venerdì 19 giugno 2009

Kiu Sau

Dopo averne fatto cenno (qui), mi è stato chiesto da alcuni amici di spiegare e specificare il concetto di Kiu Sau. Letteralmente, Kiu Sau signifaca "mano/braccio a ponte". Il termine è presente in vari sistemi del Sud della Cina, in special modo in quelli proveninti dal Tempio di Siu Lam del Sud. Si riferisce all'area che va dal polso alla fine dell'avambraccio, prima del gomito.

Nel nostro stile il Kiu Sau diviene anche un esercizio. Kiu Sau è formato da due ideogrammi, i quali, come accennavo, hanno questo significato specifico: Kiu = Ponte; Sau = Mano/Braccio. Può essere anche tradotto come "Mano/Braccio che crea il ponte". L'ideogramma utilizzato per Kiu è presente in molte tecniche degli stili del Sud e rappresenta sempre la finalità di ognuna di queste.

Il Kiu Sau è anche un esercizio comune a tante Scuole di Choy Li Fut, per esempio, non solo nel lineage Chi Sim del Weng Chun. Come esercizio è spesso accompagnato o assimilato allo sparring, in cui il praticante ha modo di studiare ed approfondire le distanze del combattimento, le tattiche e le strategie da utilizzare.

Attraverso il lavoro del Kiu Sau si sviluppano abilità specifiche come la sincronia, il tempismo (per gli anglofoni: timing), i riflessi ed una buona capacità di adattamento alle diverse tipologie di combattimento, comprese le fasi di corpo a corpo (per gli anglofoni: clinch) ed il combattimento a terra (per gli anglofoni: groundfighting) con relative tecniche di sottomissione (per gli anglofoni: grappling) e di blocchi e leve (per gli anglofoni: jointlocking).

I lettori perdoneranno il mio utilizzo di termini italiani (con i relativi richiami in inglese), ma c'è davvero bisogno di parlare chiaramente e "come mangiamo" per trasmettere delle conoscenze. Non si può pensare di spiegare un sistema cinese utilizzando l'inglese. Si usa il cinese, si fa il paragone in italiano e, poi, se si vuole, anche in inglese. Però, vi prego, cerchiamo di parlare italiano. Torniamo a dove eravamo rimasti.

Il Kiu Sau permette al praticante di applicare le tecniche ed i principi dello stile sviluppando la sensibilità, migliorando le posizioni e gli spostamenti (o footwork), arrivando a padroneggiare il proprio corpo controllandolo in ogni fase del combattimento.

Inoltre, il Kiu Sau è uno dei momenti migliori durante l'allenamento per sviluppare quello che i cinesi chiamano Jing [] (l'energia) e perfezionare le tecniche fondamentali, nonché i principi che alimentano il sistema. Si combina al Kiu Sau il lavoro ai vari Jong (i manichini) del sistema, finalizzato a condizionare il corpo del praticante e a migliorare la precisione e la velocità degli attacchi e delle tecniche, oltre a sviluppare un'elevata capacità di gestire la propria energia.

Quindi il Kiu Sau serve ad addestrare il praticante a creare un varco dove non c'è, ad incollarsi al ponte dell'avversario, ad attraversare la guardia dell'avversario stesso. Diviene un esercizio complesso vista la grande varietà offerta dal nostro sistema e con la connessione tra principi, tecniche e tattiche.

L'obbiettivo è quello di allenare il più possibile le tecniche e la loro rapida concatenazione. Segue poi la fase libera, dove i due praticanti possono portare a segno le tecniche cercando di armonizzarsi con l'avversario sfruttando al massimo le tecniche apprese e i principi che le alimentano.

In pratica, diviene un combattimento durante il quale devono essere allenate tutte le tecniche dello stile rispettandone le posizioni, gli spostamenti e principi. Rimane fondamentale lo studio delle forme (da soli ed in coppia) al fine di aver sviluppato l'istintività necessaria a rendere le azioni fluide e continue.

Il lavoro ai Jong diviene indispensabile sia per il condizionamento che ne segue, sia per gli spostamenti e le combinazioni. Lo stesso Kiu Sau può esser fatto con un solo braccio per volta in guardia laterale. In questo modo viene allenata la capacità di penetrare l'avversario mentre ci si sforza di stare rilassati, conservando la pressione; ascoltare e avvertire tutte le sensazioni; utilizzare il corpo; far aderire e connettere i ponti; essere flessibili; scovare i punti deboli da attaccare; difendersi; non lasciare i contatti e non forzare le vie precluse; utilizzare leve e blocchi; abbassare ed invertire l'energia.

Mi riservo di trattare meglio l'argomento in futuro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Articolo interessante.

Potremmo riassumere dicendo che il Kiu-sao è un Chi-sao che integra anche: clinch, grappling,leve e proiezioni e lotta a terra??

Ho capito male?

grazie

Unknown ha detto...

Anzitutto grazie per essere intervenuto. Una sola cortesia: la prossima volta firmati, anche con uno pseudonimo, in modo da capire con chi sto parlando, se con una o con più persone. Grazie.

Il Kiu Sao non è il Chi Sao. Sono proprio due concetti diversi. In Cina parlare di Chi Sao corrisponde a parlare di qualsiasi contatto delle braccia.

Sul Kiu Sao cercherò di spendere altre parole, perché è un pezzo molto importante delle preparazione di un praticante del lineage Chi Sim Wing/Weng Tjun/Chun.

Diciamo che i Kiu Sao sono anche delle strategie di combattimento. Ne abbiamo ben 18, cioè 9 coppie di strategie Yin e Yang.

Poi, chiaramente, ad un primo stadio di comprensione i Kiu Sao sono solo degli allenamenti sulle tre distanze e sulle tre altezze...

Spero di essermi spiegato un po' meglio, ma avrò bisogo di un po' di tempo per scrivere qualcosina sul Chi Sao e sui Kiu Sao.

Grazie ancora per esser intervenuto e a presto!