L’idea della morte è la sola cosa che può temprare lo spirito dell’uomo: di fronte alla morte crollano miseramente tutte le sicurezze, non può esserci orgoglio, l’ego non ha ragione di esistere. Oggi è morta Silvia. La comunità romana dei praticanti di Wing Chun l'ha conosciuta, perché entrò in palestra 5 o 6 anni fa per intraprendere il suo cammino di studio.
Una grave malattia degenerativa l'ha allontanata dal mondo materiale, a poco a poco. Abbiamo condiviso alcuni anni di vita assieme ed è stato un periodo davvero molto bello della mia vita. Lascia un vuoto incolmabile in tutti quelli che l'hanno conosciuta, perché era una persona solare e gioviale. Anche nei momenti peggiori regalava sorrisi.
Non potevo non dedicarle almeno queste poche righe, perché è davvero tanto quello che mi ha dato e che mi ha lasciato. Utilizzo l'ideogramma Ming, il destino, perché nella lingua cinese il concetto di destino non viene associato all'idea di un determinato percorso da seguire durante la propria esistenza. Si riferisce, piuttosto, alla legge della natura che accomuna il destino di tutti gli esseri viventi: la morte. Ecco dunque il motivo per cui il carattere cinese che indica il destino inizia con un simbolo che originariamente significava "accettare" con alla base il verbo che in cinese antico indicava l'azione del "chiudere" o "terminare".
Riposa in pace, Silvia!