giovedì 7 ottobre 2010

Lin Wan Chung Kuen

Voglio proporvi questo video didattico sui Lin Wan Chung Kuen, i cosiddetti "pugni a catena". Potete vedere SiFu Leung Kwok Wah, uno dei Maestri che studia con SiJo Leung Ting, durante la pratica dei pugni al sacco a muro, un tipico strumento utilizzato dai praticanti di Wing Chun di tutto il mondo, solitamente riempito con tre tipi di materiali diversi.

Fate attenzione all'utilizzo della forza centrifuga, dell'elasticità di tutte le articolazioni e della forza elastica dei muscoli, impiegate durante l'esecuzione del pugno singolo, nella dimostrazione iniziale.

Il video è corredato di una spiegazione tecnica sul corretto allineamento strutturale del braccio rispetto alla linea centrale. Si può notare anche come SiFu Leung Kwok Wah tenga fede ai tre concetti Ham Hon, Lok Bok e Cham Jarn, durante le esecuzioni. Pochi secondi prima della fine del video, si intravedono anche i tipici pugni doppi, provenienti dalla Biu Tze.

Per i miei ragazzi: ponete particolare attenzione al momento dell'impatto del pugno sul sacco. Notate qual è, alla fine, il punto di contatto? Bene! Tenete d'occhio anche il polso, che, nel momento del colpo, forma una sola linea con ulna e radio...mai sentito dire eh?


I "pugni a catena" si incontrano per la prima volta nella Siu Nim Tau e fanno riferimento alla catena di tecniche eseguite in modo continuo, concatenato, appunto. Sono la penultima tecnica (l’ultima è Sau Sick) e, siccome la SNT contiene i “concetti” che regolano il Wing Chun Kuen, anche il penultimo concetto.

Si trova alla fine della forma, perché, dopo aver spiegato le altre tecniche ed i concetti di base, attraverso  questo set si capisce che tutte le tecniche possono essere eseguite singolarmente o in maniera concatenata.

Anche i pugni a catena cambiano a seconda della profondità dei nostri “occhi” ovvero della nostra capacità di capirne le interpretazioni. La prima, la più semplice, ci può comunicare che i "pugni a catena" sono una semplice tecnica. Si studia quindi il come eseguirla ed il quando è opportuno e “sicuro” eseguirla. 

In una seconda chiave di lettura, il pugno perde di importanza e ci si concentra sulla catena continua. Molto spesso nelle forme il pugno è utilizzato come “tecnica base”, ma in realtà altre tecniche di attacco possono prendere il suo posto senza che il concetto espresso sia modificato. Questo è un ottimo esempio. Non è detto che solo i pugni possono essere concatenati. L’importante non è, infatti, la tecnica, ma il concetto di concatenazione. Ogni attacco è potenzialmente concatenabile.

Come terza interpretazione, dobbiamo pensare al concetto stesso espresso dalla tecnica. I pugni, visto che sono tirati in sequenza, potevano essere chiamati semplicemente Lin Kuen – Pugni continui - ed il concetto sarebbe stato chiaro ugualmente. Invece no. Hanno utilizzato il termine “catena”. Perché? Ogni anello ha una relazione con il suo successore e il suo predecessore. Ecco perché il termine “catena”. Tra le tecniche ci deve essere una relazione. 

A questo punto “Lin Wan Sau” potrebbe essere definito come “tecniche di mano eseguite continuamente che hanno tra di loro una relazione di qualche genere”. Definire questa relazione è abbastanza lungo, ma con un paio di esempi sarà possibile capire il concetto e scoprire da soli il resto delle relazioni. In fondo ciò che sto dicendo non sarà nuovo per nessuno. Tutti diranno: “ma io queste cose le faccio già”. Ovvio, altrimenti non studieremmo il Wing Chun

Tornando alle relazioni tra le tecniche, dobbiamo prima definire due macro-relazioni nel Wing Chun: quella propria (o a vuoto), senza partner, e con l’avversario. Il concetto Lin Wan nella “relazione propria” si concentra sul come eseguire una sequenza di tecniche in modo che il passaggio da una tecnica all’altra sia il più fluido possibile; che la fine di una tecnica sia il caricamento della successiva; che ogni tecnica rispetti le teorie del sistema, prima tra tutte quella della linea centrale, ma anche le altre non sono meno importanti; che  l’equilibrio sia sempre mantenuto; che venga espressa sempre la maggior potenza possibile.

Il concetto Lin Wan se è presente l’avversario cambia? Forse. Ovviamente tutti i punti precedenti devono essere rispettati, ma si aggiunge una relazione che quando si è da soli non è possibile considerare: l’avversario stesso. L’ultima relazione di Lin Wan è: “la tecnica del mio avversario determina la mia tecnica.”

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