Come avrete ormai capito, la nostra ricerca è finalizzata a saper suonare armonicamente lo strumento che chiamiamo corpo in ogni situazione. Uno dei cinque processi di cambiamento ed evoluzione delle nostre capacità è detto Tiào Xī (調息), "regolare il respiro".
調 (ha una forma semplificata: 调) [tiáo] è qui utilizzato in forma verbale di regolare o aggiustare. L'ideogramma è formato da 讠(o 言, nella forma tradizionale) [yán], le parole, e dall'uso fonetico di 周 [zhōu], che significa circuito, circonferenza o cerchio. In Cantonese è /Tiu/.
息 [xī] indica il respiro o, più propriamente, l'atto di respirare. L'ideogramma viene formato da 自 [zì], il naso, e da 心 [xīn], il cuore. In Cantonese è /Sik/.
Per regolare la respirazione bisogna imparare a respirare in modo che il respiro e la mente siano ben allineati tra loro. In questo modo la mente potrà raggiungere velocemente uno stato di
calma e concentrazione che faciliterà il trasporto del Qi. 調息 significa arrivare a controllare la respirazione in modo da poter rilassare il corpo e la mente stessa. Vediamo qualcosa insieme.
Lasciate svuotare il petto e mandate tutta l'aria verso l'addome. Lasciate gonfiare l'addome durante l'inspirazione e non forzatelo durante l'espirazione (si svuoterà naturalmente). Pian piano ascoltate il vostro respiro in modo da percepire il costante flusso dell'aria. Ricordate, tensione, stress, mancanza d'abitudine nell'ascoltarsi e nel percepirsi sono solo alcuni dei fattori che vi impediranno di prendere confidenza con il vostro corpo.
Per controllare in che modo immettete l’aria nel vostro corpo prima di lasciarla andare, la prima cosa da fare è poggiare una mano sul torace e l’altra sull'addome. Se vi può essere d'aiuto, chiudete gli occhi. Qualora a muoversi sia solo la mano poggiata sul torace, cari amici, significa che state respirando solo superficialmente ovvero che il vostro Qi ristagna nella zona toracica. Dovete iniziare a far scendere il respiro verso l'altra mano.
Può esservi d'aiuto eseguire l'esercizio sdraiati a terra, in modo da poter percepire al meglio il movimento corporeo a seguito della respirazione. Quando la pancia si gonfia, si solleva e si abbassa leggermente, potete concentrarvi sull'espirazione. Per equilibrare il respiro potete sedere su una sedia con le mani appoggiate sulle gambe, con il palmo rivolto verso l’alto e i gomiti e le spalle rilassate.
Iniziate a concentrarvi e unite le punte delle dita di una mano e poi dell'altra (per tradizione, iniziate dalla destra). Inspirate con il naso e fate finta che esista un sottile flusso di energia che entra dalla mano sinistra e risale lungo tutto lo stesso lato del corpo. Espirando aprite la destra e chiudete la sinistra ed immaginate il processo contrario. Riempite i polmoni di aria ed espirate pian piano, sempre dal naso, espandendo la cassa toracica, rilassando la schiena. Di qui a qualche settimana avrete iniziato a percepire il vostro respiro. Da lì si potrà iniziare a lavorare per regolare il respiro in modo compiuto.
Tradizionalmente tutte le Scuole di Qi Gōng ci insegnano che il respiro è corretto (quindi efficace) quando presenta quattro caratteristiche. Deve essere sottile (細 [xì]), morbido (柔 [róu]), lungo (長) [cháng]) ed ininterrotto come un filo di seta (絲 [sī]). Solo così la respirazione sarà ampia e profonda, dal naso all'addome. Apporterà in questo modo l'energia del cielo (天氣, Tiān Qì) a tutto il corpo, eliminando le tensioni dal diaframma e dalla muscolatura che regola la respirazione.
Come nella Medicina Cinese, anche nella pratica del Wing Chun l’osservazione di come una persona respira è parte importante dei segni e sintomi da raccogliere per formulare la diagnosi (da parte del medico) o consigliare esercizi per migliorare (da parte del Maestro). Il modo di respirare ci dà modo di capire lo stato emozionale e quello generale di salute della persona.
Una volta raggiunta una certa capacità di controllo del respiro, sappiate che il primo passo sarà proprio quello di dimenticarvi del respiro stesso. Si può definire Bù Xī (不息), che non va tradotto come "non respirare" come scrivono alcuni, ma come "non pensare al respiro". Ecco che il respiro diventerà sempre più naturale.
Successivamente il respiro va assecondato. Gli amici cinesi direbbero 隨息 - Suí Xī -, traducibile più o meno come "seguire il respiro", quindi assecondarlo. Pensate a quando espirate volontariamente, per scaricare tensioni. Si tratta di un piccolo gesto per riavviare il meccanismo della respirazione, il quale, ovviamente, si regolerà subito dopo da sé. In questa fase è bene capire che il vostro è solo un piccolo intervento di supporto al respiro.
Se siete arrivati fin qui, non fermatevi. Finalmente è il momento di dimenticare il respiro, 忘息 - Wàng Xī -. Adesso non dovete più intervenire in alcun modo, lasciando che l'alternanza di inspirazione ed espirazione avvenga naturalmente. Essa è regolata automaticamente dal cervello e non dovrete più impegnarvi per renderla efficace. In questo stadio anche durante il combattimento il respiro "farà da sé", donando tranquillità e serenità.
Tiào Xī (調息) - regolare il respiro - significa, quindi, arrivare a possedere un respiro omogeneo, privo di suono, sottile, lungo e profondo. Riducendo la frequenza respiratoria aumenterà la portata cardiaca. Pensate che la tartaruga compie solo due respiri al minuto: ecco dov'è il segreto della sua longevità. Sarete finalmente giunti alla respirazione fetale, il vero e proprio respiro stabile di matrice taoista, priva di emozioni e pensieri. La vostra ricerca sarà terminata. Complimenti. La mia è in corso d'opera...
Lasciate svuotare il petto e mandate tutta l'aria verso l'addome. Lasciate gonfiare l'addome durante l'inspirazione e non forzatelo durante l'espirazione (si svuoterà naturalmente). Pian piano ascoltate il vostro respiro in modo da percepire il costante flusso dell'aria. Ricordate, tensione, stress, mancanza d'abitudine nell'ascoltarsi e nel percepirsi sono solo alcuni dei fattori che vi impediranno di prendere confidenza con il vostro corpo.
Per controllare in che modo immettete l’aria nel vostro corpo prima di lasciarla andare, la prima cosa da fare è poggiare una mano sul torace e l’altra sull'addome. Se vi può essere d'aiuto, chiudete gli occhi. Qualora a muoversi sia solo la mano poggiata sul torace, cari amici, significa che state respirando solo superficialmente ovvero che il vostro Qi ristagna nella zona toracica. Dovete iniziare a far scendere il respiro verso l'altra mano.
Può esservi d'aiuto eseguire l'esercizio sdraiati a terra, in modo da poter percepire al meglio il movimento corporeo a seguito della respirazione. Quando la pancia si gonfia, si solleva e si abbassa leggermente, potete concentrarvi sull'espirazione. Per equilibrare il respiro potete sedere su una sedia con le mani appoggiate sulle gambe, con il palmo rivolto verso l’alto e i gomiti e le spalle rilassate.
Iniziate a concentrarvi e unite le punte delle dita di una mano e poi dell'altra (per tradizione, iniziate dalla destra). Inspirate con il naso e fate finta che esista un sottile flusso di energia che entra dalla mano sinistra e risale lungo tutto lo stesso lato del corpo. Espirando aprite la destra e chiudete la sinistra ed immaginate il processo contrario. Riempite i polmoni di aria ed espirate pian piano, sempre dal naso, espandendo la cassa toracica, rilassando la schiena. Di qui a qualche settimana avrete iniziato a percepire il vostro respiro. Da lì si potrà iniziare a lavorare per regolare il respiro in modo compiuto.
Tradizionalmente tutte le Scuole di Qi Gōng ci insegnano che il respiro è corretto (quindi efficace) quando presenta quattro caratteristiche. Deve essere sottile (細 [xì]), morbido (柔 [róu]), lungo (長) [cháng]) ed ininterrotto come un filo di seta (絲 [sī]). Solo così la respirazione sarà ampia e profonda, dal naso all'addome. Apporterà in questo modo l'energia del cielo (天氣, Tiān Qì) a tutto il corpo, eliminando le tensioni dal diaframma e dalla muscolatura che regola la respirazione.
Come nella Medicina Cinese, anche nella pratica del Wing Chun l’osservazione di come una persona respira è parte importante dei segni e sintomi da raccogliere per formulare la diagnosi (da parte del medico) o consigliare esercizi per migliorare (da parte del Maestro). Il modo di respirare ci dà modo di capire lo stato emozionale e quello generale di salute della persona.
Una volta raggiunta una certa capacità di controllo del respiro, sappiate che il primo passo sarà proprio quello di dimenticarvi del respiro stesso. Si può definire Bù Xī (不息), che non va tradotto come "non respirare" come scrivono alcuni, ma come "non pensare al respiro". Ecco che il respiro diventerà sempre più naturale.
Successivamente il respiro va assecondato. Gli amici cinesi direbbero 隨息 - Suí Xī -, traducibile più o meno come "seguire il respiro", quindi assecondarlo. Pensate a quando espirate volontariamente, per scaricare tensioni. Si tratta di un piccolo gesto per riavviare il meccanismo della respirazione, il quale, ovviamente, si regolerà subito dopo da sé. In questa fase è bene capire che il vostro è solo un piccolo intervento di supporto al respiro.
Se siete arrivati fin qui, non fermatevi. Finalmente è il momento di dimenticare il respiro, 忘息 - Wàng Xī -. Adesso non dovete più intervenire in alcun modo, lasciando che l'alternanza di inspirazione ed espirazione avvenga naturalmente. Essa è regolata automaticamente dal cervello e non dovrete più impegnarvi per renderla efficace. In questo stadio anche durante il combattimento il respiro "farà da sé", donando tranquillità e serenità.
Tiào Xī (調息) - regolare il respiro - significa, quindi, arrivare a possedere un respiro omogeneo, privo di suono, sottile, lungo e profondo. Riducendo la frequenza respiratoria aumenterà la portata cardiaca. Pensate che la tartaruga compie solo due respiri al minuto: ecco dov'è il segreto della sua longevità. Sarete finalmente giunti alla respirazione fetale, il vero e proprio respiro stabile di matrice taoista, priva di emozioni e pensieri. La vostra ricerca sarà terminata. Complimenti. La mia è in corso d'opera...
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