lunedì 31 gennaio 2011

Intervista con Paola de Caro

Oggi incontriamo la Maestra Paola de Caro, una delle pochissime SiFu elette in Europa, Allieva del Maestro Alessandro Messina, fondatore della Scuola di WingTzun "Giunca Rossa".

Ci puoi dire qualcosa sulla tua vita? Quando hai iniziato a praticare Arti Marziali e perché?

Sono arrivata alle Arti Marziali (AM) per puro caso. Sono sempre stata una sportiva, ma non mi ero mai interessata di AM, finché non mi è capitato di assistere a una lezione di WingTsun (WT). È stata una folgorazione. Ho capito immediatamente che era qualcosa che funzionava nella realtà e che era adatta a me. Da quel momento non ho più lasciato il WT.

Con chi iniziasti a studiare lo stile WingTsun?

Ho iniziato a praticare il WT con il mio attuale CapoIstruttore, Sifu Alessandro Messina.

Chi sono stati i tuoi Maestri nel passato? E chi è il tuo attuale Maestro? 

Ho avuto la fortuna e l'onore di studiare con i migliori Maestri del mondo, da SiJo Leung Ting a Sifu K.K. Kernspecht, Sifu Emin Boztepe, Sifu Oliver König, Sifu Giuseppe Schembri...la lista è talmente lunga che preferisco non continuare, soprattutto per non correre il rischio di dimenticare qualcuno.

Come ci si sente ad essere una delle pochissime SiFu in Europa? 

Sinceramente non mi sono mai posta il problema. Mi fa piacere pensare che nel 2011 non si facciano più questo tipo di distinzioni.

Come si diventa SiFu nella tua Associazione? 

Il titolo viene attribuito per merito dal CapoIstruttore. Bisogna essere un buon insegnante e dimostrare capacità tanto tecniche che comunicative.

Quante ore ti alleni al giorno? Durante la settimana hai una scheda di allenamento particolare?

Faccio lezione tutti i giorni, e mi alleno con il mio Sifu, ma non seguo una "tabella di marcia" prestabilita.

Hai mai combattuto in contesti sportivi? Nel caso, che risultati hai ottenuto? 

Il wingtzun, almeno quello che pratico io, non prevede incontri sportivi. Mi è capitato di dovermi difendere da aggressioni reali, e per fortuna è finita bene per me...

Quante ore a settimana dovrebbe praticare uno studente per progredire in maniera seria? 

Cosa vuoi che ti risponda? È ovvio che più ci si allena prima e meglio si progredisce. Purtroppo siamo tutti un po' legati alla disponibilità delle sale nelle palestre e ai mille impegni quotidiani. Di solito i corsi prevedono 3 ore di lezione a settimana, che sono poche. Chi ha tempo e buona volontà fa bene a integrare più che può allenandosi da solo o con i compagni al di fuori dell'orario di palestra.

Cosa ne pensi degli altri SiFu e dei loro metodi di insegnamento, nelle altre associazioni e Famiglie di Wing Chun? 

Ho la massima stima di tutti quelli che sono stati i miei Maestri, quelli che ti ho citato e molti altri ancora.

Possiamo sapere la differenza tra il tuo WingTzun e le altre interpretazioni?

Nella Giuncarossa abbiamo cercato di tornare all'essenza di quelle che dovrebbero essere le Arti Marziali, sfrondata da logiche commerciali. Cerchiamo di dare ai nostri allievi gli strumenti per difendersi in tempi ragionevoli, spero concorderai che non possono volerci 30 anni per finire il sistema.
 
Essendo una realtà ristretta rispetto alle grandi organizzazioni, possiamo fare un lavoro importante sulla psicologia dei singoli allievi e cercare di condurli a superare limiti e paure attraverso la pratica dello stile.
Qualunque cosa se ne dica sui forum e sui blog, abbiamo una grande attenzione all'efficacia perchè vogliamo che chi lavora con noi entri in possesso di un sistema realmente adeguato alla difesa personale.

Quali sono i concetti di combattimento su cui è focalizzata la tua Scuola?

I concetti di combattimento sono comuni a tutti le scuole di Wingtzun, poi ognuno li interpreta a modo suo.

Pensi che l'allenamento di una donna debba essere diverso da quello di un uomo?

E perchè mai?

'Luk Dim Poon Kwan' e 'Bart Cham Dao' sono ritenuti attrezzi meramente tradizionali dalla vostra Scuola. Puoi chiarire bene questo punto?

Prima di tutto mi preme chiarire che non ho nessuna intenzione nè voglia di scatenare polemiche. Ognuno è libero di avere le proprie convinzioni, compresa me...spero.

La storia del wt risponde in buona parte a questa domanda.

In ogni caso noi riteniamo che le armi possano essere un'estensione del corpo, sicuramente non il contrario. C'è chi afferma che i coltelli a farfalla siano l'essenza del wt.. mi chiedo allora come mai si studino dopo decenni in tutte le grandi organizzazioni.

Ad ogni modo, ribadisco, non amo le polemiche, per cui semplicemente ti dico che chi vuole studiare le armi tradizionali del wt, non farà certo fatica a trovare scuole dove gliele insegnino.

23 commenti:

Anonimo ha detto...

"In ogni caso noi riteniamo che le armi possano essere un'estensione del corpo, sicuramente non il contrario" ????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

Anonimo ha detto...

ti conosco bene mascherina..cambiano i tempi ma le facce sono le stesse..messina..messina..

Vincenzo ha detto...

Io credo che intenda riferirsi al fatto che recenemente su un blog di arti marziali le armi siano state definite un fondamentale di base dalle quali derivano le tecniche di mano.
Cmq nella mia vita di praticante wt ho avuto il piacere di conoscere questa grande persona e merita davvero i miei complimenti per la tecnica e la passione che mette nel lavoro che svolge. Saluti a tutti.

Anonimo ha detto...

Le armi sono le ultime cose d' andare a vedere di questa scuola. Se dobbiamo fare piripicca non concentriamoci sull' aspetto piu evidente e ovvio, ma andate a vedere bene come viene intrapresa per esempio la difesa da gancio in questa scuola... la distribuzione del peso in fase di combattimento.. ma il concetto fondamentale del combattimento che prevede il solo andare a cercare le mani, con la certezza di "toccarle".. io mi fermerei piu che altro su questi aspetti. Alla giunca non ci sono ladri o cose simili.. ma si è rimasti attaccati (purtroppo) e mi viene dirlo affezzionati, a un sistema di AUTODIFESA, che d-i-c-i-a-m-o-l-o non promette niente di buono. Armi, peso , anti suolo o non lasciamo perdere.. confrontatevi con un pugile e/o un buon lottatore , ma uno bravo poi ne riparliamo, visto che eccedete nel confermare che sia un WingTZun di qualità.
Un saluto.
Emanuele

Anonimo ha detto...

credo di sapere bene da quale Emanuele sia scritto questo commento, se è così la mia risposta è semplice: I confronti hanno avuto luogo e hanno sempre portato a risultati decisamente soddisfacenti, sei liberissimo di farti avanti e provare il contrario in qualsiasi momento, ovviamente.
Chi ha un tale superego (o una tale immaturità) da abbandonare la propria scuola senza una parola (tutti siamo liberi di fare ciò che vogliamo, nel rispetto degli eventuali rapporti umani creatisi però) dovrebbe bere latte e crescere, perchè ne ha tanto bisogno. Se ritieni di aver trovato la via per l'illuminazione, fatto su cui ho seri dubbi ma potrei assolutamente sbagliarmi, siamo tutti contenti per te. Questo sbandieramento francamente fa solo tristezza.

Nel caso in cui l'Emanuele non sia quello: errore mio

Andrea

Anonimo ha detto...

Ahah io dall illuminazione o no sono totalmente lontano,poiché io mi sto ancora spostando e cercando quello che piu fa per me. Prima della Giuncarossa , ho girato altre scuole, e arrivato il momento di dire io devo cercare altro mi sono fatto avanti senza problemi.. Un motivo per cui non l' ho fatto con la Giunca , ci deve pure essere no? Forse e' quello di dare 65 euro al mese per scoprire da proprio insegnante che il movimento di polsi esercitato nella biu jee sia un attacco alla trachea ? Oppure che con un lottatore possa essere fermato contrastando la gamba d appoggio col ginocchio? Permetti di dire che dopo essermi confrontato con un mio amico judoka l' antisuolo e' andato a quel paese? no scusa
Se mi sono leggermente incavolato per aver buttato soldi al aria. Tranquillo che tu non ti sbagli , perche io sono solo un ragazzino che ha bisogno ancora di latte per crescere.

Anonimo ha detto...

tutti hanno la libertà di praticare ciò che preferiscono, con chi preferiscono e quando preferiscono. Un uomo si presenta, dice "ragazzi io penso di trovarmi meglio li" e nessuno gli dice nulla, un ragazzino fa ciò che hai fatto. Riguardo alle questioni tecniche evidentemente abbiamo esperienze diverse, puoi pensare che io sia un "bugiardone" o che evidentemente ciò che ti è stato insegnato non l'hai applicato tanto bene se non ti ha funzionato. Considerato il tempo che l'hai allenato è anzi normale che non ti abbia funzionato tutto XD l'allenamento porta al risultato, non si valuta uno stile su ciò che fa chi lo pratica da un anno.

Personalmente non mi sono mai tirato indietro dal confronto con praticanti più che competenti di altri stili, l'essere umano è fallace e ogni scontro può avere un diverso risultato, ma quando non entra in gioco l'errore ciò che mi è stato insegnato funziona perfettamente. Rinnovo ovviamente, nel caso tu ne senta il bisogno, il mio invito a verificare.

Come ho detto all' inizio: nessuno contesta la tua scelta marziale, è da ragazzino (che ha bisogno di ancora tanto, tanto latte evidentemente) comportarsi nel modo in cui tu ti sei comportato e, peggio ancora, insultare chi ha cercato di insegnarti con impegno e passione. Se ritieni il WT della giunca indegno e vuoi dimostrarlo dimostralo, se ritieni il WT della giunca indegno e non vuoi dimostrarlo ottimo, francamente a noi non frega poi molto XD se vuoi solo sparlare per forum o blog beh, non lamentarti se vieni additato come ragazzino.

Spero che leggerai con attenzione questo post prima di rispondere, ne hai evidentemente bisogno.

Andrea

Anonimo ha detto...

Letto e riletto piu volte e a quanto pare la mia intenzione è stata fraintesa. Io non voglio insultare nessuno, e soprattutto io non voglio andare a mostrare al mondo intero che il wing tzun della Giunca sia pessimo o cosi via. Anzi per me va benissimo incontrarci e discuterne. Il mio chiamiamolo cosi non riconoscimento nei confronti di questa sede sta nel fatto che le cose che ho imparato in questa scuola , non mi sembrano applicabili in un contesto reale . Ma io non sarei andato a sparlare in giro della Giunca se non mi fossero successe varie cose che ho ritenuto francamente delle vere e proprie prese in giro. Come vivamente si puo dire ad un allievo che il movimento di polsi della biu jee sia un attacco di DISTURBO alla trachea? Ma non si fa prima a dire: guarda Emanuele non ti so rispondere a questa domanda per ora? Cioè perchè dovrei andarmi a fidare ( in un contesto marziale ovviamente ) di una persona che mi fa una affermazione simile? Cioè davvero io potrei contro un pugile andare a seghettarli la trachea con la mano ? Potrei fidarmi di un applicazione come l' antisuolo , che quando il compagno dell' allenamento ti prova ad atterrare in maniera piu brusca , ti colpisce con una spallata al naso che ti fa vedere le stelle , e quindi lavorare in maniera passiva altrimenti poi viene preso il rissone irrascibile? Poi 8 mesi del vostro wingtzun mi hanno fatto imparare gia cio che era la base del combattimento . Alla fine qual' era la fase di contrasto con un lottatore? Noi non lo facciamo entrare perchè usiamo i pugni a catena, gli cerchiamo le mani , entriamo e al MASSIMO contrastiamo con l' antisuolo.. pessima notizia perchè a un lottatore , se gli metti il ginocchio in mezzo non gliene sbatte una vera e propria minchia. Ripeto io non voglio dimostrare niente a nessuno , ma solo a me stesso quello che è giusto per me e meglio da seguire. Poi io non voglio ora andare a considerare i compagni di allenamento e l' insegnante persone indegne , perchè io l' insegnamento l' ho riconosciuto , ma ho anche riconosciuto qualcosa che non andava nel resto dell' insegnamento. Non è come hai detto te che sono andato ad insultare. Francamente io penso che l' insulto e il fattore bambino-latte sia piu evidente da un compagno di allenamento che al piccolo errore , ti sbatte una mano nella gola tranquillamente perchè il partner non puo' reagire. Vedi io ne sentirei davvero il bisogno di verificare questa cosa , ma io mi ritrovo completamente all' inizio della mia "carriera" marziale. Come ti ho gia detto, prima d' ora non ho mai abbandonato una scuola senza avvisare, o meglio ancora non ho mai abbandonato niente , forse l' unica colpa che ho è di non aver chiarito prima che me ne andassi come stavano le cose. La rabbia avvolte è causa di comportamenti errati , questo lo so bene. Poi il mio numero penso che tu l'ho abbia in possesso sono disposto ad incontrarci e parlarne meglio senza ricevere insulti via web , poichè lo ritengo pur io, un bambino da latte , poco umano.
Emanuele

Anonimo ha detto...

Andrea,probabilmente a Emanuele gli rode un pò e se ne sarà andato come dici tu.Però che avrebbe dovuto fare di diverso, stare lì nella vostra scuola a criticare? Evidentemente se ha avuto dubbi, non era il caso che rimanesse.Personalmente penso che avendo visto la scuola di cui faceva parte, al di la di quello che dopo un anno poteva saper fare, cioè forse poco, se non ha ricevuto risposta ai suoi dubbi o ha pensato che chi stava più avanti e seguiva da tempo non aveva tutta questa abilità, ha fatto 2 conti, come facciamo tutti, e non vedendo negli avanzati i risultati che era per lui auspicabile raggiungere dopo una certa pratica, ha lasciato.

Scagli la prima pietra chi non s è sentito mai ingannato,in ambiente wing chun!!Ma Emanuele è ancora un ragazzo, va anche capito!

Avrebbe dovuto fare il moralizzatore e insegnare a chi era più anziano come si tiene un corso di wing?
Probabilmente Emanuele pratica da poco e ancora non vede i risultati che vuole, però magari vede che gli altri avanzano, vede alcuni che dei risultati li ha raggiunti(gli stessi che vorrebbe raggiungere lui)e vede con che spirito praticano, anche quando la tecnica lascia a desiderare.

Questo ultimo motivo potrebbe da solo essere sufficiente per cambiare scuola.

Non trovi?

Io non so chi tu sia, ma perchè non vai a dare un occhiata anche tu?Sarai ricevuto bene, e Ric è l ultima persona che devi temere, ma stai sicuro che se gli chiedi una dimostrazione convincente,te la darà.Senza farti un graffio!

Aggiungo che non è carino però in un video parlare di sudore,e vedere che la gente va a 2 all'ora.Capisco che c era la TV,ma è un po un controsenso.

Cari saluti,

e qualunque cosa tu faccia,

buona pratica

Guido

Paola de Caro ha detto...

Raramente rispondo agli attacchi che mi vengono fatti su internet. Avrei preferito affrontare la questione con il diretto interessato, ma visto che Emanuele "cuordileone" si ostina a non rispondere alle mie telefonate mi vedo costretta a fare un'eccezione alla regola.
Vogliamo dire chi è questa persona che si permette di sputare sentenze e veleno?
Un ragazzino che ha praticato per meno di una stagione ( da novembre a giugno) wt nella giuncarossa. Evidentemente non si è trovato bene, più che lecito.
Allora, da persona intelligente e matura, cosa ha pensato che fosse giusto fare? Ha eliminato dai suoi contatti su facebook tutti i compagni di allenamento (peccato che che gliene sia sfuggito uno...) nonchè, ovviamente, il suo Sifu; non ha risposto ad sms o telefonate, addirittura quando, ad inizio stagione ( come da prassi) gli hanno telefonato dalla palestra ha, educatamente, sbattuto il telefono in faccia alla segretaria.
L'antisuolo che tanto critica l'avrà lavorato in 8 mesi 3 o 4 volte, tanto per averne un'idea. La Biutze l'ha vista fare dai compagni più anziani, ma certamente non gli è mai stata data alcuna spiegazione su nessuna applicazione. Chissà da quale frammento di conversazione rubato ha estrapolato le sue convinzioni.
I pochi mesi di pratica rendono ovviamente poco efficace qualunque cosa abbia studiato, e credo che qualsiasi insegnante con un po' di coscienza possa confermarlo.
Ora questa persona matura non trova di meglio da fare che andare in giro per forum e blog a gettare fango sulla giuncarossa.
Ogni giudizio a chi legge.

Sifu Paola de Caro

Anonimo ha detto...

ricordo queste persone,che oggi si fanno chiamare sifu,nascondersi dietro le tende a livorno pur di no allenarsi con koenig..ricordo che la persona in questione,all'invito di allenarsi nel chi sao con sifu schembri rispose di no,siccome si sentiva stanca..credetemi..ridicolo è dire poco..sapere poi come e quando sono stati nominati sifu è ancora più ridicolo,ma vabbè..questa è un'altra storia..

massimiliano

Unknown ha detto...

Mi spiace leggere tutte queste polemiche. Io ammiro Paola perché avere una donna che insegna a difendersi è importante per avvicinare altre ragazze più o meno giovani alle arti marziali. E tutti sappiamo quanto le ragazze ne abbiano bisogno.
Tuttavia, il suo metodo non mi piace. Mi sono confrontato più volte con lei e il suo maestro e ne abbiamo parlato. Lei ha le sue idee, io le mie. Va bene così? Agli allievi il compito di decidere il proprio percorso.
Io stesso ho cambiato diversi sifu nel mio percorso e c'è chi mi ha chiamato traditore o cose del genere. Dalla mia so che proprio facendo esperienze diverse ora sono 1000 volte meglio di come ero 10 o 20 anni fa. Ed è una cosa che consiglio a tutti: cambiate tanti maestri, anche stili se volete, fate le vostre esperienze e non restate legati ad una sola scuola. C'è solo da guadagnare.
Non è un discorso di "confronti fatti e vinti" perché tu puoi anche essere Tyson, ma se quel giorno hai mal di pancia, te le suonano. Un buon maestro si valuta dagli allievi non da quanto "mena", altrimenti non è un maestro di niente, ma solo un picchiatore. E se valutate la vostra bravura solo in base ai "duelli" vinti o i confronti accettati, allora mi spiace dirvelo ma: non avete capito proprio niente di cosa significa Wing Chun.
E ve lo dice un "pugile", non uno che fa difesa personale.
Ricordate che ognuno segue il proprio percorso e ha quello che si merita, il maestro che va bene a me, può non andare bene a un altro. Le diverse interpretazioni del sistema sono come delle lingue straniere: non conta come dite le cose, ma il messaggio che volete trasmettere.

Anonimo ha detto...

Praticamente non ha detto nulla... e quel poco p decisamnte discutibile, oltre che noioso e poco interessante...

una delle peggiori interviste mai viste... se dovessi farmi un idea su questa scuola sulla base di questa intervista saprei a chi NON rivolgermi

Anonimo ha detto...

Allora, riguardo alle due questioni tecniche: confermo ciò che ha detto Sifu Paola de Caro riguardo alla Biu Jee, evidentemente hai colto qualche riferimento o frase priva di contesto, o hai confuso qualcosa, perchè si tratta di parte di ciò che sto studiando e non mi è mai stato insegnata una cosa come quella che hai detto. Riguardo alla questione "antisuolo" ripeto ciò che ho detto prima. Ho avuto modo di confrontarmi con persone estremamente competenti e non ho mai avuto problemi, la mia esperienza a riguardo è assolutamente opposta (probabilmente, sempre citando le parole della Sifu, perchè l'ho studiato piuttosto che pensare di averlo assimilato dopo aver appena accennato il concetto).

Riguardo a questioni che riguardano il nostro allenamento, cioè episodi come quello che hai citato (che francamente non conteneva alcun intento maligno o perverso piacere, solo volontà di aiutarti a migliorare) penso sia meglio discuterne in privato, provvederò quindi a contattarti.

Hai detto "forse è la mia colpa" ma lo è, punto, sopratutto considerato che la Sifu ha provato a contattarti più di una volta, in ultimo oggi, e non certo con l'obbiettivo di "traviarti", accalappiarti o altro, ma perchè se c'è qualcosa che hai da dire riguardo alla tua esperienza alla giunca dovresti dirla a lei e poi fare quel che ritieni più giusto (oh, aggiungerei che cancellarci tutti da facebook è definibile come un tantino estremo, sbaglio?)

Ribadisco per buona pace di Guido ed eventuali altri che non ho niente da eccepire su un eventuale diversa scelta marziale o di maestro, la libertà è un concetto assoluto, ma lo è anche il comportarsi con l'educazione e la maturità che sono necessarie a stare realmente al mondo.

Andrea

Unknown ha detto...

Ma ci rendiamo conto del livello raggiunto? E' la prima volta che il blog scende così in basso. Non accetterò più commenti anonimi e men che meno quelli tesi ad insultare, senza alcun capo né coda!
Ma davvero dobbiamo sempre arrivare a questi livelli?!?!

Ribadisco: basta con gli interventi anonimi! Procuratevi un account google o un OpenID, perché adesso si chiude con l'anonimato!

Anonimo ha detto...

Per Andrea e Sifu De Caro,

penso che tutti abbiamo avuto i nostri problemi.
in Wtoi avete militato anche voi,poi in Ebmas.
credo che determinati problemi li avete dovuti affrontare.Ora il come li avete affrontati, lo potete sapere solo voi.ma non credo che la parola delusione non sia rientrata tra le prime che avete pensato.In fondo tanti soldi spesi spesso non sono stati giustificati.Personalmente quando ero in WTOI,chi mi faceva da interfaccia mi faceva capire che avrei capito sempre dopo,dopo ,dopo,spendendo barche di soldi.per la cronaca chi mi insegnava compro' il titolo di sifu pagando la tassa di 1500000 delle vecchie lire.aveva il 3 GT.da li a un anno ha mollato il wt.come si sentiva ?stupido?usato?non lo so.quando gli dissi che sarei andato via,mi fece la classica filippica sui valori dell amicizia,e sul fatto che mi aveva insegnato tanto!
devo ammettere che successivamente con lui anche io non sono andato con la mano leggera.e sicuramente lui ha risposto in modo accorato.pero' poi ha mollato.su quello che insegnava,non credeva neanche lui!ma per poter completare il sistema,aveva bisogno di allievi paganti!allora ci immolava rispetto al suo scopo.questo e' il wt di oggi.siamo stati usati anche noi allievi.Il wt viene elargito come una droga,si rende la gente dipendente da sezioni e amenita' varie,e poi le persone reclutano allievi per potersele permettere.e cosi vediamo lo spettacolo pietoso di gente che per potersi permettere le private e' costretta a insegnare col 6 GA,con un livello basso,e che si abbassa enormemente di generazione in generazione.

Io non so come la vivete voi questa cosa.Ma non credo piu nelle cose che si devono raggiungere con troppo troppo tempo.Per praticare bene e in serenita' ci vogliono stimoli dalle persone giuste e giusti ambienti.Bisogna poter ponderare quello che riescono a fare gli allievi piu avanti.Io se non vedo allievi avanzati bravi,penso che il maestro non e' bravo.magari ho torto,per carita',ma e' giusto vedere dove si sta andando e cosa si sta cercando di imparare.
Emanuele ha espresso la delusione che tutti abbiamo espresso quando ci siamo sentiti raggirati.Se la sensazione e' giusta o no,non ci posso entrare.ma una reazione forte,di solito,dipende da una delusione forte!

Guido

Unknown ha detto...

Nessuna delusione, motivata o immotivata, giustifica una persona dal comportarsi in modo scorretto, sopratutto quando dall' altra parte non c'è nessun intento di raggirare o imbrogliare (e nei post di Emanuele, in particolare nel primo, questo è chiarificato da lui stesso). Se si ritiene di avere qualcosa da dire la si dice, se si pensa di voler cambiare insegnante, stile o quant'altro lo si fa, affrontando prima di tutto il proprio insegnante e dicendogli ciò che secondo lui non va, non si gira per forum o blog a parlare di qualcuno con il quale non hai nemmeno avuto il coraggio di discutere prima di tutto faccia a faccia.

I problemi che hai descritto, Diego, li conosco bene, dagli enormi pagamenti richiesti da certe organizzazioni a tutto il resto. Innanzitutto come è noto (non è difficile scoprirlo) alla Giunca si paga solamente il mensile e l'iscrizione alla scuola, non è necessariamente attinente al discorso ma ci tengo a puntualizzarlo (per essere più precisi non esistono pagamenti di esami, sezioni o altro)

Riguardo alla questione specifica di Emanuele, basandomi sulle problematiche che sono state descritte quì, posso dire che A) è normalissimo che il lavoro "antisuolo" non abbia funzionato, avendolo lui allenato qualcosa come tre volte e senza ancora aver sviluppato il lavoro del corpo necessario a usarlo contro avversari esperti nel campo, B) l'esempio di spiegazione "tecnica" sbagliata quì riportata da lui non è mai stata detta da Sifu de Caro, c'è stato evidentemente un fraintendimento, per altro trasversale in quanto il soggetto in questione non stava studiando la forma dove il movimento citato si trova, quindi può aver al massimo ascoltato spiegazioni dirette a chi la stava studiando mentre faceva il suo lavoro! Come ho gia detto prima io sto studiando tale forma, e per tanto posso assicurare che quelle parole non appartengono alla Sifu.

C'è altro? Non so, ma considerato che i primi due esempi citati da Emanuele sono perfettamente spiegabile l'uno, semplicemente inesistente l'altro, non è possibile che un ragazzo giovane (o ragazzino, che non è un insulto ma una constatazione) abbia avuto un esagerata reazione ad una sconfitta e abbia attribuito la colpa a chi lo insegnava piuttosto che a se stesso? Mi pare tu, Guido, appartenga al mondo marziale da un po e dubito che questo genere di storia sia completamente nuova alle esperienze che hai vissuto. Emanuele, tu affermi di essere all' inizio della tua carriera marziale, lo sei quì come lo eri al termine della stagione nella Giunca. Puoi, lo ribadisco, decidere il percorso che preferisci, il nostro, quello del nuovo maestro con il quale stai praticando o quello di chiunque altro, ma è necessaria l'umiltà necessaria a comprendere che non hai l'esperienza necessaria a giudicare un sistema nella sua interezza.

Quando un combattente fallisce fallisce lo stile? Puoi definirti tanto abile ed esperto, dopo un anno, da attribuire i tuoi eventuali errori allo stile e non a te stesso?

In definitiva quello che cerco di comunicare è questo: Emanuele, segui il percorso che preferisci, ma non girare per forum o blog a parlar male (affermare l'inefficacia è, in ambito marziale, parlar male, poco da fare) di ciò che non puoi conoscere, non avendolo tu appreso realmente. Segui la tua strada, noi seguiamo la nostra, e se vorrai quando ti sentirai pronto fare una sessione di sparring (assolutamente amichevole) e mettere alla prova le tue attuali convinzioni lo potrai fare per te stesso e solo per te stesso.

Andrea

Vincenzo ha detto...

Vorrei rispondere a Guido, spero che l'amministratore accetti il mio commento anche se sono sprovvisto di account gmail o altro.
Premetto che io sono allievo della giuncarossa e se lo sono non è certo per un motivo casuale, pertanto vorrei mettere a nudo la mia esperienza, magari a beneficio di qualche lettore che si trova nella stessa situazione in cui mi sono trovato io.
Come hai detto tu Guido, anche io ho avuto le mie “delusioni” con le federazioni precedenti. Avevo inteso dopo poco tempo come funzionava il meccanismo economico alla base. Vedevo esattamente le stesse cose che hai visto tu: gradi avanzati con poca (o pochissima) tecnica, tempi biblici passati a tirarare pugni a catena (data come se fosse la soluzione magica a qualsiasi problema), soldi a palate per avere gradi, protezioni, uniformi,bastoni, palm stick,coltelli, casco, iscrizione federazione, stage (ogni mese), esame, stage nazionali, lezioni private.. al di fuori della quota della palestra.
E’ stato difficile mettere tutto in dubbio ed accettarlo, soprattutto perché ero solo. Ti assicuro che sono arrivato ad un passo per lasciare il wt. Fortunatamente prima però avevo dato uno sguardo in giro,ho letto, visto e girato.. fino a quando non ho conosciuto Paola.
Sono andato a vedere una loro lezione ed ho visto ragazzi poco più che ventenni che avevano una tecnica che nemmeno il 12 gr della MIA vecchia scuola aveva ed ho ricevuto molte risposte ai miei dubbi. I miei sifu hanno ridotto i programmi, facendo un enorme lavoro, ripulendo cioè che secondo fosse superfluo, e proprio xkè credono che non ci deve voler un ventennio (come ci hanno messo loro!) per poter apprendere un sistema. Si è vero, non studiano il bastone lungo o i coltelli a farfalla: ma la mia risposta è.. ma chi se ne frega! Mi preme di più sapermi difendere domani a mani nude se domani (facciamo gli scongiuri del caso) dovessi essere aggredito per strada.
E’ per questo che io credo in loro, xkè ho sempre visto la loro onestà e buona fede in tutte le cose, soprattutto quando nella mia curiosità chiedevo (e chiedo) cose che sono molto più avanzate del mio livello e ricevo SEMPRE una risposta tecnica anche se magari non sono ancora in grado di comprenderla in pieno. Altro che i misteri della fede che si applicavano nella mia vecchia scuola. Io sento che le cose le sto imparando. Magari non sono ancora in grado di affrontare un esperto di un’altra disciplina, però le prospettive che vedo osservando anche i miei compagni più avanti, sono tutto fuorché deludenti.
Emanuele avrà sicuramente avuto le sue delusioni, i suoi dubbi, tutto ciò che vuole; però io credo che nessuno che pratichi il wing tsun da meno di anno diventi così forte da potersi premettere di andare a sfidare un judoca esperto o qualsiasi altro! Ma su!!! Ad un certo punto bisogna pure essere umili e fare un atto di fede sulla base di quello che si vede..sulle prospettive che si hanno. Lui ha preferito un’altra strada,crede che quello che gli abbiano fatto vedere non funziona?... va bene così! gli auguro tutto il bene possibile. Però abbia rispetto di persone che mettono l’anima in quello che fanno. Proprio come Paola.. e lui questo lo sa bene.
Vincenzo

Paola de Caro ha detto...

Per Guido

sai qual'è la differenza Guido?
quando io sono andata via dalla EWTO prima e dall'EBMAS poi, le cose che avevo da dire le ho dette in faccia ai diretti interessati e dopo, mai, nemmeno una volta, ho sentito il bisogno di parlarne male su internet..
e con questo chiedo perdono, ma i miei interventi in questa discussione si chiudono perchè non è il genere di mezzo con cui mi piace comunicare, chiunque abbia voglia di parlare con me può facilmente rintracciarmi.

Anonimo ha detto...

Beh Vincenzo,
sei stato molto chiaro e gentile.

con queste premesse non posso che augurarti buona pratica.

Per la Sifu,

ha ragione,ma Emanuele non aveva la stessa eta' quando ha affrontato le medesime situazioni.

Penso anche che la situazione si potrebbe chiarire con molta tranquillita'.

Guido

Marask ha detto...

Per me la Giunca Rossa resterà sempre la migliore scuola... Ho appreso moltissimo dai miei insegnanti, sebbene abbia frequentato per soli 3 anni. Credo che lo scopo fondamentale di un'arte marziale sia quella non soltanto di insegnare a difendersi ma anche quella di dare maggiore consapevolezza di se stessi, del proprio essere: dare sicurezza.
Ho imparato inoltre molte altre cose come il rispetto verso l'autorità (rappresentato dai maestri); la diplomazia (che si riscontra nel comprendere se e come rispondere ad un eventuale aggressione) e il senso di responsabilità verso se stessi (se si vogliono raggiungere determinati obiettivi nella vita, come quello di diventare un buon allievo, c'è bisogno di impegno e dedizione: non necessariamente da un confronto diretto con un avversario se ne esce vincitori) e infine l'umiltà (l'errore probabilmente non è insito nell'insegnamento ma nella errata applicazione di quest'ultimo).
La critica in se pertanto ha scarsa rilevanza.
Ho anche avuto modo di avvicinarmi ad altre scuole di WT (di cui non riporto il nome per non creare polemiche varie) dalle quali sono scappata a gambe levate...
Per cui che dire? Personalmente ho solo buoni ricordi di Sifu Paola (che quando l'ho conosciuta io era ancora sije) e dei suoi insegnamenti...

Anonimo ha detto...

Leggendo queste polemiche devo dire che mi dispiaccio molto anche se mi rendo conto che a volte la fine di un "amore" possa portare alle discussioni.
Sono un vecchio ex praticante di WT ed ex allievo di Paola (colgo l'occasione per mandarle un abbraccio visto che non ci sentiamo da molto tempo) e nonostante abbia ormai lasciato da un po' il mondo delle arti marziali, ricordo bene certe meccaniche che gli appartengono.
Ho visto tante e tante volte insegnanti additati ad incompetenti perchè gli allievi non riuscivano ad applicare correttamente le proprie tecniche...altrettante volte ho visto e respirato atmosfere di fomento generale dove si professava il proprio stile come la via definitiva per l'invincibilità.
Come in molte altre cose della vita credo che la verità stia nel mezzo.
Non penso che esista uno stile invincibile che renda delle macchine da morte e probabilmente, citando il buon vecchio bruce lee: "è sempre l'uomo che fa la differenza".
Ritengo tuttavia che si debba cercare di capire quale stile di combattimento si adatta meglio al nostro modo di essere e alle nostre capacità, cercando poi di praticarlo al meglio delle nostre risorse e con continuità nel tempo.
Non credo si possa dare un giudizio su un insegnante di arti marziali quando non si è praticato nemmeno il tempo necessario per capire affondo i primi passi di quello che ci viene insegnato.
Io ho praticato per più di 3 anni con molta intensità e ricordo bene come vivevo ogni aspetto del mio percorso marziale.
Capisco si possa cadere in facili entusiasmi ed altrettante delusioni, fa parte del tipo di attività.
Anche io ogni qualvolta mi funzionava tutto mi sentivo invincibile mentre se attraversavo un periodo difficile cadevo in depressione cercando le colpe dei miei fallimenti nelle mie scarse capacità o nel modo in cui mi veniva insegnato lo stile.
Tirando le fila di questo discorso credo che l'unico modo per avere una interpretazione corretta di quanto si pratica giornalmente, si debba cercare di allenarsi in maniera disincantata e paziente...senza cercare ad ogni allenamento una verifica e senza pretendere di poter dare un giudizio su qualcosa che resta complesso anche per chi lo pratica da più di 10 anni e magari cerca di insegnarcelo.
Se si decide di dare fiducia al proprio insegnante e allo stile che si è scelto di praticare credo che tale fiducia si debba protrarre per un periodo di tempo medio-lungo necessario per comprendere affondo i primi gradi dello stile...altrimenti tanto vale lasciar perdere da subito.
Io conosco bene lo spirito con cui si praticava nella giunca (anche perchè ho contribuito nella scelta del nome ;-) e posso affermare tranquillamente che ogni allievo viene seguito con attenzione e con uno spirito familiare atto a farlo progredire al meglio.
Poi naturalmente non tutti siamo uguali e c'è chi può trovarsi bene o meno bene in un ambiente specifico...credo tuttavia che, usando una metafora calcistica, se una squadra gioca male i calciatori si debbano confrontare con l'allenatore e non andare disquisire con la stampa ;-)

Un saluto a tutti

Francesco

Anonimo ha detto...

Leggendo queste polemiche devo dire che mi dispiaccio molto anche se mi rendo conto che a volte la fine di un "amore" possa portare alle discussioni.
Sono un vecchio ex praticante di WT ed ex allievo di Paola (colgo l'occasione per mandarle un abbraccio visto che non ci sentiamo da molto tempo) e nonostante abbia ormai lasciato da un po' il mondo delle arti marziali, ricordo bene certe meccaniche che gli appartengono.
Ho visto tante e tante volte insegnanti additati ad incompetenti perchè gli allievi non riuscivano ad applicare correttamente le proprie tecniche...altrettante volte ho visto e respirato atmosfere di fomento generale dove si professava il proprio stile come la via definitiva per l'invincibilità.
Come in molte altre cose della vita credo che la verità stia nel mezzo.
Non penso che esista uno stile invincibile che renda delle macchine da morte e probabilmente, citando il buon vecchio bruce lee: "è sempre l'uomo che fa la differenza".
Ritengo tuttavia che si debba cercare di capire quale stile di combattimento si adatta meglio al nostro modo di essere e alle nostre capacità, cercando poi di praticarlo al meglio delle nostre risorse e con continuità nel tempo.
Non credo si possa dare un giudizio su un insegnante di arti marziali quando non si è praticato nemmeno il tempo necessario per capire affondo i primi passi di quello che ci viene insegnato.
Io ho praticato per più di 3 anni con molta intensità e ricordo bene come vivevo ogni aspetto del mio percorso marziale.
Capisco si possa cadere in facili entusiasmi ed altrettante delusioni, fa parte del tipo di attività.
Anche io ogni qualvolta mi funzionava tutto mi sentivo invincibile mentre se attraversavo un periodo difficile cadevo in depressione cercando le colpe dei miei fallimenti nelle mie scarse capacità o nel modo in cui mi veniva insegnato lo stile.
Tirando le fila di questo discorso credo che l'unico modo per avere una interpretazione corretta di quanto si pratica giornalmente, si debba cercare di allenarsi in maniera disincantata e paziente...senza cercare ad ogni allenamento una verifica e senza pretendere di poter dare un giudizio su qualcosa che resta complesso anche per chi lo pratica da più di 10 anni e magari cerca di insegnarcelo.
Se si decide di dare fiducia al proprio insegnante e allo stile che si è scelto di praticare credo che tale fiducia si debba protrarre per un periodo di tempo medio-lungo necessario per comprendere affondo i primi gradi dello stile...altrimenti tanto vale lasciar perdere da subito.
Io conosco bene lo spirito con cui si praticava nella giunca (anche perchè ho contribuito nella scelta del nome ;-) e posso affermare tranquillamente che ogni allievo viene seguito con attenzione e con uno spirito familiare atto a farlo progredire al meglio.
Poi naturalmente non tutti siamo uguali e c'è chi può trovarsi bene o meno bene in un ambiente specifico...credo tuttavia che, usando una metafora calcistica, se una squadra gioca male i calciatori si debbano confrontare con l'allenatore e non andare disquisire con la stampa ;-)

Un saluto a tutti

Francesco