respirazione inversa durante la Siu Nim Tau ci porta ad allenare sia quella che viene comunemente chiamata "camicia di ferro", sia il movimento interno, che, dopo una pratica costante, ci aiuterà a sviluppare la forza che viene dal bacino.

sabato 6 marzo 2010

[Allenamenti 06/03/2010]

Allenamento molto intenso, stamattina, dopo un ottimo caffè con i miei ragazzi e con un ospite molto gradito, il Maestro Fabio Sbarbaro, della famiglia del Tang Lang. Il Maestro ci ha onorato con la sua presenza. Una bella e breve chiacchierata, poi un intenso allenamento!

Abbiamo lavorato sodo con tre fra i miei migliori allievi, passando dal Chi Sau alle prese, dalle leve al lavoro a terra, dal Lat Sau al combattimento di gambe, davvero una bella mattinata! Grazie, ragazzi, 100 di questi giorni!

venerdì 5 marzo 2010

[Allenamenti 05/03/2010]

Sono davvero contento di aver accolto oggi nella nostra Famiglia il più giovane Allievo da quando ho iniziato ad insegnare, un promettente ragazzotto, molto determinato, che fa ben sperare... Benvenuto nella Famiglia! Per quanto riguarda l'allenamento, si è svolto così:

- Warm up (corda, riscaldamento articolazioni, passi, tecniche di braccia, etc.)
- Forma Siu Nim Tau in modo rilassato e tecnico, con particolare attenzione alla respirazione naturale
- Esercizi di base per allenare Gwai Ma, proiezioni di base e tecniche di Kam Na (o Qin Na).
Mang Geng Sau e Kau Sau (Noi e Ngoi Moon)
- Kau Gerk, Au Gerk, passo a V, Pak Sau, etc.
- Introduzione del concetto Jarn Dai Lak ai nuovi Allievi
- Esercizi di proiezione e strike (Gwai Ma, Yang Kuen, etc.)
- Lavoro propedeutico per l'arm lock (in piedi e da terra)
- Allungamenti dinamici passivi

giovedì 4 marzo 2010

Intervista con Leung Ting

Ringrazio il grande Paul Corti per avermi dato modo di intervistare SiJo. Ringrazio le sorelle dell'IDPA che hanno lavorato alla traduzione dell'intervista.

***

Oggi incontriamo SiJo Leung Ting, fondatore dell’IWTA.


Quando hai iniziato a praticare Arti Marziali?
Nel 1960, ho iniziato ad apprendere il Wing Chun all’età di 13 anni.

Come sei venuto a conoscenza dello stile Wing Chun ?
Quando ero ragazzo, inizialmente, ho sentito questo nome da qualcuno che conosceva la coppia dei miei zii Cheng Buk e Cheng Fook. Entrambi sono stati degli ottimi combattenti e i principali studenti del Master Leung Sheung. Comunque, è stato solo qualche anno più tardi che ho imparato per la prima volta il Wing Chun con il Master Leung Sheung, il quale è stato il primo allievo del Great Grandmaster Yip Man ad Hong Kong.

Possiamo sapere quali sono le differenze tra il tuo Wing Tsun e le altre interpretazioni (Wing Chun, Wing Tjun, ecc.)?
All’inizio non esisteva il nome inglese “詠春”. Bruce Lee è stata la prima persona a scrivere questo nome come “Wing Chun” negli anni ‘50. In genere le persone non amano scrivere le iniziali di Wing Chun con “WC” in quanto significa “bagno” o “toilet” in Europa (di solito gli americani indicano la toilet come “stanza da bagno” ).

Per questo motivo, quando il Great Grandmaster Yip Man e alcuni dei suoi allievi più anziani hanno fondato la “Ving Tsun Athletic Association” ad Hong Kong, l’hanno chiamato “Ving Tsun”. Infatti, secondo la tipica fonetica cinese, non esiste il suono “V” in cantonese! Per questo motivo, in quel periodo mi sono dimesso dalla carica di capo istruttore della Ving Tsun Association, ho cambiato subito la scritta “Wing Tsun” per la mia associazione. In seguito, alcuni occidentali che non facevano parte della nostra associazione hanno cercato di creare diversi caratteri. Ecco perché adesso c’è un’abbondanza di differenti scritture.

Hai fondato una tua organizzazione. Come sono i rapporti con le altre famiglie di Wing Chun?
Penso di non avere nemici! E non mi interesserei di qualcuno che mi abbia parlato male alle spalle per la gelosia del mio successo. Ognuno ha una sua idea. Giusto? Al contrario, sono più felice nel vedere e sapere che il Wing Chun, il Weng Chun o persone appartenenti ad altre arti marziali possano diffondere la loro arte marziale in tutto il mondo. Questo è l’onore di un cinese. Ecco perché ho molti amici stretti nell’ambiente marziale, tra cui tanti seguaci della famiglia Yip Man e persone provenienti da altre famiglie di Wing Chun o Weng Chun.

Puoi raccontarci la storia del rapporto tra il GGM Yip Man e il Dai Duk Lan?
Il Dai Duk Lan è un mercato di pollame presso il quartiere Yau Ma Tei (abbastanza vicino alla mia Scuola) a Kowloon, dalle parti di Hong Kong. Il defunto Grandmaster Chu Chung Man dello stile Weng Chun è stato un amico del defunto Great Grandmaster Yip Man. Sebbene anche Chu abbia reclamato che il suo Weng Chun avesse qualcosa in comune con il Wing Tsun, Great Grandmaster Yip Man ha sempre negato apertamente questo. In particolare l’ha negato in presenza di Mok Pui On, un cronista e primo studente del Grandmaster Chu, durante un’intervista da parte della rivista “New Martial-art Hero” negli anni Settanta. Sono stato anche testimone di questa intervista.

Credi che questo rapporto abbia migliorato le capacità del GGM Yip Man con il Luk Dim Boon Kwun?
La verità è che il “Luk-Dim-Boon Kwun” o “Le tecniche dei sei punti e mezzo del bastone lungo” sono state apprese da Leung Yee Tei dello stile Weng Chun, il primo istruttore del Dr. Leung Jan, quasi duecento anni fa. Quando Wong Wah Bo scambiò le sue tecniche di Wing Tsun sulle “tecniche dei sei punti e mezzo del bastone lungo” con Leung Yee Tei, entrambi modificarono in seguito tutti i concetti del combattimento del bastone lungo nel concetto del pugno che combatte dello stile Wing Tsun. Hanno creato il Chi-Kwun (“bastone che aderisce”) e applicato le loro tecniche di combattimento secondo il motto: “Difendersi da un attacco attaccando” (以打為消).

Quasi duecento anni più tardi, quando il Grandmaster Chu Chung Man imparò questa forma del bastone lungo, nessuno poteva dimostrare se quella fosse la forma originale o meno! Ho visto la forma del bastone lungo di Weng Chun dal Master Mok Pui On, il cronista che ho menzionato prima come studente seguace del Grandmaster Chu, non ho visto similitudini con la forma del bastone lungo del Wing Tsun riguardo alla maggior parte delle tecniche e alla sequenza della forma. 

Personalmente nelle arti marziali cinesi non ho mai ritenuto queste cose come “tradizionali” oppure “convenzionali”. In quel periodo lavoravo per la rivista “Real Kungfu”, ho visto molti Grandmaster che facevano le stesse forme due volte ma in entrambi i casi erano diverse in alcune tecniche e sequenze, sebbene quasi tutti loro abbiamo rivendicato il diritto di aver “autenticamente tramandato ciò dai loro maestri”!

GM Lun Kai ci ha detto che il GGM Yip Man non insegnava i Bart Cham Dao a Fatshan. GGM Yip Man studiò più tardi questa forma o già la conosceva, ma non la insegnò ai suoi primi allievi?
Non ho idea di come Lun Kai abbia potuto dire questo! La cosa divertente è che in quel periodo ho fatto visita a Lun Kai e alla casa Kwok Fua a Kwok, ho visto chiaramente Kwok Fu che si esibiva in alcuni movimenti della forma Bart-Chum-Dao (la prima sezione). L’unico problema è che le tecniche di Bart-Chum-Dao di Kwok Fu erano effettuate senza i passi! A causa di questo abbiamo anche argomentato con poche parole come Kwok abbia creduto profondamente che non ci fossero i passi in tutta la forma Bart-Chum-Da, ma sono stato completamente in disaccordo con questa idea. Nessuno può applicare le tecniche per combattere contro un avversario senza il lavoro dei passi. Forse Kwok Fu non ha mai sentito questo motto: “Impugnando i doppi coltelli, i passi sono più importanti delle tecniche. Impugnando un solo spadone, il movimento è attribuito alla sua mano”. Inoltre, non ho idea di quante sezioni Kwok Fu abbia imparato dal suo maestro.

Tuttavia, la verità è che il defunto Great Grandmaster ha insegnato le tecniche Bart-Chum-Dao solo nell’ultimo periodo, insegnando solo l’intero set esclusivamente a quattro studenti. Questo è quello che mi ha raccontato.

Quali sono stati i tuoi maestri?
Il mio primo maestro è stato Leung Sheung come ho risposto alla seconda domanda.

Sei stato nominato Grand Master. Da chi hai ricevuto la nomina e come si diventato tali?
Non sono stato nominato Grandmaster. Sono diventato tale perché alcuni messaggi del defunto Great Grandmaster Yip Man detti a Tang San mi sono stati tramandati. Grandmaster Yip disse: “D’ora in poi non nominerò nessuno come mio successore. Chiunque può diventare il più famoso istruttore di Wing Tsun/Wing Chun, può diventarlo chi ha raggiunto un alto livello di preparazione, chi ha molti allievi, in questo modo si potrebbe diventare automaticamente un “Grandmaster dei propri allievi”! Sicuramente sono state le critiche di alcuni suoi allievi più anziani ad influenzare questa idea.

Quante ore ti alleni?
Quando ero ancora un principiante, ero solito allenarmi ogni giorno come minimo quattro ore consecutive. In quel periodo, la scuola del mio Sifu era aperta sei giorni a settimana e la frequentavo ogni giorno. Una volta, quando gli ho sentito dire che “amava gli studenti che si allenavano faticosamente…”, sono andato per tutto il tempo. Penso che questo sia stato il motivo per cui mi abbia detestato così tanto, mentre io ero solo un ragazzino che versava una parte della retta alla scuola ma impegnava tutto il tempo ad apprendere nella sua scuola!

Quando più tardi ho studiato con il Great Grandmaster Yip Man, diversamente dalla mia pratica quotidiana, prendevo lezioni private da lui due volte a settimana nel pomeriggio. A differenza di chi mi insegnava le tecniche più avanzate del Manichino di Legno, egli mi faceva praticare anche Chi-Sau e mi correggeva le altre forme. Questo è stato fino a nove mesi dopo, quando mi ha insegnato la vera ultima sezione, intrecciando all’improvviso le mie braccia, per poi interrompere le lezioni.

Solo circa due anni dopo mi ha insegnato la forma completa delle tecniche del Manichino di Legno. Comunque, le lezioni più importanti non sono state relative agli “insegnamenti corpo a corpo”, ma le chiacchierate davanti al tè che facevamo dopo. Abbiamo avuto chiacchierate pomeridiane davanti al tè per anni fino a quando non si è seriamente ammalato. 

Non dimentichiamo che ero già un istruttore di Wing Chun con un alto livello di preparazione nel Kungfu prima di apprendere da lui. Tutto ciò di cui avevo bisogno erano i concetti del combattimento. Li ho trovati all’esterno, durante le chiacchierate pomeridiane davanti al tè, ho imparato molto più da lui che da chiunque altro. Infatti, la cosa più importante nel Wing Tsun sono i concetti del combattimento; non è importante quanti movimenti oppure quante forme tu abbia imparato! Chiunque può creare le forme di Kungfu e insegnarle ai suoi allievi per interesse di marketing.

Hai mai combattuto in competizioni sportive? Quando, dove e con quali risultati?
No, in quel periodo la competizione libera del Kungfu non era consentita ad Hong Kong. Ho combattuto contro alcuni combattenti di Kung Fu in qualche combattimento segreto e non ho mai perso.

Quante ore a settimane dovrebbe allenarsi un allievo per progredire seriamente?
Se devo allenare un allievo, supponiamo che non conosca nulla e che non sia nato combattente, posso renderlo un buon combattente dai tre ai sei mesi, facendolo allenare cinque giorni a settimana per due ore al giorno.

Quali sono i concetti del combattimento su cui ci si concentra maggiormente nella tua scuola?
Con tutto il set che comprende il concetto del combattimento di Wing Tsun, una persona può facilmente comprendere qual è la differenza tra un collezionista di movimenti del kung fu (non le tecniche di kung fu) e un vero artista marziale che è in grado di applicare le tecniche migliori (non movimenti inventati solo per dimostrare qualcosa!) in un combattimento reale.

È come imparare a scuola. La prima forma Siu-Nim-Tau insegna solo a conoscere le maggiori tecniche base individuali – come l’alfabeto “A, B, C, D…”. La forma Chum-Kiu insegna i passi e le rotazioni, quindi è come imparare a mettere insieme l’alfabeto per formare le parole: esempio, ABILE, AMY, ARMA ecc. Il Chi-Sau insegna a comporre frasi con le parole: esempio, “Io vado in chiesa”, “Conosco quello che fai…”. La Biu-Tze insegna le tecniche migliori e più corte per diventare un vincitore nel combattimento. Infine le tecniche del Manichino di Legno insegnano non solo le tecniche migliori ma a ricordare fermamente le posizioni corrette.

Purtroppo la difficoltà maggiore è che senza un apprendimento di un certo livello, senza una completa spiegazione da parte dell’insegnante e uno studio attento e un’analisi profonda su dove andare, un praticante di Wing Tsun normalmente non può comprendere la realtà insita nelle tecniche.

Puoi spiegarci la differenza tra i due caratteri e ?
“永” significa “Eterno” oppure “Per sempre”. Quindi “Weng Chun” (永春) significa “Eterna Primavera”. Mentre “詠” significa “Decantato” oppure “Lodato”.

Secondo ciò che è stato raccontato dagli appartenenti al Weng Chun, le più antiche generazioni hanno praticato Kung Fu nella “Weng Chun Hall” della provincia Fukien. Altri hanno detto che siccome questo stile di Kung Fu è stato sviluppato nella “contea del Weng Chun” di Fukien, questo è il motivo per cui l’hanno chiamato “Weng Chun Kungfu”; perché  questo significa “Territorio del Kungfu del Weng Chun ”.

Comunque, Wing Tsun è il primo nome di una donna chiamata “Yim Wing Tsun”. “Yim” era il nome di famiglia secondo la tradizione cinese. Questo perché Yim Wing Tsun, dopo il matrimonio, insegnò al marito questo nuovo sistema di tecniche di combattimento che lei aveva imparato dal suo Si-Fu, Ng Mui. Furono create nuove tecniche di combattimento che non erano uno stile nuovo ma un sistema di combattimento, Ng Mui non volle svilupparlo apertamente ma consigliò ai suoi allievi di conservarlo segretamente e applicare queste nuove tecniche per combattere i ribelli della gente di kungfu del vecchio Shaolin del Sud. 

Per questo motivo, quando il marito di Yim Wing Tsun iniziò ad insegnare a suo nipote, egli poteva dire che stava insegnando al suo allievo il “Kungfu di Wing Tsun”. Generazioni dopo generazioni, le persone lo hanno designato come “Wing Tsun Kungfu” invece di uno stile oppure una scuola di questo nuovo sistema di combattimento. 

Recentemente il Weng Chun (永) si è diffuso in Occidente. Alcuni maestri di questo stile sostengono che il Weng Chun e il Wing Chun abbiano la stessa origine, altri non sono d’accordo. Cosa ne pensi al riguardo?
È possibile fare riferimento alle risposte 5 e 6. Per maggiori dettagli ci si può riferire anche al mio libro “Le origini e ramificazioni del Wing Tsun”.

Qualcuno parla della relazione tra il Wing Chun e qualche stile della Thai. Cosa ne pensi al riguardo?
Il Wing Chun non ha nessun tipo di collegamento con la tipica boxe della Thai. Esiste solo qualcosa che concerne le origini tra il Wing Chun e lo stile segreto del combattimento chiamato “Ling-Lam” in Thailandia. Comunque, Ling Lam non ha avuto origine in Thailandia ma nel Sudovest della Cina. Ho avuto un’occasione d’oro negli anni ’70 quando ho incontrato il Maestro Sunthus Supasturpong a Berlino. Quando ha osservato le mie dimostrazioni di Kungfu a Kiel in Germania, si è mostrato pieno di curiosità nel trovare la verità tra le relazioni del suo Ling-Lam e le mie tecniche di Wing Tsun. 

Quando pensi di venire in Italia?
Forse sarò in Italia all’inizio del prossimo anno.

mercoledì 3 marzo 2010

[Allenamenti 03/03/2010]

L'allenamento si è svolto così, oggi:

- Warm up (corda, velocità e potenza con gli scudi, etc.)
- Riscaldamento articolazioni
- Forma Siu Nim Tau in modo rilassato e tecnico e con particolare attenzione alla respirazione descritta questa mattina sul blog
- Chiarimenti sui diversi tipi di respirazione e richiamo dell'attenzione su quella Yik Fu Kup
- Esercizi di base per allenare Gwai Ma
- Lat Sau e ricerca del Mang Geng Sau e Kau Sau (Noi e Ngoi Moon)
- Ripasso del concetto Jarn Dai Lak
- Esercizi di proiezione e strike (Gwai Ma, Yang Kuen, etc.)
- Lavoro propedeutico per l'arm lock (in piedi e da terra)
- Spiegazione del concetto di Saat Kiu, del lineage Fung Siu Ching e comparazione con i nostri shock per rompere il ponte
- Lavoro sul Kuo/Gwo Sau per l'applicazione di due dei Luk Dim Boon, Tai e Got, alle tecniche finora apprese

La respirazione, il nostro pane quotidiano

Penso che sia ormai risaputo che una dieta sana ed un esercizio fisico regolare siano necessari se non indispensabili per avere un corpo sano e forte. Senza esercizio, la condizione generale del corpo è sofferente, tendenzialmente predisposta a riportare danni dalla mancanza di movimento. Senza una dieta sana, ci mancano le calorie e inutrienti di cui abbiamo bisogno per la salute fisica e mentale. 

Tuttavia, la componente più importante per la nostra sopravvivenza e per una crescita complessiva dell'organismo è l'aria. Lavoriamo tanto per ottenere dei soldi per acquistare cibo, per vivere, ed abbiamo imparato il valore che questo ha per noi, avendo sperimentato l'assenza. Come sempre, solo perdendo qualcosa riusciamo a capire il valore che aveva per noi.

L'aria è libera (per ora), quindi è facile dimenticarne la sua importanza, ma possiamo vivere molto più a lungo senza cibo o acqua che senz'aria. L'aria è la base della nostra sopravvivenza. La respirazione (con la digestione, il sonno, il sangue e il flusso linfatico) è una parte fondamentale dei cicli vitali del corpo, ma è spesso sottovalutato e raramente allenata.

Gli esercizi di respirazione taoista sono pratiche di respirazione progettate per attivare il diaframma, espandere i polmoni e allenare l'innata risposta flessibile del corpo. Ci sono quattro tipi principali di respirazione (调 息 Diào xī) utilizzati nella nostra pratica taoista. Ne parleremo tra poco.

Anzitutto, 调 [diào] significa cambiare oltre a spostare. In Cantonese viene letto e scritto /Diuh/ o /Tiuh/. 息 [xī] è proprio il respirare e, non a caso, ha un ideogramma composto da 自 [zì] 'il naso' e da  心 [xīn] 'il cuore'. In cantonese è letto e scritto /Sik/. Diu Sik, quindi, la capacità di cambiare il modo di respirare. Pensiamo al controllo ritmico del respiro, il Pprânâyâma, lo stadio di apprendimento dello Yoga. Insieme al Pratyahara - o Devanāgarī -, la capacità di privarsi delle sensazioni sensoriali, attraverso un'estraniamento della mente, sono due degli stati principali dello Yoga.  Per quanto ci riguarda, l'interesse deve essere portato primariamente sul Diu Sik, perché dobbiamo imparare a controllare la respirazione, sia per un beneficio fisico, che per l'eventualità di uno scontro fisico.

I quattro tipi di respirazione taoista che dobbiamo imparare a conoscere sono quella naturale, la respirazione inversa, quella ubicata nel Dan-Tian e la respirazione embrionale. Queste pratiche di respirazione possono essere usate come una pratica di meditazione spirituale, oppure per implementare la nostra capacità nell'Arte Marziale, permettendoci di raggiungere un livello più profondo di salute mentale e fisica. Oggi voglio parlare della respirazione naturale 顺 呼吸 (Shùn hū xī). Partiamo dagli ideogrammi, come sempre.

顺 [shùn] significa insieme o "nella stessa direzione". Nella sua struttura è formato dagli ideogrami 川 [chuān], 'il fiume', e da 页 [yè) 'la testa', utilizzato per la sua pronuncia fonetica. In Cantonese è scritto e letto /Seun/. 呼 [hū] significa espirare, infatti è composto da 口 (kǒu) 'la bocca' e da 乎 [hū], che esprime il senso di emettere. In Cantonese è /Fu/. Nella congiunzione 呼吸 [hū xī) è propriamente il respiro, come nel caso che ci interessa oggi. Infatti 吸 [xī] significa inalare (in Cantonese si trova come /Kap/ o /Ngap/). In alcuni casi è assorbire. Espirare e respirare insieme, ecco il senso di Shùn hū xī, della respirazione naturale, se vogliamo 'normale'.

La respirazione naturale descrive il tipo di respirazione che si usa di solito per tutta la giornata. In questo tipo di respirazione, quando si inala, il diaframma si contrae e si muove verso il basso, spingendo la pancia  ed il petto fuori. Nella espirazione, il diaframma si distende verso l'alto e l'addome si muove, ritirando la pancia ed il petto.

Diversamente dalla respirazione normale, che abbiamo tutti nel DNA, per intenderci, allenare la respirazione naturale taoista ci impone di inspirare ed espirare lentamente (慢 màn], profondamente (深 shēn), con attenzione (细 xì) e uniformemente (jūn 均), senza privilegiare una fase a scapito dell'altra nell'atto di respirare. Questo permette al corpo di prendere  una maggiore quantità di ossigeno e di rilasciare più anidride carbonica del normale. Questo tipo di lavoro porta molti benefici per la salute: un abbassamento della pressione sanguigna, il rallentamento del battito cardiaco ed una più veloce eliminazione delle tossine.

lunedì 1 marzo 2010

[Allenamenti 01/03/2010]

Sono onorato di aver rivisto in sala SiHing Gianluca Palmieri, stasera! Mi sembra di aver fatto un tuffo nel passato! Il suo rientro ha visto il contemporaneo ingresso di un nuovo giovanissimo e promettente ragazzotto, che mi è sembrato parecchio determinato. Staremo a vedere... L'allenamento si è svolto così:

- Warm up (corda, focus, etc.)
- Riscaldamento articolazioni
- Allungamenti PNF isometrici
- Forme (Siu Nim Tau - tecnica e con particolare attenzione alla respirazione - e Chum Kiu)
- Esercizi di base (coordinazione passi e tecniche di braccia)
- Lat Sau e ricerca del movimento delle gambe
- Lat Sau e ricerca del Mang Geng Sau e Kau Sau (Noi e Ngoi Moon)

- Alcuni hanno lavorato su Pak Sau, Jut Sau, Lan Sau e Jum Sau
- Lavoro sulla prima sezione di Chi Sau della Chum Kiu in applicazione del principio Yat Fook Yee
- Allenamento dello shock come base dell'attacco
- Dall'apertura della sezione, passaggio in Lan Sau e poi lavoro sul principio Bik Bo Tip Da
- Lavoro sulla rotazione a 45° in difesa dall'attacco di Kam Na Sau e Huen Got Sau
- Lavoro sul Chi Sau Earth, con primi attacchi per passare in Clinch basso e schermaglia di lotta (da Gung Ma)
- Kuo/Gwo Sau
- Allungamenti statici attivi

Intervista a Benny Meng

Ringrazio la cara Rosa per la traduzione! L'originale è qui.

***


Oggi incontriamo Benny Meng, fondatore e direttore del Museo del Ving Tsun. Ha viaggiato in tutto il mondo ricercando le radici dell’Arte e studiando i metodi di allenamento e le applicazioni impiegate in quasi ogni lignaggio di Wing Chun Kung Fu.

Caro Benny, quando hai cominciato a praticare le Arti Marziali?
Ho cominciato la pratica delle arti marziali all’età di dieci anni ad Hong Kong, col Judo (1972).

Quale maestro ti ha fatto conoscere lo stile del Wing Chun?
Ho cominciato la pratica del Wing Chun con Sifu Lay Hoi Sung (attore in molti film di Wing Chun ), un membro del lignaggio Jiu Wan (era un parente di Ip Man, e studiava con Chan Yiu Min, che era il figlio di Chan Wah Shun).

Era il 1981, quando mi recai ad Hong Kong dagli Stati Uniti per studiare le arti marziali dopo le scuole superiori. In quel viaggio, ebbi anche il privilegio di imparare il Taiji della Mantide, lo stile di Kung Fu della Scimmia, e alcuni fondamenti di Hung Ga (posso fornire i nomi dei maestri dello stile della Mantide e dello stile della Scimmia). Quando lasciai Hong Kong per tornare in America, Sifu Lay mi suggerì di cercare Sifu Moy Yat. Ho finito lo studio del lignaggio Ip Man con Sifu Moy Yat, divenendo un discepolo nel 1986. Con la benedizione di Sifu Moy, ho completato il sistema anche con suo fratello di Kung Fu, Sifu Ip Ching, e ho avuto intensi allenamenti con Sifu Chu Shong Tin, Sifu Ip Chun, Sifu William Cheung, e esperienze di allenamento con Sifu Mak Po, e Sifu Ho Kam Ming. Ho anche intervistato Sifu Leung Ting. Oltre il lignaggio di Ip Man, ho avuto il privilegio di ricercare e allenarmi in parecchi altri lignaggi di Wing Chun, che mi hanno dato una visione ampia sulla storia, gli sviluppi, e i metodi di allenamento di Wing Chun.

Possiamo sapere quali sono le differenze tra il tuo Vin Tsun e le altre interpretazioni (Wing Tsun, Wing Tjun, ecc.)?
A mio avviso, il sistema Ip Man è morto con lui (egli non ha lasciato alcun documento scritto o registrato). All’inizio delle ricerche, gli insegnamenti degli allievi di Ip Man possono tal volta apparire in contraddizione tra loro ma ho trovato che in fondo, a livello concettuale ognuno di loro concorda con le basi del sistema stesso. Ciò che ho dedotto e messo a fuoco sono stati la Linea Centrale, il nucleo (di base) concetti che erano comuni a ciascuno di loro – simili alle radici di un albero – invece di individualizzazioni, espressioni personali - simili ai fiori sul ramo. Questo approccio è stato ulteriormente rafforzato per le ricerche condotte sui lignaggi di Wing Chun estranei alla famiglia di Ip Man.

Puoi raccontarci la tua storia e, in particolare, la storia del Museo del VT?
La fonte migliore per raccontare la mia storia e quella del Museo del VT è l’articolo riportato sul sito del VTM.

Qual è il messaggio che senti di lanciare a tutti i praticanti con il duro lavoro che svolgi col Museo?
Il Wing Chun è un concetto su cui si basa il sistema. Dovremmo concentrarci su concetti e principi delle diverse famiglie e lignaggi, perché c’è solo un Wing Chun che è nato nel Monastero di Shaolin del Sud. Oggi, ci sono tanti fiori che hanno avuto origine dalle stesse radici – ma troppo spesso, le persone cercano di crearsi il proprio posto a spese degli altri. C’è spazio per tutte le espressioni di Wing Chun senza togliere nulla a nessuno. Il più grande onore che io abbia avuto nel corso del tempo in cui ho svolto le mie ricerche è stato di (essere esposto) entrare in contatto con le più grandi famiglie di Wing Chun, vedere il bello, espressioni uniche che ogni famiglia porta alla comunità di arti marziali, e vedere veramente il “grande quadro” piuttosto che la prospettiva di un maestro o di un lignaggio. L’obiettivo del VTM è di promuovere tutte le famiglie e lignaggi, liberi da politiche. Se studiate Wing Chun, vogliamo condividere con voi la bellezza, la profondità e l’ampiezza di questa grande tradizione delle arti marziali.

Hai fondato una tua organizzazione. Quali sono i rapporti con le altre associazioni?
Ho rapporti molto buoni con il lignaggio di Ip Man attraverso il Ving Tsun Athletic Association e molti Maestri e Gran Maestri all’interno di questo lignaggio. Mi è stato chiesto di far parte della nuova formazione World Wing Chun Union, nata ad Hong Kong. Ho avuto cooperazioni positive con il Gran Maestro William Chung, il Gran Maestro Leung Ting e le loro organizzazioni. Ho avuto molte cooperazioni anche con i lignaggi di Wing Chun che sono classificati come Shaolin Wing Chun banner (termine proveniente dal VTM) e l’attività più recente è con il Maestro Kenneth Lin, del lignaggio dei Black Flag.

Chi è il tuo Maestro, adesso?
A questo punto della mia formazione, ho rapporti con molti lignaggi e interagisco con molti Maestri e Gran Maestri. Attualmente dedico la mia attenzione alla discendenza Black Flag, sotto la direzione del Maestro Lin, rappresentante internazionale di questo lignaggio negli Stati Uniti.

Quali sono stati i tuoi Maestri in passato?
Nel lignaggio di Ip Man, il mio Sifu è Moy Yat e ho imparato molto anche da Ip Ching poiché ha coperto l’intero sistema dalla Siu Nim Tau alle Baat Jaam Dao. Devo molto anche ai miei molti zii di Kung Fu per il loro contributo, i suggerimenti, le indicazioni e per aver condiviso le loro esperienze del sistema di Ip Man con me.

Sei stato nominato Sifu (Maestro o Gran Maestro)? Da chi hai ricevuto la nomina e come si diventa tali?
Attualmente questa domanda ha due risposte: tradizionale e moderna.
Nella comunità moderna di arti marziali, un istruttore di arti marziali Cinesi è chiamato Sifu. Un Sifu che abbia allievi del livello di Sifu, nel senso che insegna in pubblico, è definito Gran Maestro. Un Sifu che abbia allievi del livello di Gran Maestro è definito Great Gran Master. Nella cultura occidentale l’idea di “Gran Maestro” e di “Great Gran Master” è influenzata più dall’americanizzazione delle tradizioni del Karate che da qualsiasi cosa si trovi nelle tradizionali arti marziali Cinesi.

Nella cultura tradizionale delle arti marziali cinesi, un artista marziale che insegna è chiamato Sifu dai suoi allievi. Una volta che uno studente decida di insegnare, non prevede di tornare dal suo insegnante per ulteriori allenamenti. Gli studenti anziani chiamano l’insegnante del loro insegnante “Sigung” che essenzialmente significa “nonno”. La cultura del Kung Fu si basa sulla struttura familiare e i suoi rapporti, che vanno più a fondo dei rapporti tra insegnante e allievo. Un Sifu è un mentore che percorre la stessa via, ma è più avanti e agisce come una guida per aiutarti a sviluppare abilità e capacità. Un vero Sifu è una sorta di allenatore di vita, che tocca molti livelli includendo lo sviluppo psicologico, l’educazione, la crescita emotiva e spirituale, e lo sviluppo finanziario. Questo vale soprattutto per le arti marziali che vengono dalle tradizioni Shaolin. Lo sviluppo delle abilità di combattimento senza il simultaneo sviluppo di tutta la persona è un concetto estraneo alla cultura tradizionale delle arti marziali. In questa cultura, chi ha raggiunto la padronanza è colui che vive il suo sistema in tutti gli aspetti della vita: fisicamente, mentalmente, emotivamente, spiritualmente e finanziariamente. La vera padronanza non è qualcosa che viene dato, ma, invece, è qualcosa che si sviluppa internamente e si manifesta automaticamente, come lo splendore del sole. Il sole splende, il suo calore e la luce sono evidenti a tutti autonomamente. La vera padronanza delle arti marziali è la stessa cosa.

I miei todai (allievi) mi chiamano Sifu. Gli estranei mi chiamano Sifu Meng, Maestro Meng, o Gran Maestro Meng. Sono un 7° livello superiore Master Instructor nel Ving Tsun Athletic Association. Sono anche 7° Grado Gran Maestro nella Moy Yat Special Student Association. E sono anche Master Level students. Questa è la risposta della maggior parte della moderna comunità di arti marziali. In merito alla risposta più tradizionale – non posso dartela, viene da persone che mi conoscono e lavorano con me. Hanno giudicato il mio livello di conoscenze, abilità, e capacità per se stessi.

Quante ore ti alleni?
Conduco uno stile di vita all’insegna del Kung Fu: guardo tutta la vita come espressione di arti marziali concetti in azione, così ogni momento si rivela di formazione per me. Per quanto riguarda il mio allenamento fisico per mantenere la salute e le abilità, mediamente pratico un’ora o due al giorno, per cinque o sei giorni a settimana escludendo le ore di insegnamento per sei giorni a settimana quando non viaggio.

Sei un professionista delle arti marziali o hai un altro lavoro?
Sono un insegnante e educatore di arti marziali a tempo pieno.

Hai mai combattuto in un contesto sportivo? Quando, dove e con quali risultati?
Prima di aprire la mia scuola nel 1987, ero un competitore classificato nazionale ed internazionale di Taekwondo. Molti dei miei partner di allenamento hanno fatto parte della squadra olimpica del 1988 ma io ero già concentrato sullo sviluppo della mia scuola. Nel mio periodo di competizioni in realtà ho combattuto e vinto contro i concorrenti che hanno fatto la squadra olimpica USA del 1988. Sono stato impegnato anche nella Kick boxing e nei tornei aperti, tra cui incontri di full contact, forme a mani nude, e le forme con armi. Ho vinto numerosi premi per 10 anni (a partire dall’età di 15 anni).

Quante ore a settimana dovrebbe allenarsi un allievo per crescere in modo serio?
Questo dipende dagli allievi: la loro età, i loro obiettivi, e il loro sistema di sostentamento. Per esempio, la formazione di un insegnante, di un combattente, di una persona che abbia una buona capacità di auto difesa, o che sia semplicemente un bravo praticante dell’arte sono tutti obiettivi diversi e richiedono un diverso livello di impegno, tempo, energia e finanze. Come studente, arrivavo presto e restavo fino a tardi; impiegavo il mio tempo libero in ore extra; mi riunivo con altri allievi al di fuori della classe; risparmiavo danaro per investirlo in allenamenti extra, workshops, e viaggi; ho fatto in modo di allenarmi a tempo pieno: sono stato in Cina, Korea, e New York per ampie sessioni di studio da poche settimane (Korea) a pochi mesi (Cina) o a pochi anni (Hong Kong e New York). Tutto questo ha fatto una grande differenza nella mia formazione ma io ho scelto di fare delle arti marziali uno stile di vita e una professione fino al giorno della mia morte. Non chiedo questo tipo di dedizione a tutti i miei allievi ma mi aspetto che i miei istruttori condividano il mio modo di pensare.

Quanto spendono i tuoi allievi per diventare una cintura nera (in termini di tempo e di soldi)?
Guarda la mia risposta precedente – dipende innanzitutto dagli obiettivi degli allievi. Generalmente, si impiegano quattro anni per diventare cintura nera e la retta dipende da diversi fattori.

La cintura nera significa cose diverse per diverse persone. Per esempio, ho un’allieva con problemi di salute che voleva mollare dopo cinque settimane ma l’ho aiutata a vedere il valore nel lungo termine, e dopo pochi anni ha ottenuto la cintura nera sotto la mia guida. Le sue abilità di combattimento non erano il mio obiettivo primario così come per lei guadagnare la cintura nera – è stato principalmente il suo atteggiamento, la sua disponibilità al rischio e a crescere, e la sua capacità di spingersi al meglio delle sue capacità. Oggi, rappresenta una storia di grande successo. Dall’altro lato della medaglia, ho un gruppo di allievi adolescenti e adulti che vogliono competere – si allenano cinque o sei giorni a settimana per due o quattro ore per volta, e sono motivati a diventare le migliori persone possibili sia come combattenti che in tutti gli altri campi. Ho avuto anche un allievo che ha impiegato diecimila ore in cinque anni di allenamento per conquistare la sua cintura nera – e oggi è un grande comunicatore perché le ore trascorse con me lo hanno aiutato a vedere il legame tra le arti marziali e la vita (secondo lo stile del Kung Fu) ad un livello profondo. Quindi dipende dagli obiettivi degli allievi – io sono la guida per aiutarli a raggiungere più di quanto abbiano pensato sia possibile ma non sono qui per dir loro che cosa devono scegliere di fare della loro vita. Posso solo porre le domande, aprire le porte, puntare il dito; loro devono percorrere il sentiero per se stessi.

Quali sono i concetti del combattimento messi a fuoco nella tua scuola?
Poiché pongo la mia attenzione sui concetti e principi del Wing Chun, insegniamo la grande abilità della lotta in tutte le gamme. Il mio approccio è quello di usare il Wing Chun come un modo per comprendere la vita, basato sul vedere come le cose cominciano e si sviluppano. 

Per esempio, prendi i concetti di base dell’esercizio del Paak Sau:
1.Occupare la linea centrale
2.Mantenere l’Energia in Avanti
3.Cancelli interni / esterni
4.Sostituzione della mano
5.Due mani lavorano come una
6.Unità del corpo (i gomiti immobili)

Comprendendo questa sequenza di concetti, tutti i buoni combattenti comprendono l’equilibrio e il centro di gravità. Questa è proprio la linea centrale. Poi, tutti i buoni combattenti hanno energia avanti – non si vuole girargli intorno perché possono sia calciare, colpire, o affrontare direttamente. In terzo luogo, tutti i buoni combattenti hanno un senso della distanza – una linea di difesa interna e linea esterna di attacco. Quarto, tutti i buoni combattenti hanno la capacità di mantenere una linea di attacco. In quinto luogo, tutti i buoni combattenti hanno la capacità di fluire da uno strumento all’altro. Sesto, tutti i buoni combattenti hanno una struttura solida e minacciano con l’intero corpo,non solo con le sue parti. Una volta compresi questi concetti, è facile calciare, colpire, intrappolare, afferrare, tirare, spazzare, mettere in leva, sottomettere, soffocare, o rompere le giunture.

Nella vita: si devono conoscere i valori fondamentali e che cosa si crede sia vero sulla vita e le persone. È necessario anche per mantenere l’equilibrio in tutto ciò che si fa. Questa è la Linea Centrale. In secondo luogo, è necessario mantenere in avanti impeto e direzione – il corpo si sposta continuamente nel tempo, anche se la mente vuole vivere nel futuro o nel passato … questo è il motivo per cui si comincia con la Linea Centrale: per dare all’energia un posto da mettere a fuoco. In terzo luogo, bisogna comprendere i propri limiti - fino a che punto è troppo lontano? Quando è troppo vicino? Che cosa si può veramente influenzare e che cosa è fuori dalla nostra portata al momento. In quarto luogo, bisogna essere abili a cambiare ciò che si sta facendo in un determinato momento senza perdere la concentrazione sui valori e gli obiettivi a lungo termine. In quinto luogo, è necessario essere abili a fluire senza sforzo per avere successo nella vita. Ogni volta che si sperimenta la lotta, si è consapevoli che non è la cosa giusta. In sesto luogo, è necessario essere connessi, lo sforzo solido con tutti i pezzi che lavorano insieme. Facendo queste sei cose in questa sequenza avrai successo in ogni cosa che scegli di fare nella tua vita.

L’essenza del Wing Chun è l’efficienza. L’efficienza è una mentalità e abilità. L’efficienza non è uno stile o un modo di comportarsi che si può semplicemente mettere o togliere, come i vestiti (che è come la padronanza di cui ho scritto sopra, l’efficienza è evidente). Purtroppo, molte persone trattano il Wing Chun solo come stile di combattimento, una raccolta di modi per ferire un altro essere umano e non andare più in profondità. Se il VTM in grado di offrire qualcosa alla comunità di Wing Chun, è proprio questa comprensione del Wing Chun come un veicolo per vivere una vita buona, apprese nel più breve tempo possibile.

Puoi dirci qual è la differenza tra Ving Tsun e Weng Chun dopo aver praticato con il GM Andreas Hoffmann?
Innanzitutto, Wing Chun e Weng Chun sono arti collegate, che hanno le stesse origini: il Monastero Shaolin del Sud. In secondo luogo, esorto tutti a far visita al Gran Maestro Hoffmann e sperimentare la sua personalità, la formazione e l’atteggiamento per trarre poi le proprie conclusioni. A mio avviso, è un vero e proprio fanatico delle arti marziali, un insegnante di talento, che ama quello che fa e attende con ansia l’ora di condividere con gli altri le tradizioni che ha avuto il privilegio di sperimentare nella vita. 

Secondo una ricerca del VTM, Chi Sim Weng Chun è uno dei lignaggi che rientra nella gamma di “Shaolin Wing Chun Chi Sim, Hung Fa Yi, Black Flag”. Usiamo questo moniker per i lignaggi di Wing Chun che condividono molti concetti tra cui: Paradiso/Uomo/Terra, Wing Chun come Buddismo Chan, Tempo/Spazio/Energia, allenamento del Kiu Sau e pochi altri. 

A mio avviso, il lignaggio Chi Sim è diverso dalla maggior parte dei lignaggi di Wing Chun perché non ha la Siu Nim Tau, la Chum Kiu e la Biu Ji forme familiari agli altri lignaggi di Wing Chun. Tuttavia essi condividono il format di allenamento delle abilità di reazione (chiamato spesso Chi Sau nel Wing Chun ma chiamato Kiu Sau nel Weng Chun), entrambi includono il Manichino di legno, il Palo da sei punti e mezzo e le spade a farfalla.

Per quanto riguarda il lignaggio, a mio avviso, vedo un profondo collegamento più con l’Hung Ga che con la maggior parte dei lignaggi di Wing Chun, ma questa è la mia conclusione basata sulla ricerca condotta fino ad oggi e il Gran Maestro Hoffmann potrebbe avere una prospettiva diversa sulla base delle approfondite ricerche condotte sul suo lignaggio e su diversi lignaggi di Hung Ga.

Pensi di venire presto in Italia prima o poi?
Mi piacerebbe molto venire in Italia, vedere le bellezze architettoniche, incontrare persone fantastiche, e gustare l’incredibile cibo. Fino ad oggi, non ho avuto l’opportunità di venire in Italia e di condurre un workshop. Con i vostri sforzi, forse questo accadrà presto.

Grazie.