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sabato 4 agosto 2012

Solo il Tao (道) aiuta l'uomo a comprendere il vuoto

Riflettevo poco fa sullo spazio, elemento fondamentale per la pratica del Wing Chun. Non so se tutti siano in grado di comprendere una qualsiasi forma senza la componente dello spazio vuoto ad essa correlato. Purtroppo noi ignoriamo lo spazio perché è uniforme, come l'acqua per i pesci e l'aria per gli uccelli. Pare impossibile dare descrizioni comprensibili di elementi e dimensioni che sono costanti in tutte le esperienze, come coscienza, tempo, moto o elettricità. Eppure quest'ultima, per esempio, per noi è molto importante, ha proprietà misurabili e controllabili.

Io sento intuitivamente lo 'spazio' ed il 'vuoto' (空 - Kōng) e li reputo molto importanti per noi. Pensate al bambino che stuzzica il proprio cervello immaginando lo spazio che si espande sempre più senza limiti. Questo spazio non è "il nulla" come molti lo indicano, poiché io non posso sfuggire dal senso che lo spazio e la mia consapevolezza dell'universo siano la stessa cosa. Richiamo alla mente le parole del patriarca Ch'an, Hui-Neng, che scriveva ben undici secoli dopo Lao-Tzu:
La capacità della mente è ampia e vasta, come l'ampio cielo. Non startene a sedere con la mente fissa sulla vacuità. Se lo fai tu cadrai in un neutro genere di vuoto. La vacuità include il sole, la luna, le stelle e i pianeti, la grande terra, montagne e fiumi, tutti gli alberi e le erbe, uomini cattivi e uomini buoni, cose cattive e cose buone, paradiso e inferno; sono tutti nel mezzo della vacuità. Anche la vacuità della natura umana è come questo. (Tan-ching 24, trad. Yampolsky (1), p. 146)
Percepire lo spazio e l'assenza di spazio è fondamentale per la nostra pratica ed è per questo che vi invito a rifletterci. Solo la comprensione della dualità del Tao (道), lo Yin e lo Yang, può permettere ai praticanti di Wing Chun di occupare lo spazio o creare il vuoto. Solo in questo modo possiamo far appello alle nostre capacità di pressare, tirare, afferrare, colpire, assorbire, etc. Senza il concetto di spazio e vuoto, la nostra pratica è morta. Rifletteteci. 

giovedì 29 luglio 2010

L'impossibilità della classificazione


Da molto tempo lavoro ad un glossario dei termini tecnici del Wing Chun Kuen. Nonostante mi impegni in modo serio, ancora non sono riuscito a completarlo, perché qualcosa sfugge sempre. Il motivo è semplice: il pensiero cinese rifugge la classificazione. Quest'ultimo è un concetto del tutto occidentale, che non ci permette di accogliere in pieno la cultura d'Oriente, basata sulla teoria della combinazione.

Questo significa che per avvicinarsi alla cultura del Wing Chun Kuen non possiamo assolutamente fermarci ad un'interpretazione letterale di ciò che troviamo scritto. Oltretutto, dobbiamo abbandonare la nostra manìa di teorizzare ovvero di cercare delle regole scientifiche, matematiche, immutabili.

La flessibilità, l'assenza di una forma e l'estrema mutevolezza sono le caratteristiche di base del pensiero cinese. Credo che sia un assunto imprescindibile per poter praticare un'Arte Marziale nata nell'intreccio e dall'interazione dei due poli Yin e Yang, che si alimentano reciprocamente senza posa.

Proprio da questa mancanza di classificazione deriva la vera qualità del praticante di Arti Marziali Tradizionali Cinesi: la maestrìa della coppia Xu/Shi, vuoto/pieno, sia in senso fisico che psicologico. Attraverso questa dota, acquisita con l'esperienza, il Maestro di Arti Marziali dovrebbe saper utilizzare tanto il disordine quanto l'ordine, la staticità come il moto perpetuo, la difesa come l'offesa e così via. Nello scontro la coppia vuoto/pieno occupa il posto di Yin/Yang.

Come i più attenti lettori avranno capito, questo è il succo della mentalità taoista, la quale si riverbera in tutta la disciplina che pratichiamo. Non è un caso che parliamo sempre delle capacità dell'acqua come del nostro obiettivo da raggiungere. Come il flusso d'acqua si adatta ad ogni piega del terreno per garantirsi un suo corso continuo, così noi dobbiamo imparare a vincere senza combattere, imitando il comportamento dell'elemento principale della nostra esistenza. La metafora della flessibilità deve dominare il nostro cammino.

Un proverbio cinese recita: predisporre regole per ogni circostanza impigrisce la volontà.

mercoledì 16 dicembre 2009

Sei direzioni per avere una struttura sferica

L'ho pubblicato ieri sul blog IDPA, ma ci tengo a metterlo anche qui. Colgo l'occasione per ringrarvi tutti per aver fatto raggiungere le ottomila visite a questo blog! Grazie a tutti voi!

Il nostro corpo in ogni suo movimento, in ogni azione, si deve comportare come una sfera di energia. Ogni movimento deve contenere anche il suo contrapposto, così come nello Yin c'è lo Yang e viceversa. Come in un pallone pieno d’aria, nel corpo devono essere presenti le spinte verso l’esterno in ogni direzione, verso l’alto, il basso, a destra, a sinistra, avanti e indietro. Questa componente deve esserci sia staticamente che dinamicamente se vogliamo sviluppare una struttura sferica di fronte all'avversario, così come nella vita di tutti i giorni.

Il simbolo del Tao, per esempio, non rappresenta solo una realtà metaforica, ma anche una realtà sostanziale, che si esplica, oltre che sul piano mentale, sul piano prettamente fisico-energetico. Questo vuole dire che il corpo si comporta come una sfera di energia e sviluppa la consapevolezza della forza che si esplica uniformemente nelle sei direzioni fondamentali Come in un pallone, dove la spinta interna é uniforme in tutte la direzioni.

Il corpo deve diventare una sfera di energia che ruota intorno al proprio asse centrale d’equilibrio; la nostra struttura deve essere integrata e bilanciata funzionalmente per permettere una proficua armonia tra l’alto e il basso, l’anteriore e il posteriore, la destra e la sinistra, il centro e la periferia, l'interno e l’esterno.

Il gioco dinamico delle forze raggiunge il suo punto di bilanciamento nel centro del Dan Tian inferiore da dove si sviluppa la capacità di difesa in tutte le direzioni contemporaneamente. Per ottenere questo occorre che ogni parte sviluppi due qualità fondamentali: intelligenza e forza. Ciò richiede attenzione ed una precisa conoscenza del giusto rapporto che esse devono intrattenere fra di loro. Forza ed intelligenza sono strettamente legate,e devono essere sviluppate armonicamente, nessuna delle due deve prendere il sopravvento.

mercoledì 14 ottobre 2009

I Trigrammi nel Wing Chun


A causa della complessità dei Trigrammi, qui di seguito riporto una spiegazione semplificata della loro applicazione per le diverse Arti Marziali. In primo luogo, il Wing Chun mostra il gioco degli opposti - mente e corpo, forte e debole, notte e giorno, pieno e vuoto -. C'è un costante cambiamento dell'equilibrio di Yin e Yang in qualsiasi momento. Questo gioco di opposti è esemplificato dallo stile di Kung Fu Wing Chun.

Il Wing Chun ha lo Yang (ad esempio la forza, l'aggressività, la durezza) delle Arti Marziali esterne ed ha i principi di Yin (ad es. la parte salutare interna, la morbidezza, lo sviluppo del Chi) che gli garantiscono di essere una disciplina completa ed equilibrata. L'essenza del Wing Chun non è solo uno stile, ma un principio che può essere applicato a qualsiasi Arte Marziale.

I Trigrammi rappresentano il sistema binario di numerazione dell'I-Ching. I-Ching è usato per tracciare e concettualizzare la quantità variabile di Yin e Yang, in qualsiasi posizione nel Wing Chun. Vi invito a fare riferimento alle immagini postate poco sopra e poco sotto per comprendere le spiegazioni che seguono.

(Ch'ien - Cielo)
Le tre linee continue rappresentano il punto in cui il Wing Chun è in gran parte Yang. Il sole a mezzogiorno è considerato nella sua massima espressione Yang. Il duro esercizio fisico è per la maggior parte Yang. La tigre è probabilmente l'animale che rappresenta meglio la caratteristica totalmente Yang del Wing Chun.

(Tui - Lago)
Il sole è al suo stato Yang solo per un attimo, poi comincia a calare. I due trattini rappresentano lo Yin. Quindi da una posizione totalmente Yang (cioè il calore del mezzogiorno), il sole comincia a calare, raffreddando la terra (Yin). Aggiungendo l'elemento di morbidezza nell'esercizio fisico si inizia a capire il Wing Chun.

(Li - Fuoco)
A metà strada tra mezzogiorno e mezzanotte, il tempo del giorno e della notte diventano uguali. Il calore del giorno e il freddo della notte sono al loro punto medio. L'Arte Marziale salda gli elementi esterni con gli interni. Dalla costruzione di una possente forza fisica e dal lavoro interno si sviluppa una buona qualità.

(Chen - Tuono)
Di notte il calore del giorno ha ancora una certa influenza. Ciò significa che, nonostante un movimento sia per il 30% duro e per il 70% morbido, è ancora considerato un movimento esterno. Le posizioni fisicamente impegnative vengono praticate con la dovuta attenzione sulla respirazione.

(K'un - Terra)
L'opposto di mezzogiorno è mezzanotte ovvero quando il giorno è al suo Yin. L'esercizio dello Yin è mentale, interno e riempie di energia. Questo trigramma può essere rappresentato dal Chi Kung da fermo, che calma la mente e, a sua volta, rilassa il corpo, trasformando l'ossigeno in energia da conservare e distribuitre in tutto il corpo.

(Ken - Montagna)
La mezzanotte, come il mezzogiorno, è un attimo, poi il sole inizia a salire. Quindi da una base di Yin (il fresco della mezzanotte), il sole comincia a salire, portando il calore, Yang. Aggiungendo l'elemento del movimento fisico per la circolazione del Chi (energia) si può costruire la salute e la forza fisica senza l'esaurimento normale di energia associata con l'esercizio fisico esterno. Poniamo mentalmente l'energia nel movimento, prima di uno spostamento fisico, quindi prima della immissione di Yang nello Yin.

(K'an - Acqua)
A metà strada tra mezzanotte e mezzogiorno l'equilibrio tra la notte e il giorno diventa ancora a metà. Questa volta il punto chiave è che il freddo della notte si fonde con il calore del giorno che viene dopo. Troviamo questo equilibrio di interno ed esterno nell'esecuzione della Siu Nim Tau per il potenziamento del Chi. Bisogna imparare a costruire ed usare la forza interna per poterla poi sviluppare e sfruttare nei movimenti esterni.

(Sun - Legno)
Tornato di nuovo il giorno, il freddo della notte ha solo una scarsa influenza. Ciò significa che il movimento eseguito con il duro esercizio fisico è stato avviato e condotto dall'interno. Pensiamo a tutti i movimenti fluidi della Biu Tze.

Questo è stato solo un semplicistico metodo di applicazione della teoria di Trigrammi nelle Arti Marziali. Con ulteriori studi, troveremo metodi più dettagliati di applicare i Trigrammi ed utilizzarli per definire ed evolvere l'uso di tutte le parti del corpo, le applicazioni di lotta e le otto direzioni di movimento.