lunedì 22 marzo 2010

Il Qi, 气, nelle Arti Marziali

I  cantanti, così come gli artisti marziali di diverse discipline, spesso praticano la respirazione toracica, che consiste nell'espansione e nella contrazione del torace. Ciò sviluppa la forza dei polmoni, che aumentano a poco a poco la portata e la capacità. 

L'emettere suoni (anche cantando) o l'espirare attraverso la bocca, durante la pratica delle arti marziali, aiuta la percezione ed il rinforzo del Qi dei polmoni. Tuttavia, questo tipo di respirazione non fa parte della tradizione taoista, che si trova solitamente solo nelle cosiddette "arti marziali interne". La concezione taoista del corpo ci dice che il Qi (气) è l'energia intrinseca dell'uomo, che si muove naturalmente verso l'alto. 

Io penso che la respirazione toracica incoraggi questa tendenza a salire verso l'alto. Quando il Qi nel corpo è salito, si riesce a fare salti e slanci che sono comuni nelle 'arti esterne'. Tuttavia, se il Qi è nella parte alta del corpo, una persona può sentirsi turbata come una tigre in gabbia. Nelle 'arti interne' il Qi nel torace è paragonato al fuoco ed alla tigre. Il Qi all'altezza dello stomaco viene assimilato all'acqua ed al drago. 

Le pratiche tradizionali taoiste comportano la discesa verso il basso del Qi all'interno del corpo. Nel momento in cui riusciamo a miscelare l'energia del torace e l'energia del ventre riusciamo a fondere il fuoco e l'acqua. Come tutti sanno, quando fuoco ed acqua si mescolano, creano vapore. Questo vapore (guardacaso tradotto con Qi) genera maggiore energia per l'organismo. Questo tipo di metafora è comune nelle pratiche interne taoiste, dove il corpo viene paragonato a un crogiolo (una stufa per preparare medicine), dove il fuoco e l'acqua creano vapore (Qi).

A proposito del Qi, è bene comprendere che il suo carattere è 气 che si pronuncia con l'accento sulla 'i': /qì/. La sua forma piena è 氣, che si pronuncia allo stesso modo: in questo caso è unito a 米 [mǐ], il riso, perché rappresenta il vapore che sale in cucina, quando si cucina lo stesso riso... In Cantonese è scritto e letto /Hei/. Torniamo al discorso.

Il ruolo della bocca nelle arti interne è molto importante sia nella teoria confuciana che in quella taoista. Il pensiero confuciano insegna che la bocca è la fonte di molti problemi. Esiste un modo di dire tradizionale (祸从口出, 病从口入) che significa che "i problemi escono dalla bocca, le malattie vi entrano". Questo proverbio ci ricorda di fare attenzione a dire cose sbagliate, bere o mangiare in modo non salutare, perché queste azione causano malesseri per il nostro corpo.

Tuttavia, la bocca è anche necessaria per preservare la vita. Idealmente, dovrebbe essere utilizzata per nutrire il Qi: quando si mangia e si beve, dovremmo farlo in modo da apportare energia al corpo, astenendoci dalle abbuffate, per esempio. Il Taoismo insegna anche a non parlare troppo, perché questo può esaurire l'energia del corpo e la vitalità. È per questo che tutte le religioni parlano di persone che prendono i voti del silenzio (pensiamo alla clausura di tradizione cristiana, per esempio).

Per capire bene l'utilizzo della bocca, provate ad allenarvi a bocca aperta o a bocca chiusa. Noterete particolari differenze, che vanno dall'eccessivo ingresso all'eccessiva uscita di aria, ma tutto vi farà capire che praticare con la bocca aperta è pericoloso e controproducente.

Bisogna evitare di far uscire dalla bocca troppa energia. Durante la pratica delle Arti Marziali non si dovrebbe espellere aria attraverso la bocca, perché l'energia, così come una parte del respiro, deve essere sempre conservata nel corpo. Se troppo Qi fuoriesce dalla bocca, si indeboliscono i pugni, ci si stanca più rapidamente. Inoltre, se si urla mentre la pratica (per esempio chiamando i nomi delle tecniche), è facile diventare consapevole del 'rumore' che si sta facendo, ma quando questo accade, la mente è lontana da dove dovrebbe essere...

Si dice che nelle 'arti marziali interne' si usi il Qi quando si pratica: ricordiamoci che il Qi non significa solo respiro. Piuttosto, si riferisce all'energia dell'universo: è l'aria che respiriamo, il cibo che mangiamo. È ciò che esiste all'interno dei nostri genitori prima della nascita, è ciò che scorre durante i nostri rapporti con le persone più care. Qi si riferisce a qualcosa di intangibile ma percepibile, tuttavia, se è facile pensare al Qi come sostanza energetica, è altrettanto giusto pensare che sia un processo.

Nella medicina cinese, il Qi non è comunemente definito da ciò che è, ma da ciò che fa. Questo è simile al concetto di energia nella fisica moderna, dove la materia si descrive come una qualità di interconnessione fisica ed energetica. Qi è quello che riscalda, solleva e armonizza, così come il processo attraverso il quale le cose si riscaldano, innalzano e armonizzano. Questa energia materiale opera in molti modi, creando movimento e dando nutrizione al corpo. Il Qi nutre il corpo quando mettiamo in pratica le tecniche di respirazione e di meditazione, mangiando e bevendo cibi sani e nutrienti, mantenendo le relazioni interpersonali sane e lavorando per creare un ambiente sereno intorno a noi.

Quando un artista marziale usa la parola 'Qi' si riferisce anche a un processo. Questo inizia mantenendo il respiro nella zona bassa del corpo ed emettendo forza attraverso tutto il corpo stesso. Quando si pratica, si respira profondamente nell'addome e si riempie il Dān Tián.

Quando si emette energia (发 力 fā lì), si fa fuoriuscire il Qi attraverso il naso (che permette un'emissione più lenta dell'aria rispetto alla bocca, evitando quindi il rilascio di una dose eccessiva). Mentre la bocca assolve soprattutto il compito di assumere sostanze nutritive, il naso è progettato per essere il principale vaicolo della respirazione. Quando espiro il Dān Tián è comunque pieno, così la mente (忆 ) può concentrarsi sull'utilizzo del Qi e sulla forza che viene dal corpo e dalla vita in particolare. 

In questo modo, i movimenti di tutto il corpo vengono utilizzati: dalle gambe al Dān Tián, dal girovita per emettere la forza alla mente, che rimane concentrata sulla destinazione della forza. La mente, il respiro e il corpo sono tutti in armonia. Quando il corpo e la mente sono sincronizzati, il Qi è in armonia con i tuoi movimenti del corpo, naturalmente. A questo dobbiamo tendere.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

BEN FATTO RICK!!!E' DA RICORDARE CHE LA COLTIVAZIONE DEL QI NON è NULLA DI MISTICO MA BENSI' UNA SEMPLICE MA FONDAMENTALE ATTIVITà DEL CORPO CHE HA DELLE CAPACITA' STRAORDINARIE MA CHE SPESSO I PRATICANTI DI ARTI MARZIALI E NON, UN PO' ANCHE PER IL POCO TEMPO CHE LA SOCIETA' CI LASCIA PER NOI STESSI,DIMENTICHIAMO DI ALLENARE!
SPESSO CI FOCALIZZIAMO AD ALLENARE IL CORPO ESTERNO DIMENTICANDO DI ALLENARE GLI ORGANI INTERNI!!!
VI ASSICURO CHE CI SONO MAESTRI IN CINA DA CUI HO IL PIACERE DI IMPARARE CHE NONOSTANTE NON ABBIANO GRANDI TECNICHE PER L'APPUNTO ESTERNE HANNO BENSI ALLENATO IL QI INTERNO POTENDO FARE COSE DEL TIPO:
-FAR AFFLUIRE MAGGIORE O MINORE QUANTITà DI SANGUE IN UNA PARTE DEL CORPO DIVENTANDO (QUELLA PARTE SPECIFICA DI COLORE BLU-VIOLA)
-SUDARE ED AUMENTARE O ABBASSARE IL CALORE DEL CORPO
-IRRIGIDIRE UNA PARTE DEL CORPO O TUTTO IL CORPO COME SE FOSSERO DI PIETRA
INOLTRE LA PRATICA DEL QI GONG(QUELLA CHE STO CERCANDO DI IMPARARE è DI DERIVAZIONE TAOISTA)
MIGLIORA E RISVEGLIA I SENSI QUALI VISTA, TATTO, REATTIVITà, OLFATTO ETC ETC
I MIEI MAESTRI PER FARMI CAPIRE IL QI IN MANIERA SEMPLICE MI HANNO DETTO:
E' COME QUANDO LA MATTINA TI SVEGLI E SBADIGLI PER INCOMICIARE LA GIORNATA
E' COME QUANDO LA SERA SOSPIRI PER RIPOSARE IL CORPO ED ANDARE A DORMIRE
QUINDI SAREBBE NECESSARIO AD OGNI SEDUTA DI ALLENAMENTO 5MINUTI PRIMA E 5 MINUTI DOPO FARE UN Pò DI RESPIRAZIONE FATTA PER BENE

POI ALLENARE IL QI SIGNIFICA ALLENARSI MOLTO TANTO CHE ALCUNI MAESTRI LAVORANO SOLO QUELLO

IN ULTIMA ANALISI VI POSSO DIRE CHE NON C'è BUON KUNG FU SENZA UN BUON QI GONG

Silvano ha detto...

Tutti questi fenomeni mi succedono anche a me!
Tutte le volte che mi trovo davanti a duna Gnocca...
amico,perchè URLI?