sabato 26 novembre 2011

Qi Gong Taoista: Corpo, Respiro e Mente

Ospito con vero piacere questo articolo dell'amico Roberto Capponi, il quale ha accolto il mio invito a pubblicare qui alcuni appunti di viaggio riguardanti la Medicina Tradizionale Cinese - di cui è Operatore esperto e preparato -, con tutti i suoi risvolti, primo tra gli altri il Qi Gong. Grazie, caro Roberto, di aver accolto il mio invito. Auguro a tutti buona lettura!

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Il Qi Gong è un antichissimo complesso di tecniche e metodi votati alla longevità, alla terapia, allo sviluppo delle proprie potenzialità al massimo livello, alla meditazione. Tramite pratiche respiratorie, posturali, di intenzione e focalizzazione, con sistemi statici o dinamici, morbidi e lenti, così come anche rapidi ed esplosivi, il Qi Gong è in grado di intervenire fortemente sui flussi energetici dell’organismo, secondo la teoria della Medicina Cinese: ha quindi la potenzialità di trasformare il praticante e portarlo “all’elevazione”. Il Qi Gong ha origine nella notte dei tempi: le pratiche energetiche, sciamaniche, di coltivazione psico – fisica, monastiche e laiche sono le matrici della codifica di questo sistema di lavoro su se stessi.Il Qi Gong può essere “catalogato” secondo diversi criteri:
  • - Filosofia a cui la pratica si ispira => Taoismo, Buddhismo, Confucianesimo

  • Obiettivo della pratica => Terapia, Marzialità, Meditazione

  • Tipologia di Lavoro => Esterno, Interno
In questa piccolissima trattazione ci occuperemo del Qi Gong Taoista: esso mira a rendere il praticante in Salute (Corpo), Forte e Vitale (Energia) e Consapevole (Spirito). In linea generale, il Qi Gong Taoista mira a rendere la persona longeva, forte, in salute, in accordo con i flussi e le leggi naturali, tanto da rendere il praticante spontaneo “come un bambino” (simbolo dell’energia vitale al massimo livello e di uno spirito non imprigionato da convenzioni). Le tecniche di imitazione degli animali, alchemiche, erboristiche, sessuali, alimentari, marziali e di fusione con il macrocosmo esterno, completano il quadro.

Le pratiche alchemiche Taoiste si basano sulla coltivazione dell’Energia Essenziale (Jing), costituente il Corpo ed i Tessuti, derivante dal patrimonio ereditato dagli avi e dai genitori e coltivato con l’alimentazione e lo stile di vita. La coltivazione e l’accumulo del Jing porta alla longevità, alla salute, alla preservazione delle proprie risorse psico – fisiche (per esempio, l’invecchiamento precoce è sintomo di Deficit del Jing…), al rinforzo corporeo, ecc. Altresì il Jing rappresenta la coscienza di sé, la percezione di sé, la struttura di base di sé ed il proprio telaio, fisico e caratteriale.

Dopo aver coltivato il Jing, esso si trasforma in Qi (Energia Funzionale): il Qi rappresenta non solo la funzionalità fisica dell’organismo, ma anche la capacità di interagire con il mondo esterno, di vivere interscambiando energia (basti pensare al respiro), di mettersi in relazione. Inoltre il Qi (Energia) determina l’azione nella vita che deriva dalla propria struttura primordiale (Jing), in funzione di un Destino da voler portare a compimento nel proprio percorso.

Questa volontà, questa spinta verso il proprio Destino è lo Shen, lo Spirito e l’aspetto psico – emotivo – caratteriale, che rendono unica ed irripetibile ogni persona. Lo Shen determina i movimenti dell’Energia (Qi) che, a sua volta, attiva i processi corporei del Jing. Ciò produce autocoscienza, auto percezione, chiarezza di vedute, spirito indomito, libero, presente e lucido, salute e longevità, riequilibrio psico – fisico. Tutto ciò determinerà l’evoluzione spirituale e, di conseguenza, energetica e fisica del praticante, che gioverà della libertà di essere, agire e crescere e vivere.





In questo contesto, in seno alle Scuole Taoiste, si sono formate correnti Mediche, Marziali e Meditative. E’ importante precisare che, indipendentemente dal set di lavoro che si sceglie di praticare (sia esso Medico, Marziale o Meditativo), il Qi Gong lavora costantemente e contemporaneamente su questi tre aspetti dell’essere umano: Jing, Qi e Shen. Semplificando e scegliendo di non entrare nel dettaglio della Medicina Cinese, possiamo catalogare queste energie così come segue:
  • Jing
    • Energia essenziale, materiale, corporea
    • Forma qualsiasi struttura corporea che sia palpabile, dunque densa e materiale
    • Rappresenta l’eredità familiare, la genetica, il DNA
    • Consente la fertilità e la riproduzione, quindi rappresenta l’essenza di sé
    • Nutre il sistema nervoso, l’apparato riproduttore, le ossa, i midolli e molto altro
    • Rappresenta anche il sistema ormonale
    • Rappresenta l’autocoscienza, l’autopercezione, la propria struttura esistenziale

  • Qi
    • Energia funzionale, di relazione
    • Rappresenta il complesso delle funzioni elettrochimiche del corpo umano
    • Coordina e sostiene tutte le funzioni dell’organismo
    • Regola il metabolismo, la termoregolazione, i ritmi ciclici
    • Determina la capacità relazionale della persona e come agisce nella vita

  • Shen
    • Energia Spirituale, Psichica, Caratteriale
    • Rappresenta il connubio dell’assetto psico – emotivo “congenito” ed “attuale”
    • Determina tutte le funzioni psico – emotive della persona
    • Regola tanto l’istinto e le sue reazioni (emozioni Kan) quanto l’aspetto cognitivo, soggetto ad elaborazione (emozioni Qing)
    • Determina l’incedere verso il compimento del proprio destino
Il Qi Gong Taoista si occupa di mettere in equilibrio, di regolare i rapporti e di nutrire le energie appena descritte. Tutto ciò è in relazione all’Alchimia Taoista, che prevede dei precisi steps per permettere l’evoluzione del praticante, tanto a livello fisico, quanto a livello psico – emotivo.
  1. Liang Jing Hua Qi
    1. Accumulare Jing per trasformarlo in Qi: si tratta della prima fase davanti a cui il praticante taoista si trova di fronte. E’ il momento in cui si deve accumulare Energia Corporea (Jing), allo scopo di rigenerare il corpo, i tessuti ove intaccati da malattia o, semplicemente, per rinforzare lo stato di salute del corpo. Ciò rinforza poderosamente il sistema immunitario, aumenta la qualità funzionale dei vari organi, regola numerosi squilibri di salute alla luce della Medicina Cinese e consolida l’autopercezione e l’autostima.
  1. Liang Qi Hua Shen
    1. Il Jing, accumulandosi, permette una maggior produzione di Qi, Energia Funzionale. Essa consente allo Shen di manifestarsi nella maniera più adeguata. In questa fase non soltanto l’organismo migliora tutti i processi funzionali, ma la persona acquisisce un sistema di interazione molto più raffinato con il mondo esterno, così da imparare ad interagire con i flussi energetici del prossimo, sia esso un paziente che un avversario. Ciò raffina la capacità di comportarsi in funzione di come ci si sente (Jing) e di dove si vuole arrivare nella vita (Shen).

  2. Liang Shen Hua Xu
    1. Lo Shen torna al Vuoto. In questa fase la persona lascia gli attaccamenti, le dipendenze, tutto ciò che lo lega fisicamente e spiritualmente ad aspetti terreni, corporei, materiali ed emotivi che possano impedirgli di trascendere spazio e tempo. La Meditazione Taoista porta la persona a raffinare la propria essenza energetica a tal punto da imparare a sentire e percepire ogni cosa nella sua essenza primigenia, scavalcando istantaneamente ogni barriera o aspetto materiale, esterno, corporeo che possano “confezionare” l’essenza, il “contenuto”. In questo momento il praticante Taoista impara a “levitare”, simbolo affascinante che si collega a quello dell’Immortalità: il praticante supera la materia ed impara a corroborarla e nutrirla e conservarla con i processi energetici e spirituali; essa si alleggerisce del peso corporeo, si mantiene ma diviene eterea, la persona impara a levitare ed a volare, come gli 8 Immortali Taoisti, che “cavalcano il vento”. Ciò indica la capacità di lasciar andare i pesi che frenano l’espansione del proprio Cuore e che allontanano il raggiungimento del proprio Destino, consentendo al praticante di essere in ogni momento in ogni luogo in funzione della propria intenzione. Questo è il livello raggiunto dai grandi Illuminati della storia, caratterizzati dall’appellativo “divino”.
Questi tre processi già avvengono spontaneamente ogni giorno: ci si alza dopo il riposo e si mangia al mattino (ciò tonifica Jing e produce Qi), ciò consente alla persona di svolgere al meglio le proprie mansioni con lucidità mentale (Qi si trasforma in Shen) e questo consente di essere sereni nel proprio vivere, con l’obiettivo di giungere alle proprie mete (lo Shen torna al Vuoto). Il Qi Gong consente di amplificare fortemente questi processi, di accelerarne le funzioni e di portare la persona sempre più in là rispetto ai propri limiti attuali. Così come esiste questo ciclo di “generazione” (Jing  Qi  Shen  Vuoto), esiste anche un ciclo di “attivazione” (Shen  Qi  Jing).
  1. Shen muove Qi e Qi attiva Jing
    1. L’intenzione, il pensiero cosciente (Yi), è in grado di muovere i flussi energetici (Qi) per determinare il movimento corporeo (Jing). Se penso (Yi) di voler spingere un oggetto con il braccio (Qi), i muscoli si attiveranno e la postura si adatterà per ottenere il risultato (Jing). Man mano che il praticante si abituerà a far fluire il Qi nel corpo in funzione dell’Intenzione, lo Yi (pensiero cosciente) si trasformerà in Shen (spirito, condizione spontanea) e la persona sarà automaticamente in grado di ottenere questo risultato senza doverlo pensare.
Il Qi Gong Taoista si occupa, in definitiva, di promuovere sia il ciclo di “generazione” tra queste energie, quanto quello di “attivazione”, grazie al lavoro di coltivazione sui 3 Dantian (Campi del Cinabro), bacini energetici deputati alla gestione delle 3 Energie (Jing, Qi, Shen).
  • Dantian Inferiore
    • Situato al di sotto dell’Ombelico, nella profondità addominale (corrisponde ai Punti CV 4 / 5 / 6), si occupa di metabolizzare il Jing: lo accumula e lo distribuisce. E’ legato al Qi Gong Medico che, curando il corpo, corrobora il Jing.

  • Dantian Medio
    • Situato al centro del petto, sullo sterno, tra i 2 capezzoli (corrisponde al Punto CV 17), si occupa di gestire il Qi, nelle sue funzioni di esteriorizzazione e di rientro. Controlla il modo di manifestarsi, è legato al Qi Gong Marziale.


  • Dantian Superiore
    • Situato tra le sopracciglia, corrisponde al Punto Yintang e si occupa gestire lo Shen, in qualità di energia spirituale e sotto forma di intenzione. Controlla il modo di incedere verso la propria meta di vita. E’ legato al Qi Gong Meditativo.
Il Metodo per intervenire sui tre aspetti della pratica senza i quali non si può dire di praticare Qi Gong Taoista è detto “Triplice Armonizzazione”; essa coinvolge il corretto rapporto tra Corpo, Energia ed Intenzione:
  • Tiao Shen (Armonizzare il Corpo)
    • Corretta postura, corretto movimento
    • Consente di aprire le “strade” (Articolazioni e Muscoli) in cui il Qi fluisce; ciò avviene sia con le pratiche statiche che dinamiche

  • Tiao Xi (Armonizzare il Respiro)
    • Corretta tecnica respiratoria
    • Consente di muovere il Qi nella maniera più consona al lavoro; ci sono molti metodi respiratori: scegliere quello adatto consente di raggiungere il risultato

  • Tiao Xin (Armonizzare Mente e Cuore)
    • Corretta Intenzione
    • Permette di portare la Mente/Cuore ad uno stato di quiete, così da far fluire il Qi (attivato dallo Shen) in maniera ordinata, regolarizzando il “cavallo imbizzarrito” (Mente), calmando i pensieri e permettendo di centrarsi su se stessi e sul lavoro da svolgere
La Triplice Armonizzazione è il sistema con cui i 3 Tesori (Jing, Qi, Shen) possono essere messi in relazione feconda e grazie a cui la persona è in grado di regolare i tre aspetti che caratterizzano ogni essere Umano: Postura/Movimento (Corpo), Energia (Respiro) ed Intenzione (Mente/Cuore).
Partendo dal concetto secondo cui il Qi Gong è “uno”, cioè in grado di curare gli aspetti fisici, energetici e psichici, indipendentemente dalla forma in cui si presenta (Medico, Marziale e Meditativo), è anche vero che queste categorie di Qi Gong lavorano sull’interezza della persona partendo, però, da un aspetto in particolare:
  • Qi Gong Medico Dantian Inferiore – Jing – Liang Qi Hua Qi – Tiao Shen

  • Qi Gong Marziale  Dantian Medio – Qi – Liang Qi Hua Shen – Tiao Xi

  • Qi Gong Meditativo Dantian Superiore – Shen – Liang Shen Hua Xu – Tiao Xin
E’ dunque ovvio che ognuno, a seconda della propria esigenza, partirà dal lavoro con una tipologia di Qi Gong in funzione degli obiettivi e del contesto energetico che lo caratterizza: chi ha problemi di salute, inizierà senza dubbio dal lavoro con il Qi Gong Medico, coloro che soffrono di turbe relazionali o comportamentali (timidezza o sfrontatezza ad es.) utilizzeranno la pratica Marziale, mentre chi ha disagio con la propria sfera emotiva, comportamentale o chi non sa dove andare nella vita partirà dalla Meditazione.

Questa piccola trattazione ha lo scopo di introdurre i concetti base su cui si fonda il Qi Gong Taoista che si sviluppa in set di lavoro numerosi, complessi e semplici, brevi o lunghi…ma sempre profondi negli effetti e potentissimi nel trasformare la persona dall’interno.


Roberto Capponi

10 commenti:

actarus1975 ha detto...

complimenti ottima trattazione del Dr. Capponi chiara ed esauriente.

Angelo

ps quoto tutto

Roberto ha detto...

grazie mille!
Solo per la precisione, non sono Dottore, ma un Operatore non Medico di Medicina Cinese.

Grazie ancora!

Roberto

Sekha ha detto...

MI hanno sempre detto che il termine Qi Gong è relativamente recente.

roberto ha detto...

e' vero! Qi Gong è una definizione nata negli anni 50. Quello che oggi viene identificato con Qi Gong prima era chiamato Daoyin o Tuna.

Tuna rappresenta le pratiche respiratorie di purificazione, Daoyin indica il movimento energetico armonioso prodotto dalla pratica.

Roberto

Sekha ha detto...

Il Qigong esiste almeno dai primi del '900 e per quanto riguarda il Daoyin e il Tuna sono tutt'altra cosa.

Roberto ha detto...

Allora, andiamo con ordine: stai parlando dei nomi e delle dfinizioni "ufficiali" o cosa?

Il nome Qi Gong è stato "diffusamente ed ampiamente" utilizzato per identificare le pratiche energetiche, respiratorie e psico - fisiche a partire dagli anni '50, dopo la rivoluzione culturale, non ho detto che prima non esistesse.

In secondo luogo Tuna e Daoyin hanno significati specifici; magari potresti dire cosa ne sai tu, arricchendo in questa maniera la discussione.

Farò io il primo passo.

Dao Yin è la contrazione di “Dao qi ling he, yin ti ling rou" che letteralmente significa "Guidare il Qi porta all’armonia, condurre il corpo porta alla flessibilità". Il Dao Yin mira a lavorare sulla scioltezza del Corpo per regolare di riflesso il Qi. Le tecniche di Dao Yin lavorano, quindi, sul Corpo e sul Qi.

Possono comprendere anche lavori di Tu Na (espellere il vecchio per poi assorbire il nuovo tramite specifiche pratiche respiratorie).

Inoltre Daoyin, nella sua forma "contratta", è composto dai caratteri Dao e Yin: Dao sta per guidare, Yin per Attrarre ed Ammaliare. Ciò indica il processo gentile di guidare, ammaliare il Qi nella pratica.

Quest'ultima è l'interpretazione data dal Maestro Alex Feng nel so Seminario a Roma del 17 Ottobre 2011: egli è allievo del Gran Maestro Wei Ren Feng e direttore del Zhi Dao Guan, The Daoist Center di Oakland.

Oggi diverse Scuole identificano con i 3 nomi Qi Gong, Tuna (da non confondersi con Tuina...) e Daoyin pratiche differenti, ma nei testi classici i riferimenti portano a valutare che essi si riferiscano al medesimo macrocosmo di pratiche.

Mi piacerebbe conoscere ora il tuo punto di vista con un intervento descrittivo e dettagliato, grazie mille per la tua collaborazione!

Roberto

Anonimo ha detto...

Ciao Roberto,
esprimo il mio piacere nel leggere il tuo articolo, nonché i miei sinceri complimenti per questo lavoro di sintesi veramente difficile da trovare nella sua chiarezza e semplicità. Spero che la tua condivisione nella ricerca e nella pratica continui, poiché dona un un forte impulso vitale a questo blog, ove convergono i lavori di chi sceglie una via d'unione in un ambito che ci accomuna.
Grazie per il tuo lavoro.

Fabio Rossetti

Sekha ha detto...

"e' vero! Qi Gong è una definizione nata negli anni 50."

Ora correggi...

"a partire dagli anni '50, dopo la rivoluzione culturale, non ho detto che prima non esistesse".

Quindi esisteva prima di nascere :)

Poi...

"Oggi diverse Scuole identificano con i 3 nomi Qi Gong, Tuna e Daoyin pratiche differenti, ma nei testi classici i riferimenti portano a valutare che essi si riferiscano al medesimo macrocosmo di pratiche."

Testi classici "a partire dagli anni '50, dopo la rivoluzione culturale"

Probabilmente abbiamo una concezione diversa di *classico* e di *tradizionale* ma non sarei dovuto intervenire in questa sede,mio errore, fate conto che io abbia detto solo sciocchezze,vi sarà facile, vi auguro buona fortuna...

Roberto ha detto...

è stato un mio errore di espressione quello di "nato nel 50", intendevo dire diffuso.

la stessa Catherin Despeux parla di opere in cui menziona il Qigong a partire dal 1915, chiedo scusa per l'incomprensione.

I classici di cui parlo fanno riferimento ad epoche livemente anteriori al 1900:

vedi un certo Daodejing di Laozi, fa frequenti riferimenti all'arte di condensare il Qi...ti fidi o vado a ricercare quale capitolo fosse?

Oppure Zhuangzi che parla di pratiche respiratorie abbinate a movimenti degli animali (ufficialmente codificati dal medico Huatuo) chiamando il tutto Daoyin...


o ancora il Baopuzi Neipian di Ge Hong sull'alchimia di trasformazione e pratiche respiratorie...

oppure ancora il Huangdi Neijing che predica la pratica del Daoyin per coltivare Zheng Qi...

mi riferisco a questi classici...non sono tutti del 1900...Accidenti, Sekha, quanto sei puntiglioso e pignolo! :-D

Sto ancora aspettando la tua visione di Daoyin e Tuna. Non vuoi contribuire, ma solo mettere le note sul registro?

Domani vengo accompagnato da mamma'! ;-)

Roberto ha detto...

Grazie mille Fabio,
le tue gentili parole, specialmente conoscendo la tua formazione culturale in materie energetiche cinesi, sono un onore ed un grande stimolo a continuare! :-)

Grazie di cuore e complimenti a te per quanto scrivi sull'Arte Marziale!

Roberto