giovedì 21 aprile 2011

Una proposta

Da questo blog, così come da tutti social network ed i vari forum ai quali ho preso parte, ho sempre tentato di far partire un appello all'unità dei praticanti di Arti Marziali. In particolar modo, ho sempre tentato di incontrare altri praticanti, per condividere il mio percorso marziale con loro, in modo da poter crescere insieme. Pochi hanno risposto ai miei appelli. Stavolta ci prova Fabio Rossetti, un amico che viaggia sulla mia stessa linea di pensiero. A lui la parola, speriamo che stavolta vada meglio...

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Leggendo i forum marziali, che vertono su centinaia di argomenti, mi fa sorridere quanta poca costruttività ci sia negli scambi tra coloro che scrivono. 

L’Arte Marziale è come una Madre che vede continuamente i suoi figli litigare e sente ognuno sostenere che lui è il figlio prediletto, quando dovrebbero unirsi ed amarsi per percorre bene e seriamente quella Via che percorrono. 

Scrivo in questo blog poiché chi lo ha creato e lo mantiene ha espresso una serie di principi marziali e li porta avanti. Con lui mi sono incontrato di persona e ci siamo guardati faccia a faccia. Da lì è nata una nuova collaborazione, che è uno stimolo bello ed utile non solo per noi, avendo l’idea di espanderlo a chi vuole e segue lo stesso iter.

Faccio una proposta: organizziamo degli incontri con un tema e nella pratica facciamo dei confronti costruttivi. Il primo tema propongo sia il rilassamento con le sue valenze nel combattimento e nella pratica.

Qualora ci sia un qualcosa da pagare, dovrà essere solo per contributo verso una struttura ospite, a meno che non li svolgiamo all’aperto. La gratuità del servizio e degli incontri è la regola da rispettare in questo caso.

Un saluto, 
Fabio Rossetti

9 commenti:

Unknown ha detto...

se sono incontri dove ognuno ( Tecnico-Sifu o Master) mette in campo la propria conoscenza con la reale disponibilità ad un onesto ed intelligente confronto critico per una ricerca della corretta interpretazione dell'arte e di contro, logicamente, l'abolizione delle becere e bislacche nozioni dogmatiche tanto presenti nell'arte....... Sarò assolutamente presente in prima fila

SSAPT ha detto...

conoscere potenzialità e limiti, in cui scendere dal piedistallo di "delirio di onnipotenza" che il cervello crede di possedere in un corpo forgiato muscolarmente dall'ufficio, l'automobile e la tavola imbandita. L'arte marziale è una scuola rigorosa e scientificamente sviluppatasi per estrarre il meglio da ciascuno di noi. Non ce un'arte migliore o una peggiore, tutte, se praticate correttamente, conducono allo stesso traguardo, ma a livello iniziale le differenze sono sostanziali ed ecco che ciascuno di noi può essere attratto dalla lotta (judo) o da calci e pugni (karate). A questo punto, come si andrebbe in Italia o in Brasile per trovare un ottimo calciatore, in Romania o in Russia, per una eccellente ginnasta, il Giappone (con la Cina e l'India che ne furono antichi ispiratori) è il luogo dove le arti marziali sono state affinate al meglio. In Giappone per secoli i samurai hanno perfezionato la tecnica di combattimento in modo scientifico e potente. Poi ci si adatta all'epoca in cui si vive, magari si aggiorna o migliora un settore, ma sempre a partire da un maestro fondatore. Viceversa, se si vuole cambiare, si è liberi di farlo, tornando all'origine (Cina, Giappone o Filippine che siano) si ripercorre a nuovo la conoscenza antica (che nel frattempo si è aggiornata) e si importa un nuovo metodo, che magari sostituirà per sempre quello precedente. Cambiare la tradizione del maestro non è nella tradizione delle arti marziali, divenire a nostra volta maestri riconosciuti e fondatori di un nuovo stile, ben venga, chi se la sente ed ha la capacità di farlo porterà a sua volta nuova linfa ad un percorso antico come l'umanità, ma ciò che è stato già codificato, se si vuole veramente essere in sintonia con la pratica del Budo, deve essere mantenuto inalterato. Allora, per avvicinare i ragazzi alle arti marziali nel loro vero spirito (Samurai = al servizio)? 1) non pretendo di essere Rambo, ma se sono aggredito, in base al contesto devo possedere coraggio, intelligenza, prontezza, agilità, efficacia, preparazione tecnica adeguate per ottenere il miglior risultato che eviti conseguenze deleterie a me e a chi sto proteggendo, sia nell'immediato, sia, successivamente, nei confronti della legge (eccesso di autodifesa), in questo Bruce Lee è un punto di riferimento fondamentale per l'occidente. 2) il percorso non è solo atletico (sportivo o di combattimento) bensì anche di vita, quindi la forma e la ritualità sono altrettanto importanti e devono corrispondere alla natura dell'arte marziale praticata, arte e neofita si incontrano, le arti diverse non si scontrano 3) il percorso, proprio perché fa parte della natura umana, deve essere socializzante, un maestro con un allievo, tanto comune nei film di karate kid, non è didatticamente educativo, perché più mi confronto e più cresco, proprio per evitare il delirio di onnipotenza suddetto. In alcuni dojo sono sempre tutti arrabbiati, tesi e irosi, quando un avversario è in difficoltà lo devono "sterminare senza pietà" (esagero ma è per dare l'idea), in altri c'è serenità nei visi, l'avversario è un compagno da rispettare. Quale fra i due modi di vivere è presente nell'attuale società? E quale fra i due vogliamo che sia presente nella società di domani?

Anonimo ha detto...

Quando c'è da sudare, incrociare le braccia, discutere sui principi... insomma, quando c'è da fare Wing Chun, io sono sempre disponibile.

Per la tipologia degli incontri, concordo con Riccardo.


Vito Armenise - CRCA

Anonimo ha detto...

Salve a tutti,
in settimana stilerò la proposta concreta con le linee da seguire, chi vuole aderire sarà il benvenuto;

Buona Pasqua

Fabio Rossetti

Anonimo ha detto...

L’incontro ha come tema il Rilassamento, le sue valenze nella pratica e nel combattimento.
Qualora ci sia un qualcosa da pagare, dovrà essere solo per contributo verso una struttura ospite, a meno che non li svolgiamo all’aperto. La gratuità del servizio e degli incontri è la regola da rispettare in questo caso.
Chi aderisce viene liberamente, portando una tecnica di rilassamento da praticare insieme, le sue esperienze e le sue considerazioni in merito al tema. Il tempo che ognuno avrà a disposizione lo concorderemo in base a quanti saremo. Essendo incontri di unione per crescere insieme, si viene in armonia, in pace e per lavorare insieme.
La regola dell’uguaglianza prevede che in questi incontri ogni partecipante si presenta col suo nome e niente di più. In questi ambiti siamo tutti uguali senza distinzioni di alcun tipo, non esistono gerarchie.
L’invito é per le persone praticanti di arti marziali che vogliono incontrarne altri, semplicemente per mettere in unione le proprie conoscenze e fare un lavoro pratico.
La scelta è libera e consapevole.
La data è per domenica 22 maggio. Il luogo verrà scelto e comunicato entro il 14 maggio. Sarà a Roma oppure ai Castelli Romani, zona Frascati. Col bel tempo si può stare all’aperto
L’orario è di mattina, dalle 10h00 in poi, andrà avanti quanto decideremo. Propongo un pranzo al sacco, per una giusta pausa e per chi vuole.

Chi viene, lasci nel commento la sua adesione scrivendo il proprio nome e cognome.
La comunicazione del luogo sarà inserita sul blog nel termine soprascritto.

Un saluto, Fabio Rossetti

Unknown ha detto...

Io posso solo il lunedì, il mercoledì ed il venerdì pomeriggio, oppure il giovedì, tutto il giorno.

Il fine settimana lavoro, fino a tutto settembre...

Riccardo Vacirca ha detto...

ritengo opportuno aspettare più adesioni per stabilire data e luogo in funzione della disponibilità e provenienza dei partecipanti, partecipanti che dovranno rientrare nelle caratteristiche e modalità che ho già messo nel primo commento ( lo ritengo indispensabile per una mia partecipazione ad un evento che risulterà rivoluzionario ma auspicabile nel WC)

Riccardo Vacirca
WEAC

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
concordo nell'attendere le partecipazioni. Per le condizioni di Riccardo Vacirca: gli incontri sono di unione, quindi quello che scrivi é assolutamente una condizione di base e fondamentale. Ognuno viene, si mette in gioco, porta una tecnica da praticare insieme. Ognuno poi farà le sue valutazioni di merito senza togliere nulla a punti di vista anche differenti. Preciso che l'incontro é aperto a chiunque pratichi e voglia fare un lavoro serio, bello e pratico.
Essendo il proponente, chiaramente svolgo una semplice funzione di coordinamento, e per qualsiasi precisazione sulla natura dell'incontro, sono chiaramente a disposizione. La garanzia del rispetto delle condizioni é in mano ad ogni partecipante, e chi non é d'accordo é inutile che venga a farci perdere tempo e a perdere tempo.
Affrontiamo l'evento in ottica costruttiva, propositiva e bella. Vi chiedo questo, semplicemente.

A presto, Fabio Rossetti

Riccardo Vacirca ha detto...

Per ora mi sembra di capire che siamo in due, aspettiamo almeno altre tre o quattro partecipazioni per riorganizzarci.
per il 22 avevo sospeso uno stage nella mia scuola ma credo di riconfermarlo in attesa di questi eventi.
Questo link l'ho messo anche sul mio sito.
Spero a presto