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venerdì 12 novembre 2010

Intervista a Roberto Blandino

Oggi incontriamo Roberto Blandino, Maestro della Scuola di Gianluca Boccato (Famiglia Cheung/Lam).

Ci puoi raccontare come è nato il tuo amore per le Arti Marziali? Quando hai iniziato a praticarle e, soprattutto, cosa hai studiato prima del Wing Chun?

Ciao Riccardo. Innanzitutto grazie per l'occasione che mi stai dando, ma non amo il titolo di “Maestro”, non fosse altro per l'estrema svalutazione che ha avuto nella storia recente della nostra Arte. Il mondo (soprattutto occidentale) è piantumato di “maestri” che si fatica a definire semplici allievi e ad un occhio inesperto e non smaliziato è facile fare confusione nel giudizio. C'è da dire che entro pochissimi anni saremo alla resa dei conti, dal momento che, vista l'età avanzata, scompariranno gli ultimissimi veri Maestri ed ogni legame (o quasi) con le Fonti e la Storia di questa meravigliosa Arte saranno un mero ricordo, che col tempo sparità anch'esso.
Perciò chiamami semplicemente “Roberto”. 

Per rispondere alla tua domanda ho cominciato a studiare Arti Marziali, e più precisamente Shao Lin Chuan nel 1986, all'età di 14 anni sotto la guida del compianto M° Chang Dsu Yao, scomparso poi nel 1992. Conobbi la sua Scuola grazie ad un carissimo amico di famiglia, suo allievo diretto e responsabile della “chiamata” del Maestro in Italia. Fu un'ottima “palestra”. Il Maestro Chang era un uomo eccezionale, uno di quelli che vengono definiti “tesoro vivente” e patrimonio dell'umanità, al pari delle meraviglie architettoniche e paesaggistiche del pianeta. I suoi insegnamenti, negli anni in cui li seguì, vertevano principalmente sull'uso della struttura corporea e della respirazione, sul generare potenza attraverso l'uso del corpo... Ricordo che una volta mi corresse, dopo una mia smorfia di sofferenza ad un esercizio particolarmente faticoso, con queste parole : “Non devi lasciare trasparire alcuna emozione, nessuno sforzo, nessuna informazione, altrimenti il tuo avversario saprà che stai soffrendo e peggio un semplice passante, magari vedendo solo il tuo volto e non ciò che stai facendo, potrebbe pensare che gli stai facendo le boccacce... e sarebbe scortese da parte tua...”. Il combattimento era visto in maniera molto marginale rispetto alle finalità dell'addestramento. Quando passai a studiare il Wing Chun, quelle basi apprese alla dura scuola del Maestro Chang, mi furono preziosissime.

Quando hai iniziato a studiare il Wing Chun? Puoi ripercorrere i tratti salienti della tua 'carriera'?

Ho iniziato nel 1994. A quel tempo pensavo che il wing chun fosse praticato in ogni scuola con quel nome (più o meno storpiato per motivi commerciali) e che uno valesse l'altro. Cominciai lo studio presso la scuola di un allievo del M° Boccato a Mestre, per poi passare direttamente quale suo allievo privato nel 1996. Il M° Boccato cominciò il suo apprendistato nel 1968 all'età di 7 anni sotto la guida di Si Fu Steve Lam di Macao, allievo di Si Fu Chang Li, allievo di Leung Bik. Metà di ciò che pratico deriva quindi da quel lineage non passato attraverso Yp Man. Il restante 50% deriva dal GM William Cheung, il cui wing chun deriva in parte sempre da Leung Bik ed in parte da Chu Chung Man, sempre attraverso Yp Man. Confrontando il weng (wing) della famiglia Chu e le due versioni di Leung Bik intra ed extra Yp Man, le assonanze si rivelano sbalorditive. Ma ciò non deve stupire visto che originariamente wing e weng erano due rami dello stesso albero... Lo stesso Leung Jun è ricordato come Maestro di weng chun... Quando divenni Si Fu nel 2001 molte di queste sfumature storiche mi erano ignote, la ricerca e la voglia di comprendere hanno fatto il resto. Il confronto costante con altre discipline Marziali e sportive è stata la tappa obbligata del mio percorso marziale.

Quali sono stati i tuoi Maestri? Oggi chi è il tuo Maestro?

Come ho accennato prima il M° Chang Dsu Yao, e poi il M° Gian Luca Boccato. Nelle Arti Marziali il vero rapporto Maestro/Allievo dura a vita, perciò anche cambiando strada e percorso il Maestro che ci ha guidati per mano per un periodo della nostra vita, sarà per sempre il nostro Maestro. Non esistono ex Allievi o ex Maestri... sia chiaro, non sto parlando del turismo marziale tanto caro a noi occidentali... non sto parlando di foto carpite con l'inganno, diplomini a pagamento e di “Istruttori Chum Kiu” o peggio “Istruttori Siu Nim Tau”... il rapporto con questi “maestri” se fosse realmente a vita sarebbe una condanna...

Sei un SiFu. Come si viene eletti tali nella tua Scuola?

Dopo aver dimostrato di aver appreso e di saper applicare il programma a mani nude dello stile. Tutto il programma a mani nude. Una volta diventati Si Fu occorre necessariamente fare esperienza come insegnanti ma soprattutto come combattenti. L'insegnamento serve e rimettere in discussione ciò che si è appreso ed a ricominciare da capo ogni volta, è un lavoro di ricerca interiore per l'Insegnante, almeno quanto lo è per l'Allievo. Fare esperienze al di fuori di ciò che si è praticato è un altro punto fermo imprescindibile per la reale comprensione dell'Arte. Come il confrontare più lineages possibile con ciò che si è appreso. Inoltre un Si Fu si deve allenare molto, sia tecnicamente che fisicamente... Un Si Fu che, per esempio, dopo un paio di scambi veloci ha il fiatone, o è dedito ad intemperanze alimentari non è un Si Fu serio. Deve sempre essere un gradino sopra il più bravo e dotato dei suoi Allievi. Occorre essere degli esempi, dei modelli e questo si ottiene e mantiene solo con un impegno costante. Punto importatissimo da sottolineare è che un Si Fu è uno studente, è un Allievo che finalmente conoscendo il sistema a mani nude deve studiare le armi, massaggio, MTC (medicina tradizionale cinese), Dim Mak, erboristeria... in modo da diventare Maestro... Quando divenni Si Fu il mio Maestro mi consegnò il pezzo di cata con queste parole "Ora, finalmente, cominci a fare Wing Chun...". Non lo ringrazierò mai abbastanza per quelle parole.

Quante ore al giorno ti alleni?

Mai meno di tre/quattro, se quel giorno non insegno due "fisiche" e due "tecniche". Se insegno mai meno di due, una ed una, più l'insegnamento. Quando ero ragazzo e fino ai 30/32 anni mi allenavo in media 6/7 ore al giorno, in effetti la mia vita era abbastanza semplice, lavoro ed allenamento.

Hai mai combattuto in contesti sportivi? Con quali risultati?

Guarda il primo kick boxer che ho affrontato mi ha rotto il setto nasale, il primo thai mi ha messo giù per ko tecnico per frattura della tibia destra... è passato molto tempo ma senza esperienze negli sport da combattimento è molto difficile comprendere cosa sia un combattimento e quali siano le difficoltà connesse. Il vecchio aforisma del prenderle prima di darle è oltremodo valido. Certo a non tutti interessa, ma si tratta pur sempre di arti guerriere... Come vedi parlo volentieri soprattutto delle mie sconfitte, perchè esse sono state mie Maestre. Mi hanno insegnato molto, mi hanno obbligato a prendere atto delle mie debolezze e di come superarle. E' facile riempirsi la bocca ma se un cazzotto di un pugile non lo hai mai preso non saprai mai di cosa si sta parlando. Il mio è un “tu” impersonale ovviamente... Quelle esperienze mi hanno fatto comprendere che essere laureati in medicina non significa essere in grado di trapiantare un cuore. Figuriamoci se poi qualcuno è pure un laureando... Sono aberrazioni tutte occidentali che un laureando in "medicina" abbia una cattedra in "chirurgia d'urgenza"... Nessuno si farebbe opperare da uno studente in medicina... eppure, ogni anno migliaia di studenti nel Mondo si affidano agli insegnamenti di moltissimi pressapochisti autoreferenziati. Ed ill wing chun, così, si estingue.

Quante ore dovrebbe dedicare all'allenamento uno Studente che volesse progredire in modo serio?

Dovrebbe dedicarsi al suo allenamento in maniera molto seria ovviamente e non meno di 12/14 ore alla settimana, meglio di più però. Personalmente da ragazzo mi allenavo almeno 35 ore alla settimana. Per prima cosa si deve pensare alla qualità dell'allenamento prima ancora che alla quantità. La qualità di ciò che si pratica dipende dal Maestro che ognuno si è scelto, e al di là della preferenza accordata a uno o all'altro, la qualità dell'insegnamento è al di fuori del nostro controllo. Sotto il nostro controllo è la nostra qualità come allievi. Per prima cosa occorre ponderare il tempo libero che abbiamo a disposizione durante una settimana tipo. Cominciare da piccoli aiuta, perché si impara fin da subito a far diventare l'allenamento parte integrante delle nostre attività giornaliere... c'è un tempo per mangiare, dormire, lavarsi, lavorare/studiare ed uno per allenarsi. Da piccoli è più facile ovviamente, iniziare da adulti fa sì che l'allenamento debba incastrarsi fra la moltitudine di impegni come lavoratori, compagni/mariti, padri, uomini ecc... ecco che, spesso, alla prima difficoltà vige il principio del “last in, first out”... l'ultimo impegno (marziale) arrivato è il primo ad andarsene... L'Artista Marziale deve necessariamente possedere un ventaglio di abilità... e tutte vanno accresciute nel corso degli anni di pratica, vanno portate su tutte insieme, trascurarne anche una sola, prima o poi farà crollare il castello... In ogni caso è bene dividere l'allenamento in moduli giornalieri, in modo da allenare ogni abilità ogni settimana e portandole così avanti simultaneamente. E' meglio avere tutto al 30% che qualcosa al 70% e qualcos'altro al 20%.

Che ne pensi del modo di insegnare degli altri Maestri di Wing Chun e delle altre Famiglie in generale?

Guarda, il Maestro si può giudicare da un parametro oggettivo molto semplice, ossia dagli Allievi che ha e da quanti, in percentuale, conoscono e sanno mettere in pratica l'Arte, indipendentemente dalle proprie caratteristiche fisiche individuali. Se l'insegnante è buono il più piccolo e meno dotato fisicamente dei suoi allievi deve sapersi difendere. Se prendiamo questo parametro come buono, è facile notare come la stragrande maggioranza dei praticanti occidentali, sia insegnanti che studenti, è assolutamente inadeguato nel proprio ruolo. E' inutile prendere a modello di riferimento un praticante che pesa 110 kg e alto 2 metri, o 95 kg alto 190 e così via... Il Wing Chun (in quanto Arte Marziale) è stato ideato e concepito da persone normali per affrontare chi è più forte e dotato fisicamente. Dal mio punto di vista un peso massimo, alto e forte non ha alcun bisogno del Wing Chun per potersi difendere, e soprattutto potrà sempre contare su massa/peso e lunghezza degli arti, e sopperire così ai principi e concetti che non ha compreso. Se ciò che si pratica è corretto deve funzionare anche (e soprattutto) se messo in pratica da una persona normale e per normale intendo fisicamente, di certo non deve essere normale come preparazione fisica, che è un'altra questione ancora. Quanto al modo di insegnare, io parteggio per la tradizione. Brutta parola oggigiorno, ne convengo, ma con essa voglio intendere che bisogna seguire e tenere per mano due funi... quella del consolidamento delle basi e quella della preparazione fisica. Migliaia di ore di chi sao, sezioni e contro sezioni non servono a nulla... tirare migliaia di colpi a vuoto idem... specie se poi non si è in grado di generare potenza attraverso l'uso delle anche ed a mantenere solida la propria struttura nel movimento, perchè è facile essere solidi stando immobili, occorre vincere l'inerzia di un corpo e spesso sbagliando angolo e punto di attacco, ma mantenere quella struttura muovendosi è tutto un altro paio di maniche... Non è possibile che dopo 10 anni di allenamento l'allievo debba ancora vedere e conoscere qualcosa del proprio sistema. Il Wing Chun può essere appreso in 7 anni a patto di prendere molto seriamente il proprio addestramento. Tanto, al Cielo piacendo, andrà praticato per tutta la vita. Personalmente reputo il Wing Chun quasi estinto, se non di fatto estinto e per quanto mi riguarda i lineages e i Maestri che lo trasmettono si contano sulle dita di una mano, e ne avanza qualcuna. Se poi pensi che ci sono Si Fu che obbligano gli allievi a reggere i secchi pieni d'aqua col bon o col tan sau, o che confondono gli allievi con centinaia di inutili sezioni di chi sao, ma senza insegnargli il footwork, o che li indottrinano che ci sono 10 tipi di forza e decine di motti... ma ahimè, alla fine, al primo schiaffo vanno a tappeto...

Quali sono le maggiori differenze che riscontri tra il tuo Wing Chun e quello delle altre Famiglie che conosci?

Lo studio delle basi e della biomeccanica, lo studio delle forme sia per complessità che per completezza, lo studio del chi sao e delle sue finalità, lo studio del condizionamento e del footwork, e il confronto parallelo e costante con altre realtà marziali e sportive al di fuori del Wing Chun. In ogni lineage ci sono dei punti di contatto con ciò che pratico, che variano da un 20% ad un 80%, che rispecchiano la percentuale di Wing Chun che è presente in quel lineage. Più il lineage è diverso più quel lineage insegna altro. Ma attenzione che molto spesso le similitudini sono solo apparenti. La stragrande maggioranza del wing chun insegnato qui in occidente (ma anche in Cina) è scardinabile semplicemente col footwork corretto applicato con corretta struttura e punti di contatto.

Quali sono i concetti chiave sui quali si focalizza la tua Scuola?

Non esistono scorciatoie, devi allenarti molto e bene. Se non possiedi resistenza agli urti lascia perdere, se non sei in grado di muoverti in ogni direzione da qualsiasi posizione ti trovi rispetto al tuo avversario, stai sbagliando... se non sai usare ogni articolazione del tuo corpo in ogni movimento non generi energia, se non incroci le braccia con praticanti seri di altre discipline/sdc non interiorizzi ciò che hai appreso, se non dubiti non ti fai domande e senza domande spesso vieni ingannato. Se non interiorizzi realmente i principi non sopravviverai mai ad uno scontro, perchè tenderai ad usare la forza fisica e prima o poi troverai qualcuno più forte e preparato fisicamente.

Ci puoi dire quale sia l'utilità del 'Luk Dim Poon Kwan' oggi?

Ogni lineage è un mondo a sé. Perciò ti risponderò dicendoti che nel nostro lineage il wing chun a mani nude si impara tutto prima dello studio delle armi, perciò il bastone, che peraltro è un'arma acquisita molto tempo dopo la nascita del Wing Chun non è indispensabile per progredire nel combattimento a mani nude. Alcuni lineages per allungare il brodo e per fini commerciali hanno sempre rimandato i punti chiave del sistema in ciò che stava più in là, indipendentemente dalla bontà o meno di queste chiavi sistemiche... l'allievo viene fidelizzato instillandogli il dubbio che studiando qualcosa che ancora non conosce verrà finalmente messo a parte dei “segreti” del sistema... Ti pare che dopo anni e anni di pratica a mani nude sarà un bastone lungo tre metri a spiegarti come combattere disarmato? Suvvia... è tanto semplice aprire gli occhi... E soprattutto posizioni, tecniche e distanze nel bastone non hanno nulla a che vedere con il combattimento a mani nude... Le posizioni del bastone sono quelle dello Shao Lin Tsu, si usa da un solo lato e il mio avversario è a tre metri di distanza! Certo è innegabile che, visto il suo peso e per utilizzarlo correttamente, occorra sviluppare alcune caratteristiche quali forza e resistenza (ma occorre allenarlo simmetricamente allora, altrimenti svilupperò muscolatura e consapevolezza articolare in maniera disarmonica) e gestione del corpo, ma a mani nude, tecnicamente, è tutto diverso. La realtà è invece che se il sistema è corretto e ben allenato in ogni singolo esercizio, dalle forme, al chi sao allo sparring ci deve essere tutto il sistema e non solo una sua parte. Cosa che molto spesso non è.

E dei doppi coltelli?

Qui il discorso è valido come sopra, ma visto che sono armi corte rispetto al bastone risultano appendici delle braccia che non richiedono una modifica strutturale alla pratica. Infatti i coltelli fanno parte tradizionalmente del sistema, stesso footwork, stessi principi, stessa simmetria ecc.. ecc... Anche qui vi è un allenamento di tipo fisico dovuto al peso, a patto che il peso sia ben bilanciato altrimenti “voleranno via” per inerzia e la tecnica ne verrà negativamente influenzata. Ovviamente anche qui stò parlando del nostro lineage, nel quale già tutto è stato visto ed allenato prima di arrivare allo studio delle armi. I Dao costituiscono per noi un buon ripasso ed allenamento fisico ma nulla più.

mercoledì 3 novembre 2010

[Video] I pugni a catena del GM William Cheung

Vi invito a guardare un filmato molto raro, caricato su YouTube, in cui si può vedere il Grandmaster William Cheung, mentre esegue dei veloci pugni a catena. Da notare la catena cinetica attraverso la quale si caricano i pugni, nonché l'elasticità corporea durante l'esecuzione a vuoto.

sabato 27 febbraio 2010

Intervista con William Cheung

Ringrazio l'amico Krypteia per la traduzione!

***

Oggi siamo con William Cheung, fondatore della World Wing Chun Kung Fu Association (www.cheungswingchun.com).

 

Quando hai cominciato a praticare arti marziali?
Da sempre, sin da quando ero bambino, io e mio fratello subivamo le angherie del nostro fratellastro George, detto King Kong, di cinque anni più grande di me. Ho sempre voluto imparare il kung fu per difendermi dai bulli come King Kong.

A dieci anni mi iscrissi a un club di nuoto e feci amicizia con Wong Man Leung. Questi mi disse che suo fratello, Wong Shun Leung, era un bravo pugile e aveva vinto diversi incontri con alcuni famosi maestri di kung fu. Un giorno Man Leung mi invitò a vedere la sfida tra Shun Leung e un anziano maestro che praticava uno stile inventato da una donna. Ero molto curioso di vedere come Man Leung avrebbe sconfitto questo vecchio maestro, e magari pensai che avrebbe potuto insegnarmi qualche colpo.

Quando arrivammo all’“Unione ristoratori cinesi di Hong Kong” a Tsim Shar Tsui vedemmo un ometto di mezz’età venirci incontro invitandoci a entrare. Senza perdere tempo, Shun Leung sfidò a voce alta quest’ometto e iniziò a girargli intorno con dei passi simili a un balletto. Ricordo che rimasi impressionato dalla sua agilità, ma a un tratto Shun Leung cadde a terra ai piedi dell’uomo. Si rialzò subito, si tolse di dosso la polvere e si rimise a saltellare; tirò un jab sinistro all’avversario e si ritrovò a terra. Alla terza volta pensammo che era il caso di andarsene subito. Una volta sulla strada ci guardammo in faccia l’un l’altro senza dire una parola.

Pochi mesi seppi da Man Leung che il fratello aveva iniziato a studiare con quell’uomo di mezza età il Wing Chun Kung Fu, uno stile inventato da una donna, così decisi che volevo impararlo anche io.

Come sei venuto a conoscenza del Wing Chun?
Sono diventato allievo del Granmaestro Yip Man alla fine dell’estate del 1951. Ma a quei tempi erano gli allievi anziani che insegnavano ai nuovi, almeno per i primi 5 o 6 mesi. Nei primi 6 mesi il mio insegnante fu Tui Shang Tin. Poi Wong Shun Leung mi fu sempre di grande aiuto, mi dava sempre dei preziosi consigli.

Quali sono le differenze tra il tuo Wing Chun e le altre interpretazioni (Wing Tsun, Wing Tjun, etc.)?
Il Wing Chun è uno stile di arti marziali unico, il solo creato da una donna, la monaca Ng Mui. Tuttavia a un granmaestro era permesso di scegliere una sola persona a cui trasmettere l’arte. Leung Jun (il granmaestro di Yip Man) aveva avuto però due allievi: Chan Wah Shun e il proprio figlio Leung Bik. Ma Leung Jun insegnò a Chan Wah Shun solo il Wing Chun modificato, privo di footwork e con tecniche meno efficaci. Yip Man ebbe due sifu: il primo fu Chan Wah Shun (che gli trasmise il Wing Chun modificato) e l’altro fu Leung Bik (che gli insegnò il Wing Chun tradizionale). Quando Yip Man venne a Hong Kong, insegnò il Wing Chun modificato a tutti i suoi allievi e scelse me per trasmettere il Wing Chun tradizionale.

Hai fondato la tua organizzazione. Come sono i rapporti con le altre famiglie del Wing Chun?
Nel 1975 tornai a Hong Kong in vacanza per un paio di mesi. Mostrai a tutti i miei fratelli di Wing Chun dell’epoca che esisteva un Wing Chun tradizionale. Feci Chi Sao e uno sparring leggero con tutti loro e li sconfissi con facilità. Dissi loro che avevo intenzione di insegnare il Wing Chun tradizionale, ma nessuno di loro si dimostrò interessato. Non vollero aprire gli occhi. Le foto allegate dimostrano che feci Chi Sao e sparring leggero con Wong Shun Leung. Guardate anche “Yong Chun” con Yeun Bil nella parte di Leung Jun e Hung Kam Bo (SUM MO) che interpreta Wong Wah Bo. Vi darà l’idea del Wing Chun di 120 anni fa.

Puoi raccontarci la storia del rapporto tra il GGM Yip Man e il Dai Duk Lan?
Ho vissuto con Yip Man per quattro anni, dalla fine del 1954 alla fine del 1958. Dopo avermi messo duramente alla prova per mesi, Yip Man scelse me come erede del sistema di Wing Chun tradizionale. Non so chi sia questo Dai Duk Lan – forse lo conosco con il nome scritto in maniera diversa.

Di tutti i miei fratelli di Wing Chun dell’epoca credo che sia rimasto in vita solo Tui Sheun Tin. Io compirò 70 anni quest’anno, lui dovrebbe averne circa 80.

Credi che questo rapporto abbia migliorato le capacità del GGM Yip Man con il Luk Dim Boon Kwun?
Yip Man era abilissimo nell’uso del Luk Dim Boon Kwun. Me lo insegnò nel 1957 e mi allenai molto. Poche settimane prima che lasciassi Hong Kong, la vigilia di Natale, Yip Man mi regalò il suo Kwun, lungo circa 3 metri, che era appartenuto al suo maestro Chan Wah Shun. Quel bastone ora è conservato nel mio Kwoon.

GM Lun Kai ci ha detto che il GGM Yip Man non insegnava i Bart Cham Dao a Fatshan. GGM Yip Man studio più tardi questa forma, o la conosceva ma non la insegnò ai suoi primi allievi?
Non so chi sia Lun Kai ma di certo lui mi conosce se ha praticato Wing Chun. Potrebbe aver ragione, perché Yip Man conobbe Leung Bik a Hong Kong quando Yip Man era uno studente al college di De La Salle. Forse l’ha imparata da Leung Bik.

Chi sono stati i tuoi maestri?
Mi trovavo a Canberra, lavoravo come ispettore per la dogana. Mio fratello, King Kong, mi chiamò solo un giorno prima del funerale di Yip Man e così non feci in tempo a partire. Ma mio fratello assistette alla cerimonia. In seguito mi disse che al funerale tutti gli allievi di Yip Man costrinsero Leung Ting a indossare la fascia al braccio e non alla vita, perché quest’ultima era una prerogative degli allievi diretti di Yip Man. Leung Ting era un allievo di Zheng Buk, ossia a due generazioni di distanza da GGM Yip Man.

L’Università dello Sport di Foshan ti ha nominato Granmaestro il 10 ottobre del 2009. Di che università si tratta? E come si diventa Granmaestro?
Sono stato nominato professore ospite dell’Università Cinese dello Sport di Foshan per utilizzare i metodi di allenamento del Wing Chun per migliorare le prestazioni degli atleti olimpici.

Quante ore ti alleni?
A ottobre compirò settant’anni. Sono ancora molto attivo, ma mi alleno solo un’ora al mattino. Insegno però ancora a Melbourne e tengo seminari in tutto il mondo.

Il palmo di ferro è utile alla pratica del Wing Chun?
Assolutamente sì. Ma non credo che esistano altri maestri di Wing Chun che conoscano l’esatta formula segreta per l’unguento necessario alla pratica del palmo di ferro, che permette di eliminare le ecchimosi in 10 minuti. Dopo ogni sessione di allenamento il praticante subirà delle contusioni alle mani dopo aver colpito per dieci minuti il sacco di ghiaia, e deve curarle prima di procedere alla sessione successiva. Si tratta di tre sessione per ciascun allenamento, per una durata di 100 giorni.

Hai mai combattuto in un contest sportive? Quando, dove e con quali risultati?
Ho affrontato diverse sfide con altri maestri a Hong Kong, ai tempi anche Wong Shun Leung e Bruce Lee erano molto attivi in questo senso. Anche quando sono arrivato in Australia, nel 1959, ho sostenuto diverse sfide con campioni e maestri, ma nessuno di questi era un incontro ufficiale. Nei primi anni ’60 non c’era il Karate in Australia, ma solo Judo e Jujitsu. Non permettevano a esterni di partecipare ai loro tornei.

Quante ore a settimana dovrebbe allenarsi un allievo per progredire seriamente?
Anche i professionisti non dovrebbero allenarsi per più di sei ore al giorno. Gli allievi normali dovrebbero allenarsi almeno sei ore a settimana.

Quali sono i concetti di combattimento su cui ci si concentra di più nella tua scuola?
Abbiamo studenti amatori e studenti professionisti, e diversi campioni in tutto il mondo, come Prince Badi Ajamu di Philadelphia, che nel 2009 ha vinto il titolo dei pesi massimi leggeri WBC, titolo che ancora mantiene. È famoso per il suo palmo di ferro.

Abbiamo anche molti altri campioni in Cina, USA, Nuova Zelanda, Ucraina, Serbia e Grecia.

La strategia di combattimento del Wing Chun tradizionale è: “Controlla il gomito e combatti sul lato cieco”.

Io insegno ai combattenti a controllare un solo punto, il gomito avanzato, e poi combattere sul lato cieco e VINCERE.

Puoi raccontarci del tuo combattimento con Emin Boztepe?
Sono passati più di 24 anni, non credo che ci sia nulla di nuovo da dire.

Non so se avete visto il video originale dall’incidente, in tal caso sapreste che non si è trattato affatto di un combattimento. I fatti sono stati distorti da Leung Ting e dai suoi seguaci. Prima che Emin quel giorno si presentasse con venti dei suoi, io ero già stato messo in guardia dai praticanti serbi di Wing Chun people. Mi dissero che gli allievi di Leung Ting mi avrebbero teso un’imboscata al mio arrivo a Koln. L’unica cosa che mi preoccupava era che non avevo un visto di lavoro in Germania, perché mi trovavo già a Klon. Sapevo che il governo tedesco era molto severo con chiunque lavorasse in Germania senza il visto appropriato. Era normale che il governo mettesse qualcuno in cella per mesi prima del processo. Sapendo questo, avevo deciso di fare meno rumore possibile, e quindi non ferire seriamente nessuno.

Tuttavia, prima del seminario, uno sgherro di Leung Ting, fingendosi un giornalista, mi convinse a togliere le scarpe da ginnastica e a indossare un paio di scarpette da Kung Fu per un servizio fotografico. Quando il seminario cominciò ed Emin venne a sfidarmi, gli dissi che avrei combattuto dopo la lezione. Ma sapevo che, non appena mi fossi girato, mi avrebbe attaccato. Come avevo immaginato, mi tirò un destro da dietro quando mi girai. Io reagii subito e usai un Bil Sao (braccio penetrante) per bloccare il suo violento pugno e bloccargli la testa con il mio braccio destro. Lui però perse l’equilibrio e io, che stavo sostenendo il suo peso avendolo afferrato per la testa, per colpa delle scarpette scivolai sul pavimento del campo da basket. Finimmo a terra entrambi. Dal momento che io gli stavo bloccando la testa con il braccio destro, lui atterrò sopra di me. Emin iniziò a tirarmi pugni in faccia, ma io li bloccai tutti controllandogli i gomiti. Tirò almeno nove pugni, che vennero tutti bloccati. Frustrato, si alzò e scappò via. Mi alzai anche io e decisi di proseguire con il seminario di quattro ore, perché non avevo nemmeno un graffio. Durante la lezione vidi che c’era un numero stranamente alto di fotografi che puntavano soprattutto al mio viso. Pensavano che Emin fosse riuscito a colpirmi. In seguito l’ufficio di propaganda di Leung Ting non pubblicò una sola foto del mio volto ferito, perché non fui mai colpito. Se fossi rimasto ferito, inoltre, non avrei potuto condurre un faticoso seminario di Wing Chun della durata di quattro ore.

Circa un mese dopo da questo incidente avvenne una cosa interessante. Mi trovavo nella redazione di Black Belt Magazine a Los Angeles. Michael James, l’editore di Black Belt, mi aveva invitato a vedere un video spedito dall’organizzazione di Leung Ting. La lettera di accompagnamento affermava che Emin aveva sconfitto il miglior combattente di Wing Chun del mondo: William Cheung. Ci sedemmo nell’ufficio di Michael James con tutti gli altri fotografi e giornalisti per guardare questo video. Lo rivedemmo per almeno sei volte, anche al rallentatore. Michael James e il suo staff conclusero che non avevo perso il combattimento. Dal momento che avevo bloccato Emin per la testa, avrei potuto ferirlo gravemente se avessi voluto. Videro anche che le mie scarpette da Kung Fu mi fecero scivolare e, soprattutto, che nessuno dei suoi pugni andarono a segno. Oggi, con la diffusione del grappling, sappiamo tutti che quando un combattente si trova sopra non è detto che vinca necessariamente il combattimento.

Come risultato della visione approfondita del filmato, lo staff di Black Belt e Michael James decisero che non avrebbero mai pubblicato un articolo su Leung Ting o la sua organizzazione. Per quel che mi riguarda, invece, mi hanno dedicato un servizio sulla rivista almeno una volta l’anno e almeno sei copertine dopo questo incidente. Il vero sbaglio di Leung Ting è stato quello di inviare il video originale prima che venisse editato.

Attenzione; Leung Ting è una persona molto subdola. Ha inventato la sua genealogia, dicendo di essere allievo del GGM Yip Man. Il video dell’incidente che lui ha diffuso è stato montato ad arte per farmi fare una pessima figura. Guarda lo stile Leung Ting system, nessuno riesce a usarlo per combattere. Devono affidarsi alla Muay Thai e alla lotta per farlo. E poi non dimentichiamo che Leung Ting, quando Emin lasciò la sua organizzazione, mandò un paio di suoi allievi a pestarlo.

Inoltre, lo scorso anno Leung è finito in prigione per aver picchiato la sua fidanzata incinta.

Puoi spiegarci la differenza tra gli ideogrammi 永 e 詠?
永 viene dalla moglie di Wong Fai Houng, “Houng Kuen”; 詠 viene da Yim Wing Chun, l’autentica Granmaestra dello stile.

Ultimamente il Weng Chun (永) è arrivato in Occidente. Alcuni maestri di questo stile sostengono che Weng Chun e Wing Chun abbiano la stessa origine, altri no. Tu cosa ne pensi?
Oggi il Wing Chun è molto popolare grazie ai film su Bruce Lee e Yip Man, e ogni stile cerca di salire sul carrozzone, specialmente l’Houng Kuen di Foshan.

Alcuni mettono in relazione il Wing Chun e uno stile di combattimento tailandese. Cosa ne pensi?
La maggior parte dei praticanti o combattenti di Wing Chun modificato non sa usare le proprie tecniche in combattimento, perché la loro strategia è fallace e non hanno mobilità sulle gambe. Per questo devono integrare con Muay Thai, Kick Boxing o lotta per compensare le proprie mancanze.

Quando pensi di venire in Italia?
Prima venivo spesso nel Nord dell’Italia e mi godevo molto il cibo e la vostra incredibile ospitalità. Mi piacerebbe molto tornare. Basta che qualcuno organizzi un seminario in Italia e sarò onorato di venire a insegnare a chiunque sia interessato al Wing Chun tradizionale.

Grazie.

mercoledì 24 febbraio 2010

Interview with William Cheung

Today we meet William Cheung, founder of World Wing Chun Kung Fu Association (www.cheungswingchun.com).

When did you start with Martial Arts?
As long as I could remember, since I was a little child, my brother, Mathew, and I were bullied by our oldest half Brother, George-alias King Kong who was 5 years older then me. I always wanted to learn kung fu in order to defend myself against the big bully like King Kong. 
When I was ten years old, I joined the Swimming club and got to be friendly with Wong Man Leung. Man Leung told me that his brother, Wong Shun Leung, was good at boxing and had been winning challenge matches against some well known kung fu masters. One time Man Leung invited me to witness Shun Leung’s challenge match against an old master who practiced a kung fu system developed by a woman. I was very curious to see how Man Leung could defeat this old master and thought he might be able to teach me a few moves. 

When we got to “The Hong Kong Chinese Restaurant Union’s” headquarters in Tsim Shar Tsui, we saw a middle aged small-framed man coming toward us to invite us in. Without much ado, Shun Leung let his intention be known and issued a challenge to this small man. Shun Leung was dancing around the man with his fancy footwork. I was dazzled by his agility but all of sudden Shun Leung fell to the ground with the man standing over him. Shun Leung got up straight away and dusted himself off. Shun Leung got back in his dancing steps and jabbed his left fist at the man. Again, all of a sudden, Wong fell to the ground. When this scenario repeated itself for third time, we thought we should get out of there immediately. When we got to the street, we just looked at each other in silence – nobody said one word.

A few months later I asked Man Leung old me what his brother his brother shun Leung was training Wing Chun Kung Fu with this old man who taught the Kung Fu System invented by a woman, so I decided that was the kung fu system I wanted to learn.

With who did you know Wing Chun style?
I became Grandmaster Yip Man’s Student in Late Summer 1951. But in the old days, the senior students taught the new students, at least for the first 5 or 6 months. I started with Tui Shang Tin as my surrogate teacher for my first 6 months. Then Wong Shun Leung was always very helpful. He has given me very valuable tips.

Can we know what are the differences between your Wing Chun and others interpretations (Wing Tsun, Wing Tjun, etc.)?
Wing Chun is a unique Martial Arts system. It was the only Martial Arts system ever developed by a woman- a nun call Ng Mui. However, as it was passed down the generations, a grandmaster was only allowed to select one person and teach one person to carry on the art. However, Leung Jun (Yip Man’s Grand Master) had taught two students, one was Chan Wah Shun and the other one was his son Leung Bik. But Leung Jun only taught Chan Wah Shun Modified Wing Chun which has no footwork and the techniques were also modified to reduce its effectiveness. Yip Man had two sifu’s: the first one was Chan Wah Shun for modified Wing Chun and the other one was Leung Bik for the Traditional Wing Chun. When Yip Man was teaching in Hong Kong, he only taught the Modified Wing Chun to all his students and I was the only one selected by Yip Man to be taught the Traditional Wing Chun.

You founded your own organization. What are your relations with other Wing Chun's families?
In 1975, I returned to Hong Kong for a two months holiday. I showed all my contemporary Wing Chun brothers there is a real Traditional Wing Chun. I did Chi Sao with them and I did light sparring with them and beat them easily. I told them I was willing to show them and share with them the correct Traditional Wing Chun. But none of them were interested. Please find the attached photos demonstrating that I did Chi Sao and light sparring with Wong Shun Leung. It turned out that they didn’t want to open their eyes. Please also watch the “Yong Chun” with Yeun Bil as Leung Jun and Hung Kam Bo (SUM MO) as Wong Wah Bo. It will give you the idea about the Wing Chun Linage back in 120 years ago.

Can you tell us the story of the relationship between GGM Yip Man and the Dai Duk Lan?
I lived with Yip Man for four years from end of 1954 to the end of 1958. After many months of stringent tests, Yip Man decided to chose me to be the inheritor of the Traditional Wing Chun system. I don’t know who Dai Duk Lan is - maybe there is another spelling for his name. 

Of all my contemporary brothers of Wing Chun, I think only Tui Sheun Tin is still alive. He will be near his 80s and I am going to be 70 this year.

Do you think that this relationship increased the capacity of GGM Yip Man with Luk Dim Boon Kwun?
Yip Man was very proficient in the Luk Dim Boon Kwun. In fact I was taught the Kwun in 1957 and practiced it regularly. A few weeks before I left Hong Kong on X’mas eve, Yip man gave me the Kwun The Pole is about 3 meterslong, which was used by his master Chan Wah Shun and himself. Now the Kwun is displayed at my Koon.

GM Lun Kai told us that GGM Yip Man didn't teach the Bart Cham Dao in Fatshan. GGM Yip Man studied this form later or knew before, but not taught to their first students?
I don’t know who Lun Kai is but I am sure he knows me if he has trained in Wing Chun. He might be right, because Yip Man met Leung Bik in Hong Kong when Yip Man was a student studying in De La Salle English College. May be he learned that from Leung Bik.

Who were your Masters in the past?
I was in Canberra, working with the Australian Federal Custom Department as an Inspector. My brother, King Kong, called me just one day before Yip Man’s funeral and I could not get time off to come. But my brother was there. He told me later that at the Yip Man’s Funeral, all the Yip Man students insisted Leung Ting wear the “arm band” instead of the “waist band” because wearing the waist band only belongs to the Yip Man’s students only. Leung Ting was Zheng Buk’s student which makes Leung Ting two generation from GGM Yip Man.

You have been appointed as Grand Master on October 10, 2009, by "Foshan Sports University". What is this University? How does someone become a Grand Master?
I was Appointed Guest Professorship for the China Foshan Sports University to use Traditional Wing Chun training method to improve the Olympic candidates’ performance.

How many hours do you train?
I will be reaching seventy years old in October this year. I am still very active. However I only train about one hour in the morning but I still teach some classes in Melbourne and sometimes I conduct seminars around the world.

Is the Iron Palm necessary to practice Wing Chun?
Definitely. However I don’t think any other Wing Chun master knows the exact “Secret Herbal Formula” for the Iron Palm solution. This solution will get rid of bruising within 10 minutes of soaking. On each session of training, the practitioner will bruise his palms from the ten-minute striking on the gravel bag. Therefore, the practitioner must get rid of the bruising before he can get on with his next session. There will be three sessions in one training for 100 days. 


Have you ever fight on a sport's contest? When, where and with which results?
I have fought quite a few challenge matches with other masters in Hong Kong at the same time Wong Shun Leung and Bruce Lee were very active doing challenge matches. After I came to Australia in 1959, I also fought a few challenge matches with champions and masters, but none of the challenge matches were organized by sanction bodies. Back in the early 60s, there was no Karate in Australia. We only had Judo and Jujitsu. They did not accept outside people to compete in their turnaments..

How many hours per week should train a student to grow in a serious way?
The physical training even for professionals should not be more then six hours per day. Part Time students should try to put in about six hours per week. 

What are the fighting concepts that are focalized on into your School?
We have amateur students and professional students. Around the world we have quite a few successful professional champion fighters. 

For example: Prince Badi Ajamu from Philadelphia who won his WBC Light Heavy Weight in Boxing in 2009 and he still holds the title now. He is famous for his Iron Palm.

Also we have many more champions in China, USA,, New Zealand, Ukraine and Serbia as well as Greece.

The Traditional Wing Chun fighting concept is: “Watch the Elbow, Fight on the Blind Side”.

I teach the fighter to watch only one point, the leading elbow, then control the leadingelbow and fight on the blind side and WIN.

Can you tell us the story about your fight against Emin Boztepe?
It has been more than 24 years ago now. I do not think this incidence has any news value anymore.

I don’t know if you watched the original video clip of the incidence? If you have, you know it was not a fight a all. The real event has been distorted by Leung Ting and his followers. Before Emin turned up on that day with twenty of his people, I had already been warned by the Serbian Wing Chun people. They told me the Leung Ting students was going to set up an ambush when I come to Koln. The only problem I worried about was that I did not have a working VISA in Germany because I was already in Klon. I knew the German Government is very strict on any one works in Germany without a proper working VISA. The usual practice, the Government would just throw them in jail for at least a few months before they bring them to court. With that in mind, I decided to minimize the disturbance, which meant not to seriously hurt any one.

However, before the seminar, one of Leung Ting’s accomplices who impersonated himself as a journalist from a magazine, insisted I change my runners to the cheap Kung Fu slippers for a photo session. When the seminar started, Emin came over to challenge me, I told him I would fight him after the seminar. But I knew he would jump me when I turned to walk away. As I predicted, he threw a right punch from behind when I turned. I picked up my right and used the Bil Sao (Thrusting Arm) blocked his wild punch and put him in a headlock with my right arm. But because he lost his balance and I was supporting his weight with the headlock; my shoes slipped underneath me on the Basket Ball court. We both went down. Because I was holding him in a headlock with my right arm, he landed on top of me. Emin started to swing punches at my face but I blocked all the punches on his elbows because I watched his elbows. He threw at least nine punches but all of them were blocked. He got frustrated and got up and ran away. I got up and decided to continue teaching the four and a hour seminar because I had not a scratch on me. During the seminar, I noticed there were unusual number of photographers taking photos of me especially of my face. They thought Emin had landed some punches on my face. Later on, although the Leung Ting propaganda team did not release a single photo of my face being marked because it wasn’t hit. Also, if I were hurt, how could I have taught four hours of a strenuous Wing Chun seminar.

A very interesting thing happened less then a month from this incidence. I was at the Black Belt magazine office in LA. The publisher of Black Belt, Michael James, invited me to view a video tape sent from Leung Ting’s organization. The accompanied letter stated Emin had defeated the best Wing Chun fighter in the world - William Cheung. We sat in Michael James’ office with all the other journalists and photographers to view this tape. We looked at it for at least six times and also played it in slow motion. Michael James and his staff had decided I did not loose the fight. Because I did not want to hurt Emin particularly and because I had him in the headlock, I could have hurt him badly if I wanted to but I didn’t. Also they could see clearly that my Kung Fu shoes slipped from underneath me. Most of all, none of his punches had landed on my body. Nowadays, with the popularity of grappling, we all know when a fighter mounts on top, he/she does not necessary win the fight. 

As a result of thoroughly viewing the footage, the Black Belt staff and Michael James had decided they would never publish any article has anything to do with Leung Ting or his organization. On the other hand , they had put me in the their magazine at least once a year and I had appeared on their cover at least six times after this incidence. The real mistake for Leung Ting was that he sent over the original video clip before it was edited.

One note of warning; Leung Ting is a very devious person. He cheated his seniority and claimed he was GGM Yip Man’s student. The clip of the incidence he used later on was edited to try and make me look bad in that incidence. You look at the Leung Ting system, they can not use their Wing Tsun to fight. They have to rely on Kick Boxing and Grappling to fight. One other thing, when Emin left Leung Ting, Leung Ting sent a couple of students to beat him up badly.

Also Leung was jailed in Hong Kong last year for beating up his pregnant girl friend.

Can you tell us the difference between the two characters 永 and 詠?
永 is from Wong fai Houng’s wife is “Houng Kuen”;
詠 is from Yim Wing Chun the Authentic Wing Chun Grandmaster.

Lately Weng Chun (永) arrived in the West. Some Masters of this style suggest that Weng Chun and Wing Chun had the same origin, others not. What do you think about?
Because Wing Chun is so popular now with Bruce Lee and Yip Man movies, every style is trying to get on the bandwagon especially Houng Kuen in Foshan.

Someone speaks about the relationship between Wing Chun and some Thai style. What do you think about?
Most of the Modified Wing Chun practitioners or fighters can not use their techniques to fight, because their strategy is flawed and they have no mobility as their foot work is too static. That’s why they have mix Thai Boxing or Kick Boxing or Grappling to make up for their shortcomings.

When do you think to come to Italy?
I used to come to the north of Italy quite often and I very much enjoyed your food and your wonderful hospitality. I would very much like to come back. All it requires is for someone to organize a seminar in Italy and I would be honored to teach anyone who is interested in Traditional Wing Chun.

Thank you.

sabato 20 febbraio 2010

[Video] GM William Cheung pratica Chi Sau al Tempio di Siu Lam

Il Gran Maestro di Wing Chun William Cheung viene ripreso mentre pratica Chi Sau con Bruce Corrs, uno dei SiFu della sua organizzazione, al Tempio di Siu Lam. Osservate con attenzione il movimento dei piedi e la posizione delle gambe, tipica di questo lineage. Notate anche la posizione di guardia, un pochino diversa da quella del lineage Leung Ting. Un'altra caratteristica della famiglia è il gomito più alto della spalla nel Bong Sau, così come l'assenza di angolazioni del polso (vedi Bong Sau o Tan Sau, con la mano in linea con l'avambraccio).


sabato 26 dicembre 2009

La Famiglia del GM William Cheung

Quest'oggi vi presento il Wing Chun che si autodefinisce tradizionale, quello del GM William Cheung, che è attualmente a capo del 'Traditional Wing Chun World Wing Chun Kung Fu Association'. Ora, a prescindere da cosa sia o non sia da ritenere tradizionale e ammesso che mi o ci interessi veramente essere tradizionalisti, non posso non commentare positivamente il video che segue.

Al di là delle tecniche mostrate e della qualità del Wing Chun che c'è nel video, mi pare di scorgere passione e dedizione, anche da parte della componente femminile e questo mi basta per dire che è un buon video di presentazione di una Scuola. Io non appartengo a questa Famiglia, come sapete bene, ma è una di quelle che stimo ed apprezzo.