Oggi voglio parlare dell'Hong Sau (行手), movimento di cui ho avuto notizia dal solo Sergio Iadarola, (che non finirò mai di ringraziare per essere stato uno dei ricercatori che mi hanno spronato a continuare a studiare, al di là dei percorsi che ha intrapreso) nel 2008, dopo tanti anni di pratica. Non credo che sia un movimento particolarmente conosciuto, sebbene sia molto molto importante nella pratica, specialmente quando siamo nella piattaforma del Chi Sau.
Partiamo dall'ideogramma 行 [xíng], visto che l'altro lo conosciamo bene, ormai. 行 [xíng] ha diversi significati, il più comune dei quali è 'ok', 'va bene', 'tutto a posto'. Un secondo significato è 'capace', 'competente'. In taluni casi è utilizzato come verbo, 'andare', 'camminare', 'viaggiare'.
Un quarto significato è quello di 'prevalere', 'circolare' o 'essere attuale'. Alcune volte esprime l'idea di 'fare', 'svolgere un compito', 'impegnarsi a fare qualcosa', ' condurre'. Un ulteriore senso è quello di 'avere esperienza in un determinato campo'.
L'ideogramma è stato spesso considerato come rappresentazione di due orme, 彳 e 亍. Tuttavia, forme più antiche sembrano rappresentare un bivio. In cantonese lo troviamo trascritto come /Haahng/ o /Hohng/.
Ora, il problema è tradurre il concetto espresso dal movimento. Potrebbe essere un qualcosa come "mano che guida" o, comunque, "che prevale e conduce". Si tratta del movimento studiato sin dalla Siu Nim Tau, che segue il doppio Biu Jee Sau e precede il doppio Tai Sau, nella quarta parte della forma. Solitamente il movimento è considerato un Gam Sau eseguito con un ponte lungo (con la forza che parte dalla spalla e termina nel polso, non dal gomito, come quando è eseguito a 'ponte corto'). In più, rispetto a quel lavoro, ce n'è uno specifico con il pollice, che ci permette un maggior controllo durante la piattaforma Chi Sau.
Ora, il problema è tradurre il concetto espresso dal movimento. Potrebbe essere un qualcosa come "mano che guida" o, comunque, "che prevale e conduce". Si tratta del movimento studiato sin dalla Siu Nim Tau, che segue il doppio Biu Jee Sau e precede il doppio Tai Sau, nella quarta parte della forma. Solitamente il movimento è considerato un Gam Sau eseguito con un ponte lungo (con la forza che parte dalla spalla e termina nel polso, non dal gomito, come quando è eseguito a 'ponte corto'). In più, rispetto a quel lavoro, ce n'è uno specifico con il pollice, che ci permette un maggior controllo durante la piattaforma Chi Sau.
1 commento:
Dopo due anni, ecco un video esplicativo di SiFu Sergio Iadarola. Dategli un'occhiata, senza far caso alla traduzione, errata, che viene data nel titolo.
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