oggi si chiude l'anno accademico di Wing Chun al "Tempio di Olimpia". Tirando le somme, è stato un anno davvero entusiasmante, sia per il lento ma progressivo crescere del corso, sia per i nuovi fratelli incontrati lungo la strada. Sono davvero soddisfatto.
Se poi penso a com'è nato il corso, mi viene ancora da ridere...una chiamata strana, di un insegnante, che mi dice: "guarda, me ne devo andare dalla palestra e ti lascio il mio corso, perché mi sembri una brava persona". Io, incredulo, vado a vedere...ad ottobre inizio con 2 iscritti, di cui uno non si farà mai vedere.
Novembre e dicembre li passo con soli due iscritti, di cui uno (che strana gente!) non si fa vedere se non per due volte... L'altro assiduo frequentatore, in sostanza, s'è fatto due mesi e mezzo di lezioni private! Infatti, al primo stage cui partecipa, fa un figurone! E bravo il buon Davide...
Arriva nella famiglia la brava Emanuela, buone doti innate, tanta voglia di apprendere e poca fiducia in se stessa. Dopo un approccio un po' difficoltoso per chi proveniva da altre associazioni, anche lei ha iniziato a macinare ed a premere sull'acceleratore. Si presenta al primo stage utile e fa volare un praticante "anziano" con sei anni di studio alle spalle... Che dire? Brava pure Emanuela!
Il resto dell'anno ha visto un lieve aumento quantitativo, ma un esponensiale progresso qualitativo! Pian piano mi hanno raggiunto il fedelissimo Marco ed alcune vecchie conoscenze, che hanno dato il meglio di loro stessi. Oggi posso dire di avere un gruppetto davvero ben assortito, forte, compatto ed allenato!
Una nota a parte dovrei scriverla per l'ingresso di un vecchio amico di scuola, che con estremo piacere ho ricevuto ed adottato come fratello nella nostra piccola comunità marziale, il bravo Lorenzo. Con la sua altezza e la sua dedizione è riuscito a fare passi da gigante in pochissimi mesi di pratica. Con qualche presenza alla nostra amata "tana" si classifica tra i primi nella scala dei praticanti intensivi. Continua così!
Tante cose sono cambiate nel corso dell'anno, cari amici. Vecchi amici e praticanti hanno smesso di allenarsi alla vista di alcuni Maestri, altri hanno preferito prendere un'altra Via, convinti della loro scelta. Altri ancora, hanno preferito tornare nella caverna, dopo aver visto la luce, perché, spesso, è meglio infilare la testa sotto la sabbia, come gli struzzi, per non soffrire.
Io, come pochi altri, ho preferito soffrire, prendermi grosse responsabilità e tuffarmi nel vuoto, per amore del Wing Chun, della Verità e della Giustizia. Tanti Sifu si sono dimostrati tutto tranne quello che avrebbero dovuto essere, mentre altri hanno dimostrato di essere più attaccati a disvalori, che io non ho mai condiviso. Altri ancora hanno scelto la strada del marketing sfrenato, lasciando da parte la gioia di accettare uno studente come il sottoscritto come proprio To Dai. Eppure, dopo un lungo peregrinare, mi pare di vedere una luce, in fondo al tunnel.
Nonostante tutti stiano andando in ferie dai rispettivi lavori, io continuo ad allenarmi, a viaggiare per amore del Wing Chun, della conoscenza e della pratica marziale. Lontano da quei Sifu tutti chiacchiere e sezioni (inventate), sto riscoprendo la gioia di incrociare le braccia con Insegnanti preparati e seri, ma, in modo particolare, umani e gentili. Sto riscoprendo la gioia d'essere To Dai, di essere Allievo e Figlio, di sentirmi coccolato e amato o, quantomeno, preso in considerazione.
Durante l'anno appena trascorso ho dovuto anche chiudere un corso, ad Albano Laziale, per via della cattiva costanza di alcuni Allievi e per le avverse condizioni oggettive (tempo, lontananza, cattivi rapporti, etc.). A seguito di quella chiusura, già triste in sé, dopo un anno e mezzo di cammino insieme, ho chiuso anche i rapporti umani con due ex-fratelli di Wing Chun, ai quali avevo dato la mia amicia, la mia stima e la mia fratellanza. Non riesco a non pensare a come ci si senta nell'apprendere che un proprio amico e fratello abbia riaperto un corso appena chiuso. Che gente!
Però, grazie alla costanza ed alla determinazione, tagliati i rami secchi di quest'albero, sono riuscito a curarlo ed a farlo crescere di nuovo. Oggi posso dire di avere una famiglia di Wing Chun davvero compatta e gioiosa, una comunità marziale che suda, si allena e cresce insieme, senza distinzioni di gradi, livelli o anzianità. Già, perché il rispetto e l'umiltà devono essere due parole chiave di questa famiglia. Chi pensa di entrarvi senza rispettarle, può accomodarsi fuori dalla porta.
Il bilancio dell'anno è comunque positivo, sebbene debba registrare nella mia mente anche altri fatti incresciosi, di cui non parlerò in questo momento, tanto viva ed estesa è la ferita. Sono riuscito a lavorare con tanti Maestri, riuscendo a carpire da ognuno di loro del materiale su cui lavorare: da Sergio Iadarola a Pietro D'Alesio, da Lucio Riccio a Riccardo Vacirca, da Franco Giannone a Massimo Fiorentini. Da tutti sono riuscito a prendere qualcosa, nella loro complessa diversità.
Ora non rimane che andare in ferie dal lavoro...per dedicarsi completamente al Wing Chun, però! Previsti alcuni viaggi a Napoli, qualcuno un po' più vicino e qualche puntata in Toscana, ma, tutto per il Wing Chun! Sarà un mese di lavoro duro sulla Weng Chun Kuen, così come sul ripasso e sullo studio approfondito di Siu Nim Tau, Chum Kiu e Biu Tze, così come vengono insegnate dal Gran Maestro Leung Ting. Sarà un duro lavoro, ma, come sempre, appagante.
Il blog, cari amici, non andrà in vacanza. Probabilmente avrò modo di scrivere un paio di post a settimana. Ci terrei che foste un pochino più attivi con i commenti, perché in alcuni casi ho pensato di parlare al muro e vi assicuro che non è stato piacevole, soprattutto perché quello che scrivo è frutto di ore di lavoro.
Vi auguro buone ferie e, soprattutto, un allenamento proficuo e costante alla ricerca dell'Eterna Primavera
永 春! Ai miei Sidai e Simui un profondo inchino pieno di rispetto!