mercoledì 9 dicembre 2009

Siu Nim Tau - lineage GM Leung Ting XII


La nostra chiacchierata introduttiva sulla Siu Nim Tau del lineage Leung Ting sta per volgere al termine. Oggi parliamo velocemente della settima parte della 'Piccola Idea', in cui si vedono delle differenze anche molto marcate tra i vari lineage di Wing Chun, specialmente tra quelli non appartenenti alla discendenza del GGM Yip Man.

Il set che prendiamo in esame oggi inizia con il Bong Sau ('il braccio ad ala'), che è una delle tecniche più conosciute del Wing Chun, insieme ai pugni a catena. La nostra esecuzione, però, passa per un certosino lavoro di polso, che, attraverso una rotazione (tanto utile nel Poon Sau), permette di capire la dinamica precisa del 'braccio ad ala'.

Questo partire dal polso ci fa capire anche come le forze avversarie debbano essere deviate attraverso il Bong Sau e ci dà pure un'indicazione precisa sull'altezza e sull'angolazione precisa (da forma) che la tecnica deve assumere per poter funzionare. Questo movimento del braccio ci aiuta a dissipare un attacco medio basso dell'avversario, quando è indirizzato verso la linea verticale mediana del nostro corpo.

Mi pare importante sottolineare che nella nostra famiglia non viene fatto uso del Bong Sau oltre l'altezza della spalla, in quanto considerato errore. Non sono pochi gli Insegnanti che insegnano questa visione errata del 'braccio ad ala', attraverso il quale portano gli Allievi a pensare di difendersi sollevando il braccio oltre la spalla (distruggendo la cuffia della stessa...). Ci tengo a sottolinearlo, perché non sono pochi i praticanti di Wing Chun che conosco che si sono fatti male pensando di tenere una pressione avversaria con un Bong Sau alto. Oltre la linea orizzontale (quella che incrocia la verticale per dare origine al punto centrale del corpo, da cui parte la linea centrale), solo il Tan Sau, un pugno o un gomito possono dissipare l'attacco avversario, ma sicuramente non il Bong Sau.

Dopo aver terminato l'esecuzione del Bong Sau, attraverso l'impulso del polso si passa in un fulmineo Tan Sau, che segue il principio Got (da Luk Dim Boon Kwun), tagliando verso il basso l'eventuale e ora simulato attacco avversario. Immediatamente la mano si abbassa per andare in Ong Cheung, la palmata riversa, che viene spesso utilizzata per attaccare la parte medio bassa del corpo avversario, oppure il viso, quando riusciamo a togliere l'equilibrio all'aggressore ed a porlo alla giusta altezza per essere colpito.

Esteso tutto il braccio con le dita verso il basso, per allenare la flessibilità e l'allungamento tendineo-muscolare, si esegueno i soliti Huen Sau e Sau Kuen. La sequenza viene ripetuta nello stesso modo con il braccio destro.

6 commenti:

Silvano ha detto...

Ciao Riccardo, quando un corpo è "funzionale" può permettersi di tenere le braccia nella posizione che preferisce.bong sao compreso.
vero è,che dopo i 135° verso l'alto la spalla si solleva dalla "sede per gravità" per intervento del trapezio, e quindi è relativamente meno stabile (sottolineo meno stabile ,in quanto la spalla E' l'articolazione meno stabile per eccellenza, e meno male che è così,perchè permette un alto grado di mobilità.)
Non entro nella logica del perchè e percome del bong sao,che ricordando parole del clan weng chun :il bong sao NON esiste...anche se ammetto una sua utilità.

vorrei tornare invece al problema di molti wt polli,che han danneggiato la cuffia dei rotatori,il problema reale nasce da uno squilibrio muscolare dovuto ad allenamento estensivo (vedi ore e ore di chi sao...in pressione) unito alla regola KK noi alleniamo solo quei muscoli che servono al wt.
Non è quindi colpa dell'altezza,ma di un allenamento troppo Fai da Te.

...Quando parlo di polli,includo anche e specialmente i Gradi Tecnici...
Ciao.
:-)

Unknown ha detto...

Mettiamo che io sia d'accordo con te, ritengo che il danno fisico sia sempre e solo da imputare all'insegnante, perché non dà delle direttive serie e benefiche.

Comunque concordo con te sull'allenamento, meno sul fatto esclusivamente fisico-muscolare del Bong Sau. Secondo me c'è proprio un limite di altezza dovuto al pericolo di ricevere entrate da sotto.

Silvano ha detto...

beh,non esageriamo sulla causa prima...si sbaglia sempre in due, ed anche l'allievo pecora spesso ci mette del suo..

Certo il ruolo di guida dell'insegnante dovrebbe essere una garanzia su cosa si fà e cosa no.

Concordo sul fattore tecnico che menzioni, ma sono stato critico perchè vedo che ci impipocchia con angoli segreti,altezze varie polsi gomiti sul linee yin e jazz e poi semplicemente non si vedono bong sao in confronti reali,sia tra praticanti sia in situazioni" da strada".

Anzi a dirla come realmente la penso, il bong non è destinato a sopportare proprio nulla... ma non devo convertire nessuno,quindi prendila proprio solo come un'opinoine e null'altro.
:-)

Unknown ha detto...

Secondo me il lavoro sugli angoli non è 'segreto', semmai appartiene allo stesso tipo di studio che fanno gli ingegneri sugli angoli di carico e sulla massa critica che incide sull'angolo...

Il Bong Sau non esiste, hai ragione, ma è un passaggio molto importante quando dal polso la forza passa al gomito, quando c'è un contatto.

Il Bong Sau non sopporta, semmai devia e accompagna...

Viva le opinioni, amico mio!

Silvano ha detto...

eh eh eh... Ingegneri che fanno wing chun... come cercare i tartufi nel deserto.
Per il resto son daccordo su ciò che scrivi!
ciao

Silvano ha detto...

A proposito di squilibri, riguardando il mio blog,mi è tornato sottomano quanto scritto a proposito di spalla & C:
http://rebel-inside.blogspot.com/2009/10/coracobrachialequesto-sconosciuto.html