martedì 23 giugno 2009

Chi è il Sifu?

Nella mia pur breve esperienza nel mondo delle Arti Marziali, ho avuto modo di conoscere tanti Insegnanti dei quali alcuni onorati con il titolo di Sifu. Per noi occidentali è davvero difficile arrivare al cuore di un concetto espresso con due ideogrammi [师父], figuriamoci, poi, quando in mezzo entrano i soldi. Già, sempre questi stramaledettissimi soldi!

In tempi passati (ma non troppo lontani), questo ambìto titolo onorifico veniva addirittura fatto pagare in alcune Associazioni internazionali! Stante il fatto che la pratica della tangente è una cosa riprovevole in sé, lo ancora di più quando si parla di un titolo davvero importante, soprattutto nel contesto cinese.

Ci sono due sensi per cui si parla di Sifu, in cinese. Il livello più basso di significato di Sifu è il seguente: una persona con una buona abilità. In questo senso si chiama Sifu anche un artigiano o chi, comunque, ha una certa competenza tale che potrebbe essere un Insegnante, un Maestro di quell'arte. Si può quindi chiamare Sifu chiunque possegga le qualità e le abilità per poter essere un Maestro in un'arte.

Per essere qualificata con il titolo di Sifu, nel significato generale che abbiamo appena visto, la persona dovrebbe aver dimostrato di avere cuore (rappresentazione metaforica per indicare la dedizione e l'impegno). Questo non è, ovviamente, essenziale. Un Sifu può avere la competenza di ciò che fa, della sua Arte, ma non il cuore.

Il più nobile, il livello più alto di significato di Sifu è essere Maestro e Padre. Questo significato di Sifu si applica solo in un rapporto tra Maestro e Allievo. Ogni persona dovrebbe appellare col titolo di Sifu solo il suo Maestro in questo senso.

Possiamo dire che il termine viene utilizzato nella cultura cinese come forma rispettosa verso le persone altamente qualificate nella loro "arte", al di là di quale essa sia (cuochi, architetti, etc.). Il più consueto utilizzo del termine
Sifu (traslitterato anche come Shifu, come avrete sentito nel cartone animato Kung Fu Panda) fa riferimento ai mestieri tradizionali in cui la formazione è portata avanti tramite apprendistato, cioè per via diretta Maestro-Allievo. Allo stesso modo, dal momento che l'educazione religiosa implica un rapporto Insegnante-Studente, i Monaci sono chiamati nella stessa maniera.

Tradizionalmente, nelle Arti Marziali cinesi, il termine è stato utilizzato come una parola familiare e come segno di rispetto in generale. Il termine assume una più intima connotazione nel contesto in cui lo Studente diventa un discepolo, un allievo formale del docente. L'accettazione di uno studente è un evento molto formale, di solito richiede che l'Allievo esegua la cerimonia chiamata
BAI SI (la cerimonia del thè, della quale parleremo più avanti). Dopo la cerimonia, il rapporto è definito come se fosse più diretto e stretto di quello che c'è tra una madre ed il figlio. L'uso di questo termine assume anche il senso generico di rispetto per l'abilità e la conoscenza di una persona, come può essere il termine giapponese Sensei o il sanscrito Guru.)

Per essere il Sifu di un'Arte Marziale tradizionale cinese ci vuole molto di più che l'abilità. Ci vuole la comprensione dell'Arte, la capacità di amarla e la passione e la cura verso la stessa. Deve saper trasmettere la competenza, l'abilità e la passione agli Allievi. Questo è il motivo per cui il titolo di Sifu significa Maestro e Padre. Non è con un semplice esercizio fisico e con l'abilità nel combattimento che si può accedere a questo titolo.

...o almeno così dovrebbero stare le cose...ancora una volta il condizionale è d'obbligo, perché non sempre le storie vanno per il verso giusto. Nei nostri giorni abbiamo a che fare con organizzazioni, federazioni ed associazioni le quali concedono il titolo di Sifu nella maniera più diversa. Ecco che ci troviamo di fronte a centinaia di Sifu solo in Italia.

Sicuramente c'è differenza tra il titolo di
Sifu dato da un'organizzazione rispetto a quello dato dal tuo Maestro "a porte chiuse", come si diceva un tempo. Quale deve essere il più apprezzato? Questa è una domanda molto importante. Se si sa che alcune organizzazioni concedono il titolo con dei requisiti legati alla popolarità dell'Insegnante ed al suo portafogli, come si può considerare allo stesso modo chi porta lo stesso titolo?!

Nel mondo di oggi, tutto incentrato sul
bussines, pare abbastanza facile divenire Sifu se si hanno i soldi necessari a raggiungere l'obiettivo. I titoli possono essere forniti in cambio di denaro, così come si possono far passare gradi e livelli, con relativa consegna di attestati, per chi ne faccia richiesta ad altri "Sifu" compiacenti, i quali, in cambio di soldi, ti donano il loro bel diplomino con su scritta la parolina magica...

L'inflazione del titolo, è proprio il caso di dirlo, è dovuta anche al proliferare di associazioni che spuntano dal nulla, in cui alcuni Insegnanti, anche molto talentuosi, si auto-nominano Sifu, magari portando come prova la firma di qualche sconosciuto signore cinese sorridente.

Non sono i soldi che fanno un
Sifu, cari amici miei. Un vero Sifu lo riconoscete subito. Divertiamoci a scrivere una bel decalogo per capire se davanti abbiamo un Sifu.

Un
Sifu...
1. Non ti raggira mai, in nessun modo;
2. Non ti fa perdere tempo con cose che si inventa lì per lì, ma ti spiega nel dettaglio come poter arrivare al tuo obiettivo;
3. Non ti ruba i soldi, né in maniera diretta, né in maniera subdola, vendendoti i programmi a pezzettini;
4. Non ti gonfia di botte per farti capire che è il più forte;
5. Non ti insegna cose che non abbia prima capito lui a fondo;
6. Ti vuole bene e ti aiuta anche nelle questioni personali;
7. Ti capisce e cerca di essere sempre disponibile;
8. Ti dona la sua conoscenza in cambio del rispetto e del tuo amore verso di lui;
9. Ti sprona nei momenti in cui vorresti mollare tutto;
10. Basa i suoi rapporti sulla sincerità, sullo spirito di sacrificio, sul dono, sull'amore e sulla comprensione.

5 commenti:

gr ha detto...

il titolo di sifu nella tradizione cinese,confuciana per l'esattezza,è un titolo che viene conferito im base a particolari caratteristiche che una persona deve possedere..caratteristiche indefettibili tra le quali il primo posto lo occupa la cultura in ogni scibile umano,dalla medicina all'astronomia,alla filosofia,passando per la matematica e la geometria..è un titolo che nella nostra pur ricca lingua non ha una traduzine ma si riassume nel concetto latino di pater..quando per padre si intendeva non un amico al quale confidare le tue marachelle o le tue bravate ma un simbolo,un ideale da raggiungere..sappiamo bene,chi è stato in cina lo conferma,che i sifu cinesi insegnano con il corpo..cio significa che loro eseguono la tecnica e che lo studente deve ripeterla senza chiedere niente,semplicemente fidandosi del sifu (che è tale in virtù delle caratteristiche precedentemente illustrate)...un sifu in cina ti accetta non in base al pagamento di una quota mensile ma solo dopo presentazione di allievi anziani o di un altro sifu..sifu è colui che crea un altro sifu..è un concetto familiare,quando però per famiglia intendiamo un clan,quindi un gruppo che vive in funzione dei membri e non del singolo..tradire un sifu puo significare morire,essendo che ne si è legati da antichi giuramenti di sangue e non da prove tipo mangiare un pesciolino rosso..è una cosa molto molto seria,alcuni sifu non accettano studenti occidentali se non dopo un lunghissimo ed impegnativo periodo di apprendistato..se vogliamo l'arte marziale è daloro intesa come metodo di miglioramento personale e non come street fighting o altre menate..per cui per far si che qualcuno migliori devi necessariamente ed inequivocabilmente essere d'esempio..un sifu si difende fino alla morte perchè lui farebbe la stessa cosa..ciao

Unknown ha detto...

Anzitutto, caro gr, benvenuto! Interventi come il tuo, qui, sono e saranno sempre i benvenuti!
Se poi sei il G. R. che penso io, allora sei doppiamente benvenuto, anche perché spero che sia l'approccio per tornare a parlarci anche dal vivo...se non sei G. R. che conosco io, me ne scuso. Andiamo avanti.

Sono d'accordo su molte delle cose che hai detto. Anzi, se le scrivi con più criterio e ti va di firmarle, te le pubblico in un post a parte.

Una cosa su cui non concordo è il fatto che il Sifu debba avere la cultura in ogni scibile umano. Questa mi pare un'esagerazione.

Sul resto delle cose che hai scritto penso di essere in accordo con te.

Ancora benvenuto o bentrovato!

gr ha detto...

sai benissimo chi sono..mi dispiace che alcune incomprensioni nella vita mettano persone che condividono lo stesso cammino nella brutta condizione di doversi ignorare e/o peggio ancora,combattersi...
tralasciando inutile retorica sottolineo che la frase che il sifu debba,PER TRADIZIONE,possedere cultura in ogni scibile umano non è mia ma del sifu ma fee long dello stile della camicia di ferro (intervista su samurai/banzai,vecchissima rivista di arti marziali degli anni 80-90)...mio caro,in cina essere stati accettati da un sifu nella sua scuola non è,come noi potremmo pensare un grande onore...è una grande responsabilità!!!
lui quando ti accetta si aspetta qualcosa da te (non i quattrini..:-)ma tanto sacrificio,tanto sudore e poche domande..devi avere fiducia in lui perchè lui ne ha data a te (ripeto,sono concetti confuciani e non sono assolutamente moderni o alla moda,hanno qualche migliaio di anni di storia e non contemplano assolutamente deroghe o eccezioni)..è chiaro quindi che la formazione che ricevi in tale contesto non ha eguali,come dicevo un sifu crea altri sifu,quindi vieni addestrato all'arte marziale,alle antiche medicine tradizionali,all'erboristeria,al di ta jow ecc. ecc...come vedi ( e come tristemente ammetto a me stesso ogni giorno) nel nostro mondo occidentale siamo molto lontani da tutto questo..spero che in una mia futura scuola potrò ricreare tutto questo grazie anche al mio sifu che,nel bene e nel male,ha fiducia in me ed io in lui..spero di non deluderlo e soprattutto di non deludere me stesso..a te un forte abbraccio

Unknown ha detto...

Allora se sei il G. R. che dico io, la speranza è quella di incontrarti di nuovo, mettere da parte stronzate precedenti e ricominciare a vedersi.

Un caro saluto e grazie per il contributo!

SSAPT ha detto...

Grazie per questo ritorno al passato, era all'incirca il 1985-1986 quando lessi su Banzai la recensione della vita di Sifu Ma Fee Long, che, proprio in quegli anni, venne a Torino alla Pasqua del Budo. Più volte avevo cercato sue notizie sul web ed ora, grazie ad un mio amico, ho trovato questo blog in cui ho anche ritrovato quel frammento di memoria