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mercoledì 18 gennaio 2012

Recensione "Jook Wan Huen" del Maestro F. Mavilio

Tempo addietro ho dato spazio ad un interessantissimo contributo del Maestro Francesco Mavilio, il quale espose una prima bozza di lavoro su uno strumento poco comune nelle Famiglie di Wing Chun italiane, lo Jook Wan Huen (l'anello di bambù), del quale mostrò un primo utilizzo su Facebook (cliccate qui per il video). Ospitai con piacere il successivo intervento del Maestro Vito Armenise, che ci spiegò il punto di vista della CRCA sull'uso dello strumento. Oggi, finalmente, sono riuscito a vedere il nuovo video del Maestro Mavilio e voglio recensirlo, perché lavori del genere vanno sempre sponsorizzati, al di là della condivisione del contenuto.


La prima cosa positiva che va detta subito è che il materiale proposto dal Maestro Mavilio è di buona qualità, sia perché non mi pare che sia stato realizzato in ottica commerciale, sia perché guida passo passo l'utente nell'utilizzo dello strumento e nell'esecuzione formale. In effetti lo stesso prezzo di 15€ sta a dimostrare che non è un prodotto di speculazione, ma si tratta di un modo come un altro per far conoscere la visione del Wing Tsun di uno dei primi tre SiFu italiani dell'allora semi-sconosciuta EWTO-WTOI.

Il dvd offre vari contenuti, che vado di seguito a recensire. Anzitutto vi è un breve filmato abbastanza divertente, girato in costumi tradizionali cinesi per lo più accurati, in cui il Maestro mostra una scena tipica dell'epoca della lotta anti-Manchù, durante la quale assistiamo ad un combattimento a mani nude, con la spada, con un bastone e, dulcis in fundo, con l'Anello di Rattan, vero oggetto di studio del prodotto. A dirla tutta, è assai divertente la rocambolesca fuga di uno degli Allievi del Maestro, Emanuele Lezzi, inseguito da due guardie (il figlio di Mavilio, il SiFu Wosief, e Diego Solimeo), con spezzoni di filmato quasi da pellicola di Hong Kong vecchia maniera! 

A parte la leggenda, raccontata da una voce fuori campo, la parte più bella è quella riguardante la forma, eseguita dallo stesso Francesco Mavilio, con movimenti lenti e riproducibili anche da parte dell'utente, che avrà così l'opportunità di capire passo passo tutti i movimenti. C'è poco da dire sulla forma stessa, perché andrebbe eseguita sotto la supervisione del Maestro per capirne e sfruttarne a pieno i contenuti. C'è da dire che io, nel mio piccolo, vi posso testimoniare che all'interno ho visto il Wing Tsun, in ogni movimento, nella sua espressione isometrica, tipica di alcune Famiglie ed assente in altre.

La stessa struttura muscolare di SiFu F. Mavilio sta a testimoniare il lavoro isometrico che lo stesso utilizza nella sua forma di Wing Tsun, che ha nominato Wing Kung Fu, dal quale ha tratto anche l'intestazione della sua associazione. Proprio sul lavoro isometrico è presente nel dvd un contenuto filmato in cui viene spiegato il funzionamento dei muscoli e di come si possano rinforzare attraverso tensione isometriche. Da leggere, soprattutto per gli amanti della muscolatura tonica e non ipertrofica!

Sempre all'interno del dvd troviamo anche una storia sullo stesso Anello di Rattan, che segue grosso modo le prime spiegazioni che diede il Maestro nell'articolo citato. Un altro punto di forza del video Jook Wan Huen è la parte dedicata agli esercizi, proposti dal Maestro per curare l'aspetto isometrico dell'utilizzo dello strumento, davvero ben fatta, composta da un warm up dinamico e da seguenti lavori mostrati con fotografie.

Che dire, del resto? Abbiamo una presentazione di Francesco Mavilio e del figlio Wosief, nonché una pagina dedicata ai contatti, per avere maggiori informazioni sull'Associazione Wing Kung Fu.

Il video del Maestro Mavilio può essere acquistato direttamente da lui (wkfmaster AT gmail.com) all'onesto costo di 15€, assai lontano da altri prodotti dello stesso genere, venduti ad oltre 80 euro... A breve sarà disponibile anche su Everyrhing Wing Chun, ma ancora non ne conosco il prezzo di vendita. A proposito di acquisti, se qualcuno di voi fosse interessato all'Anello di Rattan, potete rivolgervi sempre al Maestro Mavilio, che li importa dalla Cina a 20€. Non so se in giro si trovino a meno, fatemelo sapere...

Rimaniamo in attesa del prossimo dvd di SiFu Mavilio, che ringrazio nuovamente per aver pubblicato il materiale di studio sullo Jook Wan Huen, uno dei primi in materia. Buona visione a tutti!

venerdì 19 novembre 2010

L'anello di rattan della famiglia CRCA

A seguito dell'articolo introduttivo di SiFu Mavilio, ho chiesto all'amico Vito Armenise di scrivere un pezzo sull'attrezzo di allenamento Jook Wan, sapendo che apparteneva da parecchio alla sua famiglia, la Close Range Combat Academy. Di seguito, trovate la spiegazione tecnica dell'ottimo Vito, corredata da foto molto esplicative. Avvertenza: alcuni nomi tecnici sono scritti in maniera diversa da quanto precedentemente riportato da questo blog. Gli ideogrammi sono gli stessi, cambia solo il modo di scriverli nel modo più opportuno, secondo il proprio Maestro. Buona lettura e grazie ancora a Vito!

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L’anello di rattan (Jook Wan) è uno strumento molto apprezzato e utilizzato nel CRCA Wing Chun.
Le sue dimensioni tipiche variano da 25cm a 28 cm di diametro interno e da 30cm a 33cm di diametro esterno e devono essere adatte al braccio del praticante che dovrà usarlo.

I benefici risultanti dall’uso dell’anello riguardano 3 aspetti distinti:
1. La “struttura” del praticante;
2. La coordinazione delle braccia;
3. Lo sviluppo e l’allenamento di “energie” tipiche del Wing Chun.

 La “struttura” del praticante

Nel Wing Chun le braccia hanno un proprio ruolo e una propria posizione in base alla tecnica o alla struttura che si sta utilizzando.
Capita spesso che quando si mostra ad un principiante la posizione delle braccia per allenare alcune tecniche a vuoto, questo non riesca a mantenere il corretto allineamento strutturale. Le braccia sono troppo in alto, troppo in basso, troppo strette, troppo larghe.

Facendo imbracciare il Jook Wan, le braccia sono "costrette" a mantenere il corretto allineamento strutturale. Ad esempio, se i gomiti sono troppo stretti o le mani troppo vicine, il Jook Wan cade. Facciamo qualche esempio.

Nelle 2 foto che seguono si mostra il Jook Wan nella struttura Man Sau e Wu Sau, aiutando il praticante a posizionare le mani alla giusta distanza e i gomiti al giusto angolo.













 Nelle foto che seguono si prendono in considerazione diverse tecniche: il Boang Sau, il Loy Kwun Sau, il Gahng Jom Sau e il Syeung Kuen.










 











 La coordinazione delle braccia

Una delle caratteristiche del Wing Chun è l’utilizzo contemporaneo delle braccia.
Le braccia però non si muovono insieme, in modo coordinato, solo quando si applicano le tecniche “doppie”. Anche le tecniche singole in qualche modo richiedono l’utilizzo contemporaneo delle braccia.
Un principiante tenderà, ad esempio, a muovere il braccio avanzato lasciando immobile quello di guardia. In questo modo però, si viene a creare una distanza troppo grande tra le due braccia, rendendo problematica una eventuale difesa.
L’uso del Jook Wan forza le braccia ad avanzare ed indietreggiare contemporaneamente, abituando il praticante a far avanzare la mano di guardia ogni volta che la mano avanzata “perde” la sua posizione.

Le 2 foto seguenti mostrano un esempio: il Wu Sau che segue il Man Sau quando quest’ultimo cambia posizione.













Sempre per i principianti, una cosa di difficile assimilazione è che le braccia, muovendosi insieme, devono portarsi dietro una struttura corretta.
Nella foto che seguono si mostra la sequenza da Syeung Chahng Dai Jyeung a Syeung Chahng Jyeung.


  








Lo sviluppo e l’allenamento di “energie” tipiche del Wing Chun

Un motto del Wing Chun recita: “Yuen Jick Syeung Choy”, che più o meno significa che in ogni movimento c'è una componente rettilinea ed una circolare.

Alcuni sono convinti che il Wing Chun usi esclusivamente movimenti rettilinei. Questo non è del tutto vero. La componente circolare c'è quasi sempre.

Una delle “energie” sviluppate nel Wing Chun è "Gan Jeep Ging" - Energia che connette. Connette cosa? Una tecnica alla successiva.

E' noto a tutti che una prerogativa del praticante del Wing Chun è quella di riuscire a passare da una tecnica ad un'altra in modo fluido, armonico e nel minor tempo possibile.
Beh, per poter concatenare 2 movimenti, specialmente se rettilinei, è utile aggiungere una componente circolare.

Immaginiamo di dover tirare 2 pugni diretti con lo stesso braccio. Se si utilizzasse esclusivamente il movimento rettilineo si dovrebbe arrivare ogni volta a fine corsa, fermare il braccio e riaccelerare da fermo.
Se invece si utilizza un movimento circolare per concatenare il primo pugno al secondo, non si ha bisogno di fermarsi, la concatenazione è più fluida e si può usare il movimento circolare come base di accelerazione a cui agganciare l'accelerazione del secondo pugno.

Il movimento circolare è talmente importante che è studiata come “energia”. Si chiama “Juen Ging” – Energia circolare, appunto. A volte è usata da sola, altre volte in combinazione con altre “energie, come ad esempio quando una componente circolare viene aggiunta ad un movimento rettilineo per potenziarlo.
Un esempio di Juen Ging, con il Jook Wan, è stato già mostrato nelle forto precedenti e riguarda la sequenza Syeung Chahng Dai JyeungSyeung Chanh Jyeung.

Conclusioni 

Come si è visto, svariati sono gli utilizzi del Jook Wan. Di certo non è uno degli strumenti indispensabili per l’apprendimento del Wing Chun, ma se ben usato porta grandi miglioramenti alla struttura, alla coordinazione e all’uso dell’energia “circolare” in breve tempo.