giovedì 24 dicembre 2009

Un video di un Fratello di Weng Chun

Un Fratello di Weng Chun, Alessio Paone, dell'International Weng Chun Kung Fu Association (che fa capo a SiFu Andreas Hoffmann), ha pubblicato recentemente su YouTube un suo video di presentazione del lavoro che fa nella Scuola di Schweinfurt, in Germania. Mi fa piacere dargli un po' di risalto, nel mio piccolo, perché lo merita. Trovate un po' tutti i lavori che si fanno nell'associazione citata, con forme, brevi scene di combattimento e lo studio internio proveniente dal Tempio di Shaolin. Non resta che augurarvi buona visione!



8 commenti:

Unknown ha detto...

Questa cosa non ho mai capito del Weng Chun: sembrate tarantolati quando fate le forme. A cosa vi servono tutti quei movimenti inutili? Spiegatemi sta cosa...non ditemi che è per la pratica interna perché nell'Yi-Quan la studio diversamente e sta dando ottimi risultati.

Silvano ha detto...

anche questo molto bello, sia come messaggio tecnico,globale come sempre nel weng chun, pratico,applicabile dal vivo,e anche una buona comunicazione audiovisiva, insomma non una di quelle cose fatte in velocità tanto per apparire on line.

Piccolo appunto: bene sul movimento del corpo,anche se io non condivido l'uso esagerato della scuola Hoffmann" tanto per muoversi"...
sembra che una delle poche parti che fà a fatica sia il diaframma... non è che spesso è in apnea?

ma non volgio essere troppo critico oggi e quindi buon Natale e tutti e anche a Lui e al suo splendido video.

BUON NATALE!

Unknown ha detto...

Ciao cari!
Sono estremamente contento di ricevere i vostri commenti anche oggi! Grazie davvero!

Veniamo al dunque. I movimenti che vedi, Sangre, sono tipici dell'interpretazione del Weng Chun di SiFu Andreas Hoffmann. Anche io, come Coach Silver, sono un pochino critico sul lavoro così esterno, ma lo capisco benissimo.

Se vedi le forme del Weng Chun eseguite da altre famiglie, non noti le stesse esplosioni di energia.

Come Coach, anche io ho notato un paio di momenti in cui il mio amico pare in apnea, ma forse è il video, tutto lì.

Che dire? Il video è molto molto carino, al di là del giudizio tecnico che si possa avere.

Un abbraccio ad entrambe e buon allenamento!

Anonimo ha detto...

in effetti anche io penso che il movimento alcune volte sia vuoto,ma meglio muoversi e imparare un po alla volta a dosare il movimento,piuttosto che essere degli stoccafissi impalati.
invece io sarei piu critico sull allenamento delle applicazioni dove,naturalmente é una mia opinione,si mostra qualche incertezza,pur essendo contesti preordinati.ma forse il problema é proprio il fatto che in una situazione preordinata,si puo avere la sensazione,e darla agli altri, di essere goffi, nel tentativo di apparire realistici..

Guido

Silvano ha detto...

Ribadisco che non sono "contro" il modo di muoversi ampiamente e in ogni circostanza.
Ho visto persone cambiare per il meglio adottando questo metodo.

E' un buon approccio e funziona a brevissimo termine.

Meglio muoversi molto piuttosto che come dice Guido : "essere impalati".

Per ME,non è un approccio funzionale e quindi non lo utilizzo.

Forse.come sempre la verità stà nel mezzo.
:-)

Unknown ha detto...

Il problema di tutto quel movimento è tattico: un avversario vede che ti muovi prima dell'effettiva partenza dei colpi e ti anticipa.
E' vero che spesso chi pratica wing chun è troppo statico, ma si risolve questo con la pratica interna. La pratica interna corretta ti permette di rimanere immobile finché non parti. Quando porti poi sei esplosivo e devastante. Ovviamente ci vuole più tempo praticando internamente il wing chun rispetto al metodo tradizionale, ma i benefici sono impagabili.

Anonimo ha detto...

Secondo me la pratica di una postura immobile ha senso per trovare quella struttura e quegli assi intorno ai quali far gravitare tutto il movimento,la media intorno alla quale far girare la varianza dei movimenti.quindi si tratta solo a mio avviso di una didattica volta allo scopo di creare un movimento centrato,a partire da un cosiddetto "non-movimento".ma lo scopo del "non-movimento"non è quello di stare fermi(parliamo di arti marziali,di mutamenti,di combattimento,di un arte basata sulla trasformazione,pensiamo all' I Ching,o al Tao,dove l'uno è i 10000 esseri,ma anche i 10000 esseri sono l uno),ma di muoversi in modo più centrato e radicato.cmq di muoversi,e non di non muoversi.quando WXZ diceva che il movimento piccolo è meglio del grande e che il non-movimento è il movimento eterno,non intendeva dire che è meglio non muoversi e aspettare,ma che non bisogna muoversi esternamente senza un centro.se questo centro c è,secondo me uno può muoversi come gli pare.pensate alla danza,e a quanti movimenti interni fanno i ballerini di classica,eppure non vuol dire che la schiena è ritta come un palo,ma ha una sua dinamica a volte piccola e a volte grande e vistosa.eppure il loro movimento è centrato,potente e stabile,basato su equilibri sottilissimi,ma dinamici,e non statici.sarà che interpreto l allenamento marziale come una danza di combattimento?

cmq questo è il mio parere ovviamente.

Guido

Unknown ha detto...

Concordo con Guido. E' lo stesso discorso per le 8 sezioni della Siu Nim Tao: c'è chi ha imparato che le 8 sezioni sono semplicemente le 8 parti e chi ha imparato che sono gli 8 modi di praticare la forma. Io ho imparato gli 8 modi e penso siano la vera essenza di quella forma. E qui non si tratta solo di differenze di lineage, ma differenze tra un buon Wing Chun e un Wing Chun incompleto.