Una delle basi teoriche del Wing Chun Kuen è la conoscenza del motto "Prendi la forza dalla punta del gomito" (肘低力 - Jarn Dai Lak). Attraverso un duro lavoro sulla potenza sprigonata dalla catena cinetica posteriore, possiamo arrivare a comprender bene il motto, affinché ci renda chiaro come sprogionare energia dalle nostre braccia. Gli ideogrammi che lo compongono sono tre, vediamoli.
肘 [zhǒu], lo abbiamo visto, è il gomito.
低 [dī] significa 'basso' o 'la parte più bassa'. Deriva da 亻(o 人) [rén], la 'persona', e da 氐 [dǐ], le 'fondamenta', la 'base'. 低 [dī], 'basso', è etimologicamente collegato con 氐 [dǐ] e con 底 [dǐ] 'sottostante', 'sotto'. In cantonese è /Dai/.
力 [lì] è la forza, la potenza fisica. In cantonse lo troviamo come /Lik/, /Lak/ o /Li/.
Il nostro lavoro di base, quindi, sta nell'attivare i nostri gomiti verso l'avversario, per mantenere poi stabilmente la nostra tensione verso le stesso, in tutte le fasi del combattimento. Studiamo proprio per questo il Poon Sau come esercizio di base per attivare l'esplosività delle braccia.
Spesso il motto è sottovalutato, ma costituisce la base teorica del "ponte corto", della presa di coscienza dell'origine della nostra forza, durante lo scontro, che può variare da punto a punto (da ponte corto a ponte lungo e viceversa), permettendoci di cambiare articolazione per avere un risultato migliore in termini di resa...
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