mercoledì 10 novembre 2010

Brevi considerazioni su un video...

Ospito con vero piacere un commento sul video di Fighterman (qui), scritto da Guido Mazzotta, uno dei miei Amici ed Allievi. Spero di suscitare una discussione proficua. Colgo l'occasione di salutare Guido e lo ringrazio per aver preso "carta e penna" al posto mio, stavolta. 


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Mi sento un po' imbarazzato nel commentare questo video, perché, dopotutto, sto andando a toccare un problema grosso nel mondo del wing chun, e in particolare, del wing tsun.

Tante volte ho parlato di marketing in questo nostro beneamato mondo marziale, ma è la prima volta che vado a sottolineare il problema partendo da un filmato, un filmato che concretamente attiene al mio lineage, peraltro.

Nel filmato vediamo una maglietta nera di Hong Kong, e quindi vediamo una persona che teoricamente dovrebbe essere più vicina alla fonte, che dovrebbe avere la possibilità di vedere il nostro (per ora?) Si-Jo. Eppure vediamo un praticante confermato che ha quasi l'aria di aver cominciato da relativamente breve tempo questa pratica. Ovviamente le dimensioni del nostro Paul Corti possono essere scoraggianti, eppure la lentezza con cui ci si muove è tale per cui il nostro Italian Dragon non usa la sua massa inerziale.

Nonostante questo, il cinese è in difficoltà, sul piano puramente tecnico, disattendendo completamente i principi su cui il sistema che "vorrebbe" praticare si basa: rimanere sotto tiro del compagno, senza liberarsi in alcun modo della sua forza, rimanendone in balìa; non prenderalcuna iniziativa e posizione di vantaggio, anzi avanza sempre e solo diritto per diritto; muove un braccio alla volta, senza seguire il motto dei 3 (o almeno 2) movimenti in uno; seguie le braccia invece di pressare la linea centrale; il petto pieno anziché vuoto, come vorrebbe uno dei motti fondamentali del wing tsun; totale mancanza di "elasticità" articolare, che lo rende rigido e facilmente - con l' ausilio di pochissima forza - sradicabile; cerca sempre sequenze prestabilite in un contesto in cui non ha senso, oltre a essere controproducente; tira pugni che non sono pugni!

Sembrerebbe che i cinesi, o almeno alcuni di loro, quando fanno wing chun lo fanno in maniera completamente vuota, come un passatempo, e mi chiedo se si rendono conto degli ingenti interessi economici che il wing chun, e in particolare il wing tsun, muove in occidente. Mi chiedo se sanno che cosa ci aspettiamo noi gwailo da loro, quando li vediamo con le strisce rosse sui pantaloni. Ma forse per loro è poco più di un hobby del fine settimana, su cui non spendono il loro sudore. Mentre invece molti di noi credono di risolvere i loro problemi nel wing chun andando nella madrepatria dell'arte.

Dobbiamo accettare una volta per tutte che Wong Fei Hung, Leung Jan, Chi Shim, Yuen Kai Shan, e quanti altri, sono per loro degli eroi di celluloide, prima ancora che i capostipiti degli stili che si "vorrebbero" praticare.

Oggi gli unici a volere il kung fu, siamo noi occidentali! E loro sono lì unicamente per rispondere a un interesse personale con un' offerta commerciale! Gli occhi a mandorla aiutano! E noi, come dei polli, ci cadiamo. Qualcuno ci cade per ingenuità, altri per compensare delle carenze psicologiche interne, oppure per inserirsi semplicemente nella catena produttiva (alias catena di S. Antonio).

Non ho avuto sinora il piacere di conoscere direttamente Sijo Leung Ting e forse sono anche io tra coloro che vogliono, a torto magari, credere che in lui alberghi un qualche sapere marziale. Indubbiamente il sistema Leung Ting, a parte i problemi derivanti da motivi di natura politica e commerciale - leggi diluizione dei programmi e allungamento artificioso dei tempi tecnici di apprendimento - è abbastanza ben congegnato e strutturato.

Sicuramente non è nei suoi allievi cinesi che troveremo mai risposte, visti i video come questi e visto che il nostro Sijo (imprenditore?) non creerebbe mai un cinese che possa prendere il suo posto dando luogo ad ulteriori diaspore. Finora infatti le diaspore nel sistema Leung Ting hanno interessato più che altro l'occidente.

Di più non saprei aggiungere, se non invitare coloro che guardano il video (e tutti gli altiri in via di pubblicazione) a riflettere su questo fenomeno. Sono altresì conscio, però, che quest' invito probabilmente cadrà nel vuoto. Come dice qualcuno, ognuno ha il Maestro (e aggiungerei anche i riferimenti culturali e umani) che si merita!

Buona pratica a tutti! 

Guido Mazzotta

14 commenti:

Unknown ha detto...

Ne parlavo poco tempo fa con David Cheung, il quale ha detto: "Fra pochi anni sarete voi occidentali a insegnare il kung fu ai cinesi" secondo lui oggi, specialmente a Hong Kong, i giovani che si avvicinano alle arti marziali lo fanno solo per due motivi: sport (e quindi fanno solo Sanda) o per diventare attori (e quindi fanno wushu moderno). Dato che ormai nessuno combatte più per strada come 30 anni fa, non ha senso imparare. Al massimo fanno tai chi per la salute, ma se parli con un giovane ti dice che è "roba da anziani". In qualche famiglia in cui è particolarmente sentito come tradizione, allora il padre insegna ai figli, ma spesso in modo discontinuo e comunque senza mai combattere, difficilmente si impare a dovere. Ovviamente ci sono sempre le eccezioni, ma questo mi hanno detto essere la tendenza generale.

Silvano ha detto...

Vorrei tenere le parti del più debole con una considerazione.
Per il resto,marketing soldi e quant'altro io farei forse lo stesso e anche peggio,quindi mi astengo dal criticare l'operato altrui.

Torniamo al "Mr'50 chili bagnato", come si dice in Piemonte.

E' facile vedere che se le può prendere di santa ragione da Paul,ma, lui adotta la filosofia "ivesting in loss" che Paul dice di studiare extra curriculum con qi gong e altri lavori,MA CHE MENTRE COMBATTE NON USA.

Ripeto,che non critico la possibilità di ricerca personale, a volte al limite del ridicolo,ma il cinese cerca di fare funzionare un metodo,il suo interlocutore NO.

Consiglio ai lettori questo intrattenimento:
riguardate il video, non prestate attenzione a ciò che succede alle braccia ma guardate solamente le gambe di entrambi e i relativi spostamenti.
E' un modo differente di osservare la cosa...

Anonimo ha detto...

Per Coach:

capisco cosa cerchi di dire,ma qui l'argomento è un altro,ovvero cosa aspettarsi dai depositari ufficiali della disciplina,cioè i cinesi.

almeno se vogliamo parlare solo di wing tsun Leung Ting.

Il punto non è quindi chi nel video si mostra più bravo,ma cosa cercare e da chi,e nella fattispecie,se questo "chi" sono i cinesi.
Ad ogni modo non concordo se dici che il cinese cerca di far funzionare un metodo,piuttosto cerca di far funzionare delle tecniche prestabilite,che non sono il punto principale.

Sarebbe come se tu dicessi che una persona scrive le lettere dell'alfabeto a caso,sperando di scrivere accidentalmente una parola di senso compiuto!

Almeno questo è l esempio che mi viene in mente.

Guido

Silvano ha detto...

Beh,ripeto quello è il mio punto di vista.
Capisco anche il tuo,anche se a m,io modo di vedere non è costruttivo,per te,intendo.

Ovviamente rispetto il tuo modo di porti, ma permettimi di ricordarti cosa ho già scritto nel blog rispondendo a Sergio Iadarola:
"Per quel che conosco io i Cinesi, più chiasso fai e meno ti aprono le porte, a meno che chi te le apre non sia stato affascinato dal serpente monetario.

"Wang Xiang Zhai era addirittura cinese di nascita,non solo ospite in residenza, e ha SPERATO tutta la vita di avere ACCESSO a insegnamenti di un certo spessore...è morto senza ESSERE STATO CONSIDERATO ,si è dovuto fermare allo YI QUAN e aveva un grosso talento,ma ha incontrato un muro.Punto."

Mi sembra che ci sia da rifletterci sopra almeno un duecento anni,prima di tirare delle conclusioni.

Mi viene da commentare con questa considerazione:

I maestri son spesso camuffati da pagliacci... e viceversa!

;-)

Francesco ha detto...

Eppure non mi par difficile da capire che non c'è uno ma solo uno motivo valido per andare a studiare combattimento ad Hong Kong...

Anonimo ha detto...

@coach

può tranquillamente essere che non ci arrivo,per carità.

il mio è solo un punto di vista,sia chiaro.

cmq,per prendere di petto la metafora,Leung Ting nel fare le figure da pagliaccio è bravo.devo dedurne che per te dietro la maschera si nasconde un Maestro?

poi la ricostruzione dell esperienza di WXZ mi sembra abbastanza singolare.

che ne pensi?

Guido

Silvano ha detto...

Io non sono in lizza,faccio solo l'avvocato del diavolo.

Leung Ting sà parecchio,l'ho sempre detto.
Ha allenato un poco di quel che sapeva ed è stato travolto dagli eventi monetari,di partnership, eccetera.

Mio punto di vista sulla persona, beh, non è veramente scaltro,nè come manager ne come pagliaccio.

Però non è un maestro.
Chi crede che lui lo sia continuerà a prendere mazzate sul muso.

Ma lui conosce,o HA conosciuto,qualcuno in gamba.
Lo dimostra il suo metodo così differente da tutto il resto.
Se lo è inventato tutto da solo?Non mi sembra.
Le sue fonti? NON le citerà MAI, stanne certo!

La ricostruzione che tu definisci "Singolare" di WXZ mi è costata un bel pacchetto di ore nello studiare attentamente il personaggio e metterlo a confronto con quel che conosco.

Vedi? dietro un aggettivo anche solo timidamente ironico,come potrei aver voglia di dirti altro,magari ben più pepato?

I cinesi,quelli con la "C" di controcazzi san bene quello che fanno,perciò non si fanno trovare.

Lo ripeto fino alla nausea.
;-)

Anonimo ha detto...

sarà che oramai le cose misteriose non mi attirano piu.secondo me sarebbe bene che chi ha qualcosa da dire lo dica,se no le allusioni lasciano il tempo che trovano.
se il tuo vuole essere uno stimolo alla ricerca,ben venga.ma è una cosa che io,ma non solo,farei cmq.ma non ho potenti mezzi,e non faccio solo wing chun nella vita(purtroppo).

ho scritto "singolare" in senso letterale,perchè è l unica ricostruzione di questo tipo su WXZ,non volevo apparire ironico assolutamente.
ma anche se fosse stato escluso da un certo giro,non mi pare fosse l ultimo arrivato,quanto a maestria(per quel che raccontano e per quanto ci resta del suo metodo).

Sono certo che Leung Ting non ha fatto tutto da solo,ma neppure questa info ci serve,in quanto all essere costruttivi.


Guido

Anonimo ha detto...

A me è sembrato di vedere un cinese alle prime armi con la solita riverenza nei confronti di un insegnante,per di più ospite di una scuola, che segue il modo di fare della maggioparte dei praticanti EWTO.
A me personalmente non sono piaciuti entrambi, il cinesino oltre a essere quattro ossa e mezzo litro di sangue si vede a priori che è inesperto, ma l'occidentale pur facendo valere la sua mole dovrebbe accompagnare i colpi a qualche passo cosi da sperare che prima o poi un angolo corretto lo trovi, a mio avviso essendo lui un esperto è andato anche peggio del cinesino.
Condivido molto quello che dice Coach Silver, e quoto appieno il suo suggerimento di visionare il movimento delle gambe, oltre a questo notate i pochi colpi portati a segno dal cinesino sono tutti sulla centrale, hai ragione Coach Silver due visioni totalmente diverse.
N.B. Coach Silver ""Per quel che conosco io i Cinesi come tu dici: "più chiasso fai e meno ti aprono le porte, a meno che chi te le apre non sia stato affascinato dal serpente monetario", ammesso che dopo essersi presi i soldini ti insegnino qualcosa, quando li hai fatti incazzare ed avvolte anche quando non li fai incazzare.
Comunque non capendoci più nulla, non mi resta che seguire il fluire di pensieri, e dico EVVIVA AL WING TSUN DELLA EWTO...

Fabio ha detto...

Per quel che conosco i cinesi, ciò che sanno fanno finta di non saperlo, ed insegnano a pochi (se non unici) eletti.
Quindi, non ti aspettare che Leung Ting insegni il wing tsun ai suoi allievi in modo corretto; da quel che sò non lo fece neanche Ip Man.

Tu parlavi di voler andare ad Hong Kong, giusto?
Prova.
Magari a te insegnerà qualcosa di buono perchè non potrai fargli concorrenza in Cina e potresti invece rappresentarlo (quindi fargli ottima pubblicità) in Italia, ma non mi aspetterei granchè...

Anonimo ha detto...

facendo valere la sua mole?ma se era fermo e andava piano che piu piano non si puo'..che film avete visto?
se il cinese non si sa difendere da attacchi semplici e frontali,puo' mai difendersi da attacchi angolati basati sul movimento delle gambe?guardate che e' il piu debole che ha bisogno di correre,mica il piu forte.se Paul avesse usato le gambe allora si che avrebbe usato la sua massa,ma Paul era fermo....poi il suo wt puo' piacere o no ma e' un altro discorso.
il cinese alle prime armi e' un istruttore,se non si fosse capito!
che poi che colpi avrebbe mai portato il cinesino?no dico,abbiamo presente che cosa e' un colpo?non e' acchiapparella,se porto un colpo a cappella,poi dopo mi arrivano le bordate vere eh..

per il resto,quoto il pensiero di Fabio

Guido

Anonimo ha detto...

Il wing chun, l'ho detto fino alla nausea è praticamente estinto... in cina lo consocono in pochissimi e non lo insegnano! se lo tengono stretto e lo custodiscono gelosamente... la stragrand emaggioranza di ciò che c'è quì come WX fa ribrezzo ma è generalmente allenato meglio ed in più siamo più bravi ad usare il peso corporeo... nonostante comunque la qualità generale del wx in occidente sia inferiore per contenuto al vero wx, comunque è superiore al tanto falso e mediocre wx che c'è in madre patria.

Roberto

Anonimo ha detto...

Ribadisco che personalmente non mi sono piaciuti entrambi, ma era mia intenzione sottolineare che nonostante la maggiorparte di voi abbiate parlato male degli insegnamenti all'interno dell'ewto, dovete ammettere, anzi lo avete fatto, che i tecnici ewto sono validi, quindi perchè perdere il tempo per andare a Hong Hong ad imparare.
Però chi sà perchè dopo aver lavorato con leung ting, parlano male dell'ewto e lo fanno proprio tutti, compresi il protagonista del video.
Viva l'ewto.

Anonimo ha detto...

non sapevo che il fatto che i cinesi fossero incapaci,autorizzasse a dire che gli occidentali dell EWTO sono capaci!
Non lo vedo molto in linea con Aristotele(il padre e Sigung della logica occidentale),questo ragionamento

Guido