lunedì 8 febbraio 2010

L'inflazionato utilizzo del termine SiFu...

Nel giugno scorso scrissi un breve articolo sul termine SiFu o Shifu, che non ebbe particolare successo, non fosse altro per le poche persone che leggevano il blog a quel tempo, probabilmente. Mi farebbe piacere che rileggeste tutti quell'articolo, perché lo considero come prologo, per poter affrontare l'argomento di oggi.
Gli ideogrammi che dobbiamo conoscere sono due: 師傅 (o 師父) che vengono scritti e letti in Pinyin (shīfu) o in Cantonese (si1 fu6), che poi è il dialetto che utilizziamo di più. 師 [shī] è l'Insegnante, e, nella sua unione con 傅 è il vero Maestro. Spesso viene usato per intendere l'esempio, il modello sa seguire o, genericamente, una persona molto abile in una certa professione. Nel suo femminile, shīmǔ, significa madre, come termine rispettoso per la moglie del Maestro. La forma semplice è 师 (in Cantonese è /si/) e attiene al campo marziale, riferendosi al capo militare in battaglia.

傅 [] è il termine utilizzato per Insegnante o Istruttore (ricordo ancora  che 师傅  è shīfu, Maestro, come termine di rispetto). In Cantonese si legge /fuh/. L'altro ideogramma utilizzato significa letteralmente padre: 父 [] e in Cantonese viene sempre letto /fuh/. Anche se pronunciate in modo identico e pur avendo significati simili, i due termini sono distinti e il loro utilizzo è diverso. Il primo termine (师傅) ha solo il significato di "padrone, maestro, tutor", e viene utilizzato per esprimere il rispetto generale del parlante per le competenze del destinatario e l'esperienza. Così, per esempio, un cliente può indirizzare un meccanico delle automobili in quanto tale. L'altro termine (师父) porta il duplice significato di "padrone" e "padre" e connota quindi una linearità in un rapporto tra insegnante e studente. In quanto tale, dovrebbe solo essere utilizzato in riferimento al proprio insegnante, al proprio Maestro. Nell'esempio precedente, l'apprendista meccanico si dovrebbe rivolgere al suo padrone con quel termine, ma un cliente no. D'altra parte, una personalità religiosa e, per estensione, esperti di arti marziali cinesi sono spesso appellati come "Padre-Insegnante" (师父) in tutti i contesti.

Tradizionalmente, nelle arti marziali cinesi, SiFu è stato sempre utilizzato come un termine familiare e in segno di rispetto. Il termine assume un significato più intimo quando uno studente diventa uno studente formale o discepolo del Maestro. L'accettazione di uno studente è un evento molto formale, che solitamente richiede una cerimonia del thè, chiamata Bai Shi. Dopo la cerimonia, il rapporto è definito come quello tra genitore diretto e figlio. L'utilizzo di questo termine assume un segno specifico di rispetto per le  abilità e le conoscenze del padre.

Il titolo, oggi, è totalmente inflazionato, sia nel suo improprio utilizzo, sia per la continua e spropositata concessione che se ne fa. Sebbene il termine determini un collegamento familiare, è ormai assimilato a una qualifica tipo "dottore", "professore" o qualcosa di simile. In questo modo, ecco che tutti i SiFu del mondo ci tengono a sottolineare il loro "titolo" e ti chiedono di usarlo quando ci parli... Ecco che in una lettera qualsiasi si firmano "SiFu Tizio" o "SiFu Caio" o "SiFu Sempronia"!

Vediamo il caso di Facebook.  Al posto del nome e del cognome, lì sono tantissimi ad utilizzare il titolo come nome e il nome proprio come cognome. Si trovano "SiFu Franco", "SiFu Giuseppe" e così via... Cerchiamo di fare una similitudine: pensiamo ad un padre qualsiasi che si iscriva a Facebook. Ve lo immaginate? Papà Francesco, Papà Andrea, etc. Da morire dal ridere... Il titolo è diventato proprio uno status, che i SiFu tengono molto in considerazione. Ma allora, i fratelli maggiori dovrebbero iscriversi come SiHing Lucio o SiHing Roberto e così via, per tutte le parentele...

Secondo me il tutto parte da due fattori. Da una parte c'è una conoscenza approssimativa della cultura cinese e di quella marziale in particolare, dall'altra c'è l'attaccamento ad un titolo che si pensa essere nobilitante in sé. Se io intervisto qualcuno lo chiamo con nome e il cognome, senza appellarlo SiFu, a meno che non lo sia davvero o lo sia stato (per me). Invece sono molti quelli che mi richiamano per sottolineare la mancanza del titolo nelle interviste o negli articoli...già, perché il titolo è importante, perché sembra che porti rispetto... Voi che ne pensate?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

è sempre il solito discorso, il fatto che questi personaggi decidano da loro stessi, o tramite un pezzo di carta, rilasciato per poche ( ore di lavoro ) , ma con tanti ( soldi spesi ) il titolo che gli altri dovrebbero dargli, da lo spessore del problema. maestro e ripeto maestro e è solo colui che viene riconosciuto dal proprio allievo, e non per che , come fa un medico o un ingegnere, decide di scrivere prima del proprio nome, Ing o Dott. tanto meno su faccia libro.

Roberto ha detto...

Caro Riccardo, non solo è il titolo di Sifu ad essere inflazionato nelle arti marziali ma anche gradi ecc. ad opera di certi individui che si comprano con Maestri compiacenti di fare soldi ogni titolo ed ogni programma possibile da sventolare ai poveri neofiti che si affacciano alla porta della loro organizzazione. Gente che quando ero un primo tecnico cominciava il cammino ed ora me li ritrovo dei gran master e quando poi devono far vedere il che sanno si tirano indietro con qualsiasi scusa... spero solo che con l'avvento di internet la gente si informi e soprattutto veda quando va nelle palestre non di ascoltare le gesta di questo o di quello ma che l'istruttore o il maestro sappia fare.Ciao Roby

Unknown ha detto...

Il discorso è sempre il solito: se non combatti non sarai mai battuto e potrai raccontare ciò che vuoi.
Se combatti mostri il tuo vero grado.
Ma quanti combattono?