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Oggi incontriamo Benny Meng, fondatore e direttore del Museo del Ving Tsun. Ha viaggiato in tutto il mondo ricercando le radici dell’Arte e studiando i metodi di allenamento e le applicazioni impiegate in quasi ogni lignaggio di Wing Chun Kung Fu.
Caro Benny, quando hai cominciato a praticare le Arti Marziali?
Ho cominciato la pratica delle arti marziali all’età di dieci anni ad Hong Kong, col Judo (1972).
Quale maestro ti ha fatto conoscere lo stile del Wing Chun?
Ho cominciato la pratica del Wing Chun con Sifu Lay Hoi Sung (attore in molti film di Wing Chun ), un membro del lignaggio Jiu Wan (era un parente di Ip Man, e studiava con Chan Yiu Min, che era il figlio di Chan Wah Shun).
Era il 1981, quando mi recai ad Hong Kong dagli Stati Uniti per studiare le arti marziali dopo le scuole superiori. In quel viaggio, ebbi anche il privilegio di imparare il Taiji della Mantide, lo stile di Kung Fu della Scimmia, e alcuni fondamenti di Hung Ga (posso fornire i nomi dei maestri dello stile della Mantide e dello stile della Scimmia). Quando lasciai Hong Kong per tornare in America, Sifu Lay mi suggerì di cercare Sifu Moy Yat. Ho finito lo studio del lignaggio Ip Man con Sifu Moy Yat, divenendo un discepolo nel 1986. Con la benedizione di Sifu Moy, ho completato il sistema anche con suo fratello di Kung Fu, Sifu Ip Ching, e ho avuto intensi allenamenti con Sifu Chu Shong Tin, Sifu Ip Chun, Sifu William Cheung, e esperienze di allenamento con Sifu Mak Po, e Sifu Ho Kam Ming. Ho anche intervistato Sifu Leung Ting. Oltre il lignaggio di Ip Man, ho avuto il privilegio di ricercare e allenarmi in parecchi altri lignaggi di Wing Chun, che mi hanno dato una visione ampia sulla storia, gli sviluppi, e i metodi di allenamento di Wing Chun.
Possiamo sapere quali sono le differenze tra il tuo Vin Tsun e le altre interpretazioni (Wing Tsun, Wing Tjun, ecc.)?
A mio avviso, il sistema Ip Man è morto con lui (egli non ha lasciato alcun documento scritto o registrato). All’inizio delle ricerche, gli insegnamenti degli allievi di Ip Man possono tal volta apparire in contraddizione tra loro ma ho trovato che in fondo, a livello concettuale ognuno di loro concorda con le basi del sistema stesso. Ciò che ho dedotto e messo a fuoco sono stati la Linea Centrale, il nucleo (di base) concetti che erano comuni a ciascuno di loro – simili alle radici di un albero – invece di individualizzazioni, espressioni personali - simili ai fiori sul ramo. Questo approccio è stato ulteriormente rafforzato per le ricerche condotte sui lignaggi di Wing Chun estranei alla famiglia di Ip Man.
Puoi raccontarci la tua storia e, in particolare, la storia del Museo del VT?
La fonte migliore per raccontare la mia storia e quella del Museo del VT è l’articolo riportato sul sito del VTM.
Qual è il messaggio che senti di lanciare a tutti i praticanti con il duro lavoro che svolgi col Museo?
Il Wing Chun è un concetto su cui si basa il sistema. Dovremmo concentrarci su concetti e principi delle diverse famiglie e lignaggi, perché c’è solo un Wing Chun che è nato nel Monastero di Shaolin del Sud. Oggi, ci sono tanti fiori che hanno avuto origine dalle stesse radici – ma troppo spesso, le persone cercano di crearsi il proprio posto a spese degli altri. C’è spazio per tutte le espressioni di Wing Chun senza togliere nulla a nessuno. Il più grande onore che io abbia avuto nel corso del tempo in cui ho svolto le mie ricerche è stato di (essere esposto) entrare in contatto con le più grandi famiglie di Wing Chun, vedere il bello, espressioni uniche che ogni famiglia porta alla comunità di arti marziali, e vedere veramente il “grande quadro” piuttosto che la prospettiva di un maestro o di un lignaggio. L’obiettivo del VTM è di promuovere tutte le famiglie e lignaggi, liberi da politiche. Se studiate Wing Chun, vogliamo condividere con voi la bellezza, la profondità e l’ampiezza di questa grande tradizione delle arti marziali.
Hai fondato una tua organizzazione. Quali sono i rapporti con le altre associazioni?
Ho rapporti molto buoni con il lignaggio di Ip Man attraverso il Ving Tsun Athletic Association e molti Maestri e Gran Maestri all’interno di questo lignaggio. Mi è stato chiesto di far parte della nuova formazione World Wing Chun Union, nata ad Hong Kong. Ho avuto cooperazioni positive con il Gran Maestro William Chung, il Gran Maestro Leung Ting e le loro organizzazioni. Ho avuto molte cooperazioni anche con i lignaggi di Wing Chun che sono classificati come Shaolin Wing Chun banner (termine proveniente dal VTM) e l’attività più recente è con il Maestro Kenneth Lin, del lignaggio dei Black Flag.
Chi è il tuo Maestro, adesso?
A questo punto della mia formazione, ho rapporti con molti lignaggi e interagisco con molti Maestri e Gran Maestri. Attualmente dedico la mia attenzione alla discendenza Black Flag, sotto la direzione del Maestro Lin, rappresentante internazionale di questo lignaggio negli Stati Uniti.
Quali sono stati i tuoi Maestri in passato?
Nel lignaggio di Ip Man, il mio Sifu è Moy Yat e ho imparato molto anche da Ip Ching poiché ha coperto l’intero sistema dalla Siu Nim Tau alle Baat Jaam Dao. Devo molto anche ai miei molti zii di Kung Fu per il loro contributo, i suggerimenti, le indicazioni e per aver condiviso le loro esperienze del sistema di Ip Man con me.
Sei stato nominato Sifu (Maestro o Gran Maestro)? Da chi hai ricevuto la nomina e come si diventa tali?
Attualmente questa domanda ha due risposte: tradizionale e moderna.
Nella comunità moderna di arti marziali, un istruttore di arti marziali Cinesi è chiamato Sifu. Un Sifu che abbia allievi del livello di Sifu, nel senso che insegna in pubblico, è definito Gran Maestro. Un Sifu che abbia allievi del livello di Gran Maestro è definito Great Gran Master. Nella cultura occidentale l’idea di “Gran Maestro” e di “Great Gran Master” è influenzata più dall’americanizzazione delle tradizioni del Karate che da qualsiasi cosa si trovi nelle tradizionali arti marziali Cinesi.
Nella cultura tradizionale delle arti marziali cinesi, un artista marziale che insegna è chiamato Sifu dai suoi allievi. Una volta che uno studente decida di insegnare, non prevede di tornare dal suo insegnante per ulteriori allenamenti. Gli studenti anziani chiamano l’insegnante del loro insegnante “Sigung” che essenzialmente significa “nonno”. La cultura del Kung Fu si basa sulla struttura familiare e i suoi rapporti, che vanno più a fondo dei rapporti tra insegnante e allievo. Un Sifu è un mentore che percorre la stessa via, ma è più avanti e agisce come una guida per aiutarti a sviluppare abilità e capacità. Un vero Sifu è una sorta di allenatore di vita, che tocca molti livelli includendo lo sviluppo psicologico, l’educazione, la crescita emotiva e spirituale, e lo sviluppo finanziario. Questo vale soprattutto per le arti marziali che vengono dalle tradizioni Shaolin. Lo sviluppo delle abilità di combattimento senza il simultaneo sviluppo di tutta la persona è un concetto estraneo alla cultura tradizionale delle arti marziali. In questa cultura, chi ha raggiunto la padronanza è colui che vive il suo sistema in tutti gli aspetti della vita: fisicamente, mentalmente, emotivamente, spiritualmente e finanziariamente. La vera padronanza non è qualcosa che viene dato, ma, invece, è qualcosa che si sviluppa internamente e si manifesta automaticamente, come lo splendore del sole. Il sole splende, il suo calore e la luce sono evidenti a tutti autonomamente. La vera padronanza delle arti marziali è la stessa cosa.
I miei todai (allievi) mi chiamano Sifu. Gli estranei mi chiamano Sifu Meng, Maestro Meng, o Gran Maestro Meng. Sono un 7° livello superiore Master Instructor nel Ving Tsun Athletic Association. Sono anche 7° Grado Gran Maestro nella Moy Yat Special Student Association. E sono anche Master Level students. Questa è la risposta della maggior parte della moderna comunità di arti marziali. In merito alla risposta più tradizionale – non posso dartela, viene da persone che mi conoscono e lavorano con me. Hanno giudicato il mio livello di conoscenze, abilità, e capacità per se stessi.
Quante ore ti alleni?
Conduco uno stile di vita all’insegna del Kung Fu: guardo tutta la vita come espressione di arti marziali concetti in azione, così ogni momento si rivela di formazione per me. Per quanto riguarda il mio allenamento fisico per mantenere la salute e le abilità, mediamente pratico un’ora o due al giorno, per cinque o sei giorni a settimana escludendo le ore di insegnamento per sei giorni a settimana quando non viaggio.
Sei un professionista delle arti marziali o hai un altro lavoro?
Sono un insegnante e educatore di arti marziali a tempo pieno.
Hai mai combattuto in un contesto sportivo? Quando, dove e con quali risultati?
Prima di aprire la mia scuola nel 1987, ero un competitore classificato nazionale ed internazionale di Taekwondo. Molti dei miei partner di allenamento hanno fatto parte della squadra olimpica del 1988 ma io ero già concentrato sullo sviluppo della mia scuola. Nel mio periodo di competizioni in realtà ho combattuto e vinto contro i concorrenti che hanno fatto la squadra olimpica USA del 1988. Sono stato impegnato anche nella Kick boxing e nei tornei aperti, tra cui incontri di full contact, forme a mani nude, e le forme con armi. Ho vinto numerosi premi per 10 anni (a partire dall’età di 15 anni).
Quante ore a settimana dovrebbe allenarsi un allievo per crescere in modo serio?
Questo dipende dagli allievi: la loro età, i loro obiettivi, e il loro sistema di sostentamento. Per esempio, la formazione di un insegnante, di un combattente, di una persona che abbia una buona capacità di auto difesa, o che sia semplicemente un bravo praticante dell’arte sono tutti obiettivi diversi e richiedono un diverso livello di impegno, tempo, energia e finanze. Come studente, arrivavo presto e restavo fino a tardi; impiegavo il mio tempo libero in ore extra; mi riunivo con altri allievi al di fuori della classe; risparmiavo danaro per investirlo in allenamenti extra, workshops, e viaggi; ho fatto in modo di allenarmi a tempo pieno: sono stato in Cina, Korea, e New York per ampie sessioni di studio da poche settimane (Korea) a pochi mesi (Cina) o a pochi anni (Hong Kong e New York). Tutto questo ha fatto una grande differenza nella mia formazione ma io ho scelto di fare delle arti marziali uno stile di vita e una professione fino al giorno della mia morte. Non chiedo questo tipo di dedizione a tutti i miei allievi ma mi aspetto che i miei istruttori condividano il mio modo di pensare.
Quanto spendono i tuoi allievi per diventare una cintura nera (in termini di tempo e di soldi)?
Guarda la mia risposta precedente – dipende innanzitutto dagli obiettivi degli allievi. Generalmente, si impiegano quattro anni per diventare cintura nera e la retta dipende da diversi fattori.
La cintura nera significa cose diverse per diverse persone. Per esempio, ho un’allieva con problemi di salute che voleva mollare dopo cinque settimane ma l’ho aiutata a vedere il valore nel lungo termine, e dopo pochi anni ha ottenuto la cintura nera sotto la mia guida. Le sue abilità di combattimento non erano il mio obiettivo primario così come per lei guadagnare la cintura nera – è stato principalmente il suo atteggiamento, la sua disponibilità al rischio e a crescere, e la sua capacità di spingersi al meglio delle sue capacità. Oggi, rappresenta una storia di grande successo. Dall’altro lato della medaglia, ho un gruppo di allievi adolescenti e adulti che vogliono competere – si allenano cinque o sei giorni a settimana per due o quattro ore per volta, e sono motivati a diventare le migliori persone possibili sia come combattenti che in tutti gli altri campi. Ho avuto anche un allievo che ha impiegato diecimila ore in cinque anni di allenamento per conquistare la sua cintura nera – e oggi è un grande comunicatore perché le ore trascorse con me lo hanno aiutato a vedere il legame tra le arti marziali e la vita (secondo lo stile del Kung Fu) ad un livello profondo. Quindi dipende dagli obiettivi degli allievi – io sono la guida per aiutarli a raggiungere più di quanto abbiano pensato sia possibile ma non sono qui per dir loro che cosa devono scegliere di fare della loro vita. Posso solo porre le domande, aprire le porte, puntare il dito; loro devono percorrere il sentiero per se stessi.
Quali sono i concetti del combattimento messi a fuoco nella tua scuola?
Poiché pongo la mia attenzione sui concetti e principi del Wing Chun, insegniamo la grande abilità della lotta in tutte le gamme. Il mio approccio è quello di usare il Wing Chun come un modo per comprendere la vita, basato sul vedere come le cose cominciano e si sviluppano.
Per esempio, prendi i concetti di base dell’esercizio del Paak Sau:
1.Occupare la linea centrale
2.Mantenere l’Energia in Avanti
3.Cancelli interni / esterni
4.Sostituzione della mano
5.Due mani lavorano come una
6.Unità del corpo (i gomiti immobili)
Comprendendo questa sequenza di concetti, tutti i buoni combattenti comprendono l’equilibrio e il centro di gravità. Questa è proprio la linea centrale. Poi, tutti i buoni combattenti hanno energia avanti – non si vuole girargli intorno perché possono sia calciare, colpire, o affrontare direttamente. In terzo luogo, tutti i buoni combattenti hanno un senso della distanza – una linea di difesa interna e linea esterna di attacco. Quarto, tutti i buoni combattenti hanno la capacità di mantenere una linea di attacco. In quinto luogo, tutti i buoni combattenti hanno la capacità di fluire da uno strumento all’altro. Sesto, tutti i buoni combattenti hanno una struttura solida e minacciano con l’intero corpo,non solo con le sue parti. Una volta compresi questi concetti, è facile calciare, colpire, intrappolare, afferrare, tirare, spazzare, mettere in leva, sottomettere, soffocare, o rompere le giunture.
Nella vita: si devono conoscere i valori fondamentali e che cosa si crede sia vero sulla vita e le persone. È necessario anche per mantenere l’equilibrio in tutto ciò che si fa. Questa è la Linea Centrale. In secondo luogo, è necessario mantenere in avanti impeto e direzione – il corpo si sposta continuamente nel tempo, anche se la mente vuole vivere nel futuro o nel passato … questo è il motivo per cui si comincia con la Linea Centrale: per dare all’energia un posto da mettere a fuoco. In terzo luogo, bisogna comprendere i propri limiti - fino a che punto è troppo lontano? Quando è troppo vicino? Che cosa si può veramente influenzare e che cosa è fuori dalla nostra portata al momento. In quarto luogo, bisogna essere abili a cambiare ciò che si sta facendo in un determinato momento senza perdere la concentrazione sui valori e gli obiettivi a lungo termine. In quinto luogo, è necessario essere abili a fluire senza sforzo per avere successo nella vita. Ogni volta che si sperimenta la lotta, si è consapevoli che non è la cosa giusta. In sesto luogo, è necessario essere connessi, lo sforzo solido con tutti i pezzi che lavorano insieme. Facendo queste sei cose in questa sequenza avrai successo in ogni cosa che scegli di fare nella tua vita.
L’essenza del Wing Chun è l’efficienza. L’efficienza è una mentalità e abilità. L’efficienza non è uno stile o un modo di comportarsi che si può semplicemente mettere o togliere, come i vestiti (che è come la padronanza di cui ho scritto sopra, l’efficienza è evidente). Purtroppo, molte persone trattano il Wing Chun solo come stile di combattimento, una raccolta di modi per ferire un altro essere umano e non andare più in profondità. Se il VTM in grado di offrire qualcosa alla comunità di Wing Chun, è proprio questa comprensione del Wing Chun come un veicolo per vivere una vita buona, apprese nel più breve tempo possibile.
Puoi dirci qual è la differenza tra Ving Tsun e Weng Chun dopo aver praticato con il GM Andreas Hoffmann?
Innanzitutto, Wing Chun e Weng Chun sono arti collegate, che hanno le stesse origini: il Monastero Shaolin del Sud. In secondo luogo, esorto tutti a far visita al Gran Maestro Hoffmann e sperimentare la sua personalità, la formazione e l’atteggiamento per trarre poi le proprie conclusioni. A mio avviso, è un vero e proprio fanatico delle arti marziali, un insegnante di talento, che ama quello che fa e attende con ansia l’ora di condividere con gli altri le tradizioni che ha avuto il privilegio di sperimentare nella vita.
Secondo una ricerca del VTM, Chi Sim Weng Chun è uno dei lignaggi che rientra nella gamma di “Shaolin Wing Chun Chi Sim, Hung Fa Yi, Black Flag”. Usiamo questo moniker per i lignaggi di Wing Chun che condividono molti concetti tra cui: Paradiso/Uomo/Terra, Wing Chun come Buddismo Chan, Tempo/Spazio/Energia, allenamento del Kiu Sau e pochi altri.
A mio avviso, il lignaggio Chi Sim è diverso dalla maggior parte dei lignaggi di Wing Chun perché non ha la Siu Nim Tau, la Chum Kiu e la Biu Ji forme familiari agli altri lignaggi di Wing Chun. Tuttavia essi condividono il format di allenamento delle abilità di reazione (chiamato spesso Chi Sau nel Wing Chun ma chiamato Kiu Sau nel Weng Chun), entrambi includono il Manichino di legno, il Palo da sei punti e mezzo e le spade a farfalla.
Per quanto riguarda il lignaggio, a mio avviso, vedo un profondo collegamento più con l’Hung Ga che con la maggior parte dei lignaggi di Wing Chun, ma questa è la mia conclusione basata sulla ricerca condotta fino ad oggi e il Gran Maestro Hoffmann potrebbe avere una prospettiva diversa sulla base delle approfondite ricerche condotte sul suo lignaggio e su diversi lignaggi di Hung Ga.
Pensi di venire presto in Italia prima o poi?
Mi piacerebbe molto venire in Italia, vedere le bellezze architettoniche, incontrare persone fantastiche, e gustare l’incredibile cibo. Fino ad oggi, non ho avuto l’opportunità di venire in Italia e di condurre un workshop. Con i vostri sforzi, forse questo accadrà presto.
Grazie.
3 commenti:
L'ultima volta che avevo parlato con benny meng voleva 10 dollari per i diritti d'autore, volevo tradurre un suo articolo in Italiano,poi però non è stato nemmeno capace di ottenere i miei soldini ed è sparito in un buco nero; che imprenditore!peggio di lui solo Emin.
Ho letto l'articolo, interessante ma non ha risposto ad una domanda fondamentale... IL SOLDO, quanti si prende... risposta vaga... DIPENDE....
Sembra fatto apposta questo accostamento eh?
L'ho detto e lo ripeto: Benny Meng è un Fake!
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