mercoledì 18 novembre 2009

Intervista a SiFu Massimo Fiorentini (novembre 2007)

Vi invito a leggere quest'intervista a SiFu Massimo Fiorentini, realizzata da A. Grassi e pubblicata sul Forum Arti Marziali Salerno il  29 novembre 2007, nonché sul nuovo blog IDPA

A che età e perchè ha cominciato a praticare?

La passione per il mondo delle arti marziali è nata sin da bambino quando era fortemente presente in me la volontà di diventare un buon combattente al fine di poter difendere il prossimo. Decisi di iniziare la pratica quando, insieme a mio padre, vidi al cinema il primo film di Bruce Lee; da quel momento il Kung Fu divenne una passione. All’età di otto anni provai ad iscrivermi ad un corso di Karate che in quel periodo, insieme al Judo, risultava tra le arti maggiormente conosciute, ma una serie di impedimenti e la perdita di mio padre, fecero posticipare di circa dieci anni l’inizio di quest’affascinante avventura.

C’è un’età consigliata per cominciare a praticare?

La pratica del Wing Chun e del Weng Chun, come del resto quella delle altre discipline marziali, può essere avviata dall’età di circa sei anni, l’importante è considerare quali obiettivi si vogliono raggiungere. Considerando la struttura pedagogica di tipo europeo, molto meno rigida di quella orientale, ai bambini dell’età di sei anni va impartito un allenamento di tipo ludico, in modo che divertendosi acquisiscono i fondamentali della disciplina. All’età di circa dieci anni verrà propinata una lezione che sarà strutturata secondo i canoni marziali. Sono maggiormente indicate le arti marziali di tipo tradizionale come le discipline del Kung Fu, dove l’aspetto ludico può essere associato ad esempio alle movenze degli animali, cosi i bambini assoceranno i fondamentali dello stile a tali movenze. Altre discipline che prevedono la lotta quali, il Judo, il Bjj e le varie forme di Lotta; riescono egregiamente a combinare l’aspetto tecnico con quello ludico.

In cosa il Wing Chun l’ha affascinato rispetto ad altri stili?

Affascinato dai film d’azione che il mondo del cinema proponeva in quel periodo, andai alla ricerca di una scuola di Kung Fu; solo dopo averla trovata, seppi di aver intrapreso lo studio del Wing Chun e che questo stile di combattimento era quello praticato anche dal mitico Bruce Lee. Venti anni fa le arti marziali non erano così diffuse come oggi e non era così semplice fare un’indagine per verificare quale stile potesse essere più adatto alle nostre caratteristiche o alle nostre aspettative. Oggi posso dire di essere stato fortunato nell’aver scelto un’arte che ha soddisfatto pienamente le mie aspettative.

Mediamente quanto tempo occorre per diventare un discreto praticante?

Molti fattori entrano in gioco per poter stabilire il tempo che necessita ad un praticante per acquisire discretamente la disciplina. Di fondamentale importanza sono: la predisposizione verso l’arte, la capacità di apprendimento, il tempo che si dedica agli allenamenti, le caratteristiche fisiche; queste sono solo alcune delle componenti che andrebbero considerate. Altri fattori riguardano la sfera dell’insegnamento che, a mio avviso, risulta essere il tassello più delicato da analizzare negli aspetti, quali la programmazione didattica e la metodica di insegnamento. Da queste il maestro dovrebbe modellare il percorso didattico dell’allievo.


Nessun commento: