martedì 26 gennaio 2010

Retro ed anteroversione del bacino

Vorrei porre un momento l'attenzione su una componente molto importante del movimento della schiena proprio del Wing Chun, perché ci può aiutare a rimanere in salute ed a rendere flessibile la nostra colonna vertebrale. Oggi voglio accennare brevemente ai movimenti della cerniera lombo-sacrale che siamo soliti chiamare retro ed anteroversione. Questi movimenti ci consentono di annullare o aumentare la fisiologica lordosi lombare.

Essendo l'anteroversione (chiamata anche antiversione) un movimento facilitato dalla curvatura naturale del tratto lombare, è bene concentrarci sul movimento opposto, quello di retroversione. Il movimento che si ritrova in gran parte delle forme e degli esercizi di Wing Chun di Hong Kong è proprio quello della retroversione: bisogna fare attenzione alla sua esecuzione per tutelare la zona lombare della colonna stessa.

Sicuramente, chi più chi meno, ne abbiamo sentito parlare almeno una volta. Molti praticanti la eseguono anche bene, nonostante siano pochi a saperla insegnare, ma è bene che tutti sappiano utilizzare la retroversione non solo durante la pratica in palestra, ma anche nella vita quotidiana. Una cosa è certa: la pratica del Wing Chun è sicuramente indicatissima per far apprendere in modo chiaro e preciso tale movimento. La concentrazione, il silenzio, la consapevolezza e l’ascolto rivolto verso se stessi aiutano ad apprendere questa tecnica.

Nel tempo, ho notato che lo studio della postura rallenta un po' l'apprendimento della tecnica, ma permette il salto di qualità rispetto a molti praticanti di Wing Chun che non ne conoscono le basi. Mi permetto di consigliare un esercizio, che mi ha dato modo di capire bene il concetto di retroversione. Sdraiatevi in posizione supina. Piegate gli arti inferiori e portate le piante dei piedi a contatto con il terreno. A questo punto, spostate l’attenzione alla respirazione addominale e diafframatica. Attraverso l'esperienza cercate di rendervi consapevoli dei punti di contatto del corpo con il pavimento: le piante dei piedi, i glutei, la gabbia toracica, le spalle, le braccia, le mani e la testa.

Durante l’espirazione, schiacciate tutto il dorso per terra, aumentate, quindi, la superficie di contatto della schiena con il pavimento. Questo importante movimento lo si può effettuare anche in altre posizioni che non siano solo quella supina: in piedi, per esempio, attaccati al muro; in piedi con le gambe leggermente flesse e le mani appoggiate sulle ginocchia; oppure carponi. Ci sono decine di prove che possono essere fatte.

Si tratta di posizioni che durante una lezione qualsiasi si usano molto ed è bene che si sappia come utilizzarle in modo consapevole. La retroversione del bacino è molto utile anche nella vita quotidiana. Quando si solleva un peso o quando si deve stare per molto tempo in piedi: in queste occasioni è bene alternare retro e anteroversione.

La retroversione del bacino è consigliata in particolar modo a quelle persone che presentano una fisiologica lordosi particolarmente accentuata o a persone che denunciano dolore nella zona lombare dopo che sono state per lungo tempo in piedi. L’equilibrio del bacino è fondamentale per la salute della nostra colonna vertebrale, è il centro del nostro corpo e della nostra persona.

Un bacino 'forte' dona alla persona una postura dignitosa, stabile, la prepara e la tutela ogni volta che deve sollevare un peso. La nostra forza fisica dipende molto dallo stato di salute del centro del nostro corpo. Senza entrare troppo nello specifico ma cercando di chiarire il più possibile l’entità dei fatti, bisogna ammettere che i movimenti del bacino sono molto affascinanti per quanto complessi. Avvengono per opera di fasce muscolari, che, in base al loro trofismo o lassità, determinano l’equilibrio della struttura stessa.

Per comprendere meglio l’azione dei muscoli sull’equilibrio del bacino, possiamo dividere didatticamente, il bacino stesso in quattro settori: (1) dove agiscono i muscoli spinali e lombari; (2) dove agiscono flessori della coscia, tensore della fascia alta, ileopsoas e gli adduttori dall'altra); (3) dove agiscono gli addominali (traverso, obliqui, retto addominale e il perineo); (4) dove agiscono gli estensori della coscia, glutei, semitendinoso, semimembranoso e grande adduttore.

L’equilibrio di queste coppie (1-2, 3-4) mantiene il bacino in normoversione. Quando predomina il tono muscolare della coppia 1-2, si verifica un aumento della lordosi, con il movimento di anteroversione. Quando predomina il tono muscolare della coppia 3-4, si verifica una riduzione della lordosi,  con il movimento di retroversione.

Mi pare fondamentale proporre ai nostri Allievi posizioni di studio che favoriscono la retroversione o l’antiversione del bacino in base alla struttura anatomo-fisiologica degli stessi. Per prima cosa, bisogna osservare l'Allievo sia di fianco sia posteriormente per rendersi conto se la sua lordosi è accentuata, normale, o rettilinea. Io sono solito passare anche la mano in corrispondenza della zona lombare, in modo da rendermi conto anche con il tatto dell’entità della curva.

Molto interessante è anche chiedere agli Allievi che denunciano un dolore nella zona lombare, quale postura preferiscano:  se dopo un certo tempo che stanno seduti, avvertono dolore nella zona lombare e quindi sentono il bisogno di alzarsi, proporrei loro movimenti di anteroversione e iperestensione. Se, al contrario, dopo un po’ che stanno in piedi, accusano dolore e sentono il bisogno di sedersi, per loro saranno più adatti i movimenti di retroversione,
e flessione.

Il Wing Chun si presta benissimo a questo tipo di lavoro, soprattutto per ciò che riguarda il rispetto dell’equilibrio nella scelta degli esercizi sulla colonna e nell’alternanza tra posizioni e controposizioni. Non bisogna mai dimenticare di aggiungere anche alcune torsioni per completare lo studio.


Per fissare bene il concetto sintetizzo. I muscoli che causano la retroversione sono i muscoli anteriori del tronco (situati nella regione addominale) ed i muscoli posteriori del bacino e della coscia. L’antiversione è causata dai muscoli lombari e dai muscoli pelvico-antero-femorali. Per l’esattezza causano l’antiversione i muscoli lombari, il retto femorale, il tensore della fascia lata, il sartorio, l’ileopsoas, adduttori piccolo e medio.

Causano la retroversione il trasverso, l’obliquo interno ed esterno, il retto addominale, il bicipite femorale, il semitendinoso, il semimenbranoso ed il grande adduttore. Il miglioramento della postura passa per le fasi di presa di coscienza del nostro corpo tanto nel suo insieme che nelle diverse parti che lo compongono, delle disarmonie statico dinamiche che ci affliggono e della loro correzione prima analitica e poi globale.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Gran bell'articolo, che può aiutare chi come me, ha problemi a mantenere la struttura in movimento e quando si danno i calci.
Valerio