Invito tutti gli amici del blog a leggere l'interessante articolo che segue, perché affronta il tema degli aspetti culturali e sociali della pratica marziale. L'autore è il solito amico Fabio Rossetti, che, come sempre, ringrazio di cuore.
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L’insegnamento di un’Arte Marziale comporta una serie di aspetti molto importanti, inerenti allo sviluppo della persona umana come modo di porsi nei confronti della vita e quindi, di riflesso diretto, nella vita sociale in tutti i suoi aspetti.
Essendo un percorso di evoluzione e miglioramento, basato su principi che convogliano tutti nella pacifica convivenza, l’Arte Marziale è uno strumento prezioso da un punto di vista formativo e da un punto vista di crescita.
I praticanti sviluppano il senso di convivenza, tramite la presenza alle lezioni, ove si incontrano altre persone con le quali progressivamente si instaura un rapporto collaborativo e cooperativo; si accettano le differenze e si comprende come il rispetto nei confronti dell’altro sia un elemento importante sia per sé sia per gli altri.
Si impara a percepirsi in modo differente, ad osservarsi e quindi si innesca un processo di auto educazione, basato su una progressiva comprensione di ciò che si sta facendo.
Il percorso comprende una scoperta di sé sotto l’aspetto fisico e gli aspetti della personalità nonché del carattere, in una modalità che consente di sviluppare un modo di essere positivo e propositivo, che nasce da un aspetto permeante dell’Arte Marziale che è la ricerca dell’equilibrio e dell’armonia.
Il luogo degli incontri diventa un magnete, dove le persone sanno per esperienza diretta che ci vanno per imparare, per stare insieme agli altri per fare qualcosa insieme, dove uniscono un aspetto di diletto e divertimento ad un aspetto esplorativo di sé e costruttivo.
I principi del rispetto di sé e della vita, le modalità basate sull’educazione che porta ad essere gentili e determinati, le conoscenze che si acquisiscono tramite i vari argomenti di cui l’arte marziale è composta, stimolano le persone a crescere e a migliorarsi da un punto di vista sociale, personale, culturale.
L’Arte Marziale non insegna la violenza, non insegna la paura, non insegna a prevaricare, anzi, il perfetto contrario. Funziona sia come valvola di sfogo in maniera controllata con un contemporaneo lavoro di comprensione e di ricostruzione di valori e principi utili ed indispensabili per vivere bene ed in armonia col mondo nel quale siamo.
Nozioni di tipo giuridico sono inserite poiché necessarie, soprattutto laddove si praticano corsi di difesa personale, come ulteriore elemento per gli scopi già detti.
La scuola marziale diventa quindi un piccolo luogo dove per spontaneo effetto consequenziale, ciò che si diventa in quel piccolo mondo lo si trasmette all’esterno, con risultati significativi ed importanti. Quello che si diventa nella scuola lo si è nella vita quotidiana, con un modo costante, continuo e progressivo.
Quindi buon lavoro a tutti per nuovo anno.
Fabio Rossetti
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