Carissimi Allievi, Amici, Lettori,
i invito a partecipare al seminario pubblico sui (十八罗汉散式) Cap Pwee Lo Han San Sik dell'Hek Ki Boen Kun Tao, tenuto direttamente dal Gran Maestro Lin Xiang Fuk, a Roma, nella mia Scuola, alla Romanina, il 26 gennaio 2013, dalle 14:00 alle 18:30.
Durante il seminario il Gran Maestro vi permetterà di accedere alle conoscenze più profonde del sistema Hek Ki Boen, ponendo l'attenzione sulle applicazioni e sulle strategie di combattimento.
Verrete introdotti alla forma 18 LoHan (十八罗汉) ed ai San Sik (散式), cioè la viva applicazione del sistema basato sulla Massima Efficienza, occupando il tempo, diventando lo spazio e rilasciando energia di impulso.
Per praticare i 18 Lohan San Sik è necessario conoscere la Formula in 18 punti dell’Hek Ki Boen, che verrà spiegata nel dettaglio:
1. Teoria delle Cinque Linee
2. Tre Punti di Riferimento, basati sui Dan Tian
3. Ottimo Posizionamento del Corpo; Posizione Superiore ed Inferiore
4. Struttura Triangolare Tridimensionale
5. “Wheel Bearing Body”
6. Forma Cap Pwee Lo Han dell’Hek Ki Boen.
Per chi non fosse proprio addentrato nel sistema, spiego un paio di cose. Partiamo dalla differenza tra San Sik (散式), San Sau (散手) e San Da (散打). 散 [sàn] significa rompere, distribuire o dissipare. 式 [shì] viene utilizzato per rendere l'idea di forma o, genericamente, l'aspetto rituale. Insieme, San Sik, può esser reso come "forma di rottura", facendo riferimento al bagaglio tecnico che viene insegnato per combattere.
散手 - San Sau - è usato spesso al posto di San Sik, non ha una grande differenza di significato. Entrambe costituiscono delle piccolo forme, una sorta di tecniche tipo "1-2" del pugilato (per esempio Taan Da o Paak Da), una combinazione di movimenti, come potrebbe essere una sezione di una forma.
Il sistema dei San Sik non ha una routine molto lunga, come può essere quella di una forma intera, ma ha tutta una serie di sequenze formalizzate in modo progressivo, adatte al combattimento, che poi è l'idea sottesa al 散打 - San Da -, cioè alle tecniche di percussione e rottura, il vero e proprio combattimento. Si tratta, in sostanza, del modo in cui tutti i praticanti rendono il concetto di Boxe Cinese.
Per quanto concerne le altre materie del seminario, abbiamo la Teoria delle Cinque Linee, fondamentale per comprendere i concetti di interno e esterno nelle tecniche. Non solo, attraverso questa teoria generale, abbiamo modo di insegnare sin da subito l'esatto posizionamento delle braccia in ciascun movimento.
Basarsi sui tre Dan Tian, poi, è un altro degli aspetti fondamentali dell'Hek Ki Boen, perché ci dà la linea guida su cui orientarsi durante il combattimento. Abbiamo a che fare con la legge universale del posizionamento verticale della colonna vertebrale di tutti gli stili cinesi che si fondano sui concetti energetici interni.
Sul posizionamento del corpo potrei spendere mille parole, ma, per esser concisi, possiamo capirci benissimo se facciamo tutti riferimento al modo in cui porsi rispetto all'avversario. Il sistema HKB pone l'attenzione su due posizionamenti di massima, che rendiamo come Im Siam e Yang Siam, attraverso i quali dà modo ai praticanti di imparare dal principio il modo in cui lavorare sull'uso del footwork in relazione a quello dell'avversario.
La struttura triangolare tridimensionale rappresenta il disegno geometrico con cui costruiamo il riferimento spaziale di base per non sbagliare le posizioni delle braccia, rispetto a quelle dell'avversario. In pratica, utilizziamo il triangolo per mettere in modo corretto braccia e gambe, non in assoluto, ma in relazione all'avversario.
Sulla forma Cap Pwee Lo Han non dico niente di particolare, perché va assolutamente vista dal vivo per capirne il senso.
Un ultimo appunto sul Wheel Bearing Body, cioè la capacità di separare il corpo in tre sezioni, per permetterne la rotazione, come se ci fossero dei cuscinetti. Lo utilizziamo per dissociare i movimenti delle braccia da quelli delle gambe, oltre ad un ulteriore rotazione del busto, anch'essa separata dal resto.
Per informazioni e prenotazioni, scrivete una mail a info@hekkiboen.it o chiamatemi al 3283421682. Vi aspetto!
Durante il seminario il Gran Maestro vi permetterà di accedere alle conoscenze più profonde del sistema Hek Ki Boen, ponendo l'attenzione sulle applicazioni e sulle strategie di combattimento.
Verrete introdotti alla forma 18 LoHan (十八罗汉) ed ai San Sik (散式), cioè la viva applicazione del sistema basato sulla Massima Efficienza, occupando il tempo, diventando lo spazio e rilasciando energia di impulso.
Per praticare i 18 Lohan San Sik è necessario conoscere la Formula in 18 punti dell’Hek Ki Boen, che verrà spiegata nel dettaglio:
1. Teoria delle Cinque Linee
2. Tre Punti di Riferimento, basati sui Dan Tian
3. Ottimo Posizionamento del Corpo; Posizione Superiore ed Inferiore
4. Struttura Triangolare Tridimensionale
5. “Wheel Bearing Body”
6. Forma Cap Pwee Lo Han dell’Hek Ki Boen.
Per chi non fosse proprio addentrato nel sistema, spiego un paio di cose. Partiamo dalla differenza tra San Sik (散式), San Sau (散手) e San Da (散打). 散 [sàn] significa rompere, distribuire o dissipare. 式 [shì] viene utilizzato per rendere l'idea di forma o, genericamente, l'aspetto rituale. Insieme, San Sik, può esser reso come "forma di rottura", facendo riferimento al bagaglio tecnico che viene insegnato per combattere.
散手 - San Sau - è usato spesso al posto di San Sik, non ha una grande differenza di significato. Entrambe costituiscono delle piccolo forme, una sorta di tecniche tipo "1-2" del pugilato (per esempio Taan Da o Paak Da), una combinazione di movimenti, come potrebbe essere una sezione di una forma.
Il sistema dei San Sik non ha una routine molto lunga, come può essere quella di una forma intera, ma ha tutta una serie di sequenze formalizzate in modo progressivo, adatte al combattimento, che poi è l'idea sottesa al 散打 - San Da -, cioè alle tecniche di percussione e rottura, il vero e proprio combattimento. Si tratta, in sostanza, del modo in cui tutti i praticanti rendono il concetto di Boxe Cinese.
Per quanto concerne le altre materie del seminario, abbiamo la Teoria delle Cinque Linee, fondamentale per comprendere i concetti di interno e esterno nelle tecniche. Non solo, attraverso questa teoria generale, abbiamo modo di insegnare sin da subito l'esatto posizionamento delle braccia in ciascun movimento.
Basarsi sui tre Dan Tian, poi, è un altro degli aspetti fondamentali dell'Hek Ki Boen, perché ci dà la linea guida su cui orientarsi durante il combattimento. Abbiamo a che fare con la legge universale del posizionamento verticale della colonna vertebrale di tutti gli stili cinesi che si fondano sui concetti energetici interni.
Sul posizionamento del corpo potrei spendere mille parole, ma, per esser concisi, possiamo capirci benissimo se facciamo tutti riferimento al modo in cui porsi rispetto all'avversario. Il sistema HKB pone l'attenzione su due posizionamenti di massima, che rendiamo come Im Siam e Yang Siam, attraverso i quali dà modo ai praticanti di imparare dal principio il modo in cui lavorare sull'uso del footwork in relazione a quello dell'avversario.
La struttura triangolare tridimensionale rappresenta il disegno geometrico con cui costruiamo il riferimento spaziale di base per non sbagliare le posizioni delle braccia, rispetto a quelle dell'avversario. In pratica, utilizziamo il triangolo per mettere in modo corretto braccia e gambe, non in assoluto, ma in relazione all'avversario.
Sulla forma Cap Pwee Lo Han non dico niente di particolare, perché va assolutamente vista dal vivo per capirne il senso.
Un ultimo appunto sul Wheel Bearing Body, cioè la capacità di separare il corpo in tre sezioni, per permetterne la rotazione, come se ci fossero dei cuscinetti. Lo utilizziamo per dissociare i movimenti delle braccia da quelli delle gambe, oltre ad un ulteriore rotazione del busto, anch'essa separata dal resto.
Per informazioni e prenotazioni, scrivete una mail a info@hekkiboen.it o chiamatemi al 3283421682. Vi aspetto!