lunedì 18 aprile 2011

Gli 8 pugni del Wing Chun (Prima parte)

Ospito con vero piacere un ottimo articolo del Maestro Vito Armenise, della Scuola CRCA, concernente gli otto pugni del Wing Chun, secondo la visione del Maestro Randy Williams (e della stessa CRCA, quindi). Ringrazio di cuore Vito e spero che arrivi presto anche la seconda parte. Come scrivo sempre quando parlo dei lineage del Wing Chun, non fermatevi alla diversa romanizzazione dei termini, perché l'importante è conoscere gli ideogrammi, poi è chiaro che ognuno trascrive in maniera diversa la pronuncia. Solo Con il confronto si può pensare crescere!

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Nel Wing Chun i pugni vengono introdotti nella prima forma quando si esegue "Yut" Jee Choong Kuen, il pugno diretto verticale sulla linea centrale.


La prima forma (Siu Leem Tau) significa "piccola idea", perché tutti i principi del Wing Chun sono accennati in questa forma e quindi, studiandola, si ha una piccola idea dell'intero sistema.

In "Yut" Jee Choong Kuen (YJCK) la forma ci dice che gli attacchi nel Wing Chun sono tirati al centro e/o sulla linea centrale e che i pugni impattano con le 3 nocche inferiori.

Ma questa non è l'unica idea presente in questa tecnica. YJCK è un pugno "ideale" oltre ad una vera e propria tecnica. È una struttura applicabile ad altre tecniche per aumentare la gamma degli attacchi di pugno, come nei motti: "la teoria del combattimento del Wing Chun non ha limiti nelle applicazioni" e “bisogna comprendere la teoria che c’è dietro la pratica”.

Ci sono 8 tipologie diverse di pugno. Il numero 8 non è scelto a caso. Per i cinesi il numero 8 significa "successo" e per questo lo ritroviamo molto spesso anche nel Wing Chun.

Gli 8 tipi di pugno sono:
  1. Tai Kuen – pugno che si alza; 
  2. Fon Kuen – pugno frustato;

  3. Doy Gock Kuen – pugno diagonale;

  4. Chau Kuen – montante;

  5. Chop Kuen – pugno diretto basso;

  6. Chuo Kuen – pugno a martello;
     
  7. Gyeung Jee Kuen – pugno con tirato con le falangi;

  8. Foong Ngon Kuen – pugno ad occhio di fenice.

Vediamoli in dettaglio con le loro principali applicazioni…

Tai Kuen


Tai kuen è un pugno che viene eseguito dal basso verso l'alto. Nella prima forma, l'idea del tai kuen è presente nell'esecuzione di Ding Sau ed è invece presente in modo manifesto nella Chum Kiu. Più che il gomito, in questo pugno, è la spalla ad essere utilizzata. Il braccio si piega il meno possibile.

Una classica applicazione di Tai kuen è mostrata nelle figure seguenti: dopo aver fermato un pugno basso con un Gum Sau, si può colpire utilizzando il Tai Kuen, con lo stesso braccio e senza la necessità di ricaricarlo.











Fon Kuen

Fon Kuen è il pugno frustato. Ci sono 2 tipi di pugni frustati: quello interno (Loy Fon Kuen) e quello esterno (Ngoy Fon Kuen).

Nelle 4 figure che seguono è mostrato il Loy Fon Kuen.



Nelle prossime 4 il Ngoy Fon Kuen.


L’idea del Fon Kuen è mostrata nella prima forma quando si esegue il Kwun Sau all’inizio della forma: il movimento di Kwun Sau unito all’idea di “Yut” Jee Choong Kuen produce un nuovo pugno, il Loy Fon Kuen. In modo manifesto troviamo il Loy Fon Kuen nella Chum Kiu.

Una delle caratteristiche del pugno frustato è quella di colpire quando la linea centrale è occupata, aggirandola con un movimento circolare e utilizzando un particolare tipo di energia che si chiama Bau Ja Gingenergia che esplode o energia frustata -.

Nelle 4 figure che seguono si mostra un’applicazione di Loy Fon Kuen in attacco e senza trapping sul braccio avversario.

 




















 Nelle figure che seguono si mostra Loy Fon Kuen in difesa e con trapping del braccio avversario.



Un’applicazione di Ngoy Fon Kuen è mostrata nelle figure seguenti, in cui un pugno diretto, fermato in Jom Sau, può trasformarsi in Ngoy Fon Kuen per aggirare la tecnica di difesa (che occupa la linea centrale) e colpire da un altro angolo.



Doy Gock Kuen

Doy Gock Kuen è il pugno diagonale. Come il Fon Kuen, ci sono 2 tipi di Doy Gock Kuen: uno interno (Loy Doy Gock Kuen) e uno esterno (Ngoy Doy Gock Kuen). Le idee del Doy Gock Kuen sono presenti nella prima forma, unendo “Yut” Jee Choong Kuen ad altre tecniche. Loy Doy Gock Kuen, ad esempio, nasce dall’unione con il Pock Sau ed è presente in modo manifesto nella forma all’uomo di legno e nella Biu Jee.


Ngoy Doy Gock Kuen, invece, nasce dall’idea di unione del pugno con il Biu Sau. In modo manifesto è visibile nella Chum Kiu.











Le applicazioni di Loy Doy Dock Kuen sono diverse, ma le più utilizzate riguardano il colpire passando al di sopra di un ostacolo o per colpire al centro stando in una posizione laterale, come evidenziato nelle 2 figure seguenti.
 












Ngoy Doy Gock Kuen, invece, viene maggiormente usato nelle strategie di Kuen Siu Kuen (pugno contro pugno) e di Yut Fook Yee (una mano ne controlla due), in cui il nostro attacco contiene al suo interno una difesa, come nel motto: “la mano di attacco può essere utilizzata anche per la difesa”.

Nelle 2 figure seguenti, si mostra un’applicazione di Ngoy Doy Gock Kuen: partendo dal fook sau, il secondo pugno dell’avversario viene intercettato e deviato da Ngoy Doy Gock Kuen, che va a bersaglio.











Vito Armenise

Continua…

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ringrazio Vito che è uno dei pochi nel mondo del wing chun a parlare di tecnica.

E' sintomatico che per farlo bisogni scrivere su un blog!

;)

Un abbraccio,

Guidosushar