lunedì 15 novembre 2010

Intervista a Francesco Mavilio

Oggi incontriamo il Maestro Francesco Mavilio, fondatore del Wing Kung Fu.

Ci puoi dire qualcosa sulla tua vita? Quando hai iniziato a praticare Arti Marziali?

Ho sempre vissuto in modo attivo e spericolato, da ragazzo ero un po' scugnizzo e girovagavo per le strade con pattini a rotelle, monopattino o bicicletta eseguendo acrobazie, salti mortali alle pareti ecc, quasi un precursore del moderno “parkur”.

Inizio la pratica delle Arti da combattimento nel 1970 all’età di 16 anni, con la lotta libera visto che a quel tempo non esisteva molta scelta nell’ambito marziale ma ovviamente la palestra più frequentata, anche se provengo da una buona famiglia napoletana, era comunque la strada.

Con chi iniziasti a studiare lo stile Wing Chun?

Già dai primi film di Bruce Lee mi innamorai di quest’Arte e con gli amici ci si allenava per imitazione ma poi nel '76 incontro il mio primo vero Insegnante di questa disciplina il M° Pula Narcise, allora un personaggio molto particolare ma ben preparato.

Chi sono stati i tuoi Maestri nel passato? E chi è il tuo attuale Maestro?

Tutto d’un fiato?!

Dal 73 al 78...studio Karate Shotokan con il M°  Nicola Arena raggiungendo il grado I° Dan … 
Dal 76 al 78 Ju-Jutsu e Wing Chun, ma la mia sete di conoscenza mi porta all’incontro con il Gran Master Jack R. Pollack con il quale mi alleno quotidianamente tre ore al giorno per tre anni, ed è lui che mi introduce al GM° Fay Ng nello Stato di Washington D.C. (U.S.A.). 
Nell’82 mi reco in Germania al Castello di Heidenberg dal SiGung K.Kernspecht e il GranMaster Bill Newman con i quali pratico privatamente Wing Tsun ed Escrima.
Nell’85 approfondisco lo studio del Wing Chun con il SiGung Cheung Chuch Hing (William Cheung) negli U.S.A. (a quei tempi ero unico diretto discepolo Italiano del Gran Maestro).
Nell’88 inizio il percorso formativo nell’E.W.T.O. (W.T.O.I. in Italia) con i GM. K. Kernspecht e SiJo Leung Ting fino alla fine del 99 (anno in cui mi dimetto dall’organizzazione) per iniziare il mio percorso personale e più costruttivo.
Anche se la mia vera passione è stata principalmente il Wing Chun ho sempre desiderato conoscere le altre discipline marziali per cui ho praticato: nell’86 Tai Chi Chuan con il Gran Master Schin Dae Woung per tre anni; Kick Boxing con Benny Urquidez "the jet"; nell’87 mi reco per un mese in Cina per un corso intensivo di Wu Shu nell’Accademia di Shangai dove studio: TomBei Chuan, TaiChiChuan e armi bianche.
Nel 91  per un mese in Thailandia per un corso intensivo di Muay Thay (nella giungla di Puket).
Nel 99 in Costa Rica per due mesi, coadiuvato da mio figlio Wosief , dove tengo corsi e dimostrazioni c/o la Scuola di Polizia locale ed i corpi speciali della P.E.A.; ricevo ad honorem il IV° grado tecnico di Choy Li Fut. . 
Nel  2000 intensivo con Sifu Salih Avci in Colon (Germania) e un mese ad Anamur (Turchia).
Qhi-Gong con il GM. Dott. Yang Jwing Ming.
Nel 2003 mi associo all’I.W.K.A. di Sifu Iadarola Sergio e partecipo a diversi intensivi con SiGung A. Hoffman (WengChun) e GM. F. Bering (Brasilian Ju-Jitsu),  nel 2005 mi dimetto dall’I.W.K.A.
Riprendo la mia personale Organizzazione e conio la sigla WKF (WingKungFu) per distinguere la nuova interpretazione del WingTsun/Chun, strutturando nuovi programmi didattici all’avanguardia. Creo il Logo e il motto: Fiore Fuori...Drago Dentro.

Bene ora penso tu voglia sapere chi sia il mio attuale Maestro? Ti confesso che a un certo punto bisogna saper camminare da soli ma non si smette mai di apprendere per cui i miei attuali Maestri oltre a me stesso sono: mio figlio ed i miei discepoli!!!

Come si può diventare SiFu nella tua associazione?

Bene prima di tutto iniziare un percorso di apertura mentale, le tecniche che insegno sono un po' controcorrente, si! perché qualcosa del così detto “stile tradizionale” l’ho stravolto. Poi raggiunto il II TG con diversi anni di insegnamento e con un certo numero di allievi al seguito (visto che Sifu vuol dire padre) si può ottenere questo titolo (in verità un pochino abusato e bistrattato in Italia!)

Quante ore ti alleni al giorno?

Distribuite durante la giornata e comprese quelle di insegnamento una media di tre quattro intense, ma ovviamente essendo un appassionato in ogni istante della mia vita quotidiana provo, sperimento qualcosa di nuovo, ma non ho un programma fisso di allenamento tranne che per le lezioni che spesso mi tengono impegnato anche per otto ore di seguito, come quest’estate che con mio figlio, Sifu Wosief, accampati sulla riva di un fiume abbiamo praticato 8 ore al giorno per due settimane!

Hai mai combattuto in contesti sportivi? Quando, dove e con quali risultati?

In verità la maggior parte degli incontri sono avvenuti nelle famose strade di Napoli, ma da giovane nel Karate ho partecipato anche a tornei sportivi (che non amo particolarmente) raggiungendo discreti risultati o squalifiche per colpi fuori regolamento. Poi dopo decenni, nel 2007 (all’età di 53) mi son ritrovato a partecipare ad un torneo mondiale di Tui Shou libero qualificandomi II° Classificato (Beh! Sono un po' vecchio per queste cose!!!)

Quante ore a settimana dovrebbe praticare uno studente per progredire in maniera seria? 

Come dico sempre ai miei allievi la pratica del WingKungFu è fatta di ore non di anni per cui se hai tempo tutto di guadagnato pratica il più possibile. Per gli allievi magari un ora al giorno o dieci settimanali, a giorni alterni, sotto una buona guida sono sufficienti per raggiungere un discreto livello senza grosse rinunce. Ma è importante di tanto in tanto sottoporsi ad una full immersion (il Kung Fu infondo è duro lavoro e la sola teoria o filosofia è inutile).

Cosa ne pensi degli altri SiFu e dei loro metodi di insegnamento, nelle altre associazioni e Famiglie di Wing Chun?

Non spetta a me giudicare l’operato degl’altri, cerco di essere il più onesto possibile ed insegno in maniera spontanea tutto quello che conosco! Voglio che i miei allievi siano al top quindi non ho segreti!!! Spero che i miei colleghi facciano lo stesso!?

Possiamo sapere la differenza tra il tuo WingKungFu e le altre interpretazioni?

Il mio Metodo?
Contenitore e contenuto, tutto qui, il contenitore è il nostro corpo e le sue dinamiche! Far acquisire al corpo svariate esperienze motorie che lo renderanno flessibile e forte, in una parola “forgiato”! Una volta acquisite capacità condizionali idonee il corpo sarà malleabile e le sue reazioni fluide!
Creare situazioni tali che fanno compiere al corpo un movimento istintivo di risposta “contenitore” per poi rettificare alcuni movimenti richiamando la tecnica più consona, ecco creato il “contenuto” che andrà ad adagiarsi perfettamente nel contenitore! L’azione ottenuta sarà spontanea e perfettamente tecnica senza pensiero predefinito!
Ciò non toglie che i principi si possano trasmettere nello stesso istante che si sta realizzando l’esperienza e che con la ripetitività del gesto si ottenga la sua interiorizzazione!
L'apprendimento è un processo attivo di acquisizione di comportamenti stabili in funzione dell'adattamento dovuto a stimoli esterni o interni. “Apprendere è adattarsi”
Siamo stati abituati a lezioni frontali che pretendono di trasmettere “tecniche stereotipate” (tan, bong, wu sao, ecc) ma il processo di apprendimento basato sulla propriocezione è molto più valido e duraturo oltretutto più coinvolgente! Con il tempo l’allievo avrà una mente aperta e potrà dar sfogo alla sua creatività!

Quali sono i concetti di combattimento su cui è focalizzata la tua Scuola?

Il combattimento (quale che sia sportivo, di allenamento o reale) è un momento di interazione con un altro essere, racchiude in se dinamiche fisiche, tecniche e soprattutto psicologiche, se nella pratica quotidiana non trascuro questi elementi il momento di un confronto non sarà mai una preoccupazione ma semplicemente una comunicazione! Tatticamente preferisco eludere l’attacco ed angolarmi anziché affrontarlo direttamente!
Non insegno ad essere il migliore a tutti i costi (il momento che lo pensi hai già perso), ma a pretendere il massimo da se stessi in ogni circostanza!

Ci puoi dire qualcosa sul 'Luk Dim Poon Kwan'?

Un bastone lunghissimo che mette alla prova la nostra resistenza fisica, allenandoci alla forza esplosiva, all’elasticità tendinea e ad una particolare dinamica che permette al bastone di vibrare. Con la costante pratica e la ripetitività del gesto fino allo sfinimento si ottengono grandiosi effetti nelle braccia così lo riterrei più un attrezzo che un arma vera e propria (che è ovviamente fuori dal contesto dei nostri tempi). Certamente le abilità ottenute dall’utilizzo del LDPK possono essere trasferite ad altre armi anche non convenzionali, più pratiche nella difesa personale.

Ci puoi dire qualcosa sui 'Bart Cham Dao'?

Eterno dilemma: chi è nato prima, il Wing Chun a mani nude o i suoi coltelli? Paragonabile a quello dell’uovo e della gallina. È possibile che si siano influenzati a vicenda. Anche se di fatto il risultato è ovviamente estremamente diverso! Certo è che l’utilizzo di quest’arma influisce molto sul corretto uso delle azioni a mani nude e l’ impostazione coordinata delle tecniche.
Le enormi differenze che si notano nelle performance delle varie scuole come al solito potrebbero disorientare i praticanti, ma proprio questo dimostra la malleabilità di questo sistema aperto a diverse interpretazioni ed influenzato dall’ecletticità e la destrezza dell’Artista. Un movimento lo puoi eseguire statico, secco e deciso, ma con l’eleganza e lo stile (sempre nel pieno rispetto dei principi) la funzionalità non cambia di certo e ne guadagna in bellezza estetica (infondo parliamo di un Arte no?)
Spesso ci fanno credere che nelle armi ci sono dei segreti, come quello noto a tutti: “il segreto dei passi” ma secondo la mia modesta opinione l’unico vero segreto è la pratica dura e costante. L’unico vero limite è la mancanza di esperienza e genialità.

Vorrei portare all’attenzione dei lettori un arma dimenticata utilizzata anche come coadiuvante della pratica a solo: il “Jook Wan Huen” o anello di rattan, ma magari ne riparleremo essendo un argomento interessante e sicuramente dimenticato da tutti, almeno in Italia.

Un cordiale saluto a tutti!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

bah... sulle mille arti marziali studiate nella giungla di puket con mille maestri lascio correre... se uno ci vuol credere fatti suoi...

ma che lui nell'85 abbia approfondito il wing chun (quale?) con qualche ora di seminario con Cheung... e che per giunta fosse l'unico allievo italiano, quando Boccato era dall'80 suo rappresentante per l'Europa e l'Italia... questa è propria una cazzata bella e buona... e quando uno comincia a dire cazzate già dalla prima frase...

Roberto

Hamura ha detto...

Bellissima intervista, bellissime esperienze di vita e bellissimo modo di vivere il Kung Fu!

Unknown ha detto...

l'intervista e l'esperienza sono molto belle, non c'è che dire, e l'opinione spontanea del suo allievo parla da sola. però allo stesso modo anche io ho qualche perplessità, come ha scritto l'anonimo del primo commento; anche io posso confutare il fatto di William Cheung, perchè è stato Boccato l'unico allievo diretto riconosciuto (basta guardare sul sito del GM cheung), quindi si dovrebbe verificare anche tutto il resto, non per malafede, ma per correttezza. magari questo praticante ha tantissima voglia di fare, è bravo e tutto il resto, però prima di parlare di allenamenti a stretto contatto con esperti nei rispettivi stili bisogna fare attenzione, sennò si rischia di finire come fanno in molti, che si autoproclamano maestri dopo qualche seminario, tutto qua, buona pratica a tutti.

Unknown ha detto...

l'intervista e l'esperienza sono molto belle, non c'è che dire, e l'opinione spontanea del suo allievo parla da sola. però allo stesso modo anche io ho qualche perplessità, come ha scritto l'anonimo del primo commento; anche io posso confutare il fatto di William Cheung, perchè è stato Boccato l'unico allievo diretto riconosciuto (basta guardare sul sito del GM cheung), quindi si dovrebbe verificare anche tutto il resto, non per malafede, ma per correttezza. magari questo praticante ha tantissima voglia di fare, è bravo e tutto il resto, però prima di parlare di allenamenti a stretto contatto con esperti nei rispettivi stili bisogna fare attenzione, sennò si rischia di finire come fanno in molti, che si autoproclamano maestri dopo qualche seminario, tutto qua, buona pratica a tutti.

Anonimo ha detto...

Francesco
io pratico wing kung fu con sifu Mavilio e posso dire che la sua preparazione è davvero impressionante, il modo in cui insegna è impeccabile ... ma non è questo a contraddistinguere il wing kung fu , quello che lo caratterizza è il clima di familiarità che si crea in palestra ed il desiderio di migliorare insieme ai proprio compagni compiendo un percorso collettivo... inoltre a chi critica lo studio delle altre arti marziali del sifu, voglio ricordare che lo stesso yip man ha studiato diverse varianti del wing chun , e che bruce lee per liberare lo stile ed arrivare al keet kune do ha provato tutte le principali arti marziali

Unknown ha detto...

il problema sta nel vedere COME ha imparato le varianti e le altre am in generale, anche io penso ci voglia una mente aperta e personalmente non condanno affatto il provare altre cose, ma fare affermazioni come essere l unico allievo italiano di cheung quando non può essere così, sono queste le cose che fanno dubitare tt qua...il clima è importante, ma è determinante anche il percorso in se

sifu Francesco Mavilio ha detto...

Penso che un mio allievo si sia già espresso nel forum per far semplicemente comprendere quello che ho scritto (ma purtroppo c'è sempre chi chiude occhi e orecchie e spalanca solo la bocca! Che importa fanno parte anch'essi del gioco!!!)

Non ho mai affermato di essere un esperto in tutte le discipline che ho indicato nel curriculum, dove ho specificato periodi e luogo, ma purtroppo tanta gente che non ha la possibilità o la capacità di espandere la propria mente e le proprie esperienze non può che criticare, pensando che questa sia la loro forza! Non amo replicare commenti poco costruttivi, ma sono apertissimo a qualsiasi confronto su tutto ciò che ho scritto, di cui mi ritengo responsabile se ha suscitato tante perplessità!!! Invito tutti a rileggere (senza pregiudizi) e dirmi sinceramente se in qualche punto ritiene che io abbia "montato" le mie esperienze!!!

Non mi piace essere prolisso, nel mio modo di vivere sono più aperto a confronti faccia a faccia anziché celati da uno schermo! E, visto che è stato tirato in ballo, invito anche Sifu Boccato ad intervenire, se gli va, in quanto a conoscenza di qualche particolare in più!!! Ma se non dovesse farlo non lo biasimo certo!

Con stima Sifu F.Mavilio

Anonimo ha detto...

io credo che talvolta si trascenda un po'.

quando si prepara un curriculum, questo curriculum si suppone che riporti tutte le esperienze significative, in un certo ambito, che una persona puo' aver fatto, o che la medesima puo' ritenere significative nel proprio percorso.
il che non vuol dire aver raggiunto una maestria in un altra disciplina,anche se bisogna riconoscere che non sempre le discipline sono cosi' diverse fra loro(non riconoscerlo significa che si e' in qualche modo ancora legati al concetto di pezzo di carta,o al concetto di marketing di differenziazione del prodotto, e non non a discorsi di concretezza).
Se l uso del corpo e' alla base della scienza delle arti marziali, su questa base sono molte le discipline che si incontrano e condividono i medesimi concetti, a volte in toto, e a volte solo in parte.E' lo stesso che avviene tra lingue del medesimo ceppo!

Con questo non sto difendendo nessuno, perche' non devo e comunque nessuno ha bisogno che io lo difenda, ma sto solo spezzando una lancia nei confronti del buon senso e della moderazione e ponderazione del giudizio!

Guido

Unknown ha detto...

sono perfettamente d'accordo, la mia era una considerazione generaica sul mondo delle am, e del kung fu in particolare, che come ben si sa è vario e fuorviante; il discorso di Cheung l'ho fatto perchè in tal caso è l'unica cosa che io personalmente so, ripeto che non c'era accusa in me, se è stata letta così faccio ammenda.

Vedere che una persona cerca e prova diverse am e stili, riuscendo a trovare un suo equilibrio e una sua comprensione, a me fa solo piacere e anche invidia in senso buono, è quello che vorrei fare io, per cui non sono certo qui a muovere accuse a chi poi pratica da molto più tempo di me.
Ho solo colto l'occasione in questione, forse sbagliando, per ribadire che toccare diverse am in modo per così dire "superficiale" non è sinonimo di esperienza e garanzia per futuri allievi, ma non mi riferisco a questo caso particolare, che ho semplicemente "usato" per fare una considerazione costruttiva, tutto qua, buona pratica a tutti.

Angelo ha detto...

Salve,
...solo per lasciare una testimonianza per amor di verità. SiFu Mavilio è stato il primo rappresentate italiano di GM Cheung negli anni che lui ha indicato; personalmente ho iniziato il sistema Cheung con lui.
SiFu Boccato, che mi ha insegnato dal 1988 al 1999, divenne rappresentante italiano di GM Cheung nel 1995. Si è dimesso nel 2004-2005.
Cordialmente.
SiFu Angelo Nardo