mercoledì 2 settembre 2009

Siu Nim Tau - lineage GM Leung Ting I

Siccome tanti amici mi hanno chiesto di scrivere un post dedicato all'esecuzione della Siu Nim Tau (la Forma della Piccola Idea - d'ora in poi SNT -). SNT è la prima forma a mani nude del Wing Chun della linea GGM Yip Man - GM Leung Ting.

La SNT contiene i movimenti di base utilizzati nel combattimento, nel Lat Sau, nel Chi Sau, etc. La forma è eseguita interamente nella posizione dell'ideogramma cinese che sta per il carattere due, attraverso la quale l'allievo può concentrarsi sui concetti contenuti all'interno dei movimenti delle braccia.

La parte superiore del corpo deve rimanere rilassata con le spalle tendenti verso il basso ed i gomiti affondati, in tutte le applicazioni delle tecniche (ma su questo, ormai, dovreste essere ferrati). La respirazione deve essere costantemente diaframmatica e coordinata con ogni movimento (rivedete gli studi sul Tan/Dan Tien). Le estremità inferiori, in particolare gli adduttori, i quadricipiti, i bicipiti femorali, i glutei e gli addominali vengono esercitati e condizionati durante tutto l'esercizio della forma.

La posizione delle gambe è stata chiamata dal GM Leung Ting IRAS, cioè posizione simile all'ideogramma cinese per descrivere il numero due, con l'intrarotazione degli adduttori. In cinese, possiamo chiamarla "YEE" JEE/CHI KIM YEUNG MA. Come si crea la posizione di base? Vediamolo.

Ci sistemiamo in uno spazio che ci permetta di allargare completamente le braccia in tutte le posizioni. Siamo in piedi in una posizione assolutamente e naturalmente rilassata, con due dita di larghezza tra i piedi. Alziamo le mani verso l'alto, con le mani aperte, ai lati del torace (non tocchiamo il corpo). Dall'altezza delle spalle, ritiriamo indietro le mani, che si chiudono a pugno, spingendo i gomiti indietro per quanto possibile e mantenendo le spalle verso il basso. Gli avambracci dovrebbero essere paralleli al terreno (nella linea del GM Leung Ting eh!), mentre il dorso delle mani (dei pugni) dovrebbe essere rivolto verso il basso.

Mentre la parte superiore del corpo esegue questi movimenti, pieghiamo le ginocchia fino a quando riusciamo a vedere le dita dei piedi mantenendo il busto verticale. Lo scopo è quello di abbassare il centro di gravità, senza alterare la mobilità. Si distribuisce il peso al centro dei piedi. Giriamo le dita dei piedi, per quanto possibile, verso l'esterno, eseguendo, in sostanza, un controllo passivo del ginocchio. Questo movimento simula l'evasione o la fuga delle gambe (detto posizionamento Jap Gerk).

Ora posizioniamo i nostri talloni all'esterno fino a che i piedi formano un triangolo equilatero. Lo scopo di questa postura è di formare una struttura di base solida, che regga gli impati d'energia dell'avversario. Si crea un torchio, un effetto spirale sulle gambe che crea esplosività potenziale (pronta all'uso). Si perfeziona il controllo al ginocchio e si studia anche sin da subito il posizionamento di Bong Gerk, con la rotazione interna delle gambe.

Una delle cose che è sempre stata spiegata male, a mio parere, è la posizione del bacino che deve conservare l'inclinazione verso l'alto. In questo modo, si impegnano addominali, glutei, quadricipiti e bicipiti femorali, che, con l'allenamento, saranno pronti per resistere alle pressioni avversarie. Oltre al bacino, bisogna avere un buon controllo della pressione tra le ginocchia, che non deve mai essere eccessiva, oltre ad una sostanziale rilassatezza delle anche. La parte bassa della schiena e la zona cervicale subiscono una leggera curvatura, che permettono alla colonna vertebrale di allungarsi in tutta la sua estensione. Ciò aiuta a coordinare i movimenti del corpo nelle sue componenti superiore ed inferiore, trasferendo l'energia in modo naturale e proficuo.

Addotte le ginocchia, si allena il mantenimento della stabilità della posizione. Si mantiene la pressione in avanti e si crea la famosa esplosività potenziale. Il torchio creato su ciascuna gamba permette una facile reazione delle stessa, oltre ad un ottimo posizionamento per lo scaricamento dell'energia. Ad esempio, possiamo considerare che le gambe ripercorrano la simbologia del Tao (Yin-Yang), una rappresentazione visiva di equilibrio dinamico.

Possiamo pure applicarlo al corpo. La parte superiore del corpo (che consideriamo Yin) dovrebbe rimanere rilassata e flessibile, anche durante il movimento e l'esecuzione della catena di pugni, di eventuali calci, etc. La testa deve essere tenuta eretta e rilassata, in linea con la parte superiore del corpo ed il Dan Tien. La parte inferiore del corpo (che possiamo difinire Yang) dovrebbe rimanere solida e forte, con un peso equilibrato anche oltre la metà dei piedi.

Per chi non avesse letto i post precedenti, il Dan Tien si trova sotto l'ombelico e tra le ossa iliache (più o meno). Si tratta, molto semplicemente, del naturale centro di gravità del corpo. Al fine di muoversi con equilibrio, si deve imparare a muoversi con il Dan Tien. Questo è il motivo per cui cerchiamo un corretto allineamento della posizione durante l'allenamento Wing Chun, nonché della corretta esecuzione del lavoro di gambe. Lo stesso Dan Tien è anche il punto focale per la respirazione diaframmatica. La respirazione in questo modo contribuisce a rafforzare la condizione ed aiuta gli organi interni nel loro funzionamento, riducendo la fatica e la tenuta indotta dalla respirazione polmonare.

Il rilassamento della parte superiore del corpo è fondamentale per la reattività e la corretta esecuzione delle tecniche. L'acquisizione della sensibilità consentirà poi di rispondere rapidamente alle pressioni date da un avversario. La mancanza di rigidità evita che un avversario possa disturbare il vostro equilibrio. La flessibilità corporea permette l'isolamento e la corretta coordinazione dei movimenti, garantendo un uso controllato di ciascuna parte del vostro corpo.

Il rilassamento dei muscoli durante l'esecuzione di attacchi permette anche il trasferimento massimo dell'energia entrante verso terra. Va osservato, tuttavia, che tale flessione non è flaccida e passiva, ma è derivata dalla forza della muscolatura profonda e dalla memoria dei movimenti, acquisita dalla pratica frequente e intensa di tutti gli aspetti della SNT.

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